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Cerimonia X^ MAS
Domani 04 Maggio '08 alla "Piccola Caprera" in località* Ponti sul Mincio (Mantova) si terrà* la Cerimonia in ricordo della "X^ M.A.S. (tutti i Battaglioni) e Divisione "SAN MARCO"
Come ogni anno saranno presenti molti reduci e non. La cerimonia inizierà* alle ore 11.00
Per info e per il calendario delle varie cerimonie: www.piccolacaprera.it
Se ne avete la possibilità* andateci,anche il museo merita di essere visitato.
Aggiungo una breve storia del museo presa dal sito piccolacaprera.tk:
La costituzione del Museo, avvenuta nel 1960, è dovuta a due fattori della stessa radice. Il primo deve ricercarsi nell'esperienza vissuta dai supersiti del Reggimento negli anni 1940/1945 (e oltre), attraverso l'arruolamento, la preparazione, le delusioni, la guerra (per i rimpatriati anche quella civile, dove il 90% aderì alla RSI), la prigionia nei campi di tutto il mondo e persino le persecuzioni che hanno cementato l'unione, la voglia di ritrovarsi e conservare intatte le memorie tutte della stessa esperienza che, vale la pena di sottolineare, è stata vissuta da coetanei di tutte le estrazioni sociali tra i 17 e i 23 anni.
Il secondo fattore si chiama Fulvio Balisti che "come volle la Patria redenta dallo straniero e dalla servitù personale" (come scrisse di lui Cesare Battisti) volle lasciare la sua "casa" ai suoi Volontari con il seguente testamento: "Vi lascio questa casa perchè rimaniate onesti e in povertà* francescana, vi lascio questa casa perchè abbiate un luogo per riunirVi e onorare la Patria; vi lascio questa casa perchè raccogliate le memorie del Reggimento e tramandiate il ricordo dei nostri Caduti alle generazioni future." Il Maggiore Fulvio Balisti volontario di guerra, granatiere, ardito decorato al Valor Militare, aveva partecipato alla Prima Guerra Mondiale e all'impresa di Fiume; comandava il I° Battaglione GG.FF. e fu ferito e amputato di una gamba a Bir el Gobi nel dicembre del 1941. Rimpatriato visse l'agonia della Patria fino all'ultimo giorno fedele ai suoi principi, poi si ritirò nella sua casa che significamente chiamò "Piccola Caprera".
Il Maggiore Balisti è sepolto nella Sua casa con permesso speciale di Roma, ma soprattutto grazie alla Giunta Municipale di Ponti sul Mincio che, con una magnifica delibera ne ha permesso l'attuazione.
I volontari, oltre ad aver realizzato la tomba per il loro Comandante e per la moglie, hanno costruito "l' erta del ricordo" che raccoglie i cippi dei reparti militari che hanno combattuto in Africa Settentrionale e di alcuni reparti della Repubblica Sociale Italiana. Quest'ultima è una concessione voluta da tutti i volontari, per fare in modo che i reduci di quelle formazioni avessero un luogo dove onorare i propri Caduti. E' stato eretto, inoltre, un cippo, unico in Italia, in ricordo delle gloriose truppe del Regio Corpo Coloniale. Nel 1999 per interessamento dell'Assessore alla cultura della Regione Lombardia, l' avv Marzio Tremaglia, il Museo è stato legalmente riconosciuto. Il Museo Reggimentale raccoglie e conserva i cimeli del Reggimento GG.FF. e quelli della Campagna dell'Africa Settentrionale 1940/43.
Prima sala: ai GG.FF. Caduti e Studio del Comandante
Seconda sala: ai GG.FF. e alla campagna in Africa Settentrionale
Terza sala: all'Afrika Korps e alle forze ex nemiche
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Grazie per la segnalazione in passato sono andato e posso dire che è qualcosa di molto bello e coinvolgente in una occasione un piccolo aereo sorvolando la cerimonia ha lasciato cadere petali di rose.
Tra l'altro vi è ogni prima domenica del mese.
[ciao2]
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Grazie della segnalazione.
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Grazie per la segnalazione.. molto interessante
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Interessante segnalazione, grazie. [ciao2]
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Bella segnalazione, ma per me persa...
Però Nostalgico, se hai delle foto postale![;)]
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Citazione:
Originariamente Scritto da silent brother
Bella segnalazione, ma per me persa...
Però Nostalgico, se hai delle foto postale![;)]
Le foto arriveranno... La cerimonia è stata molto bella,ordinata e emozionante. Era presente anche il figlio del Comandante Borghese!!!
A presto per le foto [:)]
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Citazione:
Originariamente Scritto da silent brother
Andrea Scire' Borghese!
Proprio lui. Anzi agiungerei anche Principe!!!
Comunque arriveranno le foto.
Ah,c'era anche un Onorevole!
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Bene Nostalgico foto gradite restiamo in attesa [:D]
[ciao2]
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Ho assistito anni fa ed ha il suo perchè, poi incontri anche persone interessanti con cui parlare.
Ciao
Andrea
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Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Ho assistito anni fa ed ha il suo perchè, poi incontri anche persone interessanti con cui parlare.
Ciao
Andrea
Ho parlato con varie persone a mio avviso storicamente molto importanti ma con lui mi sono praticamente quasi bloccato. Ero molto emozionato e a stento riuscivo a parlare! [:I]
Di una cosa sono più che contento,sono riuscito a far parlare telefonicamente mio nonno con il figlio del suo comandante...
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Ciao Nostalgico80,
c'ero anch'io domenica alla Piccola Caprera e confermo che è stata davvero una cerimonia bellissima e molto toccante. Ho scambiato anch'io due parole con Borghese e sembrerà* strano ma ho provato la stessa tua sensazione di blocco!! Si ha come l'impressione di trovarsi davanti a qualcuno di un livello superiore, rispetto alla gente normale.
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Sul figlio di Borghese ho trovato poco o nulla, solo che è nato nel 1942 e poco altro.
Qualcuno ha una biografia? Sapere cosa fa nella vita, ecc.
La Piccola Caprera l'ho visitata un paio di volte una decina di anni fa. C'era una persona anziana che mi ha fatto visitare il museo anche se era fuori dagli orari e giorni di visita e poi mi ha pure offerto un piatto di pasta.
Ci si arriva facilmente..dall'uscita di Peschiera del Garda saranno 10 minuti scarsi.
Saluti
Corrado
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Citazione:
Originariamente Scritto da Nostalgico80
Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Ho assistito anni fa ed ha il suo perchè, poi incontri anche persone interessanti con cui parlare.
Ciao
Andrea
Ho parlato con varie persone a mio avviso storicamente molto importanti ma con lui mi sono praticamente quasi bloccato. Ero molto emozionato e a stento riuscivo a parlare! [:I]
Posso capire la tua sensazione oggi, quando ci sono andato io, tanti anni fa, il clima era differente. Specifico che io ero andato con una persona del giro ed avevo li anche un altro contatto tra i "vecchi". Però essendoci un clima da "carbonari", i contatti erano più facili e avevo l'impressione che questi grossi nomi fossero quasi contenti di essere importunati. Non che adesso facciano i preziosi ma allora erano dei "reietti" e noi con loro ed allora c'era un clima di maggiore complicità*.
Ciao
Andrea
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No, ma non è che il Principe Borghese facesse il prezioso, forse ci siamo spiegato male, anzi, l'ho trovato una persona umile, cordialissima e molto alla mano, ha scambiato parole e abbracci con tutti, sia che fossero dei Decumani o ragazzi giovani!! Il fatto è che quando gli parli, sarà* perchè lo consideri come se avessi difronte suo padre, rimani senza parole, ma pieno di ammirazione.
Era particolarmente emozionato e ogni volta che qualcuno gli ricordava o nominava suo padre, si commuoveva. Era molto disponibile, l'ho visto fare foto, scrivere dediche su foglietti per vecchi che avevano combattuto con suo padre e l'ho visto anche farsi registrare mentre rivolgeva un pensiero di elogio ad un'uomo che era stato sul sommergibile Scirè con suo padre, ma che non era potuto venire perchè molto anziano!!
Be insomma..... un bel personaggio, non si scorda facilmente.
Figuriamoci chi ha conosciuto suo padre.
L'onorevole era Tremaglia.
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Dimenticavo, Nostalgico80 correggimo se sbaglio, era presente anche il figlio di Carlo Borsani
Carlo Borsani: Figlio di un operaio, rimase orfano di padre giovanissimo e visse per molto tempo in povertà*. Con grandi sacrifici della madre riuscì ad iscriversi all'università*, che però abbandonò nel 1940 per andare a combattere volontariamente contro la Francia, guadagnandosi al termine della campagna una prima medaglia al valor militare. Poco dopo aver scritto l'inno del suo reggimento fu inviato in Albania in vista dell'attacco alla Grecia.
Seppur gravemente ferito durante un assalto, Borsani continuò la battaglia venendo colpito da un colpo di mortaio che gli scoperchiò letteralmente il cranio. Dichiarato morto nello stesso giorno (9 marzo 1941), riuscì miracolosamente a riprendersi seppur completamente cieco: a causa di questo episodio fu decorato con una medaglia d'oro e fu dichiarato mutilato di guerra e grande invalido.
Dopo l`8 settembre, Carlo Borsani si schierò con la Repubblica Sociale Italiana, divenne presidente dell`Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra, e direttore di un nuovo quotidiano, La Repubblica fascista, una direzione affidatagli direttamente da Mussolini. Rimase sei mesi al posto di direttore, poi i suoi appelli a superare gli odii fratricidi, gli valsero l`ostilità* del tandem oltranzista Farinacci-Pavolini che ne chiese la testa al Duce.
Il suo ultimo editoriale su La Repubblica Fascista, prima di essere licenziato, aveva come titolo «Per incontrarci» ed era rivolto agli antifascisti.
Al termine della Seconda guerra mondiale si rifugiò a Milano ma venne assassinato a Piazzale Susa da un gruppo partigiano comunista con un colpo alla nuca. Il suo cadavere gettato su un carretto della spazzatura, dopo aver girato per le vie dell'Ortica, Monluè e Città* Studi, con il cartello "ex medaglia d'oro" giunse all'Obitorio. Da lì fu portato e sepolto a Musocco, nel Campo n. 10, allora "Campo dei Criminali di guerra", fossa 1337.
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Una storia toccante grazie Gunter.
[ciao2]
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Una storia davvero incredibile e drammatica Gunter, e sono sicuro di averla letta su un qualche libro che riguardava i "fatti" del dopo-guerra.