[VIII Settore] Caposaldo Valle Stretta -Centro di Fuoco n.39

Posto oggi la visita al Centro N.39,ricavato in caverna e ubicato all'inizio della Valle Stretta.
Buona visita.Gianfranco

VALLO ALPINO
Caposaldo VALLE STRETTA
Centro n.39
Inserito nel- I Sistema Difensivo-VIII SETTORE BARDONECCHIA-SOTTOSETTORE VIII/A COLOMION- il Caposaldo Valle Stretta detto anche di Sette Fontane si componeva dei Centri n.39-39 bis-Caserma XXIII ed alcune postazioni per mitragliatrice allo scoperto di minore importanza.Compito del Caposaldo,ubicato all`inizio della Valle Stretta era quello di interdire il passaggio della medesima a forze avversarie(Francesi) provenienti dai vari colli presenti in zona fra i quali quelli di Valmenier o di Valle Stretta con obiettivo Bardonecchia.
Il Centro n.39,costruito nel 1934-1935 secondo i dettami della circolare 200 era un`opera mista(Calcestruzzo-Caverna) posizionata sulla sinistra orografica del Rio di Valle Stretta all`altezza del Lago di Sette Fontane e dell`omonima diga,con l`ingresso principale a 1550 m. di quota.Era armato con 4 mitragliatrici,le armi A1 e A2 in caverna non avevano alcun malloppo esterno, feritoie e e casematte erano ricavate interamente nella roccia mentre le armi A3 e A4 erano posizionate all`interno di un malloppo in calcestruzzo all`estremità* OVEST del Centro.L`ingresso principale(estremità* EST) era costituito da un malloppo in calcestruzzo con due impianti fotofonici(mai installati) di collegamento con la Caserma XXIII e con il Centro 39 bis sul lato opposto della vallata.
Un secondo ingresso attivo,dotato di porta-garitta con funzioni di osservatorio e difensive conduceva all`interno del Centro al livello dell`arma A1
All`interno del Centro,che praticamente si sviluppava su tre livelli,trovavano posto inoltre i vari servizi logistici(che avrò modo di descrivere dettagliatamente durante la descrizione della visita)destinati al funzionamento della medesima.Il personale necessario al funzionamento del Centro era di 20 uomini.
Un`uscita di sicurezza(attualmente ostruita da una frana) era ricavata sotto il malloppo binato.Il passaggio in territorio francese,come tutta la Valle Stretta in seguito al trattato di pace del Febbraio 1947 e la sua vicinanza con il Lago di 7 Fontane lo hanno salvato da interventi di demolizione e il Centro si presenta integro e visitabile in sicurezza.
Iniziamo ora la nostra visita del Centro 39 partendo dall`ingresso principale,dotato in origine di una porta stagna.
Appena entrati a fianco della porta sono posizionati i due condotti murati, che avrebbero dovuto contenere i tubi delle fotofoniche,proseguendo nel cunicolo ora non più rivestito,dopo aver superato 4 gradini giungiamo al locale del gruppo elettrogeno con ancora in sede i basamenti del motore,degli accumulatori e la vasca del serbatoio del carburante.
A questo punto il cunicolo piega decisamente a sinistra di circa 90° e superati altri 2 gradini si immette nel locale destinato a contenere la riserva d`acqua.Sono ancora presenti due serbatoi in eternit e il basamento che li sosteneva.
Si prosegue nel cunicolo(ora rivestito) e ci si immette nel locale ricovero(il più grande del Centro) destinato ad ospitare il presidio.Dopo un tratto rettilineo si diparte alla nostra sinistra il cunicolo che conduca all`ingresso attivo,a questo punto il camerone dopo aver superato un ulteriore gradino piega leggermente a destra per terminare all`inizio del corridoio della postazione dell`arma A1,posizionato a sinistra,mentre a destra è ubicato il piccolo locale destinato contenere l`impianto di ventilazione.Percorriamo quindi il tragitto fino alla casamatta dell`arma A1,scavata nella roccia e priva della piastra di protezione frontale.Subito prima della casamatta è posizionato a sinistra il vano della riservetta munizioni.
Torniamo indietro,e giunti al ricovero imbocchiamo la ripida scala che con circa 40 gradini ci porterà* alla diramazione(a sinistra) che conduca alla casamatta dell`arma A2,simile in tutto e per tutto alla postazione dell`arma A1.
Tornati al corridoio principale svoltiamo nuovamente a sinistra e una prima rampa di scale con circa 40 gradini ci conduce a un pianerottolo privo di derivazioni,e proseguendo con altrettanti gradini giungiamo ad un tratto in piano,di fronte a noi un bivio:la derivazione a destra conduce all`uscita di sicurezza,quella sinistra dopo aver superato altri 10 gradini ci condurrà* all`interno del malloppo binato delle armi A3 e A4,queste ultime provviste della piastra corazzata di protezione in tre parti.A questo punto si torna indietro sino a giungere alla derivazione(la troveremo a destra) che conduce all`ingresso attivo,si percorre un corridoio e dopo aver lasciato a sinistra il locale delle latrine si raggiungerà* la porta-garitta dell`ingresso attivo.Adesso avendo visitato tutti i locali del Centro 39 si potrà* scegliere se scendere dal ghiaione di fronte a noi,piuttosto impervio(sconsigliato)oppure ritornare all`ingresso principale e scendere con comodo sentiero.
Per coloro che fossero interessati ad una visita del Centro n. 39 si consiglia di uscire dall`autostrada a Bardonecchia,percorrere la strada che conduce in Valle Stretta e dopo l`abitato di Melezet lasciare l`autovettura in una piazzola alla destra della strada nei pressi di un campeggio.La piazzola(m.1475) è perfettamente riconoscibile dalla piccola altura che la sovrasta,sulla cui sommità* sono visibili i resti della postazione n.111,un`opera Tipo 7000 demolita nel dopoguerra.A questo punto si imbocca la strada sterrata che conduce verso il lago e dopo circa mezz`ora di passeggiata,giunti in prossimità* del medesimo cercare(con molta fortuna) a destra le quasi inesistenti tracce di sentiero che attraverso il bosco,in circa 20 minuti di cammino ci porterà* all`ingresso principale.In caso di difficoltà* nel trovare la traccia del sentiero si può proseguire lungo lo sterrato fino a trovare,sempre alla nostra destra un ghiaione sulla cui sommità* è perfettamente visibile la porta-garitta in metallo dell`ingresso attivo.Valutare a questo punto se il tragitto è alla nostra portata.Assolutamente consigliato invece per ritorno il sentiero che parte dall`ingresso principale.Indispensabile munirsi di una buona pila,e vista la grandezza dell`opera delle batterie di ricambio onde evitare di trovarsi nell`oscurità* totale in caso di esaurimento delle medesime.
L`escursione descritta è stata effettuata dallo scrivente il 18 marzo 2007


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1-Malloppo binato in calcestruzzo-Armi n.3 e 4
2-Cannoniera Arma n.2
3-Porta-garitta ingresso attivo

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1-Porta-garitta ingresso attivo
2 Malloppo ingresso principale

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Malloppo ingresso principale

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L'ingresso principale

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Oltre i 4 gradini è ubicato il vano del gruppo elettrogeno

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Il basamento del gruppo elettrogeno e la vasca del serbatoio della riserva carburante

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Il locale della riserva d'acqua

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Serbatoio in eternit sul pavimento

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Serbatoio in eternit nella sua sede

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Cunicolo di collegamento con il ricovero

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Il ricovero.A sx la diramazione verso l'ingresso attivo

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Visibile a dx il vano degli apparati di ventilazione.A sx si va verso le postazioni delle armi

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Cunicolo verso l'arma A1

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Casamatta dell'arma A1

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La feritoia dell'arma A1

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La ripida scala di 39 gradini,che conduce al secondo livello dell'opera,ove è posizionata l'arma A2

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Cunicolo verso l'arma A2

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La casamatta A2

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La feritoia dell'arma A2

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Rampe di scale verso il malloppo in calcestruzzo

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Ingresso del cunicolo che conduce al malloppo

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Il collettore della condensa per lo spurgo

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Il cunicolo a destra conduce all'uscita di emergenza.A sinistra si va verso le casamatte A3 e A4

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Il cunicolo dell'uscita di emergenza

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L'uscita di emergenza ostruita da una frana

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Il malloppo in calcestruzzo delle armi A3 e A4

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Cunicolo di collegamento fra le casematte A3 e A4

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Casamatta A3 con pistra di protezione in tre parti

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La valle Stretta vista dalla feritoia dell'arma A3

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Cunicolo verso l'arma A4

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Piastra di protezione e feritoia dell'arma A4

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Campo di tiro dell'arma A4.E' visibile la strada che risale la Valle Stretta

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Si ritorna indietro

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Il cunicolo che conduce all'ingresso attivo,dotato di porta-garitta

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Il locale latrine

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La latrina

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L'ingresso attivo visto dall'interno

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Il lago di 7 Fontane visto da una feritoia della porta-garitta

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La porta-garitta

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1-la porta-garitta dell'ingresso attivo vista dal ghiaione sottostante

Bravo Gianfranco, un'altro "pezzo" di storia, c'è da dire che i progettisti del Vallo in più di quale caso, riuscirono a realizzare delle opere veramente ardite ed incredibili.
Quale lavoro mastodontico, fù, questo "nostro" Vallo Alpino del Littorio.

Ciao by Andrea[ciao2][ciao2]

Ottimo reportage! Bravo Gianfranco, la Valle Stretta è sempre stata tra le mie preferite, visiterò la postazione al più presto.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Forte149

Quale lavoro mastodontico, fù, questo "nostro" Vallo Alpino del Littorio.

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Caro Forte 149, forse è meglio chiamarlo Vallo Alpino, lasciando perdere del "Littorio", termine che faceva parte della propaganda giornalistica, ma che non si è mai usato nei documenti ufficiali, almeno secondo quanto ho letto e sentito dagli esperti. Qui in Piemonte tutti lo chiamano Vallo Alpino.
Ciao a tutti[^]
Giovanni

Ottimo reportage. Noto che i serbatoi in eternit non se li è fregati nessuno. Tracer

Citazione:

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Originariamente Scritto da tracer

Noto che i serbatoi in eternit non se li è fregati nessuno. Tracer

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Pensa quelli che hanno bevuto la salubre acqua contenuta in questi serbatoi!
Giovanni

Bellissima la porta garitta! [^][^][^][^]
Stupende anche le scale in roccia, vedo che nella zona della val Susa era frequente lasciare volutamente parti di opere in roccia, nella mia zona (Cuneo) invece tutti i cunicoli erano rivestiti in cemento, tranne per le opere non completate ovviamente

Resto sempre e solo a bocca aperta....non so cosa altro dire,complimenti!

Mi scuso con gio marines per la dicitura non propriamente corretta.
IO le definisco in tale modo per definirne il periodo storico nel quale fu progettato e costruito, al di la della "politica" che ne scaturì. Dato il fatto che nella "mia" zona troviamo: Opere costruite, non riutilizzate, perciò le definisco e ammetto posso sbagliare, del Vallo Alpino del Littorio, ovvero in consegna alla "Guardia alla Frontiera".
Opere terminate prima della guerra e poi riutilizzate nelle nuove concessioni difensive in contesto NATO e queste le definisco : Vallo Alpino, può essere sbagliato anche questo.
Rinnovo le mie scuse, senza nessuna polemica, ma la terminologia appropriata qual'è???, dato che a "noi" ci hanno insegnato a chiamarle "opere" e "voi" le chiamate "centri di fuoco"???? e parliamo, credo, delle stesse strutture.

Ciao by Andrea

Citazione di Forte149:Rinnovo le mie scuse, senza nessuna polemica, ma la terminologia appropriata qual'è???, dato che a "noi" ci hanno insegnato a chiamarle "opere" e "voi" le chiamate "centri di fuoco"???? e parliamo, credo, delle stesse strutture
Risposta:
Innanzitutto non devi scusarti di nulla,siamo tutti qui per imparare qualcosa ed esprimere le nostre opinioni.
Il termine "OPERA" appare ufficialmente la prima volta nella Circolare 15000(31 dicembre 1939),mentre la circolare N.200(6 gennaio 1931) fa sempre riferimento a "Centri di Fuoco","Centri di Resistenza" oppure più brevemente "Centro".Quindi io mi limito a denominare ciò che visito in base alla circolare seguita per la sua costruzione.Sono infine denominate "Postazioni" le costruzioni eseguite secondo la circolare 7000(1938)
Riguardo alla denominazione "Vallo Alpino) oppre "Vallo Alpino del Littorio" secondo l'autore PG.Corino,che sicuramente avrà* avuto modo di consultare documenti ufficiali,in essi non compare mai la dizione Littorio ma solamente Vallo Alpino.
[ciao2]Gianfranco

Ottimo report!

Opera magnifica

Il malloppo delle armi A3 e A4 lo ho visutato esternamente
forse perchè pochi "pazzi" han tentato di risalire quel ghiaione

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Citazione di Matty:Il malloppo delle armi A3 e A4 lo ho visutato esternamente
forse perchè pochi "pazzi" han tentato di risalire quel ghiaione

Risposta:
Hai perfettamente ragione Mattia.Il rischio(naturalmente calcolato)io lo affronto quando non esistono alternative.Ma visto che il malloppo,come si vede dalle foto,si può benissimo fotografare dalla strada ho optato per questa seconda soluzione.Come si suol dire il gioco non valeva la candela.
[ciao2]Gianfranco

Citazione:

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[i]Innanzitutto non devi scusarti di nulla,siamo tutti qui per imparare qualcosa ed esprimere le nostre opinioni.
Il termine "OPERA" appare ufficialmente la prima volta nella Circolare 15000(31 dicembre 1939),mentre la circolare N.200(6 gennaio 1931) fa sempre riferimento a "Centri di Fuoco","Centri di Resistenza" oppure più brevemente "Centro".Quindi io mi limito a denominare ciò che visito in base alla circolare seguita per la sua costruzione.Sono infine denominate "Postazioni" le costruzioni eseguite secondo la circolare 7000(1938)
Riguardo alla denominazione "Vallo Alpino) oppre "Vallo Alpino del Littorio" secondo l'autore PG.Corino,che sicuramente avrà avuto modo di consultare documenti ufficiali,in essi non compare mai la dizione Littorio ma solamente Vallo Alpino.

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Ciao, certo non devi scusarti di nulla caro Forte149, ci mancherebbe: l'intento è solo quello di approfondire le nostre passioni, gli studi sulle fortificazioni, come fai tu, con i tuoi reportage che sono ottimi! Per quanto riguarda il post di Gianfranco approvo tutto quanto ha scritto.
Ho visto che che la denominazione più comune è opera 200 o centro di fuoco o di resistenza. Per quanto riguarda il Vallo Alpino, la denominazione del Littorio è di origine giornalistica (l'ho sentito dire sia da P.G. Corino che da M.Minola in alcune conferenze).
Ciao a tutti
Giovanni

Cose in più, giustamente da sapere.
IO, come altri, credo, hanno cominciato la conoscenza "profonda" del Vallo Alpino tramite il libro " Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige" di A.Bernasconi-G.Muran edito da Temi-Trento, da subito forse la "errata" dicitura, mi ha portato a questo??
Lumi ulteriori a sostegno?????
Gianfranco ammiro la precizione che usi, giustamente apprezzata.

Ciao by Andrea

Citazione di gio marines:Pensa quelli che hanno bevuto la salubre acqua contenuta in questi serbatoi!
Risposta:
Per quanto ne sappia io se questo materiale è compattato,come nel caso delle lastre che formano i serbatoi,non sussiste nessun problema.Il problema si presenta eventualmente quando questi vengono rotti e liberano polvere e filamenti nell'aria che diventano dannosi se inalati.Sarà* naturalmente gradito ogni parere sul materiale in questione,visto che i serbatoi in Eternit(amianto)erano presenti praticamente in tutte le opere del Vallo Alpino.[ciao2]Gianfranco

Sò per certo che esiste una tubazione idrica della lunghezza di circa due cilometri tuttoggi utilizzata fatta in eternite.
Sono sicuramente 40 anni che fornisce acqua corrente alla mia città*.[II][II] forse??

L'Eternit,l'impasto amianto cemento è totalmente inerte,è stato dimostrato in tutto il mondo,infatti in tutto il mondo è ancora usato.
Da noi è stato criminalizzato per favorire amici ed amici degli amici dei Verdi.
Per capirci,come riguardo l'Energia Atomica,usta da tutto il mondo.
Ma a noi,che siamo ecologisti,ci piace crepare nell'immondizia (sempre a pro degli amici)!Ciao !![nero][nero]

il problema eternit è solo di dismissione e smaltimento in caso di polverizzazione e degrado. seb rimane integro è tutto ok.....(a parte il fatto che i tetti di eternit sono proprio brutti!!!!!!!!!!)
parola di ingegnere.
grazie a dio le fortificazioni sono di ca e pietra e per questo sono arrivate sino a noi....
se fossero state in eternit...
DELIRIO PURO DEL VENERDI' SERA.....scusate

Complimenti per l'ottimo reportage e le splendide foto.[;)] [ciao2]

E' un Centro di Fuoco che conosco bene ......da lontano! Dalla strada opposta per intenderci!
Ed è bellissimo .....una delle postazioni M ha la strombatura della feritoia totalmente ricavata nella pura roccia: bellissimo lavoro! E il malloppo principale ha il mimentismo del cemento stupendo.

In effetti volendo essere precisi dovremmo passare a definire di volta in volta i manufatti "Centri di Fuoco", "Centro", "200", "7000", "Pariani", "15000", "15000 riattivate", ecc. ecc.
E ancora "Vallo Alpino", "Vallo Littorio" o "Vallo Alpino del Littorio" ......o linea "non mi fido"?
Ad Est viene facile chiamare qualsiasi manufatto "Opera" in quanto la riattivazione usata massivamente in quella zona usava, MI SEMBRA, solo quel termine, quindi, magari per comodità* spiccia, fra noi viene usata solo quella. Per il Vallo ad Ovest generalizzando si potrebbe parlare di "Centri", "Pariani"(le 7000) e "Opere"(le 7000 ampliate e le 15000).
Forse, è vero, sarà* forse da discuterne e arrivare ad una comune soluzione per evitare complicazioni e confusione nei forum parlando di Vallo Alpino, ma la cosa mi sembra un pò articolata!

Per me Vallo Littorio (o Vallo Alpino del Littorio) è molto evocativo, pur consapevole che per taluni potrebbe risultare troppo 'nostalgico', ma ben si presta a collocare la linea ad Ovest nel suo giusto e non corrotto (dalla riattivazione) contesto storico, così come la parte, anch'essa non corrotta dalla riattivazione, rimasta in territorio Sloveno.
Ad Est, in Alto Adige, in Cadore ed in Carnia, causa la riattivazione, Si potrebbe definire "Vallo Alpino" .....per quanto sbarramenti completi siano rimasti totalmente intoccati dalla riattivazione come quello (bello) del Tre Croci rimasto puro da quando è nato nel perido del Littorio, appunto.


Cmq sia il servizio è stupendo, come al solito.
Stò notando da un pò che Gianfranco adesso nelle opere ci entra eccome e tira in piedi dei bellissimi servizi sulle strutture interne!
Comodissime, utili e chiare le indicazioni pratiche per raggiungere i manufatti. Questa, nello specifico, me la metto da parte perchè prima o poi ci ritorno e stavolta la voglio visitare anche io!!!!
Avevo intuito con il canocchiale la strada ma ora ne ho la certezza evitandomi dei tentativi a vuoto, magari anche faticosi. Grazie.

Rinnovo i complimenti al dotto Gianfranco.

Volevo chiederti se all'interno del centro 39 hai trovato ancora tracce di cera e scritte sui muri di matrice demoniaca. Quando vi andai l'ultima volta (luglio 2003) le tracce erano molto evidenti.

Purtroppo succede anche questo.


Saluti

Citazione di Domini:
Volevo chiederti se all'interno del centro 39 hai trovato ancora tracce di cera e scritte sui muri di matrice demoniaca. Quando vi andai l'ultima volta (luglio 2003) le tracce erano molto evidenti

Risposta:
Ciao Domini,onestamente mi viene difficile risponderti,ho trovato si,alcuni simboli tracciati con spray blu,ma vista anche la mia scarsa conoscenza della materia demoniaca non ho neppure cercato di capire cosa erano.Ti posto tre foto scattate il giorno della visita.Fammi sapere se sono questi i segni demoniaci.Alla cera onestamente non ci ho fatto caso.[ciao2]a presto.Gianfranco


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Citazione:

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Citazione di Domini:
Volevo chiederti se all'interno del centro 39 hai trovato ancora tracce di cera e scritte sui muri di matrice demoniaca. Quando vi andai l'ultima volta (luglio 2003) le tracce erano molto evidenti

Risposta:
Ciao Domini,onestamente mi viene difficile risponderti,ho trovato si,alcuni simboli tracciati con spray blu,ma vista anche la mia scarsa conoscenza della materia demoniaca non ho neppure cercato di capire cosa erano.Ti posto tre foto scattate il giorno della visita.Fammi sapere se sono questi i segni demoniaci.Alla cera onestamente non ci ho fatto caso.a presto.Gianfranco

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Si Gianfranco, sono loro. La croce disegnata al rovescio con i tre "6" scritti intorno, è il simbolo dell'anticristo ovvero del demonio.

Tre 6 ovvero "666" è il numero della "bestia".

http://it.wikipedia.org/wiki/Numero_della_bestia

Succede anche questo.... [:(!]


Saluti

Ottimo ed abbondante come al solito,Gianfranco!!!Ti pongo un quesito:non ti accade mai di trovare la compagnia di qualche rettile o di qualche animale che si è fatto la tana in queste fortificazioni?

Io nei bunker per ora ho trovato come animali oltre ai classici "grilli-talpa" e pipistrelli anche ghiri (opera 6 moiola e opera grande maginot Monte Grosso)
A volte scheletri di qualche cinghiale o camoscio, ma qui sopratutto nelle fortificazioni ottocentesche.

Anche nella mia zona, come avevo già* detto alcuni mesi fa, ho trovato resti di riti demoniaci...sempre nelle opere di Moiola e in un Centro al Colle Mercera sopra isola 2000, certo che c'è gente davvero fuori di testa per fare ste cose...[boing][boing][boing]
Sarà* perchè nei bunker trovano una grande vocazione spettrale e demoniaca[xx(][xx(][xx(] certo che chi crede a ste cose fa proprio ridere[}:)][}:)][}:)][}:)][}:)][}:)]


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Citazione di Blaster Twins:Ti pongo un quesito:non ti accade mai di trovare la compagnia di qualche rettile o di qualche animale che si è fatto la tana in queste fortificazioni?

Risposta:Mai successo Blaster,non solo rettili ma neppure nessun altro animale,a parte una rana al Centro 16 e una simpatica marmotta di guardia alla fotofonica del Centro 23 bis(vedi foto)allegata
[ciao2]Gianfranco

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Centro 23 bis-Moncenisio

Ciao
Povere marmotte, in tante opere visitate ne ho trovate nelle vasche di contenimento acqua, purtroppo cadono dentro e non riescono più ad uscire.
A batteria alta ne ho salvate 3 con mio padre, ci siamo calati nella cisterna e le abbiamo tirate su!

Citazione di Jako62:
In effetti volendo essere precisi dovremmo passare a definire di volta in volta i manufatti "Centri di Fuoco", "Centro", "200", "7000", "Pariani", "15000", "15000 riattivate", ecc. ecc.
E ancora "Vallo Alpino", "Vallo Littorio" o "Vallo Alpino del Littorio" ......o linea "non mi fido"?
Ad Est viene facile chiamare qualsiasi manufatto "Opera" in quanto la riattivazione usata massivamente in quella zona usava, MI SEMBRA, solo quel termine, quindi, magari per comodità* spiccia, fra noi viene usata solo quella. Per il Vallo ad Ovest generalizzando si potrebbe parlare di "Centri", "Pariani"(le 7000) e "Opere"(le 7000 ampliate e le 15000).
Forse, è vero, sarà* forse da discuterne e arrivare ad una comune soluzione per evitare complicazioni e confusione nei forum parlando di Vallo Alpino, ma la cosa mi sembra un pò articolata!

Per me Vallo Littorio (o Vallo Alpino del Littorio) è molto evocativo, pur consapevole che per taluni potrebbe risultare troppo 'nostalgico', ma ben si presta a collocare la linea ad Ovest nel suo giusto e non corrotto (dalla riattivazione) contesto storico, così come la parte, anch'essa non corrotta dalla riattivazione, rimasta in territorio Sloveno.
Ad Est, in Alto Adige, in Cadore ed in Carnia, causa la riattivazione, Si potrebbe definire "Vallo Alpino" .....per quanto sbarramenti completi siano rimasti totalmente intoccati dalla riattivazione come quello (bello) del Tre Croci rimasto puro da quando è nato nel perido del Littorio, appunto.

Risposta:Io continuo a restare del parere che la definizione "Vallo Alpino Littorio" non è corretta quindi trovo più corretto parlare di VAllo Alpino,integrandolo eventualmente con il Settore di Copertura GaF.Logico che mi stò riferendo principalmente al settore occidentale del Vallo dove a quanto mi risulta nessuna opera venne riattivata nel dopoguerra.Riguardo invece alle opere riattivate,principalmente nel NE onestamente non so neppure come erano classificate,e sei documenti che le riguardavano compariva ancora la dizione Vallo Alpino.
Riguardo invece alle varie denominazioni dei manufatti,ebbene non mi sembra un problema denominare Opera un Centro oppure una 7000,quindi il mio modesto parere è quello di non fossilizzarsi troppo sulla forma.
Sperando di non avervi annoiato termino facendo un invito a Jako62:Non è il caso che trattieni il percorso per raggiungere la 39 in Valle Stretta,basta che mi avvisi quando decidi di andare e andremo insieme.
[ciao2][ciao2]Gianfranco

Per quanto riguarda il fronte orientale,il discorso è molto semplice,anzi elementare.
Ci sono le Opere del"Vallo Alpino del Littorio"che vanno da Tarvisio al Mare (a Fiume)costruite fino al 40.
Poi ci sono le altre,cominciate in tempo di guerra e mai finite,zona Carnia,ecc.completate in parte,nel dopoguerra,(Anni della Guerra Fredda )ma che ufficialmente non sono mai state chiamate Vallo Alpino e quindi il problema non esiste.
Se poi il nome a qualcuno non piace!Giuro che a mè, non può fregarmene meno.Ormai il mondo è pieno di maestri (sulla carta ).
[boing][boing]

Citazione di DOMINI:
Si Gianfranco, sono loro. La croce disegnata al rovescio con i tre "6" scritti intorno, è il simbolo dell'anticristo ovvero del demonio.

Tre 6 ovvero "666" è il numero della "bestia".

Citazione di Vallo Alpino
Anche nella mia zona, come avevo già* detto alcuni mesi fa, ho trovato resti di riti demoniaci...sempre nelle opere di Moiola e in un Centro al Colle Mercera sopra isola 2000, certo che c'è gente davvero fuori di testa per fare ste cose...
Sarà* perchè nei bunker trovano una grande vocazione spettrale e demoniaca certo che chi crede a ste cose fa proprio ridere

Risposta:
Ho finito proprio adesso di consultare i sacri testi(mai nome fu più appropiato)delle fortificazioni e purtroppo non ho proprio trovato traccia di "anticristo,demonio,bestia,666 ecc ecc)da cui ne ho dedotto che i sopracitati loschi figuri non hanno mai occupato le opere del Vallo Alpino.Conseguentemente,gli idioti che hanno tracciato quei simboli sono incorsi in un megagalattico falso storico.
Vorrei tranquilizzare inoltre futuri visitatori del Centro di Fuoco n.39 di Bardonecchia di procedere tranquillamente alla visita del Centro in quanto durante la nostra escursione il demonio era talmente ben mimetizzato che ne io ne mia moglie siamo riusciti a vederlo e lui si è guardato bene dal mostrarsi.
Spero che mi scuserete se ho scherzato,ma sinceramente l'idea che degli idioti se ne stiano seduti davanti a dei lumini pronunciando chissà* quali formule magiche e misteriose mi fa letteralmente piegare in due dalle risate.[self][self]
[ciao2]a tutti Gianfranco

Bravisimo veramente dele belisime foto ti ringrazio io personalmente per il lavoro che ai fato[ciao2]

Citazione:

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Originariamente Scritto da Oklahoma

Se poi il nome a qualcuno non piace!Giuro che a mè, non può fregarmene meno.Ormai il mondo è pieno di maestri (sulla carta ).

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Il problema non è così tanto semplice come sembra: se affrontiamo l'argomento fortificazioni con un minimo di "scienza" (o coscienza?) storica, direi che è meglio utilizzare un approccio di tipo filologico, in modo da risalire alle originarie denominazioni. Quindi l'esame dei documenti originali diventa indispensabile per capire come effettivamente le opere fortificate venissero denominate.
Il Vallo Alpino è la denominazione più comune del sistema fortificato, almeno fino al dopoguerra. L'aggiunta di "del Littorio" è una deformazione giornalistica che fu sfruttata dalla stampa in funzione propagandistica. Ho letto che Mussolini lo ha sempre chiamato "Vallo Alpino", senza aggiungere del Littorio (proprio lui!).
Mi sembra quindi accertato che questa sia la giusta denominazione da attribuirgli, almeno fino al 1943.
Poi può piacere qualsiasi nome, per carità*, la libertà* è sacra: ma la correttezza storica è un'altra cosa...
Ciao a tutti
Giovanni

Di ritorno dalla Valle Stretta posto un'immagine decisamente invernale del Malloppo binato delle armi A3-A4 scattata in data odierna.
[00016009 Gianfranco

wow me lo sono proprio gustato questo reportage, bellissime le foto ma .........KE FREDDO......brrrrrrrrr.........che ci doveva essere li in inverno!!

Veramente un bel resoconto fotografico [264

Che degli imbecilli vadano a fare sedute sataniche nelle vecchie opere mi fà* veramente tristezza ma allo stesso tempo ridere ...

Comunque bisogna aver sfiga per incappare in queste losche figure proprio mentre si và* a visitare un'opera .

Pericolo ben più grave è sè il demonio appare tentando di corromperti offrendoti in cambio tutto il vallo in perfette condizioni e perfettamente operante .... [1530

anke nei bunker di Chiavari (GE) facevano riti satanici e cosi quando sono andato a cercare il bunker lo ho trovato bello e sigillato.

Citazione:

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Originariamente Scritto da molla2

anke nei bunker di Chiavari (GE) facevano riti satanici e cosi quando sono andato a cercare il bunker lo ho trovato bello e sigillato.

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Qui invece probabilmente ai francesi non ne fregava nulla e non l'hanno chiuso.
[00016009 Gianfranco

ah.. poveri noi!!!

Oggi siamo ritornati al 39 in quanto avevo bisogno di rifare alcune foto e ne approfitto per risalutare tutti gli amici di WW!!
[00016009 [00016009 Gianfranco e Graziella