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Buongiorno e grazie in anticipo per qualsiasi info.
Sono finalmente riuscito a svuotare parte delle cantine di un edificio ereditato e tra vari reperti del fascio sul fondo di una delle casse ho trovato anche queste 2 armi corte.
Non sono ne un appassionato ne un collezionista, sono solo interessato a capire che armi siano e di che anno (circa) avendo ricevuto gli immobili da parte di un pro-zio generale (anno di nascita 1908) o se fossero magari antecedenti -
Grazie anticipatamente.
Luca
Buona sera ovviamente le farò una domanda che per un perito di tribunale dovrebbe essere superflua:
lo sa che ogni tipo di arma ritrovata deve essere denunciato alla forza di polizia di competenza territoriale?
Per risposte più tecniche su modello e specifiche dei due revolver da lei ritrovati lascio la palla ai ben più preparati colleghi di forum
Purtroppo lo so o meglio il trasloco delle cantine (circa il volume di un veicolo da 35 qli) è stato effettuato integralmente senza ovviamente aprire nessun baule/mobile/cassa fino al momento della divisione tra eredi. Ed ecco poi le "sorprese" - D'altronde come sempre succede sono giornate estenuanti e ci si affida spesso al "poi vedremo". Allora siamo "colleghi" CTU ma suppongo per materie differenti. Grazie e molti saluti.
In realta' sono un semplice collezionista e titolare di porto d'armi per uso sportivo che frequentando da anni amici collezionisti di armi ha sentito centinaia di storie in merito e tutte relative alla massa di adempimenti amministrativi obbligatori
Io risponderò riportando una domanda che mi fu posta in questura quando mi presentai per denunciare il ritrovamento di un revolver simile: "Non crede che sarebbe meglio buttarlo in un mucchio di rifiuti?" Col senno di poi devo dire che aveva ragione.
Si tratta di due revolver a spillo, anni 1870 circa, di valore quasi sicuramente infimo, nonostante le cesellature. Il primo è di origine belga mentre non noto la presenza di marchi sul secondo.
Grazie gentilissimo, ottima idea (la piattaforma ecologica)
Molti saluti
Luca
Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Ciao! Da non collezionista ed non esperto di armi, ma appassionato e possessore di bocche da fuoco di piccolo e grosso calibro perchè affascinato dalla meccanica che ci stà attorno, trovo sempre triste la soluzione della "rottamazione".
In ogni caso penso che anche in Italia convenga "disfarsi di armi" passando in ogni caso per tramite delle forze dell'ordine e non semplicemente buttandole su di un mucchio di rifiuti (non si sa mai chi vede e cosa può capire...). Ma appunto non conoscendo a puntino la legislazione Italiana mi astengo da proporre alternative se non valutare comunque, a seguito di denuncia di ritrovamento, la consegna alle forze dell'ordine. È possibile che figurino entrambe indiscutibilmente armi antiche con possibilità di essere tenute in numero limitato senza particolari permessi.
Perchè questo? Perchè sono testimoni di un periodo di fabbricazione dei revolver europei (anche di ordinanza). Se pensiamo a vari eserciti il passo successivo a queste è stato il revolver Chamelot-Delvigne che sarebbe passato parzialmente in sordina se non fosse stato ottimizzato da Rudolf Schmidt e da qui adottata in Svizzera, poi Francia e anche Italia.
Quindi pezzi che nascondono in ogni caso un interesse storico e meccanico, sebbene quella più in basso è veramente in stato pietoso ed è incompleta....
Ma naturalmente sono punti di vista!
La domanda che mi era stata posta in questura credo dipendesse dalla volontà di evitare tutte le pratiche successive alla consegna, sia a me che a loro. Immaginiamo poi quanto impegno burtocratico richiese la volontà da me espressa di venirne in possesso che richiese ben 16 mesi di attesa.
Mentre ricordo che sono il primo a dispiacersi per la distruzione di un oggetto simile, non posso tuttavia dimenticare che in questo caso si tratta di copie, molte volte prodotte senza licenza, di armi ben più blasonate.
Se invece di prodotti belgi si trattasse di Lefaucheux originali non avrei avuto dubbi.
Accidenti! in effetti di fronte a queste tempistiche meglio desistere! Torno solo all'argomento di cui sopra riguardante la modalità per ...."disfarsene"...Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Anche perchè se copie addirittura postprodotte cade la questione "armi antiche".
Ecco che come già detto non dispongo affatto delle conoscenze sufficienti a decifrare i punzoni e quindi definire paternità e provenienza dell'arma, ma trovo che Lefaucheux e Belgio non sia un binomio da sottovalutare, come trovo che non sia da sottovalutare la produzione Belga in generale (riprendendo anche la questione dei revolver "successivi" al modello Lefaucheux, i già citati C&D e meglio i CDS).
Ecco che in definitiva, per queste due rivoltelle, è l'impostazione tipo "Lefaucheux" (da padre a figlio) che andrebbe valorizzata nel contesto puramente didattico di questa fase di produzione di revolver che, semplificando al massimo, ha visto il passaggio alla retrocarica (e chi, passione o per curiosità, ha già tirato con revolver avancarica....sa quale passo avanti è stato compiuto!).
Ma sono pienamente d'accordo che il tutto non vale le lungaggini burocratiche riportate sopra! Grazie Kanister per aver evidenziato questo aspetto!
Mi permetto di allegare qualche foto in macro per capire se sia/siano repliche o meno.
Anche la più corrosa presenta dei numeri con un *366 finale
Allegato 279892Allegato 279893Allegato 279894Allegato 279895
Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Non vorrei essere frainteso: sono copie prodotte all'epoca, quindi comunque armi antiche.
Per accertare se sono di produzione belga basta verificare se sul tamburo (su una faccia o sul corpo) esiste un punzone ovale con ELG, indice di una verifica presso il banco di Liegi. I punzoni della prima foto ci dicono che la canna è rigata (corona R) ed è stata verificata dall'ispettore stellina ? Il numero è parte della matricola.
I prodotti belgi di quel tempo sono generalmente considerati come dozzinali in quanto sviluppati in piccoli laboratori artigianali, con materiali non sempre di qualità.
Aktro discorso da quando fu costituita la FN.
gruzzo, ti ringrazio per aver postato i dettagli dei punzoni.
Di questi punzoni non ho mai approfondito nulla (disegno e, soprattutto, posizione) e quindi cedo la parola a chi li conosce!
Solo due note:
- belgio normalmente ha da qualche parte ELG scritto in una qualche forma sulle parti soggette a pressione (nulla sul Tamburo?)
- la corona "a 4" sul fusto potrebbe essere belga ma non capisco le lettere
- la corona "a 3" sulla canna che sovrasta la R potrebbe essere una riprova francese con polvere nera
- sono abbastanza sicuro che Kanister quando parla di Lefaucheux originali intende pistole di disegno e costruzione brevettata ed eseguita dai Lefaucheux (meglio, dalle loro fabbriche). Queste pistole sono chiaramente e inequivocabilmente marcate e poi.... sono di un altro grado di finitura!
- Lefaucheux sono state anche prodotte su licenza e riportano in questo caso impresso il brevetto ma non la fabbricazione (Glisenti ne ha fatto "copia" di pari qualità ma non so come erano marchiate e se era licenza o copia)
- le pistole in oggetto non sono "copie" nel senso stretto di "contraffazione" delle pistole di Lefaucheux ma sono pistole che adottano il sistema (semplificato) di Lefaucheux.
Scusami Kanister ho risposto senza verificare nuovi messaggi!
Abbiamo scritto cose comuni e differenti (R sotto corona a tre vuoti... non è riprova francese?)
Fabbricazione Belga, di Liegi: anche se off topic un parere sulle ordinanza 1872 Svizzere, le 1873 Francesi, le 1874 Italiane (prima delle repliche)
Vi stimo per la preparazione! Provo a dare un'occhiata più attenta e/o foto ai tamburi. Uno gira l'altro è inceppato (quella malconcia)
Citazione:
Originariamente Scritto da intrac2011
No, belga.Citazione:
Originariamente Scritto da intrac2011
Sul tamburo di quella meglio conservata c'è solo un segnato il numero 8 e varie cesellature senza significato logico -
Su quella malconcia purtroppo il tamburo non gira e nelle porzioni a vista c'è troppa ruggine. Comunque sotto il tamburo il numero è 8366
ok, grazie kanister.
Come detto, non essendo di mio interesse non ho testi degni di nota a riguardo e comunque non ho le conoscenze per applicare il tutto correttamente!
Se del caso (come questa volta) impiego quanto si trova on-line. Ma devo consultare almeno tre "compendi" in quanto non ho mai trovato nulla di completo (chiaro, cercando a "gratis"). Quando ci sono le corone devo dire che normalmente se ne colgono le differenze (tra punte, vuoti, pieni, ecc).
Per il caso in questione ho riportato, dalla raccolta di punzoni francesi:
Allegato 279897
con corona "a 3" vuoti che sovrasta la R (sulla canna....prova/riprova Belga non hanno sempre la colonna?)
per l'ispettore belga ci sta questo
Allegato 279898
con A punzonata molto malamente e tentativo ancora peggiore nel ribollarla (sempre sulla canna, sopra alla corona+R)
Quanto ricercare sul tamburo, se effettivamente di fabbricazione belga, dovrebbe essere qualcosa così
Allegato 279899
Belgio: spesso predominano le lettere ELG oppure la corona "a 4" vuoti (in questo caso è l'assieme nell'ovale e con stella per prova tamburi revolver)
Sul fusto appare una corona "a4" che sovrasta due lettere (I e K ?)
Ma appunto mi fermo qui (la domanda sopra riguardante la "qualità" delle Belga è da ricondurre alle CDS dei Frères Pirlot di liegi e quindi le Ord 1972 CH, 73 F, 74 I)
Per Gruzzo: hai provato a controllare la faccia dei tamburi? E' li che normalmente compare l'ELG.
Per Intrac: la qualità dei prodotti variava moltissimo da produttore a produttore e quindi non possiamo certo comparare un Pirlot freres ad un qualsiasi altro artigiano.
Qualcosa del genere avverrà successivamente per le armi spagnole: come si fa a parlare male di tutte le "Ruby" se non sappiamo che vennero prodotte da almeno una quarantina di laboratori diversi, con qualità che variava dal pessimo all'ottimo a seconda del fabbricante?
Trovato!!
Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
E' sempre valido il detto "Chi cerca trova".
Buon giorno a tutti , parecchi anni indietro mi trovai in una situazione simile rinvenni in un casolare di campagna, prima abitazione poi fienile, poi stalla poi definitivamente abbandonata nell'immediato dopoguerra, insomma il classico rudere che si tramanda di generazione in generazione, un vecchio fucile "a tromba" (tipo quello dei briganti dei film) ed una pistola, piuttosto malmessa, abbastanza simile alla prima della foto.
Non toccai le armi se non per levarle dalla buca del pavimento e capire bene di cosa si trattasse. Dopo averle fotografate, e lasciate sul posto in condizioni di sicurezza, sono andato dai Carabinieri della locale stazione, i quali mi invitarono a non toccare nulla e di portargli le foto (eravamo ancora in epoca pellicola). Dopo qualche giorno tornai con le foto e la risposta del maresciallo fu più o meno la stessa ricevuta da Gruzzo, butta tutto nel primo fosso e non ci pensare più.
Per me erano di valore affettivo immenso, probabilmente erano nella "famiglia" da decenni, affrontai le rogne burocratiche, ed ora fanno bella mostra in salotto (sono state dichiarate non funzionanti perché "prive di parti essenziali al funzionamento" Il tutto nel 1973.
In conclusione dipende dal significato che attribuisci all'oggetto e se ti ricorda qualcosa o o.
Saluti
Bella storia 155/33 :)
Qua in Svizzera si è tremato parecchio lo scorso anno (e si continua a tremare....) a causa delle continue trasposizioni nella nostra legge Federale sulle armi (e relativa ordinanza) dei dettami della legge Europea sulle armi con il rischio di perdere la "collezione" di armi di ordinanza che quasi ogni famiglia ha "ereditato" dalle varie generazioni.
Queste però sono questioni molto soggettive e difficili da far comprendere all'UE...