[XVII SETTORE] Sbarramento Campiolo - Opera N°1

Con questa ultima serie, si chiude la cospicua parte dedicata allo sbarramento di Campiolo, che spero di avere
"raccontato" degnamente.
A questo lavoro mancano le opere 4 e 6, che non posto perchè credo sia sufficiente il lavoro già* presentato per questo sbarramento,
per non essere noiso e monotono.
Per realizzare quello che avete potuto vedere, ci sono voluti quasi due anni, non sempre di continuo ovviamente, ma comunque ci sono volute
varie uscite per scovare le postazioni e le opere che lo compongono.
Ho cercato informazioni da varie fonti, ma reperire notizie in merito non è stato facile.
La realizzazione di queste foto hanno richiesto un lavoro di quasi due ore per ciascun post, che vi ha dato modo di vedere in modo
singolare, gli interni di queste incredibili fortificazioni, nascoste nelle montagne, ignorate dai tanti che quotidianamente ci passano davanti
inconsapevoli.
Quello che ci appaga del nostro lavoro è stato l'avere trovato dei cordiali amici, appassionati di questo settore
che con la comune passione ci ha portato a scoprire e condividere alcune "chicche".
Se la "fortuna" ci assisterà*, il nostro modo di "raccontare" con le foto le fortificazioni, vi offrirà* ancora degli ottimi post.

Questa è l'opera N°1 "l'Ardita", dello sbarramento "USTICA".

Ottimamente conservata con alcune parti ancora integre.

Un ringraziamento particolare è giustamente rivolto a Giovanni ed al lavoro dell' A.S.S.F.N-E.


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Questo post è dedicato al suo ex-comandante e nostro amico.


Ciao by Andrea e Susy

Ne noioso ne monotono, l'unico difetto dei tuoi reportage è che danno assuefazione.
Ciao Andrea

Complimenti per il reportage,la tua firma lascia il segno[;)]

Mi sono accorto solo ora che manca una foto nella seguenza.

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L'opera è abbastanza grande e questa è la terza entrata.

Ciao by Andrea

Bellissimo servizio, complimenti. [ciao2]

Complimenti Andrea,come al solito ha fatto un magnifico lavoro.
Il tuo post mi ha fatto ricordare un esercitazione di attivazione
opere (la 1 e la 4) nel gennaio del 1970.
La nostra Compagnia ,nel corso del campo invernale, occupò per circa
una settimana le due opere. Nella 1 furono predisposte le brande (quattro
sovrapposte per fila).La cucina rotabile fu sistemata all'inizio della
galleria stradale ed i servizi igienici ...nel bosco,dato che non era
possibile usare quelli delle opere.
Ciao, Fabio

che meraviglia !
ma,scusa Forte,sono aperte a tutti ??
[ciao2]

Considerando che nell'opera ci sono solamente tre bagni interni,
in caso di attacco (Mai verificato) che cosa si poteva fare nel caso di utilizzo WC, dato che sono fuori delle porte stagne???

Per quale motivo non si potevano utilzzare, dato che scaricavano direttamente nel Fella, regole militari??

Ciao by Andrea

Le opere sono "parzialmente" aperte.

Quello dei bagni delle opere è sempre stato un problema irrisolto.
A parte il fatto che si trovavano quasi sempre fuori dall'area
protetta,nella gran maggioranza dei casi scaricavano dentro piccole
fosse biologiche. Vale a dire che il loro impiego era previsto per
un tempo limitato.
Proprio per questo problema delle fosse di raccolta,in tempo di pace
era tassativamente vietato l'uso dei servizi delle opere.
Nel caso della "1" veniva applicato tale principio anche se lo scarico
finiva nel Fella,cosa che,peraltro,avrebbe richiesto l'esistenza di un
sistema di depurazione,sicuramente inesistente.
Ciao, Fabio

Grazie Fabio per la tua testimonianza diretta.
Infatti tale problema probabilmente, doveva essere risolto all'occorenza con l'uso di WC chimici( vedi PCO sul Carso).

Ciao by Andrea

Se vogliamo parlare sporco parliamone.[ad]
Studiando i disegni si può solo dedurre ma anche farsi una precisa idea.
La latrina truppa e il vaso per i dorati fondoschiena degli ufficiali, confluiva in una vasca dimensionata piu o meno come la larghezza totale della galleria.
Una botola abbastanza grande ( Forte ricordi la fatica che ho fatto nel rimetterla a posto?)permetteva uno svuotamento delle deiezioni in maniera manuale. (non scandalizzatevi ora si fa con una pompa a vuoto ma i nostri nonni e padri lo facevano con il mestolo da cucina.)
Il troppopieno confluiva l'acqua in eccesso verso l'esterno attraverso conduttura in tubo eternit.
Ecco come mai non si possono usare in tempi non favorevoli.
L'acqua per le abluzioni era asservita dai serbatoi in eternit disposti a batteria nei pressi dell opera protetti ovvero entro l'area confinata da porte stagne.
Teniamo presente che l'opera veniva presidiata e occupata per il tempo necessario allo svolgere del combattimento fino al 48 era di 9 giorni poi di 15 minuti [^]
Ciao ciao,

Da una "chiaccherata" con un Gaf, mi aveva riferito che durante il suo servizio di leva a Versciaco per il presidio delle opere realizzate in consegna alla Gaf, venivano chiusi nelle opere per diversi giorni per "acclimatarsi" all'opera (addestramento), di conseguenza i bagni li dovevano per forza usare.
Questo discorso è da prendere con le "pinze", perchè la memoria forse, "era quel che era".

Ciao by Andrea

Nell'anteguerra esisteva solo la minaccia chimica e quindi,come dicevano
gli alpini,al cesso si andava sempre con la maschera. Scherzi a parte,
nelle opere riutilizzate nel dopoguerra si prevedeva di aver a che fare
con la minaccia NBC. Certo la vecchia maschera antigas aveva cambiato
nome,diventando maschera anti NBC,senza ulteriori modifiche,ma non
avrebbe salvato il poveretto costretto ad uscire dall'area protetta.
Anche se ai miei tempi non figuravano nelle dotazioni,credo che l'unica
soluzione possibile era data dai WC chimici.

Complimenti!!!

Non bisogna sottovalutare alcune cose:
NBC riguarda:
- un attacco chimico ossia vescicanti neurotossine ecc.
Queste hanno un tempo limitato e poco persistente utilizzato contro fanterie e spazi ampi di larghezza del fronte.
-Nucleare chi c'è c'è ovvero i bersagli devono essere paganti e nel fall out radioattivo ci possono essere anche truppe amiche.
-Il batteriologico è molto difficile gestirlo e di dubbia efficacia.
Mah il discorso è OT vale la pena discuterne secondo me ma è meglio un apposito topic.

Brutta cosa i gas nervini: le nostre maschere erano inefficaci nei loro
confronti. Alla SMA di Aosta,al corso NBC,non ci avevano lasciato molte
speranze.
Quanto ai vescicanti, al Battaglione eravamo privi dei teli antypritici,di cui ci avevano spiegato l'impiego,ma non erano stati
distribuiti.
Figuriamoci poi cosa sarebbe successo ,in caso di attacco nucleare,dei poveracci esposti alle radiazioni con l'unica illusione della famosa
maschera anti NBC.

Da discorsi intavolati andando per opere,parlando del più e del meno, per la difesa NBC fino al 1984, la dotazione della fanteria e degli alpini, non era in alcun modo adeguata alla probabili necessità in caso di attacco con gas.
In molti casi e nelle condizioni giuste, (vedi per esempio, la disfatta di Caporetto) nella zona di pianura le postazioni d'arresto, non sarebbero state neanche toccate, ma passate senza colpo ferire.

Ciao by Andrea

Ciao Andrea,innanzitutto complimenti per i repoert e sopratutto per l'esecuzione delle fotografie degli interni veramente straordinarie.
Nei tre report riguardanti Campiolo ho visto che non hai postato nessuna fotografia degli esterni(a parte un paio della base della torretta dell'opera 7) riguardanti malloppi,ingressi ecc.in quanto tu dici non rendrebbero l'idea.Io invece ti invito a postarli,in quanto per noi,che probabilmente quell'opera non la visiteremo mai,risulterebbero molto interessanti.
Scusami il suggerimento ma a me anche gli esteri piacciono moltissimo.[:D][:D][:D]
[ciao2]e grazie.Gianfranco

Ti dirò, le foto le realizzo sempre prima con il pensiero e quando non vedo quello che mi sembra "appropriato", non tiro fuori neanche la macchina dalla borsa. Altre opere che ho fotografato l'anno scorso, non le farò neanche mai vedere perchè la resa della foto non mi convince, preferisco ripassare ora e rifare gli scatti giusti, troppi automatismi qualche volta "rompono".
Abbiate pazienza.

Ciao by Andrea

Citazionedi Forte149:
Altre opere che ho fotografato l'anno scorso, non le farò neanche mai vedere perchè la resa della foto non mi convince, preferisco ripassare ora e rifare gli scatti giusti.

Risposta:
Ciao Andrea,ti faccio i miei complimenti per la tua infinita pazienza e professionalità* nell'esecuzione delle fotografie,specialmente quelle degli interni.Al contrario mio invece che preferisco,per comodità* e questioni di peso,lasciare l'attrezzatura fotografica a casa e girare con una semplice compatta,leggera e piccola da stare in tasca.Sicuramente la differenza si vede,però io non tornerei mai in un'opera perchè le foto magari mi sono venute un po scure(Come mi succede spesso).Piuttosto,e mi è successo con i Centri 16,12,ecc.preferisco ritornare in un'opera allagata con gli stivali e vedere ciò che non ho visto la prima volta.
Per me la fotografia è sicuramente importante,ma non a tal punto da farmi ritornare per cercare l'esecuzione perfetta.
A me piace fare vedere ciò che ho visto,e se le mie foto,a volte non perfette,non piacciono..beh nessuno impedisce a nessuno di recarsi in loco e scattare a proprio piacimento.
Tendo a precisare che questo è solamente il mio punto di vista e non il vangelo.
Termino comunque apprezzando molto il tuo modo di concepire la fotografia e attendendo i tuoi prossimi lavori ti saluto.
[ciao2]Gianfranco

La "particolarità*" delle foto fatte all'interno e che quando sono a casa, posso appressare quello che ho fatto, il diplay della macchina mi da un immagine immediata d'insieme per l'inquadratura, ma poi qualche particolare si vede solo a casa.
Le prime esperienze con l'attrezzatura che mi sono preso sono state, immediatamente belle, viste nel diplay ma quando le vedi a duecento km dal soggetto, ti chiedi : cosa vuoi descrivere? con questa?, l'inquadratura poteva essere meglio, il flash si è "fregato" con i muri bianchi e non c'è profondità*, ecc.
La passione che ci mettiamo ci ripaga in parte, qui su WW ho creato, pezzetto per pezzetto una mostra fotografica virtuale, come hai fatto tu, Gianfranco e qualche bel commento ci rinfranca e ci invita a migliorarsi e perchè no, a tornare per le "nostre opere".

Ciao by Andrea

Complimenti bel servizio..

L'opera 1 è intrigante perchè dall'esterno si può solo percepirne la grandezza.
Ci sono due porte lato fiume a livelli differenti e c'è una porta nella galleria stradale. Tutte le porte sono senza serratura e ho studiato almeno 5 volte come entrarci invano. Dopo aver visto il servizio di Forte 149 è diventata una sfida da superare e .... nel ponte di maggio...
La scala che sale verso la porta in galleria
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la salita all'osservatorio sopra la P
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Siamo entrati e usciti senza lasciare tracce.

Vi leggo sempre con nolto interesse e non posso aggiungere nulla alle vostre perfette disamine.
Interessante anche la discussione sui wc.
Complimenti siete tutti molto bravi.
[ciao2]