Sentenza che avrà sicuramente ricadute sul collezionismo.
?Bene demaniale?, la sentenza che trasforma la filatelia in reato - La Stampa
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Sentenza che avrà sicuramente ricadute sul collezionismo.
?Bene demaniale?, la sentenza che trasforma la filatelia in reato - La Stampa
Ho paura di sì.
Grazie per la condivisione
Max
VA
Follia... ma vera follia...
Siamo fuori di testa ohhhhhhhhhhhhhhh
[213 Quando si sentono queste cose..... Potenziali briganti.... andassero davvero a cercare i potenziali briganti, magari ci sarebbe
molta meno confusione e casino in questo paese.
Che poi alla fin fine sono in mani più fidate dai privati che dagli enti ...
Speriamo che la sentenza venga ribaltata!
Secondo questa astrusa sentenza si rischia che anche tutti gli oggetti di militaria possano essere equiparati come beni demaniali e allora addio alle vostre collezioni......![argh
Io non mi capacito.....non riesco ancora a capire se in Italia ci siano più folli o più scemi.....quando si sentono certe cose, e soprattutto in tutti i campi, il dubbio mi assale.....
Evidentemente il giudice aveva tempo da perdere e da far perdere ai carabinieri per i relativi controlli.
Si spera in un pronto ricorso alla sentenza suddetta e se venisse considerata errata, farei pagare tutto il tempo perso e le spese legali al giudice.
Cosi' magari ci pensa un po' prima di fare il " fenomeno"
Giustissimo ma tanto lo sai che se sbagliano 'loro' non pagano mai.....
Non so davvero che cosa dire e che cosa pensare... Ma perchè si pensa a queste cose e non a quelle serie?
Si ma è proprio questo che mi ha sempre tormentato, se un giorno a pinco pallino gli viene in mente di decretare che gli oggetti
di epoca ww1 e ww2 devono essere considerati beni culturali che si fa??? io capisco che c'è del collezionismo privato in tutto ma
è anche vero che i grossi collezionisti (ad esempio),di monete, hanno dei pezzi importanti certificati da un numismatico che certificano
anche l'acquisto"legale",ma quando si compra un oggetto ad una fiera o mercatino chi ti rilascia qualcosa??
Un domani se cambiano le leggi ti possono anche chiedere DA DOVE VIENE QUESTA ROBA?? che cosa si può dimostrare poi??
Maah...penso niente....
Ho appena letto l'articolo della stampa e subito dopo il relativo D.lgs 42/2004 e la circolare di precisazione del 2012...come al solito mi sembra che le notizie date dai mezzi di informazione siano frammentate ed imprecise. Nell'articolo che ho letto non si fa grossa differenza tra francobollo e francobollo su busta contenente documento ritenuto bene demaniale cosa che invece è ben esplicitata nella norma, allo stesso modo non è chiara la situazione: la collezione era privata o con scopo commerciale?...anche questo punto richiamato nella stessa norma e non ben definito nell'articolo.
Altra cosa molto interessante di cui l'articolo non parla è la responsabilità del dirigente dell'archivio che gestisce i documenti demaniali dalla catalogazione all'eventuale scarto, ovviamente tutto documentato proprio per tracciare eventuali atti illeciti.....
Il mio modesto parere è che al momento i dati forniti sono veramente....all'italiana....
Che differenza fa? Forse che ciascuno di noi in fondo in fondo non colleziona certi oggetti con la recondita speranza di poterli vendere in caso di bisogno?
E comunque anche fosse solo ed esclusivamente commerciale cosa vogliamo dire? Che il commercio è vietato?
Da quanto ho letto in tutti i casi è stato perseguito sia il commerciante che i collezionisti acquirenti: ed allora?
Sì ci penso spesso anche io, è una sottile linea rossa diciamo, fino a quando un bene può essere solo "privato" e quando diviene di interesse pubblico e quindi un bene culturale? A questo proposito mi ero informata riguardo a dei fossili ed effettivamente la legge dice (in generale) che il bene diventa culturale quando è stato accertato dalle autorità competenti: teoricamente, ogni cosa "storica" (che sia un fossile, una medaglia, una moneta, un pezzo di vetro sotto terra), dovrebbe essere portato all'ufficio apposito e loro devono dirti se ha interessa culturale o no... Mi chiedo come sia possibile fare tutto ciò con le nostre collezioni, dato che non c'è una legge specifica a riguardo. Sull'articolo però, si fa riferimento a francobolli di lettere indirizzate ad enti, e non di quella della corrispondenza privata. Fatto sta che si crea un precedente molto pericoloso, perchè qui davvero basta che uno si svegli e decida che una passione diventa illegale e tutti rischiamo di essere ricettatori.
Beh, un po' di differenza c'è.
Ad esempio un'impresa commerciale penso debba avere le bolle di entrata del materiale acquistato con riportato quantità, descrizione del materiale, provenienza, ecc.... Ovviamente la stessa documentazione è necessaria per il materiale in "uscita".
Evidentemente il commerciante non aveva tale documentazione.
Tutto ciò che viene acquistato nei vari mercatini e fiere molto raramente viene accompagnato da una ricevuta che ne attesti la provenienza e questo, purtroppo, ci può rendere tutti colpevoli almeno di incauto acquisto nel caso risulti che tale materiale abbia origine illecita.
Non sono del tutto d'accordo: se si trattasse di materiale prodotto e quindi acquistato negli ultimi due o tre anni potresti avere ragione, però mi spieghi come fai a giustificare materiale di 100 e più anni fa che potresti possedere da 10 o più anni? E' un po' che non mi occupo di facende del genere ma penso che dopo cinque anni si possa distruggere la documentazione contabile.
Senza contare che nel settore antiquario sono ricorrenti anche sistemi forfettari per la registrazione di acquisti e vendite.
Penso che entrambi avete ragione,dipende anche dalla ragione sociale del commerciante,il problema credo che si ponga quando questa transazione avviene tra privati cittadini,non credo che la legge vieti una privata transazione,in questo caso non credo che si possa emettere una fattura o ricevuta che ne attesti la transazione,comunque la si guardi rimane una faccenda molto confusa e complicata......!?
Bene demaniale ? Io non ho parole ! Qui non si tratta di un accertamento a fini fiscali per irregolarita' su
registri contabili che ogni commerciante deve avere aggiornati e funzionali se vuol stare nella legge. Qui,
lo avete letto tutti, si entra nel principio del collezionismo fine a sé stesso. Potremmo anche parlare di
farfalle, di tappi di bottiglia o di carte che avvolgono le arance ! (sic!) A meno che, il tutore della Legge non
abbia voluto colpire chi pesca, e lo fa' in genere con la compiacenza di qualcuno, in vecchi archivi dello Stato
Italiano obsoleti e dimenticati negli armadi, che pur sempre sono documenti ufficiali inalienabili anche se
recuperati dopo essere stati gettati in una discarica. In tal caso bisogna vedere come sono finiti li' e chi ce li ha messi.La faccenda non e' chiara. PaoloM
Ti do ragione... cosa c'è sotto?
..La differenza c'è...io mi reputo una collezionista e non un commerciante, un conto è cedere un pezzo per necessità ed un altro è fare di tale attività il proprio lavoro.
Non vorrei essere stata fraintesa, io condivido la perplessità di tutti di fronte a questa sentenza, ma allo stesso tempo il mio "animo critico" non può ritenere sufficienti le informazioni date dai giornali che puntano chiaramente a sollevare polemiche facili senza un'analisi reale e completa di norma e contesto.
Come collezionista prioritamente di cartaceo sicuramente sentenze di questo tipo mi lasciano perplessa.