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Enrico Toti 1916
Enrico Toti a 24 anni aveva perso la gamba sinistra rimasta sfracellata durante una manovra fra due locomotive. Lasciate le ferrovie scopre nel ciclismo il suo riscatto contro la sventura. Senza protesi,pedalando con una gamba sola, raggiunge in bicicletta la Lapponia,l'anno successivo percorre tutto l'Egitto, sino al Sudan. Scoppiata la guerra, chiede di poter partire volontario, glielo negano, sale sulla sua bici e pedala sino alle spalle del fronte, dove lo fermano i carabinieri che lo rimandano a casa, a Roma. Dopo ripetute suppliche, grazie all'interessamento del Duca d'Aosta, nel gennaio 1916 viene assegnato, come volontario civile, ai Bersaglieri Ciclisti del Terzo Battaglione, a Cervignano del Friuli. Il 6agosto 1916, lanciatosi con il suo reparto all'attacco di Quota 85, a est di Monfalcone, fu ferito più' volte e prima di morire ,con un gesto eroico, scaglio' la gruccia verso il nemico esclamando : "Nun moro io!".
Uniforme ed accessori sono tutti modificati, ricolorati o autocostruiti. La bicicletta tedesca ww2 della Dragon ha subito i cambiamenti necessari per renderla simile a quella dei bersaglieri italiani nella Grande Guerra.
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[151 bellissimo, ottimo lavoro e bella idea di riprendere questa storia, complimenti[264
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Anche questo è davvero un ottimo lavoro!!!! Complimenti!!!
ChM
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A tacitare gli increduli detrattori dell'uomo e della sua tragedia personale, è possibilissimo che Toti abbia preso parte all'attacco dei Bersaglieri, perchè le linee italiane all'epoca erano arrivate da poco al bordo nord di quota 85, all'inizio dell'attuale zona sacra, e le linee AU erano sul bordo sud, alla fine della zona sacra, un paio di decine di metri in terreno carsico, pietroso ma pianeggiante, impresa realizzabile anche per un uomo con una gamba sola.
Si potrebbe discutere sulle stellette, che Toti non mostra mai, non sull'uomo.
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Notevole sotto tutti gli aspetti, bella idea e realizzazione.
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Bel lavoro e grande soggetto!
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Foto di questo eroe con e senza stellette: PaoloM
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Non ho mai approfondito l'argomento Toti seppur l'Uomo sia degno dei massimi onori. Non sapevo fosse stato arruolato tra i civili. Quindi una sorta di VCA? E perchè poi nei bersaglieri e non appunto nei VCA? Perchè porta le stellette a 5 punte (nelle foto d'epoca)?
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La giubba con le stellette non è sua... se l'è fatta prestare per la foto, è da bersagliere ciclista, mentre lui ha sempre portato la giubba armi a piedi.
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Perché gli furono concesse per abnegazione e senso del dovere anche nelle mansioni piu' umili.Esistono numerose
biografie anche sul web. PaoloM
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Riposa in pace ...
fm
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Da un interessante ritaglio di giornale.PaoloM
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Così il Bollettino per l’ Associazione nazionale famiglie dei caduti in guerra diede la notizia della morte della madre di Enrico Toti, nel suo numero del 1 maggio 1929 –VII.
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LA SCOMPARSA DELLA MADRE DI UN GRANDE EROE
LA MORTE DI SEMIRA TOTI
La mamma di Enrico Toti, il leggendario eroe, il bersagliere che, mutilato di una gamba, volle partecipare nel corpo più ardito alla Grande Guerra, e, mortalmente colpito, scagliò in faccia al nemico la stampella al grido di: <<Viva l’ Italia !>>, ultimo suo grido; la grande madre di questo eroe, che in lui infuse tutto il suo grande cuore e la sua passione di donna italiana, non è più. Aveva settantun anno. E’ finita improvvisamente, silenziosamente, attaccata al cuore. Di notte, sola col suo ricordo, nel silenzio della sua casa, in più stretta comunione col suo grande figlio. Due ore prima di morire si era recata nella stanza che ne raccoglieva i cimeli. Fu come un presentimento che la spinse a rivedere tutto un’ ultima volta prima di adagiarsi in quel letto donde non si sarebbe mai più levata.
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Può dirsi di questa gran madre che essa sia vissuta sempre col figlio, anche dopo la sua materiale scomparsa: chè infatti essa dedicò tutte le sue attività ed i suoi pensieri alla celebrazione costante del sacrificio, affinchè esso rivivesse, in solenne e fattivo monito, in ogni circostanza della nostra vita nazionale. Intervenne così a tutte le manifestazioni patriottiche della Capitale, fu madrina di innumerevoli gagliardetti. Malgrado la sua tarda età si recò recentemente a Spezia per assistere al varo del sommergibile Enrico Toti, e ultimamente a Mantova per l’ adunata dei Bersaglieri. All’ inaugurazione della Casa dei Mutilati in Roma, il Duce l’ abbracciò a testimonianza del suo ammirato affetto: e di tale alta considerazione la scomparsa andava particolarmente orgogliosa. Dinanzi alla bara che ne contiene i resti mortali ci inchiniamo commossi nel ricordo. Enrico Toti resta esempio sublime di sacrificio e di eroismo italico: Semira Toti resta esempio di donna romana ed italiana, che nella visione di una patria sempre più grande seppe nobilitare lo strazio materno rivivendo la passione del suo grande scomparso.
LE CONDOGLIANZE DEL RE E DEL GOVERNO
Alla famiglia Toti sono pervenuti i seguenti telegrammi da parte di S.M. il Re e del Sottosegretario di Stato per la Marina, ammiraglio Sirianni.
<< S. M. il Re ha appreso con vivo rammarico la triste notizia e mi incarica di esprimere alla famiglia Toti vive condoglianze >>. – Firmato: Primo Aiutante del Re: Asinari di Bernezzo
<< La Marina che ricorda con orgoglio di aver avuto tra i suoi valorosi l’ eroe caduto per la Patria, prende viva parte al lutto che colpisce la Sua Famiglia >>. Firmato: Sirianni
I FUNERALI
I funerali si sono svolti nel pomeriggio del 26 aprile u. s., in forma solenne, a spese del Governatorato. La salma era stata trasportata nella mattinata nella Chiesa di Santa croce in Gerusalemme, e quivi alle ore 15, alla presenza della famiglia, delle autorità civili e militari, di rappresentanze delle Forze Armate, del P.N.F. e delle Associazioni combattentistiche è stato officiato il rito funebre.