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La Stella d'Africa
HANS-JOACHIM " JOCHEM" MARSEILLE
L`ASSO RIBELLE SOPRANNOMINATO "STELLA D`AFRICA"
(..."As long as I look into the muzzles, nothing can happen to me.
Only if he pulls lead I am in danger"...)
..."Era un playboy dal fascino irresistibile, un pilota indisciplinato e piantagrane, ma nonostante tutto, maledettamente geniale e senza rivali.
Conduceva una vita notturna troppo movimentata e spesso, la mattina, pretendeva di decollare nonostante non avesse quasi chiuso occhio."...
Con queste parole il comandante dello Jagdgeschwader 52, "Macky" Steinhoff disegnò i tratti di uno dei più formidabili assi della Luftwaffe durante il secondo conflitto mondiale: Hans Joachim Marseille.
Pressoché impossibile qualificarlo come modello del disciplinato soldato tedesco, era considerato dai superiori una notevole seccatura, sia per il carattere fortemente individualista che per l`insofferenza verso qualsiasi tipo di autorità*.
Un cronista dell`epoca riportò un singolare episodio avvenuto in Africa: "...Una volta il suo comandante gli aveva negato il permesso di partecipare a una missione di combattimento e lui, in un moto di rabbia, volò raso terra fino a sfiorare con il suo Messerschmitt la tenda in cui l`ufficiale riposava"...
Naturalmente un atto del genere sarebbe stato sufficiente per condurlo davanti alla corte marziale, ma il suo valore e la sua straordinaria abilità* in azione erano considerate qualità* troppo preziose per poterle gettare al vento.
Nato nel 1919, allo scoppio dell`offensiva tedesca contro la Francia, Marseille entrò come tenente nella 4a Staffel dello JG 52, ma dopo poco tempo passò allo JG 5 dove si aggiudicò le prime sette vittorie e la Croce di Ferro.
Nonostante l`eccezionale bravura, i suoi superiori erano fermamente decisi a levarsi di torno quel giovane pilota insolente e scavezzacollo , che amava il jazz americano (musica proibita dal regime nazista) e che disprezzava le tecniche di combattimento insegnate dalla Luftwaffe.
Così, all`inizio del 1941, Marseille venne trasferito nella 3a Staffel dello JG 27 impegnata sul fronte Nord-Africano; qui ebbe la fortuna di essere posto agli ordini del Colonnello Eduard Neumann, un ufficiale che intuì le ottime potenzialità* del ragazzo e ne incoraggiò l`affinamento di quelle tecniche personali di addestramento che ne faranno un asso impareggiabile.
In un`intervista Neumann affermò: ...Marseille sarebbe potuto diventare un problema caratteriale o un grande pilota da caccia. All`inizio il suo egocentrismo e l`indisciplina gli inimicarono le simpatie dei compagni, ma poi quando si resero conto del talento e dei risultati che conseguiva, i ragazzi lo seguirono ovunque.
Potevo sempre riconoscerlo dal modo in cui volava, e spesso lo faceva in pantaloncini kaki, calzini bianchi e scarpe da tennis. Non c`era nessuno come lui".
Con l`abbattimento di quattro Hawker Hurricane e un bombardiere Martin Maryland, il 24 settembre 1941, Marseille portò il totale delle sue vittorie a 23 e quella fu la prima di una serie di giornate ancora più memorabili.
La sospensione dell`uso di occhiali da sole fece si che gli occhi di Marseille, già* dotati naturalmente di una vista formidabile, si abituassero alla potente luminosità* del deserto.
Una dote naturale che gli consentiva di individuare e colpire il nemico con largo anticipo, prima che quest`ultimo riuscisse ad accorgersi della minaccia, e senza più il tempo per qualsiasi tipo di manovra evasiva.
Abolì inoltre ogni consumo di alcolici, particolarmente del brandy di cui era grande estimatore, e si sottopose a massicci esercizi atti a rafforzare la muscolatura delle gambe e degli addominali.
In questo modo riuscì a incrementare la capacità* fisica per una più efficace resistenza alla forza G, ovvero le molteplici sollecitazioni alle quali è sottoposto il corpo del pilota durante le manovre violente del duello aereo.
Nel 1942, lo JG 27 venne riequipaggiato con i Messerschmitt BF 109 F in sostituzione dei precedenti 109E e Marseille ricevette il comando della 3a Staffel di base a 150 chilometri a sud-ovest di Tobruk.
Il 6 giugno 1942 decollò a bordo del suo ormai famoso BF109 F-4 Gelbe 14 (di cui seguiva personalmente ogni modifica e riparazione) ed intercettò una formazione di quindici Curtiss P-40 Tomahawk del 5° Squadrone della South African Air Force, i quali, appena avvistarono Marseille e i suoi cinque gregari, cambiarono rotta stringendosi nella classica formazione difensiva a cerchio "Lufbery".
L`asso tedesco piombò in picchiata in mezzo al cerchio avversario e cominciò una successione di stupefacenti cabrate e virate molto strette, a cui seguivano brevi raffiche sparate a distanza ravvicinata dirette all`abitacolo e alla zona motore dei velivoli nemici; in 11 minuti, sei raffiche abbatterono sei aerei, tre dei quali erano pilotati dagli assi britannici Robin Pare, Douglas Golding e Andre Botha.
Il 1 settembre 1942 l`asso tedesco batterà* ogni suo record con 17 vittorie in tre missioni, tutte effettuate nello stesso giorno.
Il Generale Adolf Galland commentò il genio di Marseille con queste parole: "...nella Seconda Guerra Mondiale fu impareggiabile tra i piloti da caccia, i risultati da lui ottenuti non sarebbero mai più stati eguagliati dopo la sua morte"...
Marseille raggiunse l`apice della carriera con 158 abbattimenti e ricevendo dalle mani di Hitler la più alta decorazione militare tedesca: la Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti.
Scomparirà* tre giorni dopo, il 30 settembre 1942 a soli 22 anni per un banale incidente di volo: durante il rientro da una missione come scorta a un reparto di Junkers 87 Stuka, il motore del suo aereo si incendiò a causa della rottura di una tubazione dell`olio.
La cabina di pilotaggio si riempi di fumo e il caccia cominciò a perdere rapidamente quota; raggiunte con notevole sforzo le linee tedesche, Marseille posizionò l`aereo in volo rovesciato, in modo da poter aprire il tettuccio e lanciarsi fuori dall`abitacolo.
Mentre i compagni di squadriglia lo affiancavano per cercare di proteggerlo da possibili attacchi nemici in quel frangente così delicato, assistettero impotenti alla fine della "Stella d`Africa".
Marseille fuoriuscì dal Bf 109 rovesciato, ma il timone di coda urtò violentemente contro il suo torace. Attoniti, gli altri piloti lo videro precipitare sul deserto nei pressi di Sidi El Rahman senza che il paracadute si aprisse.
Le ultime parole di Marseille pervenute via radio alla base furono: "...Devo uscire! Non posso rimanere qui ancora per molto!"...
Così uscì di scena il più giovane Capitano della Luftwaffe, il cui epitaffio tombale, presso il cimitero militare di Tobruk, cita come: "Imbattibile".
Emanuela Susani
Note significative
Le vittorie di Hans Joachim Marseille sul fronte Nord-Africano :
30 Hawker Hurricane
101 Curtiss P-40 Tomahawk
2 Martin A-30 Baltimore
1 Bristol Blenheim
1 Martin Maryland
16 Supermarine Spitfire
La Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti venne conferita solamente a dieci assi della Luftwaffe e, in generale, solamente 27 volte durante tutto il Secondo Conflitto Mondiale.
Il 6 agosto 1942 Marseille venne decorato da Mussolini con la Medaglia d`oro al Valor Militare italiana, onorificenza concessa a due soli soldati tedeschi durante la guerra.
Bibliografia:
"Famous Fighters of the Second World War" di William Green
"Jagdgeschwader 27 Afrika" di Weal John
"BF 109 Aces of North Africa and the Mediterranean" di Jerry Scutts
"Messerschmitt Bf 109 im Einsatz bei Stab und I./Jagdgeschwader 27 1939 - 1945 " di Prien, Rodeike, Bock e Stemmer.
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Bravissima Cippa!!!
Marseille, insieme a Galland, Rudel e Hartmann, è tra i piloti "d'oro" della Luftwaffe, peccato che morì in un modo così futile, probabilmente se fosse arrivato alla fine della guerra avrebbe dato del bel filo da torcere, sia al nemico che hai suoi colleghi.
Davanti a tali personaggi l'unica cosa da fare e togliersi tanto di cappello.
Piccola nota: nel punto in cui precipitò il suo aereo venne eretto un monumento in sua memoria.
Saluti
Die Nadel
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Ti rinnovo i complimenti che ti ho già* fatto alcuni giorni fa.Hai scritto un articolo che dire sensazionale è dire poco.Complimenti,veramente.
Ciao.
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Ecco alcuni filmati di "Der Stern von Afrika"
http://it.youtube.com/watch?v=_Heq1GGqCxg
Qui è quando venne insignito dal Fuhrer in persona della Ritterkreuz, (la qualità* è quella che è).
http://it.youtube.com/watch?v=FKyBoJqk1Mc
Qui è quando ricevette una visita sul campo da parte del Feldmaresciallo Rommel
http://it.youtube.com/watch?v=RJUdzBd6jjw
Saluti
Die Nadel
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Brava Cippa hai fatto un ottimo articolo su "Jochem", mi ha colpito quando descrivi l'insolita tenuta di volo che usava indossare; nelle foto del mio libro si vede il corpo di Marseille vestito proprio come lo descrivi tu.
Mi permetto di suggerirti di specificare meglio il discorso dei G ai quali è sottoposto il fisico di un pilota: che vengono definite accelerazioni di gravità* date dagli assetti o manovre ad alta incidenza e non necessariamente eseguite in modo violento.
Il resto tutto OK!![ciao2][ciao2]
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Da notare come Hartmann, il quale pure superò Marseille in numero di abbattimenti (352, ma sul "facile" fronte orientale), considerava M. come "il migliore", e un maestro del tiro di deflessione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da Cpl_Cippa_Lippa
il motore del suo aereo si incendiò a causa della rottura di una tubazione dell`olio..
In effetti, secondo la Commissione della LW, la rottura del differenziale, che portò all'incendio dell'olio.
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Quando si dice sfiga...
Saluti
Die Nadel
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Il differenziale si ruppe per cedimento dell'elemento o perchè era stato danneggiato da qualche smitragliata?
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No no, cedette da solo perchè era stato montato male, quella era la prima missione con il nuovo velivolo.
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Immagino che i meccanici che lo avevano montato passarono i loro guai.Grazie dell'informazione,Peo.
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Marseille morì il 30 settembre 1942 dopo aver scortato una missione di bombardamento da parte degli Stuka, senza per altro aver ingaggiato combattimento col nemico.
Blaster, come dicevo, l'aereo era appena arrivato nuovo e utilizzato da Jochem per la prima volta...penso si sia trattato di un diffetto di fabbrica quel guasto alla tubazione.[II]
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Era il pezzo ad essere difettoso, la commissione escluse l'errore umano (dei meccanici) o il sabotaggio.
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Grazie della spiegazione Naviditalia.
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Se non fosse morto in un incidente così sfortunato, probabilmente sarebbe potuto diventare l'asso tedesco con più vittorie in assoluto.
Sono convinta che avrebbe superato anche Hartmann e di sicuro ci sarebbe stata una differenza più che notevole tra 300 aerei sovietici e altrettanti del Desert Air Force abbattuti.
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Sì,sono d'accordo con te,Manu.
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Anch'io sono d'accordo su questo, ma senza togliere niente a Marseille vorrei spezzare una lancia a favore di Hartmann visto che è stato citato: questo pilota entrò in servizio piuttosto tardi (1942)quando i piloti russi non erano più così "ingenui" come all'inizio delle ostilità* e anche i velivoli erano più evoluti; 352 abbattimenti non sono cosa da poco!
Hartmann aveva una tecnica particolare di ingaggio; si avvicinava il più possibile all'avversario da dietro un po basso sul punto morto per non essere sorto, sparava (da quella distanza i colpi erano devastanti e l'abbattimento era certo) e si disimpegnava immediatamente.[fuga]
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Veramente un bel topic.. bravi a tutti per le integrazioni..
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Non possiamo però paragonare, in ogni caso,l'addestramento, la competenza dei piloti britannici e la struttura tecnica degli aerei inglesi con quelli sovietici, a prescindere dai periodi di impiego. Non possiamo fare comparazioni tra la Luftwaffe, la RAF e la Voyenno-Vozdushnye Sily. Ognuno aveva le proprie punte e i propri difetti.
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Sì,anche qui mi trovi d'accordo.
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Questo è sicuramente vero visto che i piloti tedeschi che hanno totalizzato più abbattimenti erano operativi proprio sul fronte orientale.
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Peo....ti regalo una foto autografata di Hartmann!
http://www.leisuregalleries.com/hartmann5.jpg
[;)]
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Citazione:
Originariamente Scritto da Peo
Questo è sicuramente vero visto che i piloti tedeschi che hanno totalizzato più abbattimenti erano operativi proprio sul fronte orientale.
esatto,basta vedere walter nowotny 255 abbattimenti sovietici e solo 3 americani abbattuto da un p 51 con la cosiddetta caccia al topo,comunque ve lo sareste immaginato marseille che assieme a nowotny va a caccia col 262....che storia sarebbe stata!
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Grazie Cippa per la foto, proprio un bel quartetto...non riesco a riconoscere gli altri tre ma credo si tratti comunque di altri pezzi da 90!
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Molto bella la foto che ci hai linkato,Cippa Lippa!!!
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Nowotny non so se Marseille, considerata la sua tecnica di caccia,avrebbe apprezzato il 262... visto che con quest'ultimo nell'ingaggio si sfruttava la sua eccezionale velocità* con attacchi diretti mentre Jochem con il 109 effettuava un combattimento manovrato...direi super manovrato[ad].
Ho sentito poi raccontare da piloti tedeschi che hanno provato un po tutte le versioni del 109 che la F proprio quella del 14 giallo per loro era stata la migliore in quanto manovrabilità*[ciao2].
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Ne ho riconosciuti solo due, il terzo non so chi sia.
Quello a sinistra di Hartmann è Wiese Johannes e il primo della fila a sinistra è Krupinski Walter.
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Krupinski contò 197 vittorie mentre Wiese 133...proprio dei bei pezzi da 90!
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Sì,in effetti il termine assi per i piloti della Luftwaffe era parecchio calzante.Senza andare troppo OT sarebbe interessante sapere ad esempio chi furono gli assi della RAF e quante vittorie riportarono.Tanto per fare una comparazione.
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Allegati: 1
Re: La Stella d'Africa
Trovata in archivio: [257 PaoloM
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Re: La Stella d'Africa
Ottima integrazione ad un bellissimo topic, Marpo!!!