Elmo M.35 LW. doppia decal mimetico, campagna d'Italia

Ciao a tutti , oggi vi mostro un elmo, ritrovamento nord Italia di tempo fa, e' un M. 35 fabbricante ET taglia 64. E mimetizzato giallo chiaro e le due decal lasciate a vista ed il colore esterno, mostrano tutta l'usura di parecchi anni di guerra , specie l'aquila. Particolare che a me piace molto , la falda interna anch'essa mimetizzata, purtroppo chi lo trovo' ebbe la brillante idea di ungere il cuoio interno scurendolo :(, sono anni che aspetto si schiarisca piano piano ed in effetti qualcosa migliora con il tempo anche se penso proprio che non arrivero' a vedere un risultato soddisfacente :lol:

Strana la decal con i colori nazionali lasciata scoperta. Ricordo che dopo una certa data vi fu l'obbligo di rimuoverla.

Entrambe le decal, a mio parere, sono state riportate in vista successivamente alla verniciatura

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Originariamente Scritto da maxtsn

Entrambe le decal, a mio parere, sono state riportate in vista successivamente alla verniciatura

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In effetti sembra che sia stato verniciato sopra alle decal...anzi, sicuramente.

Citazione:

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Originariamente Scritto da 32°Fanteria

Strana la decal con i colori nazionali lasciata scoperta. Ricordo che dopo una certa data vi fu l'obbligo di rimuoverla.

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Ricordi bene. Per effetto della disposizione del 24/6/40 della Luftwaffe la decal con il tricolore fu soppressa per la durata delle ostilità. Gli esemplari rimasti e le immagini dell'epoca attestano che questa prescrizione fu disattesa frequentamente, lasciando esposta la decal o coprendola, ma non sempre, con la verniciatura mimetica.

Ciao come dice Marco lo scudetto tricolore, in barba alle disposizioni, non sempre venne coperto o grattato via, parecchie volte fu' o leggermente velato con colori mimetici o lasciato accuratamente in bella vista. Tornando a questo elmo io, che lo ho' in mano, posso solo dire che le decal non presentano alcuna caratteristica di quelle riportate alla luce mediante scrostature con lamette ed affini o con acetoni e solventi vari, i colori del tricolore sono nitidi e vivi e senza nessuna minima presenza di vernice gialla ne di segni di scrostature meccaniche o sbiaditure da solvente, cosi' come l'aquila mantiene intatti e nitidi i tratti neri del piumaggio ed anche qui nessun rimasuglio di giallo sovrastante, non penso sia possibile riportare alla luce delle decal coperte senza lasciare una benche' minima traccia di 'lavoro'. Per carita' non voglio fare cambiare opinione a nessuno, magari appena il tempo sara' piu' clemente e le condizioni di luce favorevoli faro' un paio di primi piani sulle decal incriminate [264

Ciao, qualche foto delle decal, a mio parere non vedo le caratteristiche dei soliti fregi riportati alla luce scrostando o sciogliendo il colore soprastante, , le tratteggiature nere dell'aquila, nelle parti non usurate, sono marcate e senza sbiaditure , sulla testa si vedono perfettamente gli occhi e gli altri particolari, il tricolore e' nitido e dai toni vivi, tracce di colore giallo sopra ambedue i fregi non ne vedo, neanche con la lente di ingrandimento. Penso che fossero state mascherate con del nastro o qualcosa d'altro prima della verniciatura. L'elmo poi fu pesantemente usato come denotano anche le condizioni generali del mimetismo, notate il particolare del colore piu' consumato in un lato interno della visiera, il proprietario deve avere avuto l'abitudine di levarlo e metterlo tenendolo spesso in quel punto. Questa e' naturalmente la mia modesta opinione :) senza pretesa di convincere nessuno[00016009

Sembra anche a me che la mimetizzazione abbia lasciato volutamente scoperte le decal, diminuendo però in questo modo la sua stessa efficacia (soprattutto per la decal tricolore).

Le foglie nello sfondo sono perfettamente a fuoco, l'elmetto decisamente meno.

sono rare le occasioni in cui furono lasciate fuori le decal, ancor di piu' il tricolore (seppur esistiti i casi documentati in foto d'epoca) non mi pare pero' questo il caso ... i pochi venivano mascherati con una sagoma che veniva poi rimossa lasciando bordi ben definiti (nel caso di elmi a spruzzo) oppure scontornati semplicemente passando con il pennello, non mi pare questo il caso a giudicare dai bordi frastagliati e l'aquila ancora mezza coperta (notare il corpo e la svastica separati da giallo) propenderei piu' per un indagine post ... se notiamo l'elmetto in generale e' molto scrostato segno che la vernice gialla data sopra ad un elmetto mod.35 liscio e semilucido evidentemente non ha aggrappato bene e tende facilmente a staccarsi, poi con che tecnica l'abbiano fatto solo l'operatore potra' dirlo...aggiungo che spesso nei mod.35 anche la lucida e scivolosa copale data a protezione delle decals faceva si' che sopra ad esse il mimetismo tendeva spesso a esfogliarsi o crepare

questo il mio parere a giudicare il pezzo

io non penso siano cosi rare queste occasioni , di lasciare scoperte le decals su elmi mimetici , come potete veder in queste foto , e c,è ne sarebbero molte altre , quando veniva dato a pennello il mimetismo , nella maggior parte dei casi , le decals non venivano coperte come quando , facilmente si faceva dandolo a spruzzo.Allegato 284881Allegato 284882Allegato 284883Allegato 284884Allegato 284885Allegato 284886Allegato 284887.

sono rare le occasioni in rapporto ai mimetici totali ma non impossibili

queste che ci mandi sia attuali che d'epoca mostrano chiaramente che le bordature erano nette dovute appunto da mascheratura preventiva o scontornamento a pennello e il risultato e' decisamente molto differente da questo elmetto postato

Certo che, dal punto di vista della mimetizzazione, lasciare scoperta la decal con i colori nazionali era un controsenso assoluto.

Ciao belle le foto d'epoca Robert, quel tricolore in vista sull'elmo dipinto in bianco e' favoloso! Per quanto riguarda il para' invece non lo prenderei ad esempio, aquila falsa, mimetismo pure e a giudicare dai rivetti ho seri dubbi anche sul guscio. Tornando all'elmo da me postato penso che le scrostature attorno alle decal siano compatibili allo stato generale di usura, dato anche come giustamente dice Stefano, che il colore non ha attecchito perfettamente e tendeva a sfogliarsi. Non vedo segni sui colori del tricolore ne sui tratti dei piumaggi dell'aquila rimasti intatti, poi sapere come sono state mascherate o no e' dura, possiamo solo ipotizzare ed ognuno farsi la sua idea, e' anche il bello del collezionismo discutere ed avere opinioni diverse o no [257

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Originariamente Scritto da Rudy

Ciao belle le foto d'epoca Robert, quel tricolore in vista sull'elmo dipinto in bianco e' favoloso! Per quanto riguarda il para' invece non lo prenderei ad esempio, aquila falsa, mimetismo pure e a giudicare dai rivetti ho seri dubbi anche sul guscio. Tornando all'elmo da me postato penso che le scrostature attorno alle decal siano compatibili allo stato generale di usura, dato anche come giustamente dice Stefano, che il colore non ha attecchito perfettamente e tendeva a sfogliarsi. Non vedo segni sui colori del tricolore ne sui tratti dei piumaggi dell'aquila rimasti intatti, poi sapere come sono state mascherate o no e' dura, possiamo solo ipotizzare ed ognuno farsi la sua idea, e' anche il bello del collezionismo discutere ed avere opinioni diverse o no [257

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ciao , scusa ma ho qualche dubbio sulla tua valutazione sul, elmo para , infatti queste foto le ho prese dal libro di branislav radovic , non penso che stampi un libro con dei elmi falsi , comunque rispetto la tua opinione , metto altre due foto di elmi con mimetismo , e decals a vista e altre su elmo para . ciao Allegato 284895Allegato 284898Allegato 284896Allegato 284897Allegato 284899

Scsate un dubbio di uno che di elmetti non capisce niente: voi dite che nel 1940 fu emanata la disposizione relativa alla copertura delle decal e sappiamo anche che il dunkelgelb fu introdotto nel febbraio 1943.
Mi chiedo come abbiano fatto queste decal a sopravvivere per ben tre anni: dobbiamo pensare che l'elmetto sia rimasto in magazzino?

Premetto che non mi intendo di elmetti tedeschi e non entro quindi nel merito del caso specifico, ma non sarebbe la prima volta che su un libro un elmetto "ritoccato" viene presentato come originale. La sola pubblicazione su un libro non è purtroppo garanzia di originalità.

i libri di RADOVIC sono ormai noti come zeppi di falsoni osceni, riproduzioni cecoslovacche vecchie ormai di una 20na di anni

non so niente di questo RADOVIC, ma di certo quell'elmetto Parà è una riproduzione.

Robert, i libri di Radovic sono anni che sono famosi per avere dei falsi. Di sicuro non è da prendere come esempio...

se è cosi mi scuso con rudy, questo non lo sapevo , davo per scontato che publicare due volumi su elmi tedeschi cosi importanti , ci si dovesse informare , ed essere certi su quello che si publica , non si finisce maiii di imparare -

pubblico' anche un volume dedicato alla ww1 con altre riproduzioni palesi tra cui una corazza farina riconoscibilissima e un berny se non erro

Sinceramente come vernice mimetica preferisco l'usura e la patina del tempo del contenitore Maschera Antigas.
troppo Lucida quella vernice !

Ciao Pavel le tipologie di vernici usate per le mimetizzazioni, specie quelle diciamo non effettuate in fabbrica ma sul campo, erano varie e con tonalita' diverse, che vuoi a me piacciono tutte, poi e' questione di gusti ma l'importante e' che siano originali d'epoca [264