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Allegati: 22
Elmetto M33 carabinieri
Posto le immagini di questo mio 33 carabinieri piuttosto vissuto. L'idea che ho ancora oggi e' quella di un elmetto usato nelle esercitazioni. La cosa davvero particolare e' che sullo strato originario di oliva anni 60 risulta applicata sia esternamente che internamente una livrea nera e poi, sopra questa livrea nera risulta applicata a pennello, in maniera piuttosto grossolana, una ulteriore livrea oliva semilucida. Il nero e' presente anche sui ganci trapezoidali e questo mi induce ad ipotizzare la sostituzione dell'originario soggolo, forse perche' consunto. Sul frontale risulta applicato a spruzzo un fregio CC non regolamentare per gli elmetti dei carabinieri. Da ricerche effettuate sui fregi CC e' risultato che questo fregio e' molto simile al fregio usato dai CC sulle bustine. L'analisi del fregio ha rivelato anche la presenza di due punte di fiamma, purtroppo cancellate dall'usura, analogamente al fregio delle bustine. Sono comunque stati riscontrati sugli elmetti dei carabinieri anche fregi che non hanno nessuna rispondenza con quelli usati su berretti o altro, quasi fossero fregi a se'. Il soggolo oltre a presentare una marcata usura come la cuffia, risulta riparato o rinforzato da un lembo di soggolo cucito manualmente su una parte molto consunta del sottogola. E' proprio il soggolo che mi ha suggerito l'idea di un elmetto da esercitazione perche' diversamente, l'aspetto esteriore sarebbe stato maggiormente curato. Era sicuramente un elmo destinato a restare all'interno di strutture militari. All'interno dell'elmo e' presente una targhetta di carta purtroppo coperta dalla vernice oliva da cui sono riuscito a decifrare solo la parola carabinieri ed a percepire la presenza di numeri, ma vi sono altre parole indecifrabili. Questa targhettina risulta incollata sulla vernice nera, segno evidente di un utilizzo dell'elmetto anche quando era in livrea tutta nera. La presenza del nero tra il primo strato di oliva e il secondo nonche' sui ganci trapezoidali mi induce ad ipotizzare l'uso della livrea nera sui 33 da parte dei carabinieri in epoca postbellica ma non so in quali circostanze: rappresentanza? Ordine pubblico? L'evidenza fotografica comprova l'utilizzo di 33 in oliva (dato il colore chiaro dei 33 nelle foto in bianco e nero) nei servizi di ordine pubblico anche se, almeno in una foto, pare che alcuni carabinieri abbiano 33 oscuri, forse proprio neri. La tentazione di rimuovere la targhetta e' molto forte per poterla analizzare compiutamente ma sino ad oggi ho resistito per amore della integrita' del pezzo. E' sicuramente una targhetta da catalogazione del materiale presente in qualche caserma.
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Una foto reperita nel web che raffigura carabinieri durante un servizio d'ordine a Milano nel 1971. Si notano degli elmetti scuri, forse e' una livrea nera?
L'immagine poi, reperita nel web, di un fregio metallico da carabiniere per bustina. E' evidente la corrispondenza di questo fregio con quello che compare sul mio 33.
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Sono riuscito a decifrare solo il primo rigo della taghetta: Legione Carabinieri Lombardia. Il soggolo risulta montato al contrario nel senso che risulta fissato con i rivetti all'anello dove invece doveva esservi lo scorrimento. E' evidente il ricondizionamento avvenuto probabilmente in qualche caserma della Lombardia.
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ottima ricerca Gertro! Effettivamente dalla foto sembrano proprio neri, non riusciresti nemmeno a sollevare un po di quell'adesivo? poi potresti metterci una goccia di vinavil ...
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Ciao, la targhetta è incollata sulla livrea nera, e questo è già molto. Non vorrei fare un pasticcio nel tentare di staccarla.
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A ok, se hai la conferma che l'etichetta è attaccata sul nero, questo punto non ha mica senso fare i curiosi.
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Non so, Gertro, se ti ricordi che in una precedente conversazione tenutasi su un altro Forum, parlando di elmetti in uso presso i CC, di altri colori che non fossero il kaki, un utente molto addentro alle faccende relative all'Arma, fece riferimento ad un episodio accaduto presso la Legione Allievi Carabinieri di Padova dove in occasione del giuramento dei giovani Vicebrigadieri destinati alla Scuola Sottufficiali veniva fatta indossare l'uniforme estiva con giubba e cravatta, anfibi a gambaletto ed elmetto. Fino al 1986 allorché era in uso l'uniforme tropical cachi tutto filò liscio, quando l'anno successivo venne distribuita la nuova uniforme "linea 84" composta da pantaloni blu scuro e camicia azzurra si verificò il problema di armonizzare il colore dell'elmetto 33 in verde NATO...Così in tutta fretta venne dato ordine all'officina di approntare elmetti in blu diplomatico e nero i quali restarono in deposito per parecchia anni solo per questo uso...lo stesso utente aggiungeva anche che probabilmente venne scelto il nero ma che non ne era certo...
Questo episodio si riferisce alla seconda metà degli anni '80, ma certo il problema di armonizzare le tenute ordinarie turchine, utilizzate però anche in alcune circostanze per servizi armati e di OP, si deve essere presentata a più riprese anche in precedenza...la foto da te mostrata (dove la tinta degli elmetti però a me non pare un nero deciso) e la colorazione iniziale del tuo elmetto (che per la presenza del tipo di fregio si colloca tra il 1951 e il 1969) potrebbero essere la testimonianza di questo tipo di iniziative che pur non rispecchiando il regolamento sembrano seguire un certo buon senso in linea con la tradizione uniformologica dell'Arma...
D'altro canto potrebbe anche trattarsi di un guscio nero di epoca regia riutilizzato...non è infrequente una continuità operativa nell'ambito degli elmetti CC....
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Ciao Adriano, ti ringrazio per le tue sempre puntuali e profonde osservazioni tecniche e condivido l'ipotesi che questo mio 33 debba inserirsi nel novero dei tentativi avvenuti ancor prima degli anni 80 da parte dei carabinieri e finalizzati ad armonizzare la livrea dell'elmetto con le loro uniformi invernali. Quali potrebbero esssere state le finalita'? Rappresentazioni, ordine pubblico o entrambe? Di certo la foto reperita mostra elmetti scuri e lucidi che si distinguono nettamente dagli altri in presumibile vernice oliva. Almeno nella foto in questione risulta evidente la monocromia dell'elmetto con il resto dell'uniforme. Probabilmente sono stati tentativi limitati e non generalizzati rimessi ad iniziative di singoli comandi, quindi niente di ufficioso. Tra l'altro la generalita' delle foto dei carabinieri reperite mostra sempre elmetti chiari (probabilmente in oliva) sulle uniformi scure. Certo potrebbe trattarsi di un 33 gia' in uso in epoca regia poi sverniciato e riutilizzato sempre nell'ambito dei CC. In ogni caso la livrea nera risulta applicata su una precedente livrea oliva oltre la quale non vi sono tracce di precedenti livree. Il fregio applicato poi e' davvero molto interessante e rende palese come nell'ambito dei CC (e non solo) si utilizzavano diverse tipologie di fregi come riferimento per guarnire gli elmetti in mancanza delle mascherine regolamentari. Mi pare che tu abbia un bel 33 CC con un fregio che non ha rispondenze in quelli noti usati e questo conferma le libere ispirazioni che i nostri amati carabinieri hanno avuto nel fregiare i loro elmetti. Mi piacerebbe studiare maggiormente questo elmetto, ad esempio staccando la targhetta di carta per poterla maggiormente decifrare oppure grattando la vernice frontale per vedere se vi e' un fregio applicato sulla livrea nera od anche sullo strato originario di oliva ma, come sai, mi astengo sempre dal violentare in maniera irreversibile un elmetto. Ciao.
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Nel leggere i vari passaggi mi era sfuggito che il nero è applicato su un precedente kaki...allora le ipotesi si restringono e credo proprio che l'idea dell'elmetto adattato all'uniforme ordinaria turchina sia la sola plausibile...
Mi permetto una precisazione relativa alle uniformi dei Carabinieri: tu dici elmetto da portare con l'uniforme invernale...in realtà le uniformi invernali in uso presso i carabinieri dal 1947 al 1976 erano due...una, l'ordinaria, in panno turchino, l'altra, l'uniforme di servizio, in panno kaki/oliva...questa in realtà era l'uniforme utilizzata in prevalenza per i servizi armati, di pattugliamento e di ordine pubblico, ma esistevano circostanze in cui era indossata l'uniforme ordinaria per i servizi armati in panno turchino con o senza cappotto....in questo caso il problema del colore dell'elmetto non era stato risolto dal regolamento(almeno per quanto ne sappia)...
Quanto all'elmetto in mio possesso cui ti riferivi in effetti si tratta di un elmetto con fregio non ufficiale sovrapposto ad un altro fregio altrettanto non ufficiale, ma diverso...questo elmetto è un altro esempio di livrea non convenzionale essendo ricoperto da un verde marrone cupo molto diverso dal kaki-oliva in uso in quegli anni, e testimonia della "creatività" diffusa in seno all'Arma per quanto riguarda gli elmetti...
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Allegati: 1
A proposito di foto dei CC in cui si vedono elmetti con strana colorazione, qui siamo intorno nel 1954...l'elmetto appare scuro e molto lucido...
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Vedere il tuo 33 cc con i due fregi sovrapposti è sempre un piacere. È davvero un bell'elmetto. Per il mio elmetto mi riferivo all'uniforme in panno turchino come correttamente hai puntualizzato. Per la foto che hai postato effettivamente si tratta di una livrea eccessivamente lucida. La forma dell'elmetto e i suoi riflessi (vedi il bordo) mi suggeriscono trattarsi più di un 33 da parata che di un 33 ordinario. L'elmo non ha infatti le linee e le ombre del 33. Tu che dici?
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Allegati: 2
Addirittura mi viene il sospetto che l'elmetto(quale che sia il modello) abbia una striscia di circa due centimetri di colore più chiaro alla base...non so se è un effetto delle foto (ne aggiungo altre due per facilitare l'identificazione), ma certo fanno un effetto un po' inconsueto...ne è equipaggiato un intero reparto...non mi sembra si tratti di sotto elmi M1 ritagliati, almeno per alcuni e non so se avrebbe avuto senso approntare un numero così rilevante di elmetti in alluminio...ma tutto è possibile...
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Allegati: 4
A mio avviso, almeno per quanto riguarda l'elmo del militare in primo piano l'unico che possa essere correttamente analizzato almeno in foto, penso si tratti di una copia del 33. Anche per il periodo post mi consta l'utilizzo di 33 in alluminio anche se questi erano prerogativa degli ufficiali e sinceramente, almeno dall'unico esemplare postato in questo forum, erano di buona fattura di forma molto somigliante al 33. Nel caso in esame l'elmo appare innaturale nelle forme e non pare avere bordi sporgenti ne' anteriore ne' posteriore. Difficile indovinare il materiale utilizzato. Alluminio? Liner di M1 modificato? Effettivamente la foto da' l'idea di un bordo colorato di bianco ma potrebbe trattarsi di un effetto ottico ma non ne sono sicuro perche' il bordo e' costantemente bianco. Nel forum e' presente un unico esemplare di 33 con il bordo bianco vedo se ritrovo il topic.
Questi sono due esemplari di 33 in alluminio (foto prelevate da altro topic). Com'e' evidente da questi esemplari di 33 in alluminio la forma e' molto somigliante al 33 e ben realizzata a differenza dell'elmo del militare in foto.
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Allegati: 3
Queste invece sono le immagini (prelevate da altro topic) di un 33 con il bordo dipinto di bianco per circa due cm analogamente a quello che sembrerebbe evidenziarsi dalla foto da te postata. Sinceramente e' l'unico esemplare di 33 che conosco con il bordo bianco. Il significato di questo bordo non e' del tutto chiaro. L'ipotesi da te avanzata, sul bordo colorato di bianco, e' interessante. Purtroppo le foto non aiutano a decifrare con chiarezza la presenza o meno di un bordo dipinto.
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Scorrendo la rassegna di immagini su Google relativa ad "elmetti carabinieri" sono giunto a questo sito
Stalingrad43.Org relativo ad una sorta di "museo" virtuale, in questa raccolta è presente un elmetto classificato "carabinieri" che oltre ad una rudimentale scritta MP (che sappiamo essere presente nel repertorio degli elmetti dell'arma quando questa opera in contesti in interagiscono elementi di altre nazioni), reca una striscia di materiale catarifrangente(?) che ne asseconda il bordo inferiore...la soluzione di tracciare strisce bianche (cremisi nel caso della PS) o di altro colore nel caso di elmetti bianchi, sappiamo essere un espediente utilizzato all'interno delle forze armate italiane del dopo guerra e che queste spesso sono associate con ruoli legati alla sicurezza interna ad istituti, caserme od impianti (anche quelli che di solito sono classificati come elmetti da moviere ne sono un esempio)...
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L'utilizzo di bande lungo la circonferenza dell'elmo e' nota per i 33 ed e' ascrivibile a compiti vari ricollegabili a quelli da te menzionati. Meno nota e' la colorazione del bordo dell'elmetto per qualche centimetro o, come nell'elmo da te evidenziato nel sito stalingrad, l'applicazione di una striscia di nastro adesivo lungo il bordo (se questo nastro sia catarifrangente o meno e' difficile dirlo). Di certo, quello di evidenziare il solo bordo, e' un uso piuttosto raro per i 33 e probabilmente ricollegabile alla difficolta' di dipingere manualmente una banda lungo il coppo. Evidenziare il solo bordo infatti e' molto piu' semplice. Quindi possiamo dire che sia la banda che corre lungo l'elmetto che la dipintura del solo bordo avevano la finalita' di assolvere ai medesimi compiti.