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un libro per riflettere
sto leggendo ultimamente un libro che ritengo molto utile , "l' orda" di Gian Antonio Stella .
racconta di come vivevano , lavoravano e venivano trattati i nostri emigranti in giro per il mondo .
e' piuttosto crudo ma l' ho trovato interessante .
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Concordo,davvero interessante....presumo però fosse meglio postarla nella stanza dell'editoria[;)]
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Grazie per la segnalazione.. Viper 4
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Non è mia intenzione fare polemica, ma sono in disaccordo totale con quel poco che ho letto qui sopra: Intanto vorrei capire chi paragona l'autore...se per "albanesi" si intende purtroppo la maggioranza degli immigrati albanesi venuti in Italia a delinquere e non la minoranza di brave persone che lavorano anche più di noi italiani (e ci sono), e per italiani si intende la maggioranza di brava gente costretta ad emigrare in varie ondate (100 anni prima almeno degli albanesi in Italia)all'estero per lavorare,e che in America,in Svizzera,in Germania in Belgio han lavorato come bestie sottopagati ; oppure la minoranza di mafiosi mandata al confino dal Fascismo (e poi brillantemente reintrodotta in posti chiave dagli Alleati nel 1945...). Se così fosse , il presupposto logico verrebbe a mancare sin dall'inizio,e sarebbe offensivo alla memoria dei nostri connazionali, che nella maggior parte non spacciava droga,non gestiva il racket della prostituzione o rendeva in schiavitù i suoi stessi fratelli.In Belgio gli italiani morivano nelle miniere, ed in Australia, Sudamerica e Sudafrica hanno fatto fortuna onestamente e LAVORANDO.Intendiamoci,io detesto gli atteggiamenti xenofobi, ma chi sbaglia e non rispetta le regole di convivenza e le leggi deve pagare a prescindere dalla nazionalità* e dallo status, non mi piace un certo "benpensare" ipocrita, questo "spararsi addosso" che vorrebbe trovare scusanti su ogni fatto criminoso commesso da certa gente. Ho avuto a che fare con loro in ben 2 emergenze, e dovevamo stare attenti a non farci accoltellare mentre gli distribuivamo l'acqua e i viveri, mentre la televisione trasmetteva immagini da libro cuore sullo sbarco. Paradosso nel paradosso, i curdi che sbarcavano con una dignità* che mi ha segnato profondamente, e che realmente scappavano dal genocidio, venivano immediamente rimpatriati.
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Io lo leggerò volentieri! Grazie.
[ciao2][ciao2] Franz
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Bkg,quello che dici deve far riflettere, mi sono riletto te volte quello che hai scritto......azz,veramente profondo il tuo pensiero,niente da dire![;)]
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non ho inserito questo titolo nell' editoria perche non tratta di militaria e non ho ritenuto fosse in linea con gli argomenti li' trattati .
come ho gia' detto in un altro topic ,ogni storia ha le sue luci e le sue ombre .
nessuno vuole affermare che gli immigrati di oggi siano tutti dei santi , tra loro ci sono delinquenti e sfruttatori , nullafacenti e profittatori ,
ma nel contempo non si puo' dire che tra i nostri emigranti non c' erano figuri di questo tipo .
le nostre ombre sono state cancellate dalla memoria e ricordiamo solo chi ha fatto fortuna o chi , come a marcinelle in belgio ,
e' morto nelle viscere della terra .
non e' questione di sputarsi addosso ma semplicemente di rendersi conto di come hanno vissuto i nostri avi fuggiti dal nostro bel paese in cerca
di una vita migliore ma finiti nei miserabili bassifondi di citta' e paesi che , nella migliore delle ipotesi , a malapena li sopportavano .
per quanto riguarda il fenomeno mafioso in america non credo fu' dovuto a provvedimenti di confino decretati dalle autorita' dell' epoca ,
milioni di italiani emigrarono ben prima dell' avvento del fascismo e quelli che fuggirono dopo le campagne di lotta alla mafia dovute al
prefetto mori furono una goccia in quel mare .
per quello che riguarda chi l' autore intenda come albanesi , piu' che consigliare la lettura non so , da queste parti non si fanno grosse distinzioni tra albanesi , croati , rumeni ecc. ecc. , arrivano tutti dall' est e parlano lingue incomprensibili a noi , come non si fanno distinzioni tra gli immigrati di colore , tutti negri .
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x un certo periodo del 900 gli italiani andati all'estero non erano visti di buon occhio forse dovuto anche al ramificarsi della mafia in america grazie agli italiani che x fortuna erano però una minoranza ma non sono in accordo di fare il paragone con gli invasori del est,molti connazionali sono partiti con buoni propositi ( consapevole che in alcuni luoghi pure noi avevamo una brutta reputazione)trovandosi spesso viceversa trattati come animali ed ancor peggio trovare la morte nelle miniere belghe o nei porti americani cosa che invece questi nuovi "colonizzatori" non stano faccendo in italia,il 99% non lavora e vive grazie allo spaccio alla prostituzione ed a atti criminali in generale tipo seviziare coppie di anziani x portarle via pochi spiccioli.
NO,NON SONO D'ACCORDO,QUESTE PERSONE NON HANNO NULA DA SPARTIRE CON NOI ITALIANI.perdonatemi ma i miei avi non sarebbero felici di essere paragonati a questa gente.
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uhhh argomento veramente delicato!! siamo sul filo del rasoio o in un terreno minato se preferite,io penso che una persona che decide di abbandonare la propria terra natia perchè lì muore letteralmente di fame , sia da ammirare per il suo coraggio!e questo a prescindere dal colore o dalla religione. il vero problema per conto mio é che forse dalla terra da dove viene ,il "grado di civiltà*" non é "evoluto" come da noi e immancabilmente si porterà* appresso comportamenti che da noi sono considerati "sconvenienti" .... l'albanese che sputa per terra nel centro commerciale o il rumeno che ammazza per pochi spiccioli(sto solo facendo esempi e assolutamente non demagogia!)lo fanno solo perchè da loro si usa così...il problema non é in loro , ma é nella nostra società* che li deve "educare" e provvedere a far rispettare leggi e consuetudini che da noi sono ormai considerati la "normalità*".
io sarei per un aiuto maggiore verso di loro , ma anche per una severità* maggiore nel punire le infrazioni (questo sia verso l'immigrato che verso l'italiano sia ben chiaro!)... mai poi allora c'è il razzismo , il problema del sovvrapopolamento carcerario , il lavoro nero ....e chi più ne ha più ne metta ....scusate la divagazione....
comunque io il libro lo ho letto e direi che lo ho trovato veramente interessante , lo consiglio a tutti .
ciao[ciao2]
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il rumeno che uccide in italia lo fa anche certamente xchè è un delinquente ma nel proprio paese non lo fa xchè le leggi sono severissime(molte ancora del soviet)e xchè ce li dobbiamo assorbire noi?
nei giorni passati ho ascoltato un intervista di un addetto al consolato italiano in romania che controlla il flusso di questi delinquenti verso il nostro paese e sapete cosa ha detto? in 6 anni che lavora da quelle parti non ha mai sentito parlare di una sola rapina in banca grazie alle leggi di quel luogo x cui sarebbe ora di gettarli fuori dall'italia mantenendo solo quella minoranza di onesti lavoratori , cosi sia x gli albanesi gli slavi i marocchini ecc.
non mi pare giusto che la legge sia fatta solo x punire noi italiani mentre questi trovano sempre una scapatoia e qualora gli danno il foglio di via dopo 2 giorni sono di nuovo fra i piedi,come mai?maaaa
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preciso che non sono razzista e posso ben capire che chi non mi conosce mi potrebbe giudicare cosi mentre invece sono solamente un cittadino italiano stufo di queste cose.
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Secondo me non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio. Anch'io una volta pensavo che tutti gli immigrati non fossero altro che criminali e che dovevano essere rimandati a casa loro. Poi però ho cominciato a conoscerne alcuni, a lavorare con loro, a passare un po di tempo a conoscerli, e ho capito che sono persone esattamente come noi. E come ci sono gli italiani criminali, così ci sono i criminali stranieri. Il punto è che questa gente viene qui con la scusa di fame, guerre, ecc. e poi comincia a farsi i propri loschi traffici. Queste persone in molti casi ricevono soldi dallo stato, non pagano l'affitto, perchè si approfittano del fatto che vengono considerati dei poveracci; così facendo rovinano l'immagine di tutti gli altri immigrati onesti, che vengono qui per cercare di fare una vita migliore e, soprattutto, onesta.
E non credo "sparandosi addosso" si possa trovare una soluzione per questo problema.
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Grazie per la segnalazione, è un argomento che m'interessa.
Ti consiglio "Gli italiani sono bianchi?" di J.Guglielmo S.Salerno l'introduzione è di Stella.
ciao
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ciao buzz hai perfettamente ragione ....ripeto come ho detto prima che é la nostra società* che deve cambiare non loro...sono d'accordo che così non si può andare avanti...mi reco per lavoro (vado a fare shopping) spesso in Francia , frequento città* del calibro di Lione e Parigi e vi posso assicurare che la stanno molto ma mooolto peggio che da noi...hanno una percentuale di immigrazione (nordafricana per lo più) enormemente più alta che da noi (basta vedere la nazionale di calcio fancese!!!!) ma pur gestendola con una politica molto più repressiva che da noi non hanno risolto niente o forse peggio.... il problema non é semplice da risolvere ...
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visto che di criminali ne abbiamo già* di nostrani almeno x me è giusto buttarli fuori tutti tenendo solo le persone serie,io sono artigiano ed ho al lavoro con me un marocchino e sono sicuro che italiani bravi e disponibili come lui non è facile trovarne però x ognuno serio ce ne stano 200 malviventi.
tanto la maggior parte di questi sono criminali incalliti x cui ne sarebbe difficile farle cambiare vita ed allora xchè non si inizia a dare un aiuto alle nuove generazioni facendoli restare però a casa propria?
ieri sera su cult ci stava un documentario a riguardo degli orfanotrofi in romania e vi giuro che chi lo ha visto non ha potuto fare altro che starci male,nessuno avrebbe creduto a ciò che succede in quei luoghi se non fossero stati documentati , vi dico solo che un medico visitando bambine di 9-10-11 ecc.ha constatato che tutte quante avevano già* perso la verginità* precedentemente.qua si che bisogna darle aiuto ed evitare in qualsiasi modo che cose come queste si ripetano ma purtroppo noi comuni mortali non possiamo farci nulla ,ma la comunità* europea e gli u.s.a. che si auto-definiscono portatori della civiltà* nel mondo dove sono? ASSENTI INGIUSTIFICATI.
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