[FANTERIA D'ARRESTO] Quota Toti

Per dare continuità* all'opera di Sablici, si riutillizzarono le trincee ed i ricoveri della Grande Guerra.
Creando delle postazioni per la fanteria d'arresto in modo semplice ed economico.
Si rinforzarono e modificarono opportunamente queste strutture, già* realizzate e collaudate dalle numerose battaglie di cui furono dirette protagoniste.
Infatti su questa collina, durante la sesta battaglia d'Isonzo il 6-Agosto-1916, il bersagliere ciclista volotario Enrico Toti, trovò la morte, decorato di medaglia d'oro alla memoria, su questa quota a lui intitolata, assieme alla zona monumentale sommitale, vengono ricordati i vari reparti che si avvicendarono durante il conflitto.


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Si ringrazia l'Amico Bunker43, per la cortese compania-guida offerta.

Ciao by Andrea&Susy

Quanti aspetti sconosciuti ci stai facendo conoscere Andrea!Strane ed interessanti le scale,mai visto nulla di simile nel Vallo.Molto bello anche il ricovero in caverna non rivestito.A che quota si trovano queste installazioni?
Ciao e complimenti.Gianfranco

Un altro elemento costruttivo insolito ci viene rivelato, siete bravissimi.
I miei complimenti (e ringraziamenti) a tutti voi.
[:D][:264][:D][:264][:D][:264]




Onore e memoria eterna a Toti e a tutti i caduti (di qualsiasi colore).

Bellissimo!!

Complimenti

marco

Scusate una puntualizzazione che non vuole essere una critica.
Non "assegnerei" le postazioni all'intorno dell'opera di Sablici alla competenza della fanteria d'arresto.
Questa aveva unicamente il compito di presidiare le varie postazioni con il plotone presidio opera ed assicurare la difesa delle stesse con il plotone difesa vicina.
I settori fra un'opera e la successiva erano invece di competenza delle normali unità* di fanteria assegnate alla difesa di quel settore di fronte.
Si trattava quindi di predisposizioni approntate sfruttando ricoveri, trincee e quant'altro del primo conflitto, adattati alle esigenze e necessità* del nuovo conflitto fortunatamente mai scoppiato.

Onore a Enrico Toti!ma vi siete informati chi era veramente?

Da quello che ho letto su internet, riassumo : Enrico Toti Volontario, incorporato nei Bersaglieri ciclisti amputato totalmente della gamba sinistra causa infortunio sul lavoro prima della guerra.

Non voglio dare adito a nessuna "polemica", troppa gente c'è morta e fanno parte della STORIA, bella o brutta che sia stata. Onoriamo i caduti di TUTTI i fronti e vi prego basta così.

Soggetto fortificazioni.

Per Gianfranco: Giustamente ti puoi meravigliare dei ricoveri in caverna, si fatti, perchè la Grande Guerra non è stata combattuta fortunatamente nel tuo settore.
Qui nel "mio" vicentino dove la Grande guerra ha lasciato tra le trincee, ricoveri in caverna delle più svariate dimensioni.
Sono una "costante" di quel tipo di conflitto.
Qui sul Carso, siamo intorno ai 50-80 s.l.m.

Per Jolly46 : Grazie della giusta correzione.

Ciao by Andrea

Ovviamente, quoto in toto quanto scritto dall'amico jolly46.

La cp. d'arresto presidiava attivamente la sua opera (stendendo anche - in caso di mobilitazione - dei campi minati a sua protezione) e lo spazio fra un'opera e l'altra adiacente era competenza dei reparti di fanteria della Brigata o della Divisione della quale la cp. del Reparto d'arresto faceva parte.
Ad esempio, nella mia zona c'erano il "Napoli" e il "Calabria".

Non dimentichiamo mai che l'opera d'arresto era attivamente inserita in un contesto di difesa più ampio... ci sarebbero da leggere libri e libri, da dire parole su parole e da scrivere commenti su commenti.

Mi sono appasionato di fortificazioni da circa vent'anni e sono approdato come altri, in siti come questo, dove si può liberamente (spero) parlare di un argomento incredibile, che ha come soggetto fortificazioni che sono state costruite e meticolosamente nascoste, recentemente dismesse, quasi totalmente sconosciute alla moltitudine di persone.
Per mia stessa ammisione sono ignorante in materia e pecco di ingenuità* nel credere che tutti la pensino come me, ovvero: vado a fortificazioni perchè mi piace scovarle, per quel che si può, cerco informazioni in merito, cerco di dare un senso a quello che vedo e cerco di trasmettere questo con le mie foto, ammetto giustamente le "giuste" correzioni.

Ciao by Andrea

Caro Andrea,tu hai perfettamente ragione.
Anch'io mi dedico alle ricerche per il puro spirito di conoscenza!
Mai io mi impegolerò in discussioni di date o alte cose impegnative perchè la mia è una libera espressione di pensiero e basta.
Infatti,anche sulle (molte!)cose grottesche che mi tocca di vedere,anche se lo faccio notare! la faccio sempre in forma ironica e senza mai(sopratutto!)toccare le persone,(Nota bene) presenti e non presenti,vive o morte,nemici o nemici.
Invece ora,mi pare che anche quì,qualcuno sa tutto e vuole imporre il suo sapere.
Io ho sempre scritto"io penso che sia così"ora qualcuno dice "E'così"
Va bene,avrà* anche ragione lui,ma non credo che lo spirito di questo Forum sia questo.
Devo purtroppo far notare ancora una cosa!
Malgrado lo abbia chiaramente fatto notare che:
Le Opere costruite nel trentennio nell'allora Venezia Giulia si trovavano in Italia,come del resto quelle del Moncenisio e del Chaberton ora sono diventate"oltreconfine"mentre le Piemontesi sono comunque nazionali.
Credo sia una grande mancanza nei confronti dei 350.000 profughi che anno dovuto lasciare casa e tutto,a causa di una Guerra che non era loro!
Si vede che 60 Anni non sono stati sufficienti per capire!
Quando avremo la possibilità* di vederci,ti farò conoscere un poco la realtà* dei nostri posti e capirai meglio il mio stato d'animo !
Cari saluti!

Saluti a tutti,

Aggiungo una foto della "targa d'epoca" delle trincee sopra il ricovero in caverna gia' menzionato...

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Vladimir

Bel servizio, molto strana e pendente la scalinata. [ciao2]

Complimenti, un aspetto davvero insolito.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Fabio 90

Bel servizio, molto strana e pendente la scalinata. [ciao2]

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Per la statistica, una scala (corta) concettualmente identica si trova ai ruderi delle batterie di Monte Palmas, nel Sulcis.
[ciao2]

Anche questa è del posto!Famosissima!!![ad][ad]

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Camminando tra i bunker e trincee si incontrano anche cose decisamente simpatiche tese a rendere l'atmosfera meno severa di quella che giustamente si respira visitando questi postidi tragedia. Saluti Sil

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Citazione di Oklahoma:
Le Opere costruite nel trentennio nell'allora Venezia Giulia si trovavano in Italia,come del resto quelle del Moncenisio e del Chaberton ora sono diventate"oltreconfine"mentre le Piemontesi sono comunque nazionali.
Risposta:
Sinceramente non capisco cosa vuoi dire quando affermi che le Opere del Moncenisio e lo Chaberton(Penso che come Piemontesi tu ti riferisca a queste) sono comunque nazionali.Esse sono diventate francesi,come le opere del Caposaldo Scala,Caposaldo Valle Stretta ed altre della provincia di Cuneo dopo l'infausto trattato di pace del 1947.
[ciao2]Gianfranco

Anche le nostre .
Per quanto riguarda mè,anche la casa!
Ciao

Un guerra durata cinque anni alla fine lascia strascici qualche volta insanabili, lasciando profonde ferite sui protagonisti che le hanno vissute.In proposito,il confine orientale ne ha lasciati molti e ancora tragicamente insoluti. Saluti Sil

Citazione:

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Originariamente Scritto da Oklahoma

Caro Andrea,tu hai perfettamente ragione.
Anch'io mi dedico alle ricerche per il puro spirito di conoscenza!
Mai io mi impegolerò in discussioni di date o alte cose impegnative perchè la mia è una libera espressione di pensiero e basta.
Infatti,anche sulle (molte!)cose grottesche che mi tocca di vedere,anche se lo faccio notare! la faccio sempre in forma ironica e senza mai(sopratutto!)toccare le persone,(Nota bene) presenti e non presenti,vive o morte,nemici o nemici.
Invece ora,mi pare che anche quì,qualcuno sa tutto e vuole imporre il suo sapere.
Io ho sempre scritto"io penso che sia così"ora qualcuno dice "E'così"
Va bene,avrà* anche ragione lui,ma non credo che lo spirito di questo Forum sia questo.

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Caro Oklahoma,
se ti riferisci anche a me è sufficiente che aggiungi nome o meglio nick, tanto non mi offendo e rispetto le opinioni di tutti purchè ciò sia fatto in modo educato e civile, come peraltro è in questo (ma anche in altri) caso.
Sullo spirito del forum la penso un po' diversamente, io reputo centrale la disponibilità* di chi è più esperto a travasare le sue conoscenze ed esperienze verso i più giovani o comunque verso chi in certe tematiche a meno competenza o conoscenza.
Nel mio piccolo penso di essere abbastanza competente in argomenti tecnico/militari anche per ragioni anagrafiche visto che è almeno un trentennio che mi occupo di questa materia, praticamente dalla nascita poi (classe 55) sono sempre stato nell'ambiente militare (anche se non sono in servizio) e quindi ho acquisito competenze e conoscenze che difficilmente si possono trovare in altro modo.
Da giovane sarei stato felicissimo che qualcuno mi avesse educato ed instradato ed invece sono un autodidatta che ha rinunciato a tante cose per ricercare, studiare, capire.
Lo spirito di conoscenza a parer mio è spronato dalla miglior conoscenza possibile dei fatti e delle date, proprio per capire meglio il perchè certe cose sono state fatte e perchè sono andate in quel modo piuttosto che in quell'altro.

Resta il fatto che vivaddio ognuno ha la sua filosofia altrimenti saremmo appiattiti ed omologati.

Sull'altra questione, quella tragica che in questi giorni viene ricordata ma che per me è sempre presente (mio zio abita a Trieste e mia zia è di Fiume, sono cresciuto giocando con i figli di istriani) e che seguo sempre con attenzione che dirti se non di esserti solidale?
Per me sono ricordo indelebile le targhe "confine provvisorio" in Gorizia divisa in due e poco tempo fa, allorchè per la prima volta oltrepassai Rabuiese, il passo emotivamente non fu facile.

Un saluto.

Vorrei chiarire,per tutti,il mio non era un discorso personale,ci mancherebbe!
Volevo solo chiarire una cosa.
Se le Opere costruite dall'Italia in Venezia Giulia sono oltreconfine,lo stesso vale per quelle costruite in Piemonte.
Solo per una questione di correttezza!
Non vedo perchè le nostre devono essere buttate nello stesso calderone con le opere (minuscolo!)Yugoslave o Astriache ,senza naturalmente togliere niente a nessuno.
Spero con questo di aver chiarito finalmente il mio punto di vista.

Ragazzi scusatemi, ognuno ha le proprie ragioni ed esperienze, positive o negative che possono avere segnato la vita e dobbiamo rispettarci.
Il soggetto delle nostre "discussioni", deve essere solo le fortificazioni che "amiamo", nei nostri modi "originali".

Cortesemente, invito TUTTI a non andare oltre.

Ciao by Andrea

Citazione:

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Originariamente Scritto da Oklahoma

Se le Opere costruite dall'Italia in Venezia Giulia sono oltreconfine,lo stesso vale per quelle costruite in Piemonte.
Solo per una questione di correttezza!
Spero con questo di aver chiarito finalmente il mio punto di vista.

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Su questo concordo al 1000 per 1000 con te.
Il Vallo Alpino del Littorio (o Mussolini che dir si voglia) parte da Vallecrosia in Liguria (settore Bassa Roja) e si conclude a Fiume (settore Carnaro).
Solo le vicissitudini della storia fanno sì che oggi parti del Vallo siano in terra italiana ma straniera.

Per il resto direi che sarebbe interessante chiarirsi non tramite tastiera ma magari, in questo specifico caso, davanti ad un bicchiere di Terrano.

Andrea, grazie e tranquillo, ma la chiarezza a volte è necessaria e permette di ripartire meglio e più di prima. [self]
Saluti a tutti.

Opera magnifica

Incredibile la scalinata interna!

Citazione:

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Originariamente Scritto da jolly46

Il Vallo Alpino del Littorio (o Mussolini che dir si voglia)

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Cari amici, beninteso non lo faccio sul piano personale, perché è sempre stata mia cura rispettare le idee degli altri ricercatori (noi siamo ricercatori... di fortificazioni!) però vorrei portare avanti una mia piccola battaglia:

"NON CHIAMIAMOLO PIù VALLO ALPINO DEL LITTORIO"

perchè del littorio non è mai stato, neppure Linea Mussolini. Lui lo chiamava Vallo Alpino, i giornali lo spacciavano come del Littorio.
Faccio una proposta:
Chiamiamo:
VALLO ALPINO OCCIDENTALE dal Mar Ligure al Monte Bianco
VALLO ALPINO ORIENTALE Trentino Alto Adige - Friuli e, ovviamente il tratto che ora è in Slovenia per le modifiche dell'infausto Trattato del 1947, di cui oggi celebriamo il giorno della memoria rispetto ai massacri delle foibe.

Che ne dite?
Ciao a tutti
Giovanni

Citazione:

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Originariamente Scritto da gio_marines

Citazione:

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Originariamente Scritto da jolly46

Il Vallo Alpino del Littorio (o Mussolini che dir si voglia)

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Cari amici, beninteso non lo faccio sul piano personale, perché è sempre stata mia cura rispettare le idee degli altri ricercatori (noi siamo ricercatori... di fortificazioni!) però vorrei portare avanti una mia piccola battaglia:

"NON CHIAMIAMOLO PIù VALLO ALPINO DEL LITTORIO"

perchè del littorio non è mai stato, neppure Linea Mussolini. Lui lo chiamava Vallo Alpino, i giornali lo spacciavano come del Littorio.
Faccio una proposta:
Chiamiamo:
VALLO ALPINO OCCIDENTALE dal Mar Ligure al Monte Bianco
VALLO ALPINO ORIENTALE Trentino Alto Adige - Friuli e, ovviamente il tratto che ora è in Slovenia per le modifiche dell'infausto Trattato del 1947, di cui oggi celebriamo il giorno della memoria rispetto ai massacri delle foibe.

Che ne dite?
Ciao a tutti
Giovanni

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Concordo!

Anche io preferisco chiamarlo Vallo Alpino
o Vallo Alpino Occidentale [^][^][ciao2]

Concordo anch'io per Vallo Alpino,eventualmente integrato dal Settore di copertura GaF per togliere ogni dubbio sulla localizzazione del Centro,Postazione od Opera di cui stiamo parlando.
[ciao2]Gianfranco

Peccato però,che il Vallo Alpino Orientale si trovasse in Venezia Giulia e non in Friuli,ma mi sto accorgendo che non l'avete mai sentita nominare.

Facciamo un disciplinare del gergo da utilizzare.
Propongo a chi più esperto, di creare un post specifico, sulla terminologia corretta, onde parlare-scrivere, la stessa lingua o gergo tecnico.

Facciamo chiarezza???

Vallo alpino nel dopoguerra = ?

Opere di Fanteria d'Arresto = ?

ECC........???

Ciao by Andrea

Secondo la documentazione ufficiale sia anteguerra che dopoguerra si parla sempre di "fortificazione permanente" spesso con l'aggiunta di "difensiva".
Poi per identificare nominativamente (come facevano tutti gli altri paesi ad esempio) erano comuni entrambe le accezioni: Vallo Alpino o Vallo Alpino del Littorio.
C'era anche il più scanzonato "Linea non mi fido" visto che una buona parte era rivolta verso i confini tedeschi già austriaci.
In ogni caso si trattatva di denominazioni del tutto ufficiose mai scritte su alcune documento del Regio Esercito cosa d'altronde analoga, tanto per fare un esempio, per le linee Gustav, Gotica, Verde, Gialla e quant'altro dei tedeschi in Italia durante la guerra.

Tale terminologia, in ambo le versioni, è peraltro riportata anche nello studio "La Guardia alla Frontiera" edito dall'Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito che penso quindi abbia un certo crisma di "ufficialità ".

Settori, Sottosettori e quant'altro sono invece tutt'altra cosa.
Si tratta di denominazioni attinenti l'ordinamento del Corpo della Guardia di Frontiera, quindi esemplificando analoghi alle denominazioni delle Brigate, Reggimenti, Battaglioni rispetto ad un Corpo d'Armata od ad una Armata.
Resta il fatto che ad uno specifico settore corrispondesse un ben definito tratto della fortificazione permanente difensiva.

Quindi a parer mio le denominazioni Vallo Alpino o Vallo Alpino del Littorio sono del tutto equivalenti ed una non esclude l'altra.
Personalmente tenendo ben presente gli anni in questione e l'enfasi retorica sempre ben presente in quel frangente sono dell'opinione che nel linguaggio corrente (e magari in cerimonie e simili) fosse più utilizzata la seconda della prima.

Riguardo alla Venezia Giulia ha ragione Oklahoma. Tra l'altro se non sbaglio all'epoca il trivento era identificato in Venezia Euganea, Venezia Tridentina e Venezia Giulia.

Dimenticavo una risposta a Forte149.

Le opere della fanteria d'arresto non sono da includere nel "vallo alpino" come ha erroneamente indicato nei suoi post (anche perchè tutte, sia quelle al confine provvisorio che quelle sul tagliamento furono realizzate ex novo).
E non esisteva alcuna denominazione specifica, il termine ufficiale era "fortificazione permanente".

E questo vale anche per le opere degli alpini d'arresto già* "ex vallo", nel dopoguerra anch'esse identificate solo come "fortificazione permanente".

Erroneamente ho usato la dicitura: Vallo alpino nord-est.
Essendo che Italien, gentimente poi raccoglie nell'index specifico i post, per identificarli meglio ho usato questa dicitura, poi all'interno dell'index ci sono delle ulteriori suddivizioni.

Per quel che posso, correggo, per quello che posterò in futuro farò attenzione.

Dunque : Fortificazione permanente alpina, reparti alpini d'arresto.
Fortificazione permanente di pianura, reparti fanteria d'arresto.

Questa è la dicitura corretta, per le fortificazioni affidata ai reparti da Posizione e poi d'Arresto???

Grazie della collaborazione Jolly46.

Ciao by Andrea

Quoto la proposta del Terrano accompagnato da un bel pò di fette di prosciutto crudo carsolino tagliato grosso[:D][:D][:D]
sto navigando tantissimo nel forum in questi giorni ed ho notato che spesso si creano delle tensioni che a quattr'occhi non verrebbero mai fuori.
Vai avanti così Andrea [:)]
Grazie a Jolly 46 per i precisi interventi [:)].

riapro questa discussione x "completare" il reportage di Forte 149, aggiungendo alcune foto scattate sulla cima a nord della quota Toti. Sulla quota 121, detta anche cima pietrarossa, vi sono altre postazioni della fanteria, sempre ricavate all'interno delle trincee della grande guerra. Ci sono due bunker e una trincea in cemento e sparano in direzione del casello autostradale del Lisert.

LA TRINCEA X MITRAGLIATRICE
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PORTELLONE D'ACCESSO PER IL BUNKER SITUATO IN CIMA
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LA POSTAZIONE DI TIRO DEL BUNKER
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PORTA D'ACCESSO DEL BUNKER SITUATO APPENA SOTTO IL PRIMO, DENTRO UNA VECCHIA TRINCEA
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