Uniforme drillich panzer

Buongiorno a tutti gli amici del forum.
Dal lontano 1994 posseggo questo completo “drillich” che vorrei porgere alla vostra attenzione.
L’ho acquistato come originale (pagandolo ancora in lire) da una persona che poi si è rivelata in buona fede ma che di roba tedesca ne capiva meno di me (e quindi pari a zero), e pertanto ho sempre considerato il completo come una copia molto ben fatta.
Ultimamente, confrontando la mia uniforme con originali visti dal vero e traendo mie conclusioni da discussioni e foto sia di originali che di copie discussi su vari forum, ho rilevato che l’oggetto in esame possiede particolari che a mio giudizio possono essere riconducibili a pezzi originali, tipo:

• Il completo si presenta ben assemblato, proporzionato e cucito con minuziosa cura, sia per le cuciture a macchina che per quelle a mano.

• Lo stato di usura e scolorimento delle parti esposte è credibile e non sembra artificiale o artefatto. Notare i segni di mostrine e spalline.

• La stoffa che compone il completo e TUTTI i fili di cucitura non sono sintetici. Si tratta di cotone e seta o rayon.

• All’interno del colletto è presente una stoffa di rinforzo con una trama ben diversa da quella che compone il completo, ovvero è presente un rinforzo aggiuntivo dentro il colletto che dall’esterno non si può vedere. Lo si può notare solo da una abrasione della stoffa dietro il colletto.

• I ricami delle asole sono realizzati molto bene e (secondo me) in linea con i dettami d’epoca.

• L’aquila al petto sembra essere montata secondo i criteri tipici.

• La fibbia presente ai pantaloni è del modello con coda di rondine saldata (particolare non indifferente).

Recentemente un amico collezionista mi ha fatto notare che tale completo potrebbe essere riconducibile a un “completo da fatica” per carristi, e quindi non assimilabile ad tipica “panzer wrap HBT” (come la definiscono gli anglosassoni), quindi con doppia bottoniera, spacchi per gli accessi alle sottostanti dotazioni ecc…

Voi cosa ne pensate? Mi conviene completarla oppure usarla per tagliare la legna?

Se servono ulteriori foto fatemi sapere...Grazie infinite a tutti.

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Dettagli

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Purtoppo vedo ora dalle foto che il colore delle riprese non corrisponde esattamente al colore del completo. Dovreste immaginarlo leggrmenete più tenddente al grigio.

Buona sera, non è che potresti fare un primo piano ravvicinato ai timbri sia sulla giacca che sui pantaloni?
Grazie.

Non è il mio campo, ma cosi a vista si presenta davvero con una bella ma bella patina!

Ciao sven Hassel.
Ecco le foto che mi hai chiesto...

Pantaloni

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Citazione:

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Originariamente Scritto da Nitro90

Non è il mio campo, ma cosi a vista si presenta davvero con una bella ma bella patina!

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Hai ragione Nitro90.
Infatti la patina delle parti esposte è notevole e credibile.
Oltretutto non è una semplice scoloritura tipo se fosse stata lasciata esposta al sole per 3 mesi...

l'ultima foto l'ho inserita per mostrarvi la differenza di patina tra le parti esposte della giacca e quelle non esposte dei pantaloni.

Ciao, anche se conosco piuttosto bene l'argomento, prendila solo come una opinione personale; secondo me il completo è una totale riproduzione. Tessuto drillich, marchi interni, forma e tutto il resto sono differenti rispetto agli originali. Considera inoltre che negli esemplari originali la cucitura a zig zag sotto il colletto non doveva esserci. A tal proposito, propenderei per una riproduzione della familgerata HSC degli anni '90.

Grazie per la tua preziosa opinione Alessandro.
Ho letto anche io su diversi forum anglosassoni la diatriba sulle cuciture a zig zag dietro il colletto. Alcuni sostengono che potevano anche esserci sulle uniformi in drillich e in tela, come dimostra anche la "letteratura" in materia italiana (vedi rivista Miles n° 1 e n° di cui riporto fotografie di seguito).
Tu Alessandro cosa ne pensi?

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Poi aspetto fiducioso anche altre opinioni e critiche al mio completo..
Grazie a tutti..[icon_246

Anch’io esprimo delle riserve sull’originalità di questa divisa, ripetendo le osservazioni fatte da Alessandro, pur trovando sostanzialmente corretta l'analisi di misu.
Nella prima metà degli anni ’90 apparve un certo quantitativo d’insolite divise stile “Panzer” in tessuto spigato (Drillich) di vari colori (beige, bianco, feldgrau) tutte confezionate con cura sulla falsariga di una normale divisa “Panzer”, laddove, concepite come sovratuta ancorché indossate anche da sole, le divise in Drillich avevano particolarità sartoriali diverse quali, per es., la doppia fila di bottoni per regolare la vestibilità o le fessure rinforzate sui fianchi (per far passare i ganci che reggevano la cintura fissati all’interno del giacchino di panno). Inoltre, se non ricordo male, le tasche anteriori dei pantaloni non erano tagliate simmetricamente ma una più obliqua dell’altra . I timbri non mi entusiasmano, anche se leggibili poco o nulla; sarebbe utile , ove i numeri si distinguano, verificare la corrispondenza tra le dimensioni reali e le misure timbrate.
Circa l’esemplare pubblicato su Miles, la sola timbratura dovrebbe mettere in allarme per il semplice fatto che il codice “RBNr” dell’esemplare illustrato nell’articolo è di pura fantasia. Ciò senza nulla togliere a quell’altrimenti lodevole iniziativa editoriale. Anche il mensile Armes Militaria Magazine prese degli abbagli e ci furono discussioni per questo fra staff, autori e lettori.
Concludo ammonendo sulla terminologia collezionistica anglosassone, spesso e volentieri inesatta e fantasiosa. Non c’era alcuna divisa da fatica peculiare agli equipaggi dei mezzi blindocorazzati diversa dalla suddetta divisa in Drillich. Tutt’al più ci furono divise in tessuti e colori furi ordinanza commissionate ad hoc da sottufficiali anziani e/o ufficiali con il vezzo delle confezioni di sartoria, ma non mi sembra questo il caso.

Grazie per il tuo intervento MarcoPennisi.
Ormani sono convinto anche io di avere un bel falso tra le mani; comunque le misure leggibili dei marchi della giacca e dei pantaloni corrispondono alle dimensioni degli indumenti. E' stata una verifica che avevo fatto già tempo addietro e ricordo che se vi era una tolleranza di 1,5 o 2 cm era forse dovuta al restringimento del cotone; ma se tiravo un pò gli orli corrispondeva tutto in maniera precisa.
Ne concudo che ttattandosi di una riproduzione è comunque fatta molto bene, con particolari maniacalmente rifiniti che ingannerebbero facilmente un neofita, come hanno fatto con me.

Aspetto comunque altri interevnti che mi permetteranno di comprendere sempre di più.

Grazie a tutti

Non sapendo se già fatta, mi sono permesso di suggerire la verifica delle misure timbrate con quelle allo stato di fatto perché é un controllo che molti dimenticano o volontariamente trascurano. Da farsi considerando, come giustamente misu osserva, cosniderando una certa tolleranza dovuta al registrimento del tessuto naturale e/o per effetto di lavaggi. Se può consolare, oggetti di tal fatta hanno ingannato più di una persona e non necessariamente alle prime armi. Spero anch'io che qualcun altro dica la sua.
MP