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Ho visto questi scarponi che credo bellici,vorrei sapere se possibile se bellici a quale nazione appartengono e che periodo.
Nello scarpone si legge Zurzach e varie lettere,allego fotografie.
Allegato 273242 Allegato 273243 Allegato 273244 Allegato 273245
Bellici??? La Svizzera a quali guerre ha partecipato?
Non ha partecipato a nessuna guerra ma sono convinto che il calzaturificio abbia prodotto scarponi per gebirgsjager tedeschi.Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Ho notato sulla suola una data e mi sono accorto che si tratta del 1942.
Prima di cominciare ad immaginare gebirgsjager tedeschi trova qualche segno di accettazione della intendenza tedesca.
Ho trovato solo all'interno impresso nella pelle A576617 il nome del zona di produzione ed altra numerazione.Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Dalla forma e dalla chiodatura ed il 1942 impresso nella suola mi hanno portato a pensare a truppe da montagna austro tedesche di quel periodo.
beh, punti di vista.Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Magari quelle scarpe erano ai piedi di un giovane soldato Svizzero in servizio attivo al confine, quando la gente (italiani compresi) cercavano riparo in Svizzera, tanto da saturarla e affamarla e vedere gli stessi Svizzeri ritirare le poche razioni di cibo magari da un soldato 60.enne della Landsturm con indosso quelle scarpe. Oppure erano ai piedi di un soldato 45.enne della Landwehr impegnato ad aiutare donne e bambini nel lavoro nei campi perchè i giovani mariti o figli erano in servizio a Sciaffusa, magari con quegli scarponi, a spegnere gli incendi dopo i bombardamenti (direi piuttosto "nemici")...
Chissà....ripeto sono punti di vista, ma qualcosa di molto simile alle guerre lo hanno vissuto anche gli Svizzeri dello scorso secolo
Il tipo di chiodatura e il passaggio delle stringhe ed il numero preceduto da A può corrispondere ad uno scarpone chiodato elvetico (non della prima serie, che non aveva asole)
La mia domanda provocatoria era rivolta al duplice errore di attribuzione e di impostazione: intanto definire "bellico" qualsiasi oggetto non significa niente dato che guerre ne abbiamo avuto da quando esiste l'umanità e poi, come sottolineato già prima, pensare all'uso da parte di personale tedesco è solo un puro esercizio di fantasia sfrenata.Citazione:
Originariamente Scritto da intrac2011
E comunque, dato che confermi l'attribuzione svizzera di questi scarponi, direi che assistere ad una guerra da dietro alla frontiera è leggermente diverso dal partecipare.
Va bene, anche qui ci sta quanto detto prima. Punti di vista.Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Scarpe da ginnastica. Scarpette da ballo. Scarpe di sicurezza.... A me non sembra errore intitolare una discussione con la domanda "scarponi bellici?"
Mi sembra una regolare e corretta richiesta. Bellico riguarda la guerra, attiva o passiva che sia. Volendo, il titolo poteva essere "scarponi di ordinanza?" "scarponi militari?". Questo perchè gli stessi erano in uso anche da alpigiani....
Ma ognuno è libero di pensare quello che crede.
E mi ripeto, punti di vista. Mio padre era bambino. Ha ricordi dell'oscuramento serale, del cibo razionato, delle fughe nei rifugi "antiaereo" collettivo. Ricorda suo padre assente per mesi, proprio al fronte che il duce, con la sua annosa e profonda convinzione irredentista, voleva sfondare con l'esercito italiano. E anzi: proprio il settore del fronte dove nelle fasi finali, questi cercava un ingresso per trovare salvezza. E ripeto: a nord i bombardamenti "per errore", ad ovest confini tracciati dai tedeschi con lanciafiamme per far comprendere meglio chi erano i nuovi vicini.Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
L'esercito Svizzero era schierato. Come detto gli uomini da 18 a oltre 50 anni erano al fronte o a rafforzare il ridotto, donne e bambini occupate a tirare avanti le attività e le coltivazioni obbligatorie di grano e patate nei campi militari...
A nord un esagitato, a sud l'amico megalomane, a est le loro marionette, a ovest una nazione velocemente capitolata e occupata... al centro una nazione di ex contadini-mercenari in passato assoldati da tutti ma che dopo batoste tipo Marignano hanno pensato che forse è meglio dire basta alle guerre....trovandosi però a dover difendere con le armi pronte il proprio ideale. Non so. Cioè: questo è successo in Svizzera...
Allegato 274037
Alcune immagini di quel periodo (bellico):
soldati che leggono i piani della prima mobilitazione (notare gli scarponi chiodati della generazione precedente a quello in discussione: chiodatura differente e, non visibile, 7+7 ganci anzichè 3 asole e 4 ganci e , più ironico, il fatto che il piano della mobilitazione sia sotto un manifesto che pubblicizza vacanze....)
Allegato 274042
istruzione pompieri alle donne
Allegato 274043
donne e bambini al lavoro in un campo di torba (in sostituzione al carbone)
Allegato 274044
coltivazione delle patate in piazza a Zurigo, secondo piani predisposti per evitare una carestia come quella avuta durante la prima guerra mondiale
Allegato 274045
Zurigo anch'essa bombardata (come le altri principali città, a turno, durante il periodo bellico)
Allegato 274046
Poi ci sarebbero le foto con i morti nei bombardamenti e altro.... ma qui si uscirebbe davvero dal seminato.
Vero, si può sempre giocare sul significato delle parole. Magari non si è partecipato a questo gioco "voluto" dai due personaggi di cui sopra... Ma, kanister, non si è solo "assistito ad una guerra", si è dovuto subire una guerra.
Caro Intrac vista la mia totale ignoranza dei bombardamenti subiti dalle città elvetiche che ne dici di aprire un post apposito?
Penso sarebbe di grande istruzione per tutti.
Grazie
sven hassel: mi hai sicuramente lanciato un invito molto suggestivo. Non so quale continuità potrebbe avere una discussione del genere ma un paio di aspetti potrebbero essere trattati. Questo perchè il nocciolo si suddivide in: bombardamenti per cui è stato riconosciuto l'errore, bombardamenti a scopo "intimidatorio", bombardamenti senza ragioni evidenti, bombardamenti causati da aerei in avaria o in fase di diserzione (per atterrate più "sicuri" su solo Elvetico).
Interessante le misure previste per il contenimento delle vittime: la costruzione di rifugi antiaerei (poi antiatomici) obbligatori fino a pochi anni fa, la protezione antiaerea e l'obbligo di fuga immediata dei rifugi è risultato pagante. A dispetto dei danni (anche qui: al citato bombardamento di sciaffusa è seguito un"rimborso").
Se la cosa può destare interesse, magari con messaggio privato, accetto l'invito.
NB non sono storico: ho interesse nelle fortificazioni e quindi anche per i rifugi antiaerei. La documentazione si trova facilmente on-line (assieme, naturalmente, a tutti i differenti punti di vista riguardanti la Svizzera durante il conflitto)
Procedi pure ad aprire topic apposito.
Massimiliano
Vice Amministratore