[FANTERIA D'ARRESTO] PCO sul Carso

La postazione che qui viene "raccontata" è un PCO (posto comando ed osservazione), da questa fortificazione, costruita in pozione dominante si controlla
l'evolversi dell'evetuale attacco e si dirigeva il tiro delle vari postazioni.
Non possedeva un sistema difensivo proprio ma era protetto da M (mitragliatrici)
esterne da un probabile attacco.
Questa fortificazione era composta da due osservatori, che suddividono la postazione
in due settori di osservazione, uno destro con osservatorio in casamatta ed installazione "radar"
ed uno sinistro con cupola.
Nelle foto che seguono noterete le scritte di colore ARANCIO per il settore destro e quelle di colore BLU
per il settore sinistro.
Numerose sono le installazzioni di antenne rice-trasmittenti da cui ovviamente si deduce l'importanza
di controllo e comando.
Il complesso risulta un struttura, molto compatta disposta su due piani.
Il sistema di aereazione e ventilazione forzata veniva assicurato da due elettro-ventole che mantenevano la postazione
il sistema sottostannte in sovrapressione, in questo modo eventuali gas non potevano entrare.
Come al solito porte stagne di tipo navale chiudevano gli accessi alla parte centrale del PCO.
In corrispondenza dell'entrata principale al di fuori delle porte stagne si trovano dei locali
per la decontaminazione nel caso di attacco di natura NBC.
I WC erano di tipo chimico trasportabile, non ci sono i classici servizi igenici, vicino la stanza dei
due gruppi elettrogeni, (uno per la parte sinistra, uno per la destra) che fornivano la corrente elettrica
per i vari servizi della fortificazione, annesso il deposito per il carburante.


La zona era presidiata dai reparti del 33° reggimento Fanteria d'Arresto "ARDENZA".
Come tutto il resto, di questo notevole sistema difensivo creato dalla neccesità* di difendere i nostri confini, venne totalmente dismesso nel 1992.




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Per concludere questo nostro "piccolo" report, un doveroso GRAZIE ai nostri amici Triestini, che ci hanno dato l'occazione di "raccontare", quest'altro "pezzo" di storia.

Ciao by Andrea & Susy [iocero]

Grazie agli Amici triestini, ma grazie soprattutto a Te, inossidabile e granitico! [ciao2]

Complimenti Forte,come al solito hai realizzato un bel servizio.
Ho notato delle cose interessanti che mi piacerebbe vedere.
Tu parli di centro radio,ma io onestamente non nè ho visto traccia,lo stesso vale per il radar.
La zona,credo sia il monte San Michele,se mi mandi uno schizzo con l'esatta posizione,te ne sarò eternamente grato(un caffè!)
Ev.anche in privato![ad][ad]
[fuga][fuga][fuga][ciao2]

[vedo][vedo]

Saluti a tutti e complimenti a Forte149 per un reportage stupendo!

[iocero]

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[fuga]

Vladimir

Complimenti per lo splendido reportage e le bellissime foto.[ciao2]

Ciao Forte149 le foto sono veramente ben eseguite,mentre riguardo la posazione dovresti togliermi una curiosità*:è un'Opera riattivata oppure è stata costruita ex novo nel dopoguerra? Il ricovero e la torretta dell'osservatorio assomigliano parecchio ai corrispondenti del Vallo Alpino.Nel caso si trattasse di un'opera riattivata in che settore di copertura e a che caposaldo apparteneva?
[ciao2]e scusa le tante domande.Gianfranco

Reportage eccezionale,complimenti.[;)]

A Gianfranco cerco di rispondere io.
La costruzioni di tutta la zona sono nuove,salvo qualcuna ricavata adirittura in qualche costruzione della I Guerra.
L'osservatorio,ad un attento esame,è totalmente diverso dai precedenti,sopratutto come chiusura interna della feritoia ed il sistema di fissaggio.
Nella Opere del Vallo era conglobato nel getto cementizio,qui è fissato con dei bulloni(?)
[vedo][vedo]
[fuga][fuga][incazz][incazz]
[ciao2][ciao2]

Più che giuste le domande di Gianfranco.
Queste postazioni, SINGOLE, spero che si sia capito che ci sono nell'ordine : PCO formato da due osservatori, due postazioni M distinte (ce ne sono delle altre) ed un "ricovero per militari la difesa vicina".
Questo insieme di postazioni, costituisce l'equivalente di un'opera, però su di una superficie sicuramente maggiore.
La "similitudine" degli interni fà sicuramente pensare ad un'opera, ma queste sono state probabilmente costruite verso la fine degli anni 70.


Ciao by Andrea


[ciao2][ciao2]

Complimenti Forte149, ottimo reportage! muoio dalla voglia di vederle queste opere stupende.
Anche se la costruzione è recente si capisce che lo schema tipologico di base è quello delle opere del Vallo Alpino. Evidentemente era quello che aveva dato buoni risultati nel passato, tanto da essere riproposto anche negli anni Sessanta-Settanta, pur con le indispensabili modifiche.
Bravi ragazzi del Nord Est, ci fate viveri emozioni sempre più intense!
Ciao
Giovanni

Citazione:

---

Originariamente Scritto da Oklahoma

...
L'osservatorio,ad un attento esame,è totalmente diverso dai precedenti,sopratutto come chiusura interna della feritoia ed il sistema di fissaggio.
Nella Opere del Vallo era conglobato nel getto cementizio,qui è fissato con dei bulloni(?)

---

Non sono d'accordo: la parte principale dell'osservatorio (la cupola) e' esattamente quella del Vallo "vecchio". La chiusura interna della feritoia (ovviamente diversa, acciaio nel vecchio vallo e plexiglass nel nuovo, ormai parliamo della differenza di almeno 40 anni!) e' della importanza minore.
Sia nel vecchio che nel nuovo vallo le cupole venivano conglobate nel getto cementizio, e fissate con dei bulloni. La cosa differente nel PCO di Monte San Michele e' che l'anello inferiore puo' essere delle dimensioni diverse di quello del vecchio vallo, oppure la parte inferiore della cupola puo' essere "estesa", ma nelle cose principali si tratta della stessa parte corazzata.

La cupola dell'osservatorio del vecchio vallo:

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Posto per i bulloni del fissaggio, nel "PCO" del vecchio vallo.

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Il PCO del vallo "nuovo".

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Poi, una cosa per me interessante, e' che il PCO di Monte San Michele, anche se e' una struttura sotterranea, non e' "l'opera in caverna", ma "l'opera nello scavo": prima era scavato un grande "buco", costruita la struttura dentro, e poi quel buco era riempito con pietre carsiche...

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Vladimir

Vladimir ti ringrazio, ottima integrazione al post, hai qualche idea su cosa o come possa essere la postazione nelle ultime due foto??????

Ciao by Andrea[ciao2]

Complimenti

Bellissimo reportage

marcuzzo

Caro Vladimir,sul fatto che un osservatorio abbia un buco sotto e le finestrelle per guardare fuori,credo siamo tutti d'accordo.
Ma non credo si possa dire che quello sopra sia fratello di quello sotto (casa tua!)
Forse stessa madre,ma certo non stesso padre!
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[self][self][self][vedo][panic3]
[fuga][fuga][innocent][ciao2][ciao2]

Complimenti,Forte 149 come sempre,dimostra di essere maestro nel raccontare fortificazioni con la macchina fotografica.
Riguardo il post di Iappino direi che il "buco riempito di pietre" non
corrisponde al caso del PCO. Direi proprio che la copertura della
fortificazione è di roccia naturale e non di pietre riportate.
Questo discorso vale per la maggior parte delle postazioni sul Carso,
ed è facilmente dimostrabile.
Quello che mi lascia perplesso è l'indicazione Radar riferita poi ad
uno solo dei due settori.Di Radar non capisco granchè,ma a posizionarne
uno in quel posto con un settore di copertura limitato,mi sembra strano.
Qualcuno ne sa di più ?
Da domenica poi mi è rimasto il tarlo della costruzione misteriosa delle
ultime due foto del tuo post. Di costruzioni insolite collegate alle
difese degli anni '60 e '70 ne ho vista più d'una,ma questa è decisamente
incomprensibile,almeno per il momento. Tornerò sul posto ad indagare.
Ciao da Fabio e Marco

Fantastico report!

Mitico

Saluti a tutti,

prima, a Oklahoma: e anche con la foto fatta dall'angolo diverso, si tratta dello stesso modello.
Qui si vede meglio...

http://www.vecio.it/forum/download/file.php?id=101

Per quanto riguarda la tecnologia della costruzione del PCO del Monte San Michele, sono proprio convinto che si tratta del "buco", e non l'opera in caverna. Prima cosa: e molto piu' facile da costruire. Seconda cosa: cosi' l'ho visto tre anni fa', durante l'escursione con la gente del vecio.it.
...
Naturalmente, quello e' solo una mia idea...

Vladimir

Caro Vladimir
quanto prima tornerò in zona PCO e verificherò lo stato della copertura,
ovvero se si tratta di roccia omogenea o di detriti.
Si tratta di un dubbio che devo risolvere,assieme a quello della
postazione "misteriosa"
Fabio

Caro Vladimir,credo abbia ragione tù,però andrò a vedere.
Tutte le Opere in Carso sono ottenute facendo il buco.
Credo nessuno sia così imbecille da scavare un caverna lasciando sopra la testa un paio di metri(scarsi!)di roccia.
Basta mandare la ruspa col picchio ed è fatto il buco!
Consiglio ai triestini,di andare a vedere le Opere del Vallo Orientale,si renderanno conto do cosa vuol dire costruire in caverna!
[fuga][fuga][iocero][iocero][ciao2][ciao2]

Caro Oklahoma,
il vallo orientale lo conosco bene,in particolare le opere in cui ho
prestato servizio come alpino d'arresto,per il nostro PCO mi è sebrato
strano,dato il volume dell'opera,che non si fosse ricorsi allo scavo in
caverna.
In effetti bisogna toccar con mano e andare a vedere sul posto.
Chissà* che non ci incontriamo.
Ciao
Fabio

Voglio rispondere a Bunker 43 (A proposito hai 43 anni o sei del 43?)
Quando parliamo del Vallo Alpino Orientale (possiamo indicarlo come Littorio,ma possiamo anche farne a meno!)si intende la catena di Opere di fortificazione che va da Ratece(Tarvisio)fino al mare a Fiume,all'inizio della guerra,terminata e completamente attiva.
Tutte le Opere costruite in Carnia dopo il 40 e lasciate praticamente a livello di scavo,poi riprese durante la Guerra Fredda,con il Vallo Alpino non hanno niente in comune,il termine ufficialmente non è mai stato usato,ma non si trovano neanche sulla catena alpina,non possiamo dire che Monfalcone , o Gorizia siano sulle Alpi.
Posso capire i Piemontesi,che stanno a qualche decina di Km da noi,ma qua da noi!!!!!!
In fine Aprile,organizzo una gita in Croazia,per vistare un tratto del vecchio confine!E'una gita aperta a tutti(mogli e figli) e invito tutti fin da adesso.
Naturalmente darò comunicazione per tempo!
[fuga][fuga][ff][ff]
[ciao2][ciao2]

Caro Oklahoma,
Io sono della classe 1943 ed ho sempre avuto il "pallino" dei bunker.
Avendo prestato servizio nel Batt.Val Tagliamento ai tempi in cui i
Reparti di arresto erano già* ridotti all'osso,per i sei mesi in cui
sono stato Sten ho ricoperto l'incarico di Aiutante maggiore in II,
cosa che mi ha permesso di frequentare le stanze del "potere"
Posso dunque affermare che le fortificazioni che dipendevano dal Val
Tagliamento (anno 1969) come quelle di Passo Monte Croce,Paluzza,Portis,
Campiolo e Cavazzo erano tutte del Vallo Alpino: gli interventi post
bellici riguardavano soltanto il recupero( parziale) dei vecchi sbarramenti. Tipico l'esempio di Portis con opere riattivate e opere
abbandonate.
Del resto anche da noi c'erano le opere A e B,cioè attive e sottoposte
a manutenzione e sorveglianza e le altre ispezionate saltuariamente e
in stato di abbandono.
Ricordo che al comando c'era una carta topografica al 25.000 dove erano
riportate le opere del tipo B con la precisa indicazione di opere del
vallo alpino.
Del resto nelle opere attive non è difficile trovare indizi comprovanti
la loro preesistenza alla guerra fredda . Intendo dire che non credo
che le opere attive siano state oggetto di interventi a livello Strutturale nel dopoguerra. In tale epoca furono ripristinate per quanto
riguarda gli impianti interni. Anzi se qualche opera risultava incompleta
riguardo i rivestimenti in cemento (parziali) fu lasciata com'era: tipico
esempio di riscontra a Valbruna.
Chiaramente le opere della Fanteria d'arresto sono fuori da questo contesto.
Se organizzi la gita in Croazia sarei lieto di partecipare.Io di quelle
parti ho avuto notizie (poche) da mio padre che ha prestato servizio nella GaF XXVII Settore,che comprendeva appunto Fiume e Clana.
Spero che prima o poi ci si possa incontrare per fare una bella chiacchierata.
Con simpatia
Fabio

Visto che,casualmente siamo coetanei,ritengo tu sia pensionato,ed allora possiamo organizzare qualcosa anche prima.
Infatti,noi normalmente facciamo la nostra gita di mercoledì per non creare problemi familiari.
Quindi possiamo fare qualcosa assieme.Tu ci mostrerai le tue Opere e noi ti mostreremo le nostre.(Io non sono come Iappino,che le conosce tutte!ma proprio,tutte![iocero][iocero][iocero][iocero][iocero]
Per quanto riguarda i nomi,beh,ognuno a le sue fonti.
Io ho sempre pensato che chiamandole "Opere del Vallo Alpino Orientale del Littorio"fossero univoche ,sembra invece non sia così.
Negli anni 30 le Opere ,infatti,erano costruite solo verso la Francia,le Occidentali e verso il Regno di Jugoslavia le Orientali,dopo il 40 le cose sono cambiate!ma secondo mè la denominazione di Vallo Alpino Orientale è univoca.
Le altre possiamo chiamarle Vallo Alpino di Nord Est,ma non Orientale.
Naturalmente si tratta solo di una mia constatazione,oltretutto di nessun valore perchè,non sono e sopratutto non mi ritengo uno storico![innocent][innocent]
Appena fà* bello combiniamo!ed andiamo a Klana!!
[ciao2][ciao2]Ciao!!!

Il PCO del Monte San Michele direi che è "unico" nel panorama delle opere della fanteria d'arresto perchè aveva altri compiti oltre a quelli specifici dei reparti d'arresto.
Basta vedere dove è posizionato e cosa si vede da lì, teniamo conto che era nel punto cruciale del nostro schieramento di copertura ai confini.

Riguardo all'epoca di realizzazione tenete conto che tutte le opere per la fanteria d'arresto sul confine sono state realizzate a partire dal 1959 e le prime compagnie da posizione costituite agli inizi del 1960.
Direi che le ultime opere siano state completate agli inizi degli anni 70, certamente dopo il 1976 (scioglimento dei reggimenti fanteria d'arresto e costituzione dei battaglioni autonomi) nulla è stato più fatto.
Le opera di fanteria andavano da Tanamea fino a Sablici e la loro "filosofia" era basata sulle realizzazioni tedesche del tempo di guerra (linea Gotica).

Tornando all'opera del San Michele (Cotici) il manufatto che alimenta interrogativi potrebbe non essere altro che il ricovero per le squadre mortai da 60, due piazzole a biscotto scoperte sono lì a due passi.
Se la memoria non mi tradisce.

Per chi va in zona, consiglio una sosta a Doberdò da Pri Cirili.
Una favolosa jota, ottimo stinco e grappa casalinga di pino mugo.
E si spende una sciocchezza.

Grazie a tutti, forse è chiedere troppo ma "notizie" anche riguardo alla funzione del RADAR ?????

Ciao by ANDREA.

P.S. ANche alla trattoria "Al ponte del Calvario" si mangia bene ci sono anche qui delle buone specialità* friulane, proveremo sicuramente la segnalazione di Jolly46.
Si potrebbe organizzare un pranzo "inter-forze" in zona, aperto a tutti, per trovarsi a "chiaccherare" di postazioni???

Solo nella zona Triestina-Goriziana ci sono diversi "virtuosi" d'Arresto.

Per Oklahoma:
Purtroppo,nonostante l'età* non sono pensionato,essendo lavoratore autonomo (bella fregatura). Mi risulta molto difficile perciò fare
uscite nei giorni lavorativi. Se si tratta di un giro in Croazia di
più di un giorno si potrà* combinare.
Riguardo le opere del "Val Tagliamento" e del "Val Fella" ritengo
appartengano allo stesso periodo di quelle in Alto Adige,avendo il
medesimo scopo.
Le prime mire della Germania sull'Austria si manifestarono nel 1936
per culminare con l'annessione del 1938. Per questo motivo credo che
la fortificazione della frontiera con l'Austria abbia avuto inizio in
quel periodo.
Penso sia lecito sostenere che il termine Vallo Alpino,inizialmente
applicato alle frontiere francese e jugoslava sia stato esteso anche
alle ultime fortificazioni.
Ciao
Fabio

Penso anch'io che la cupola dell'osservatorio postato sia uguale a quelle installate nel Vallo Alpino,almeno per quelle che ho potuto vedere io nelle opere del IX Settore(Moncenisio)Posto comunque un paio di foto di cupole osservatorio scattate in tale zona.
Riguardo al RADAR,oltre alla scritta,hai notato qualcosa che faccia pensare a tale tipo di installazione?
[ciao2]Gianfranco

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Cupola osservatorio del Centro di Fuoco 14-Caposaldo Rivers

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Cupola osservatorio del Centro di Fuoco 12-Caposaldo Pattacroce

Ottimo reportage come sempre !! bravissimo
Le scritte sembrano rifatte,sono troppo belle credo.[ciao2]

Confermo che l'osservatorio è effettivamente riciclato dal Vallo.
Mi ha indotto in errore il fatto di vederlo da dietro e molto sporgente dal terreno.
Ha ragione Lappino,come al solito,del resto![innocent][innocent]
Per Bunker,la gita la gita a Klana,volevo farla per onorare tuo padre!ma possiamo farla tranquillamente in giornata,anche un sabato o domenica,concorderemo.
Quando parlavo di più giorni,mi riferivo a Forte o Jako ,perchè per loro è improponibile una gita in giornata data la distanza (ed il costo del trasferimento)non certo per noi.
[fuga][fuga][ciao2][ciao2]

Grazie Oklahoma per il cortese invito, già* che accettato.
Per Jolly46, andando per postazioni abbiamo trovato anche la tua segnalazione, peccato era tutto pieno.

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Le scritte della postazione sono così, sono passati "solo" quindici anni dalla dismissione, peciò se non c'è umidità* le cose si conservano abbanza bene.

Ciao by Andrea

Siamo andati a risolvere i dubbi!Ahimè!
Tra di noi cè uno spione!
La botola del Radar e stata saldata(molto bene è di fresco) e quindi non si entra più.
Era questo l'ingresso?
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Servirà* a preservare la postazione per il futuro,ma potevano aspettare che la vedessi anch'io.
Cioa

Grazie anche da parte mia per l'invito Oklahoma ....ma il mio intoppo peggiore è proprio il tempo per le ferie, la zona del Carso è da evitare in alta stagione per mille motivi: caldo, zecche, vegetazione, ecc. quindi è agibile con la giustà* tranquillità* in primavera e in autunno ....periodi non sempre facili da prendere per me.
E' cmq assolutamente indubbio che appena potrò dedicare almeno una settimana alla zona del Carso avviserò immediatamente e ci vediamo eccome!! Ho bisogno di guide d'eccellenza!! [^]

Peccato per la 'saldatura' ...........ci rimarranno le eccezzionali foto di Forte!!

Cmq ........che strano tempismo istituzionale!! [II]

Oklahoma: sì[boing]

Le scritte interne a parer mio sono anteriori al 1988.
Non è un caso che siano arancio ed azzurro: si tratta dei colori tradizionali delle mostrine del 33° Ardenza (arancio) e della Folgore (azzurro).

Però e "strano" che abbiano utilizzato i colori in questo modo. Ipotesi: Essendo i due locali, quelli con le panche simili, forse per dare un "orientamento" ai militari????

Sembra di stare a parlare di geroglifici egiziani di migliaia di anni fà*, e invece sono relativamente pochi anni che sono state abbandonate.

Ciao by Andrea