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SPA 38 o più probabilmente fiat 634 carrozzata dalla Bergomi sicuramente del lotto comprato nel 1939-1940. Bellissima macchina VVF (la F doppia è molto diffusa ma sbagliata).
Splendida macchina! Riguardo la sigla, giusto per chi non lo sapesse, la ripetizione della lettera indica il plurale VV=vigili F=fuoco quindi VVF.Citazione:
Bellissima macchina VVF (la F doppia è molto diffusa ma sbagliata).
Max
VA
Figuratevi che nel torinese ne giravano ancora negli anni '70 alcune con la livrea originale grigioverde.
Autopompa identificata. Si tratta di un'autopompa-serbatoio Alfa Romeo 500A con allestimento Bergomi
Max
VA
Per me è una fiat634. Anche sul frontale si vede bene il fregio rettangolare FIAT al posto del tondo Alfa Romeo =)
Nessun dubbio, invece, sull'allestimento Bergomi.
Liberissimo di crederlo, ci mancherebbe. Si vede che si saranno sbagliati a fare la didascalia del libro "Il Corpo Nazionale Italiano dei Vigili del Fuoco: storia architetture e tipi di intervento al tempo della sua costituzione (1900-1945)" dove a pagina 176 compare questo modello di autopompa.
Allegato 269467
Max
VA
E qui due modelli di 634 magirus Bergomi
Allegato 269468 Allegato 269469
su... non scannatevi! se guardate bene le finestrelle del cofano ( aperte nella 1^ foto) nella seconda potrebbero anche non esserci.... Bergomi carrozzava di tutto e quasi tutto simile stilisticamente..... ad un primo riscontro il rettangolo-insegna che cita Armata Sarda potrebbe essere anche quello del IF (Isotta Fraschini). Stendiamo poi un pietoso velo sulla "storicità" di alcuni restauri fatti più con il cuore e la buona volontà che con la documentazione originale...( 634N2 con sirena e lampeggianti introdotti quando era già stata messa fuori servizio da anni...)
È indubbio che il mezzo in operazione e quello del libro sia dello stesso modello in base a decine di particolari che risultano identici. Che poi possa essere errata la didascalia è anche possibile.
Max
VA
Non entro nel merito dell'allestimento dell'autoscala. A quel libro ho partecipato anche io con tre capitoli firmati. Naturalmente ognuno si tiene la sua opinione. Per me è una fiat634 ed ho dubbi sulla didascalia anche perchè la foto originale era talmente nitida che si leggeva FIAT nel fregio.
Ma nessuno si scanna anzi massima stima per maxtsn cui vanno sempre la mia stima e simpatia =)
Non ho mai capito perchè nei comandi la chiamassero 634 e la Bergomi 635.
La Bergomi fece allestimenti simili anche sugli SPA38 (ma con divergenze percettibili e lo stesso fregio della SPA era tondo) e sulle OM LOC (molto più piccole).
Le Alfa Romeo c'erano ma non erano così frequenti (ed in genere, ma non è regola fissa, avevano fregio tondo o scritta per esteso sul radiatore). Tutto questo perchè la Bergomi tra il 1939 e il 1940, su input della Direzione Generale dei Servizi Antincendi, studio degli allestimenti "leggeri" e "pesanti" per standardizzare un neonato corpo nazionale molto eterogeneo anche nel parco mezzi ereditato dalle amministrazioni comunali.
Per le pesanti si diede priorità a FIAT 634-635 e SPA38 e per le leggere alle favolose e snelle Om Loc. Ci fu anche altro ma il tema è lungo.
Un abbraccio a tutti e ribadisco..nessuna litigata anzi, il piacere del confronto tra utenti. In specie con maxtsn che è persona che stimo e rispetto.
Lungi da me "scannarsi", ci mancherebbe. In buona fede mi baso sui testi se poi, come pare evidente, fanno delle "cappellate" non ci posso fare nulla in quanto non essendo particolarmente ferrato in materia cerco di imparare.
Indubbiamente le ultime brochure postate da Armata tolgono ogni dubbio riguardo una didascalia errata.
Lo ringrazio di cuore per averle postate è per aver fatto sì che il fine ultimo del forum sia raggiunto ovvero: imparare.
Grazie!
Max
VA
Grazie a te e lo ribadisco ancora: Sempre con immutata stima e simpatia =)
Il bello della gente come noi è che possiamo confrontarci tra galantuomini =)
Aggiungo che, aldilà della didascalia in oggetto, il volume citato è nel complesso un tomo formidabile!
Grazie Armata, sai benissimo che anche per me è così.
Assolutamente un bel tomo, ricco di importanti informazioni e fantastiche fotografie.
Max
Fu davvero un grande punto di svolta perchè agli autori, pur sotto revisione scientifica giustamente rigorosa, fu permesso di dire molto nonché smentire luoghi comuni ed errori consolidati. Questo almeno per la mia esperienza. Ebbi in sorte tre temi impegnativi e credo sia stata un'esperienza importante. TI abbraccio =)