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individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Foto fatta in occasione della Mostra degli Alpini a Zero Branco (TV).
Non sono riuscito a individuare l' oggetto con precisione.
A little help from my friends?
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Ciao a tutti
baffobruno
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Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data..._Very_1368.JPG
204,63 KB
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Lanciarazzi Austroungarica ... non la definirei esattamente un arma ... anche se per le nostre illuminate Leggi lo è ...
ricordo di aver visto un fucile da caccia ricavato da una di esse ...
axel 1899
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Citazione:
Originariamente Scritto da axel1899
Lanciarazzi Austroungarica ... non la definirei esattamente un arma ... anche se per le nostre illuminate Leggi lo è ...
Verissimo!! Risulta "arma comune"....
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OK, dal punto di vista pratico ha ragione axel1899, da quello giuridico ha ragione Paolone. Ma pensate che viene considerata arma anche una normale scacciacani - di quelle per intenderci con le quali i ragazzini come me giocavano negli anni Cinquanta, se corredata dal tromboncino spara-razzetti! Senza, invece, no.
Forse ce l' avrò ancora da qualche parte persa per la soffitta...
Vabbè, lasciamo perdere... Ma i legulei che partoriscono queste normative con che cosa giocavano da piccoli, con le bambole?
Andiamo alla grande!
Ciao a tutti
baffo
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Citazione:
Originariamente Scritto da marcello sbigoli
un fucile da caccia?
Leggi sopra [icon_246 [icon_246
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Leggo leggo, ma la domanda permane.
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Allegati: 1
Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Era abbastanza comune negli anni successivi alla prima guerra mondiale costruire dei fucili da caccia calibro 12 monocanna utilizzando la bascula della pistola lanciarazzi austroungarica, una canna del diametro giusto e un calcio fabbricato ad hoc.
Anche mio padre ne aveva fatto uno, con l'aiuto di mio zio che era falegname per il calcio.
Qui lo vedete in spalla a mio nonno, intorno al 1950.
Il fucile c'è ancora in casa dei miei (denunciato naturalmente), posterò una foto più particolareggiata appena ci vado.
Saluti
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Citazione:
Originariamente Scritto da Artmont
Era abbastanza comune negli anni successivi alla prima guerra mondiale costruire dei fucili da caccia calibro 12 monocanna utilizzando la bascula della pistola lanciarazzi austroungarica, una canna del diametro giusto e un calcio fabbricato ad hoc.
Anche mio padre ne aveva fatto uno, con l'aiuto di mio zio che era falegname per il calcio.
Qui lo vedete in spalla a mio nonno, intorno al 1950.
Il fucile c'è ancora in casa dei miei (denunciato naturalmente), posterò una foto più particolareggiata appena ci vado.
Saluti
Adesso capisco il doppio senso della tua domanda. [icon_246 [icon_246
Comunque complimenti allo zio per il livello della calciatura. [264 [264
Attendo molto interessato le foto del monocanna, vorrei anche quelle che normalmente non interessano, compreso quella di accoppiamento della canna in 12 alla bascula.
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Le armi militari sono state spessissimo trasformate in civili.
Nel nord Italia, dove già* tanti anni fa esisteva la cultura della canna rigata, era abbastanza normale trovare dei fucili militari adattati e ricalciati per essere usati dai civili.
Un esempio tra i tanti è questo bel 1903 ricalciato stutzen che sono ancora pentito di non avere comprato:
http://www.radicaebaionette.net/R&B/1903-Stutzen.htm
Da noi, in centro Italia, la canna rigata è cosa recente, e fino a pochi anni fa anche a cinghiale ci si andava con il 12ga e le cartucce Gualandi, e solo pochi "ricchi" compravano il fucile a canna rigata, e spesso si trattava di attrezzi come le carabine Ruger in .44mag. che oggi sarebbero considerate inadatte per il calibro poco prestante
Nessuno avrebbe pensato, pochi anni fa, che si sarebbe arrivati ad andare a caccia con calibri da overkilling come il 9,3x74 che suppliscono, con la loro esuberanza, alle scarse capacità* del cacciatore :-(
Qui da noi, tra Marche e Romagna, la cosa più comune era la trasformazione a pallini dei fucili militari.
In qualche caso la modifica impiegava un calibro sproporzionato alle dimensioni della camera, tanto che l'estrattore non era più in grado di agganciare il fondello, e quindi il cacciatore inseriva una bacchetta (che si portava dietro!) dalla volata per "spingere fuori" il bossolo spento.
Nella mia zona ancora oggi capita di vedere dei cacciatori che tirano dal capanno con dei fucili militari "civilizzati", ormai usati da decenni.
C'è un bel libro, scritto per la parte oplologica da Pier Franco Giordano, che si intitola "cent'anni di caccia nella Provincia di Pesaro e Urbino" dove un intero capitolo è dedicato ai fuciletti da capanno ricavati da fucili militari.
Mi raccontava Pier Franco che dopo la seconda Guerra Mondiale c'era un operaio nella zona che aveva "la tariffa" per la trasformazione :-)
Lavorava fino al sabato e la domenica, giorno di riposo, aveva davanti al laboratorio dove abitualmente costruiva attrezzi per i pescatori, il "pellegrinaggio" dei contadini che portavano il Mauser K98, o il 91, perchè venisse trasformato in fucile da caccia.
E la tariffa prefissata era.... una bottiglia d'olio d'oliva :-)
Da parte mia, non sapete che strano effetto mi ha fatto quando per la prima volta ho visto un tizio che entrava in un capanno con un Mauser K98K :-)
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Il tipo di caccia del nord Italia, soprattutto delle Alpi, imponeva l'uso della canna rigata e giustificava quindi la civilizzazione delle armi lunghe militari (91 in primis).
Ricordo però, se la memoria non mi inganna, un caso opposto, la trasformazione di una doppietta in combinato ritubando una canna con l'inserimento di una canna del 91. Se non sbaglio questa modifica era fatta a livello industriale (Beretta, è possibile?) e queste armi comparivano ancora in qualche catalogo, forse Ravizza, negli anni 50. Costavano una sciocchezza e consentiva agli alpigiani di integrare la loro dieta con un po' di proteine animali.
Qualcuno si ricorda qualcosa?
Cordialità*
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Anche io ricordo di aver visto in casa di un'amico un moschetto Vetterli rialesato e trasformato in arma a pallini! [icon_246
Certo che partendo da un diametro di foratura di 10.4 si otteneva un discrato fucilòtto, non sò bene come si fossero organizzati per i bossoli, forse avevano ritubà*to la camera... od altrimenti erano di ottone tornito ma mi sembra troppo costoso per quel livello di arma...
Comunque era molto maneggevole! [257
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
mi è capitato tra le mani un vetterli a pallini, ci andavano benissimo le cartucce cal 16, ma una volta sparato
si penava a togliere il bossolo, quindi come tiro pratico risultava una celerità* pari a 1 colpo ogni 2/3 minuti,
si può paragonare ad un fucile ad avancarica :lol:
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
I Vetterli venivano "trapanati " portandoli al calibro 28, mentre i Mannlicher M95 si portavano al 32, mi sembra, e qualcuno forava anche i 91, per ricavarne dei calibro 36, con la canna che restava di carta velina...
Si usavano le normali cartucce di cartone.
Il Vetterli calibro 16 di cui parla Zeptaja era una trasformazione più complessa, ottenuta con la sostituzione della canna.
Ricordo di aver letto da qualche parte che la stessa Beretta, se non sbaglio, trasformava i Vetterli a pallini.
Quando ero ragazzo la sola possibilità di maneggiare degli "ex ordinanza", come diciamo ora, era con queste armi trasformate a canna liscia, perchè le armi rigate integre erano considerate "da guerra"
Saluti
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Beh, io mi riferivo solo ai fucili da povero, quelli dei contadini che riciclavano per la caccia il fucile con il quale spesso erano tornati dal fronte....
e quel fucile forse l'avrebbe usato dopo di loro anche il figlio! :-)
Ad esempio quel bellissimo Springfield 1903 civilizzato, rimasto in calibro .30-06 e civilizzato anche avendo cura di cancellare la matricola militare in maniera elegante, è ovviamente tutt'altro genere di trasformazione.
Ma, e mi scuso se mi ripeto, è una trasformazione che aveva un senso solo sulle Alpi, dove la caccia a palla veniva praticata già* allora.
Tra l'altro la differenza tra un fucile militare ed uno da caccia era veramente minima.... cambiava solo la preda!
Ci fu un italiano, il Conte Giovanni Marchetti, che qualche anno prima dell'inizio del "secolo breve" prese un "modernissimo" fucile Carcano 91, si mise alla cintura una rivoltella Bodeo, e se ne andò in giro per il mondo a caccia ed a pesca.
E lui, cacciatore per davvero, definisce il fucile 91 come un'arma eccezionale, in grado di abbattere qualunque selvatico.
Oggi i cinghialari nostrani se non hanno almeno un .30-06 non sparano nemmeno ad un lattonzolo... e quando lo mancano dicono che con il .338 Lapua Magnum non sarebbe successo :-(
Ma forse la differenza è che una volta.... a caccia ci andava chi sapeva sparare!
Per la cronaca, da quel giro d'Europa, Africa ed Asia del Conte Marchetti nacque un libro interessante che me la sento di consigliare (pubblicato nel 1904 da Rocca san Casciano) con il titolo: "Le avventure del conte G.M. dall'Africa al Ciamciatca".
Con un Carcano 91 è andato a caccia di big five, accontentandosi dei "big four" perchè la tigre non l'ha trovata.
Ma ha pescato un sacco di salmoni :-)
Tornando alle trasformazioni industriali, mi sembra opportuno ricordare il Geha.
E' una bella trasformazione tedesca del Mauser K98K che diventava così un discreto fucile da caccia in calibro 12ga.
Purtroppo tutte le volte che mi capita di vedere questi oggetti, sono sempre titubante.
In fondo non sono armi militari, ma rielaborazioni civili.
E mentre penso se comprarli o meno, mi giro e scopro che li ha già* comprati Frank Mancuso :-)
E' successo per lo Springfield 1903, ed è successo anche per il Geha :-)
http://www.exordinanza.net/schede/Geha.htm
In entrambi i casi mi sono pentito di non essermi subito accaparrato quei pezzi!
Bisogna che io la smetta di avvisare Frank Mancuso quando vado a fare zingarate in giro per armerie :-)))))))
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Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
salve
se ben ricordo nel periodo fra le due guerre anche le munizioni 9 mm per la Gasser
venivano vendute per uso venatorio (tirare a una lepre) insieme a un riduttore
da inserire al interno di un arma a canna liscia
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Allegati: 3
Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Ciao a tutti. Rispondo a questo topic perchè quando mio padre l'ha visto ha detto: ma certo che quest'arma l'hanno trasformata in fucile, io ce l'ho!
Ed in effetti ce l'ha e anche in belle condizioni. E' un 16 e come vedrete dalle foto ha mantenuto una certa eleganza.
Inoltre mi ha detto di aver visto in passato una pistola da segnalazione austriaca come questa con aggiunto un calcio (lavoro da arsenale) di fucile Kropachek sicuramente utilizzato per lanciare degli ordigni. Preciso che la pistola originale ha un calibro di circa 25mm.
[attachment=2:1aid11fz]DSC_0063_C.jpg[/attachment:1aid11fz]
[attachment=1:1aid11fz]DSC_0065-C.jpg[/attachment:1aid11fz]
[attachment=0:1aid11fz]DSC_0066-C.jpg[/attachment:1aid11fz]
Ciao
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Allegati: 12
Re: individuale fino a un certo punto, comunque, corta
Metto le foto del fucile monocanna calibro 12 realizzato da mio padre e mio zio utilizzando una pistola lanciarazzi austriaca, come avevo già* scritto poco sopra.
Come si vede l'arma è stata costruita in tempi di ristrettezze, il legno del calcio è un legno povero, le lavorazioni erano fatte a mano. Ciononostante si vede che è un lavoro fatto con passione, per ottenere non solo un'arma utile a sparare ai passeri, ma anche un pezzo esteticamente valido.