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Paolo Monelli
LE SCARPE AL SOLE
Cronaca di gaie e tristi avventure di alpini di muli e di vino
Pagine 240, 15x21cm, brossura
Edizioni Libreria Militare, 2008
Euro 21.00
Nelle parole del capitano Monelli riviviamo la vita di tutti i giorni nelle trincee degli Alpini, tra combattimenti e "relax".
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...pe%20cover.jpg
87,31 KB
Ciao,a che periodo si riferisce?
Gianfranco
Grazie della segnalazione, c'è una canzone della RSI che parla di "scarpe al sole" ma credo intendesse in senso negativo. Anche per me la domanda è : a quale periodo si riferisce?
Ciao
Andrea
Scusate,[:I]Citazione:
Originariamente Scritto da Gianfranco
si riferisce alla prima guerra mondiale.
Interessante segnalazione!!!Volo ad aggiornare l'Index!!!
Ciao![ciao2]
Ti ringrazio momar per la pronta risposta.
[ciao2]Gianfranco
Interessante, grazie della segnalazione. [ciao2]
Per me non ti devi scusare, ma il senso delle scarpe al sole è quello che intendo io?Citazione:
Originariamente Scritto da momar
Ciao
Andrea
[/quote]
Per me non ti devi scusare, ma il senso delle scarpe al sole è quello che intendo io?
Ciao
Andrea
[/quote]
"Scarpe al sole" in gergo alpino della Grande Guerra significava "morire".
Saluti.
Per me non ti devi scusare, ma il senso delle scarpe al sole è quello che intendo io?Citazione:
Originariamente Scritto da momar
Ciao
Andrea
[/quote]
"Scarpe al sole" in gergo alpino della Grande Guerra significava "morire".
Saluti.
[/quote]
Allora è come avevo immaginato.
Grazie.
Ciao
Andrea
Questo libro e' uno dei piu' belli e forse lo specchio piu` reale e umano di quelli pubblicati sulle imprese degli Alpini della Grande Guerra e sul loro straordinario sacrificio.
Tra tutte quella del Cauriol e dei miei Feltrini.
i pochissimi superstiti di quelle campagne (tra cui Nasci e Morero,morirono dimenticati nel dopoguerra;gli ultimi due testimoni diretti del Cauriol,si congiunsero ai loro compagni nel 1986!)
riporto:
".....Solo nel cimitero dei Vanoi, tra i più toccanti dell`intero fronte, vennero sepolti in 800, Italiani, austriaci e 2 tedeschi, a ricordo dell`aspra lotta per mantenere la posizione ed estesasi in seguito alle cime limitrofe del Cardinal e della Busa Alta. Molti di quelli sfuggiti al metodico massacro caddero vittime delle malattie o più spesso delle gigantesche valanghe in un terribile inverno di nevicate record. L`ultimo caduto, un ignoto italiano, dai ghiaioni del Cauriol trovò finalmente pace sui terrazzamenti erbosi di Vanoi solo nel 1929....."....
Testa a nord e scarpe al sole!
Oggi sono un po' triste.
Ciao.
Val