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Iwo Jima
Con questo mio topic intendo narrare più per i fatti che per le crude cifre quello che fu la battaglia di Iwo Jima sperando che il tutto sia gradito.
L`avanzata degli americani verso il Giappone è un punto determinante, la conquista di un`isoletta vulcanica che potrà permettere ai bombardieri di colpire il cuore la nazione nemica.
Ma viene persa un`ottima occasione per conquistare Iwo Jima, quando ancora era presidiata da esigue forze nipponiche.
L`assalto alla posizione verrà sferrato molti mesi dopo e questo margine verrà utilizzato dai giapponesi per fortificare l`isola palmo a palmo sotto la guida del generale Kuribayashi, la guarnigione contenderà agli americani ogni roccia, ogni posizione, ogni duna del desolato paesaggio di Iwo Jima.
Quella di Iwo Jima è la storia di una battaglia "che non avrebbe dovuto avvenire mai", se soltanto non si fosse perso tempo in chiacchiere perché non essere sbarcati in quella piccola isola delle Bonin nel giugno del 44 quando essa era presidiata da solo un battaglione costò poi nel febbraio 1945 lo scontro più sanguinoso di tutta la guerra del Pacifico compreso Guadalcanal e una perdita di quasi il 50% dei 75.000 tra Marines e marinai che dovettero essere impiegati per la conquista dell`isola "maledetta" da divenire una pietra miliare nella storia del corpo dei Marines.
Il comandante dell`isola il generale Tadamichi Kuribayashi era perfettamente consapevole dell`importanza dell`isola.
Il generale Kuribayashi
http://www.milistory.net/Public/data...5_generale.jpg
Uomo dalla mentalità aperta e brillante stratega, fu uno dei pochi ufficiali giapponesi che stabilì di abbandonare la tattica degli assalti suicidi scelti come metodo per rigettare a mare il nemico appena sbarcato, ma che si concludevano sempre con spaventosi massacri, preferendo ricorrere a metodi molto simili a quelli impiegati dai Vietcong nella recente guerra del Vietnam.
La bontà della sua scelta è comprovata dalla lunga resistenza dell`isola a lui affidata e dall`altissimo numero di perdite che riuscì ad infliggere agli americani.
Quando l`ultima possibilità di una resistenza organizzata fu esaurita e i suoi uomini praticamente sterminati Kuribayashi, che aveva anche combattuto in prima linea come un fante pare che abbia fatto harakiri dopo il 20 marzo ma il suo corpo non fu mai trovato.
Poco prima che iniziassero gli sbarchi scrisse l`ultima lettera alla moglie
....il nemico può sbarcare su quest`isola molto presto.
Quando sarà sbarcato noi dovremo seguire il destino di coloro che si trovavano ad Attu e a Saipan.
I nostri ufficiali e i nostri soldati sanno ormai tutto della morte.
Mi dispiace finire la mia vita qui combattendo gli Stati Uniti d`America, ma voglio difendere quest`isola il più a lungo possibile e ritardare le incursioni aeree nemiche su Tokyo.
Ah, tu sei stata a lungo una buona moglie per me e una brava madre per i miei figli.
La tua vita diventerà più dura e precaria.
Guardati la salute e vivi a lungo; neppure il futuro dei nostri figli sarà facile......
Fece lavorare i suoi uomini duramente ed entro l` estate del 44 avevano scavato gallerie nell`altipiano, preparato campi minati e montato postazioni di cannoni e mitragliatrici.
Gli Stati Uniti individuarono tramite ricognizioni prima degli sbarchi ben 642 fortini.
Un campo di aviazione era coperto da ben 135 fortini
Gli americani sempre propensi a consumare enormi quantità di materiale pur di risparmiare le vite ai loro uomini cominciarono presto a bombardare IwoJima
Il 15 giugno del 44 con apparecchi trasportati da portaerei cominciarono a colpire l`isola e continuarono per tutto il resto dell`anno e raggiunsero l`apice con 74 giorni di bombardamenti consecutivi anche con bombardieri di base a Saipan.
L`ultimo bombardamento navale durato tre giorni, fu compiuto da sei corazzate e dalle loro unità d`appoggio.
Iwo Jima lungamente bombardata dal cielo e dal mare prima degli sbarchi
http://www.milistory.net/Public/data...bardamento.jpg
http://www.milistory.net/Public/data...on%20aerei.jpg
http://www.milistory.net/Public/data...amento%202.jpg
Fine prima parte
Fonte cartaceo cocis49
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Bene.Luciano si è messo in moto........nel mio piccolo ho messo la discussione in rilievo.
Buon lavoro Luciano.
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bah...al momento è più interessante ciò che Crocis può raccontare su Iwo Jima, poi i commenti su quello che sarebbe stato se, o che è stato perchè forse c'era chi o non chi e perchè la bomba e i campi di concentramento, lasciano il tempo che trovano..
Crocis prosegui, tenchiu.
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Ivano,tieni calda la tua domanda per quando Luciano,e chi vorrà*/potrà* aiutarlo,avrà* finito il lavoro.C'è rischio OT.....e sarebbe un peccato dato l'argomento e,soprattutto,l'impegno e dedizione che ci mette.
Quindi,aspettiamo che finisca e poi parliamo di varie ed eventuali,sei d'accordo?
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Citazione:
Originariamente Scritto da MULON
Bene.Luciano si è messo in moto........nel mio piccolo ho messo la discussione in rilievo.
Buon lavoro Luciano.
Grazie Giancarlo.
Ciao Ivano non capisco [:251]
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Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
Citazione:
Originariamente Scritto da MULON
Bene.Luciano si è messo in moto........nel mio piccolo ho messo la discussione in rilievo.
Buon lavoro Luciano.
Grazie Giancarlo.
Ciao Ivano non capisco [:251]
Ha cancellato la sua risposta,non puoi capire se non hai letto.
Tu,per piacere,continua quello che hai cominciato con la costanza e dedizione di sempre[;)]
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Cocis,ma quanto ti voglio bene?Hai creato un topic splendido!!!Caspita!!!Complimenti!!!
Ciao![ciao2]
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SECONDA PARTE
".i giapponesi erano ben consci che non avrebbero potuto ricevere altro aiuto dalla Madre Patria e che l'isola non avrebbe resistito a OTO Ilungo, un ufficiale dello Stato Maggiore di Kuribayashi aveva addirittura proposto di renderla impraticabile al nemico o facendola sprofondare nel mare o tagliandola in due, quantomeno "sprofondando" il principale dei suoi tre campi di aviazione.
Il progetto fu studiato ma scartato dato anche l'enorme quantitativo di esplosivo necessario.
Pertanto come si è accennato si cercò di rendere l'isola una gigantesca e multipla fortezza, con decine di gallerie scavate nella porosa roccia vulcanica.
Le costruzioni in cemento armato avevano talvolta uno spessore che superava i tre metri, ed erano supportate da una copertura in terra variabile da tre ai quindici metri.
La maggior parte di esse era collegata da cunicoli, alcuni dei quali a fondo cieco per ingannare l'avversario, muniti di sistemi di ventilazione contro le esalazioni di zolfo.
Per moltiplicare le difficoltà* al nemico e rendergli impossibile una avanzata uniforme in linea, le fortificazioni erano state disposte in modo da coprirsi a vicenda con fuoco incrociato, quando una posizione fosse stata conquistata, le altre potevano prenderla sotto tiro.
I centri di fuoco principali erano integrati da quelli postati nelle grotte, nei crepacci, nelle scarpate, mentre ogni sentiero e ogni pista che sarebbero potuti servire per l'avanzata dei mezzi americani erano anch'essi sotto tiro ed erano stati imbottiti di mine e trappole mortali.
Particolarmente fortificate furono le pendici del monte Suribashi, i cui centri di fuoco dominavano l'isola e tutto il mare attorno.
Nelle sue viscere i giapponesi avevano scavato una galleria-deposito di quattro piani e un ospedale sotterraneo.
Fu valutato prima dello sbarco americano che vi fossero oltre un migliaio fra postazioni di artiglieria, casematte e fortini, con ingressi ad angolo per protezione contro i lanciafiamme e le bombe e un numero notevolissimo di grotte e di caverne adattate a capisaldi.
Furono costruite 4.828 Km. di gallerie (Kuribayashi ne aveva progettati 28.968)
Il labirinto dei cunicoli sotterranei che costituivano il sistema difensivo giapponese, nel disegno tracciato da un geniere della marina americana.
http://www.milistory.net/Public/data...fortificaz.jpg
Non amo citare numeri e dati ma questo è necessario in parte per far comprendere le forze contrapposte
La forza incaricata alla difesa dell'isola era la 109ª divisione con 13.586 uomini più 7.347 uomini della marina.
Vi erano 361 cannoni con un calibro di più di 75mm.(con 100.000 colpi), 300 cannoni antiaerei (150.000 colpi), 20.000 cannoni leggeri e mitragliatrici (22 milioni di colpi), 130 obici (11.700 colpi), 12 mortai pesanti (800 colpi), 40 cannoni anticarro da 47mm.(600 colpi), 70 lanciarazzi (3.500 colpi), 20 cannoni anticarro da 37mm. (500 colpi) e 22 carri armati.
Di contro il comando americano aveva messo a disposizione la 4ª e la 5ª divisione Marines primo scaglione e la 3ª in secondo in più il 147° reggimento fanteria e circa 8.000 uomini, mezzo operai e mezzo soldati appartenenti alle "Api del Mare" dunque una forza di 75.144 uomini tripla di quella dei difensori.
In più la 5ª flotta mette in campo poco meno di 500 unità* comprese le grandi corazzate armate coi 406, otto in tutto.
Le forze aeree disponibili sfiorano i 2.000 apparecchi.
Allo scadere dell'ora"X" Iwo Jima aveva ricevuto una razione mostruosa di esplosivo, 6.800 tonnellate di bombe e 22.000 proiettili di medio e grosso calibro, tutto questo in soli 14 km.quadrati e malgrado ciò senza ottenere del tutto l'effetto sperato.
http://www.milistory.net/Public/data...3320_isola.jpg
Fine seconda parte
fonte cartaceo cocis49
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Bellisimo topic continua così
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Come finisce la storia la si sa già*, comunque ogni volta che si sente parlare della difesa delle isole da parte dei soldati giapponesi si rimane affascinati dall'abnegazione e dall'eroismo di questi uomini. Che poi si possa o meno condividere il loro fanatismo bisogna sempre ammettere che,vista anche la sproporzione di forze e sioprattutto di mezzi in campo,la loro arma migliore erano gli "attributi".
Avanti così Cocis!!
Ciao
Andrea
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Si è vero si sà* la fine di questa battaglia.
Una precisazione sul comportamento dei soldati del Sol Levante.
Una delle ragioni principali della strenua, disperata resistenza a Iwo Jima ( ma questo vale ovunque il soldato nipponico ha combattuto) fu certamente la consapevolezza che l'isola costituiva una delle ultime trincee esterne al territorio metropolitano.
Tuttavia questo motivo non è di per sè sufficiente a spiegare l'accanimento con il quale il presidio nipponico "tagliato fuori" dalla madre patria e senz'altra possibilità* che la sconfitta, contrastò palmo a palmo la conquista di quel fazzoletto di terra.
L'un l'altro si possono meglio capire ricordando che l'etica pubblica dei giapponesi era fortemente improntata dallo scintoismo, il quale era anche il fondamento del "budisho" ovvero quel secolare codice d'onore.
Per non farla troppo lunga aggiungo che secondo questi insegnamenti, i soldati del Mikado dovevano perciò lottare per la vittoria o morire.
La resa era inconcepibile era considerata un gesto infamante per sè e per i propri familiari un'onta per l'intera comunità*.
In molti villaggi del Giappone i nomi di coloro che erano caduti vivi in mano al nemico vennero cancellati dall'anagrafe.
Qui si è parlato un pò di questo credo
http://www.milistory.net/forum/topic.asp?TOPIC_ID=9620
[ciao2]
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Cocis! Sei stato mitico a raccontare questa parte della storia che ha lasciato un profondo segno negli anni.
La battaglia dell'isola di iwo jima è stato secondo me, un esempio enorme di "arditismo" da parte di tutti e due i fronti!
Ti ringrazio di aver spiegato così bene tutti i profili e inserito delle foto che parlano da sole...
Ti faccio i miei enormi complimenti!
Dopo aver letto questo tuo racconto e visto quelle immagini, ho sentito dentro di me quella cosa strana
di cui discutevamo proprio l'altro giorno!
Sei mitico cocis!!!!!!
[ciao2]
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Grazie Scavoetrovo.
Già* da tempo conoscevo la storia di Iwo Jima, E il film "Lettere da Iwo Jima" visto non molto tempo fa mi ha fatto in parte immaginare cosa fu questa battaglia ma il tuo elmetto ha fatto scattare in me la voglia di raccontare per quanto mi è possibile su queste pagine il sanguinoso scontro.
Non so come alla fine verrà* questo mio racconto,devo riassumere molto quanto è stato scritto e fotografato (le foto ovviamente sono solo da parte americana) ma una di una cosa posso essere sicuro, quello di aver ricordato nel mio piccolo tutti gli uomini siano essi giapponesi che americani che su quella sabbia nera hanno lasciato il loro sangue.
[ciao2]
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Luciano stai facendo un lavoro super!!!Ragazzi,che topic!!!Direi che la medaglia d'oro è strameritata fuori da ogni ragionevole dubbio.Forse mi è sfuggito,ma si ha una cifra indicativa delle perdite subite dai due schieramenti?
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Ciao Alex per il momento posso solo dirti (mi riservo più avanti con il racconto a fornire i dati quasi certi per i giapponesi e certi per gli americani)Comunque per essa (Iwo) e su di essa hanno trovato la morte quasi 30.000 uomini in una delle carneficine <font color="navy">più rapide </font id="navy">e mostruose di tutta la 2^WW
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Secondo i dati ufficiali, la forza giapponese presente nell'isola al momento dello sbarco (19 febbraio 1945) ammontava a circa 21/23 mila uomini.
Di questi circa 18000 furono i caduti, solo 216 i prigionieri, gli altri suppongo siano riusciti ad abbandonare l'isola.
Gli americani ebbero 7000 caduti e circa 19000 feriti.
La battaglia durò poco più di un mese, dal 19 febbraio al 26 marzo.
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Ops, mi scuso con Cocis, non volevo "anticipare" le sue argomentazioni.
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Citazione:
Originariamente Scritto da piesse
Ops, mi scuso con Cocis, non volevo "anticipare" le sue argomentazioni.
Nessun problema Piero i dati che fornirò secondo i miei scritti saranno un più dettagliati.
Per quanto riguarda le forze giapponesi il totale complessivo degli uomini presenti sull'isola è un pò contrastaste tra i 20.000 e i 23.000.
Grazie per essere intervenuto [^]
[ciao2]
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Bellissimo topic, molto interessante. Complimenti Cocis e continua così [;)]
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Grazie delle risposte a Cocis ed a Piesse.Ragazzi,probabilmente è stato peggio lì che in Normandia.
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Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Grazie delle risposte a Cocis ed a Piesse.Ragazzi,probabilmente è stato peggio lì che in Normandia.
Credo di si, i tedeschi avevano almeno le retrovie ed una speranza di rinforzi.
Piccola considerazione sulla prima foto di Juno. Su un'isola c'è sempre vento con direzione variabile a secondo dell'ore, vi rendete conto della coltre di fumo.
Ciao
Andrea
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Bellissimo topic Cocis! Se continui così presto smetterò di comprare libri![:246]
Un ottimo lavoro!
Segnalo questo link, spero sia gradito!
http://www.iwojima.com/
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Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Grazie delle risposte a Cocis ed a Piesse.Ragazzi,probabilmente è stato peggio lì che in Normandia.
Credo di si, i tedeschi avevano almeno le retrovie ed una speranza di rinforzi.
Piccola considerazione sulla prima foto di Juno. Su un'isola c'è sempre vento con direzione variabile a secondo dell'ore, vi rendete conto della coltre di fumo.
Ciao
Andrea
Non è tanto il fumo quanto la puzza che emana lo zolfo di cui è composta l'isola e di cui è sicuramente composto il Suribachi.
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Esatto blaster, lo zolfo ha il classico odore di uova marce!
Cocis veramente l'impegno che ci stai mattendo e l'argomento sono fenomenali!
Incito le persone che non hanno visto il film "lettere da Iwo Jima" a guardarlo perchè veramente merita!!!
Se trovate la versione DVD Pal l'audio è anche completamente in italaino [:D]
Cocis aspetto con ansia di leggere la parte restante [8)]
[ciao2]
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Tra l'altro,il mio Fratellone Arditi lo scorso anno mi mandò una cartolina di Iwo Jima con della sabbia attaccata con un po' di colla.Sabbia nerissima e soprattutto puzzolente!!!
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TERZA PARTE
".. i 482 mezzi da sbarco, che portavano gli otto battaglioni di Marines destinati alla prima ondata, si allinearono accingendosi a percorrere i circa 4 km. Che li separavano dall'obiettivo.
Sulle ribalte prodiere di molti mezzi da sbarco, campeggiava la scritta "Troppo tardi per preoccuparsi"
Ecco sono partiti.
http://www.milistory.net/Public/data..._mezzi%201.jpg
http://www.milistory.net/Public/data..._mezzi%202.jpg
http://www.milistory.net/Public/data...i%20sbarco.jpg
Alle 09.02 il primo scaglione prese terra.
Nulla sembrava rivelare l'esistenza dei giapponesi, al di fuori di qualche tiratore isolato, che, di tanto in tanto, dava segni di se.
La difficoltà* più grossa sembrava essere quella della terra nerastra, senza consistenza nella quale i piedi affondavano rapidamente.
http://www.milistory.net/Public/data...iaggia%20R.jpg
http://www.milistory.net/Public/data...aggia%202s.jpg
Poi dopo circa 20 minuti allorché i marines avevano percorso 200-300 metri nell'entroterra, un violentissimo fuoco di sbarramento li inchiodò al suolo prendendo d'infilata tutta la testa di ponte.
La più sanguinosa operazione nella storia dei marines stava cominciando.
Alle 9.23 prende terra la seconda ondata, alle 9.44.
http://www.milistory.net/Public/data...iaggia%20s.jpg
I primi 12 carri scendono ruggendo dai loro mezzi navali mordendo con i cingoli la sabbia nerastra dell'isola.
Mezzi corazzati americani oltrepassano una postazione giapponese distrutta
http://www.milistory.net/Public/data...arro%20ist.jpg
A poca distanza dalla linea d'acqua sorge un muraglione naturale alto 5 metri anch'esso fatto di cenere e lapilli, sul quale i carri non riescono ad arrampicarsi cosa del resto succede anche agli uomini.
Questa momentanea immobilizzazione costerà* cara ai carri americani, i soldati del giapponesi a cui è affidata tratto della spiaggia di sbarco, riescono a mettere fuori combattimento o a danneggiare gravemente almeno 20 corazzati
Un accenno ai cacciatori di carri del tenente Nakamura che seppero mettere fuori combattimento un buon numero di carri nemici impiegando spesso una tattica (comunque usata in altre battaglie) che per la sua singolarità* merita di essere ricordata.
Si può definire una tattica suicida anche se in teoria il soldato che la impiegava avrebbe dovuto salvarsi.
La fanteria giapponese dunque aveva in dotazione due tipi di granate a mano anticarro denominate tipo 3.
Queste bombe introdotte nel 43 avevano un peso oscillante sui 1.250 grammi poi ridotto a 850 e funzionavano su principio della carica cava, riuscivano facilmente a perforare fino a 7 cm. d'acciaio ma dovevano colpire il bersaglio con la loro base altrimenti l'effetto era nulla .
La potenza dell'esplosione era tale che il lanciatore si doveva tenere ad almeno 10 metri dal punto d'impatto.
L'effetto Monroe prevede che l'effetto primario dell'esplosione sia direzionale e anteriore alla carica stessa.
Così in teoria se un soldato distanzia di qualche metro l'ordigno da se stesso tenendolo rivolto presentando la parte pericolosa verso l'esterno non dovrebbe riportare danni.
A qualcuno venne perciò in mente di montare le bombe anticarro su dei bastoni lunghi 3 o 4 metri .
Il cacciatore di carri rimaneva nascosto in attesa che si avvicinasse un carro per poi con un balzo portarsi al suo lato e innescata la bomba, spingerla con forza contro le piastre d'acciaio.
Esplodendo l'ordigno avrebbe messo fuori uso il carro ed essendo l'onda di calore direzionale permettere al soldato di salvarsi senza troppi danni.
Ma in genere, o per effetti collaterali dell'esplosione o per difetti dell'ordigno, per la tattica dichiaratamente suicida o infine per l'esplosione di quest'ultimo, i cacciatori di carri nella loro corta carriera riuscivano a fare una sola vittima.
Le artiglierie hanno aperto qualche varco casuale, ma su questo i mortai giapponesi scaraventarono un fuoco concentrato ed ottimamente diretto dagli osservatori collocati sul Suribachi .
Le perdite cominciano a divenire molto forti, mentre sulle spiagge l'incessante affluire di rinforzi e di materiali genera l'identico caos inestricabile che gli americani hanno conosciuto ad Omaha Beach.
http://www.milistory.net/Public/data...iali%20ist.jpg
A sera del giorno D sono stati messi a terra 30.000 marines, ma ne sono già* morti 519, altri 2.000 sono rimasti feriti in modo grave, il che rappresenta l'8 per cento delle perdite.
Fine terza parte
fonte cartaceo cosis49
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Cocis, stai andando davvero forte!
Ormai che sei partito così alla grande, anche per te è...."troppo tardi per preoccuparsi"[:246]
Scherzi a parte sono davvero curioso di vedere il resto di questo interessantissimo documento!
Non conoscevo la tattica di attacco ai carri americani con le granate legate ai bastoni.
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Immagini sensazionali condite da un super racconto.Grande,Cocis!!!
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QUARTA ED ULTIMA PARTE
....forti delle esperienze passate, i marines scavano profonde buche la dove si trovano ed aspettano con apprensione il contrattacco giapponese.
http://www.milistory.net/Public/data...4_buca%201.jpg
http://www.milistory.net/Public/data...1_buca%20R.jpg
Con sorpresa esso non avviene il che aumenta la tensione, si fa strada un senso di incertezza che il fuoco rincuorante delle navi non basta a disperdere.
Nella tarda mattinata il comando deve decidere il nemico sembra non voglia "regalare" il consueto olocausto di fanterie che vengono al suicidio con il tradizionale grido "Banzai" e se non lo fanno occorrerà* andare a snidarle là* dove si trovano.
I marines pertanto vengono messi in marcia, avendo cura di assegnare ad ogni reggimento l'appoggio di un cacciatorpediniere che deve seguirne in costante contatto radio l'avanzata in modo da distruggere tempestivamente tutti i nidi di resistenza incontrati.
Da questo momento la battaglia per Iwo Jima diventa "la più selvaggia e sanguinosa in tutta la storia del corpo dei marines" come ebbe a scrivere più tardi il loro comandante Holland Smith.
Faticosamente e sanguinosamente gli uomini debbono trascinarsi metro per metro verso l'interno snidando i nuclei nemici uno per uno,dapprima appoggiati dalle artiglierie navali poi sempre più soli armati soltanto di mitra, bombe a mano lanciafiamme e molto coraggio.
http://www.milistory.net/Public/data...amme%20ist.jpg
http://www.milistory.net/Public/data...arda%20ist.jpg
I rifugi nemici tuttavia sono in grado di reggere benissimo all'armamento leggero e possono essere ridotti al silenzio soltanto da un colpo in pieno.
Un fortino giapponese esplode colpito in pieno dall'obice da 75mm. di un semicingolato
http://www.milistory.net/Public/data...fort%20ist.jpg
Un forte interrato viene fatto saltare
http://www.milistory.net/Public/data...osione%20b.jpg
Uomini della 6° divisione azionano un cannone da 37mm. per smantellare una postazione difensiva giapponese
http://www.milistory.net/Public/data...annone%20b.jpg
Un grande aiuto viene dagli aerei che si comportavano come "artiglieria volante";
Si avanza a 60- 70 metri al giorno.
Ma di notte occorre desistere gli uomini scavano le loro buche con l'amarezza di scoprire all'alba successiva che nuclei giapponesi hanno rioccupato e riattato i rifugi espugnati il giorno prima e non ancora ben tenuti.
L'autista di un autocarro la cui ruota affondò sino all'asse in quella terra nera vicino al palo di uno steccato, osservando con più attenzione scoprì che non si trattava affatto di un palo, era l'asta di una presa d'aria che come moltissime altre forniva ossigeno ai giapponesi appostati sotto terra di dove durante la notte uscivano con fucili, spade e piccoli mortai da 50mm. e attaccavano con ferocia i marines.
Il giorno 20 comunque i marines riuscivano a mettere le mani sull'aereoporto di Timori tagliando in due l'isola.
http://www.milistory.net/Public/data...orto%20ist.jpg
Il 21 febbraio gli americani sbarcano altre forze
http://www.milistory.net/Public/data...egna%20ist.jpg
Inizia uno spaventoso concentramento di fuoco con le artiglierie navali inquadrando nel tiro il solo monte Suribachi che in breve veniva polverizzato dalle grosse granate.
La guarnigione ne era annientata e i marines potevano conquistarlo facilmente il 23.
Il colonnello Harry Liversedge destina all'impresa un pattugliane di 40 uomini del 28° Marines comandato dal tenente Schreier.
Alle 10.20 gli uomini sono in vetta, nonostante una fitta sparatoria degli ultimi difensori installati sulla parte opposta dell'anello del cratere.
Un marine, rimasto ignoto estrae dalla tasca una piccola bandiera e la lega ad un tubo di ferro protetto dai compagni.
Ma subito ne arriva un'altra più grande, inviata da uno dei mezzi navali e si provvede al famoso secondo "alzabandiera" sul Suribashi ad uso e consumo del fotografo della Associted Press, Louis Lowery, poi premio Pulitzer.
Una foto storica che tuttavia raccoglie un aspetto marginale di quel terribile campo di battaglia
http://www.milistory.net/Public/data...5_bandiera.jpg
L'attacco generale contro i soldati del Tenno avvenne il giorno 2 e 3 marzo quando le fanterie americane con il consueto appoggio dell'aviazione e delle artiglierie navali distruggendo tutte le postazioni pesanti ancora in grado di operare riducendo il numero dei difensori a poco più di 3.000 uomini.
Il 5 Kuribayashi concentra le residue forze nel settore meridionale di Iwo, sotto l'incalzare degli americani.
Ormai lui e i suoi uomini erano braccati, ma il morale restava alto, in fin dei conti avevano sempre saputo cosa li avrebbe attesi, ed erano pronti all'estremo passo sia psicologicamente che materialmente
http://www.milistory.net/Public/data...anciafimme.jpg
Come si è detto la lotta fu spietata, da entrambe le parti.
I morti per lo più in identificabili e spesso il solo modo di distinguerne la nazionalità* era osservare le gambe, i marines portavano i gambali di tela, i giapponesi fasce color cachi.
L'aria era ammorbata dal fetore della carne bruciata.
Per fermare i carri armati americani e i loro lanciafiamme, i giapponesi presero misure disperate, alcuni volontari si legarono esplosivi sulla schiena trasformandosi in trappole viventi, si appostavano sul tragitto dei carri che avanzavano.
Non una sola buca venne conquistata se non dopo la morte dell'ultimo difensore.
Il giorno 18 Kuribayashi guida egli stesso il pugno di uomini che gli è rimasto, in un assalto alla baionetta.
Il 21 trasmette a Tokyo il suo ultimo messaggio che inizia con le parole "Vado a morire" non mangiamo e non beviamo da cinque giorni. Ma il nostro spirito combattivo è ancora alto".
Harry Schmidt annunzia la presa completa di Iwo Jima ed il 26 dirama la notizia che le operazioni sono ultimate.
Nelle fasi finali del combattimento gli americani impiantano linee telefoniche per migliorare le comunicazioni fra il quartiere generale situato ai piedi del monte Suribashi e il fronte.
http://www.milistory.net/Public/data...alta%20ist.jpg
Ma ancora all'alba dello stesso giorno 350 giapponesi attaccano un campo arretrato di marines ed "Api del mare" uccidendo 53 uomini e ferendone altri 119.
Sono tutti annientati e senza prigionieri.
Il comando americano reputa che i superstiti ancora attivi nell'isola siano non più di 300, forse soltanto 100.
Ma nei giorni successivi deve accorgersi di aver sbagliato i conti, in aprile e maggio vengono ancora uccisi in un centinaio di scaramucce diverse, 1.062 soldati nipponici, e 867 vengono presi prigionieri.
La cattura del primo prigioniero fintosi morto per un giorno e mezzo viene infine scoperto e confortato con una sigaretta
http://www.milistory.net/Public/data...erra%20ist.jpg
Prigionieri
http://www.milistory.net/Public/data...rigionieri.jpg
Sacche isolate resistono però fino a due anni dopo la sconfitta totale del Giappone.
L'ultimo sopravvissuto alla grande strage, viene catturato, ferito, nel febbraio 1948.
Dei 21-23.000 uomini del tenente generale Kuribayashi soltanto 1.080 sono stati fatti prigionieri.
Ma le perdite americane, per quanto in ben diverse proporzioni, sono state quelle che Kuribayashi voleva il corpo dei marines paga con 5.931 morti tra ufficiali e soldati contati soltanto fino alla data del 26 marzo, più 17.272 feriti e particolare che rivela la durezza della lotta, con 2.648 uomini fuori combattimento "[i]per esaurimento psichico".
Le perdite complessive in combattimento, con queste cifre, ma raggiungono il fortissimo livello del 30% su tutta la forza di sbarco,addirittura il 75% per i reggimenti di fanteria della 4ª e 5ª divisione "Marines".
Anche la marina ha pagato un suo tributo in uomini e navi per i colpi fortunati dei "Kamikaze".
Nonostante l'assenza di qualsiasi contrasto navale, la marina sacrifica all'isola maledetta 881 morti e 1.917 feriti.
Iwo Jima ha messo fuori combattimento 28.649 americani, duemila per chilometro quadro.
La vita
http://www.milistory.net/Public/data...iedi%20ist.jpg
La morte
http://www.milistory.net/Public/data...1725_morte.jpg
Fine
fonte cartaceo cocis49
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Ottimo lavoro Luciano,complimenti.
Quando ti ci metti sei inimitabile.[:D]
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Signori,propongo Cocis per un'altra decorazione!!!Super Cocis Maximo!!!Sei il migliore,Luciano e dimostri di meritarti quella medaglia ogni giorno!!!
Ciao![ciao2]
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[:101][:101]Grazie ragazzi troppo buoni.
Se di medaglia si deve parlare deve essere quella per la pasienza [nero]è da ieri che cerco di allegare le foto e solo oggi ci sono riuscito riducendole anzi mi scuso se le foto non sono nelle dimenzioni solite e di buona qualità*.
[ciao2]
p.s.Alex ti ho evidenziato il costo in vite e non solo che volevi sapere
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Ho visto,fra,grazie!!!Stavo riflettendo sulla cifra.Caspita,che numeri elevati.
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Se di medaglia si deve parlare deve essere quella per la pasienza
[:261][:261][:261][:264]
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Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Signori,propongo Cocis per un'altra decorazione!!!Super Cocis Maximo!!!Sei il migliore,Luciano e dimostri di meritarti quella medaglia ogni giorno!!!
Ciao![ciao2]
Quoto!
Complimenti Cocis! un grande lavoro!
I giapponesi erano formidabili! una vera rogna per gli americani...
Ti sarà* costato pazienza, ma hai fatto davvero un gran lavoro!
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Citazione:
Originariamente Scritto da silent brother
Complimenti Cocis! un grande lavoro!
I giapponesi erano formidabili! una vera rogna per gli americani...
Ti sarà* costato pazienza, ma hai fatto davvero un gran lavoro!
[/quote]
Grazie Silent
Ricordando quei giorni un ufficiale dei marines dirà* anni dopo" Nessuno voleva parlare, o soltanto pensare a come sarebbe stato allorchè avremmo invaso il territorio metropolitano"
[ciao2]
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bel lavoro Luc..
ciao
digjo
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Wow, un topic a dir poco emozionante, grandissimo Cocis!!!
Pfc Guy P Rossi