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Operazione Husky
Premessa
Mussolini un mese prima aveva dichiarato
"Non appena il nemico tenterà* di sbarcare sia congelato su quella linea che i marinai chiamano bagnasciuga"
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Già* il 23 gennaio 1943 Churchill e Roosevelt decidono di sbarcare in Sicilia (Operazione Husky)
Le forze necessarie non mancano, secondo la relazione ufficiale della Marina USA, sono impiegate 1.375 navi da guerra e da trasporto e 1.124 mezzi da sbarco, la flotta aerea consta di oltre 4.000 velivoli.
E` previsto l`impiego per lo sbarco di 7 divisioni di fanteria, più una brigata autonoma, 2 divisioni corazzate e 2 aviotrasportate e in secondo tempo altre 3 divisioni pronte in Tunisia e a Tripoli.
Churchill scrive che soltanto per lo sbarco iniziale sono impiegati 160.000 uomini, 600 carri armati, 1.800 cannoni e 14.000 veicoli.
Le coste della Sicilia misurano 1.100 km. E fatta eccezione di quelle settentrionali, sono tutte favorevoli per uno sbarco.
Lungo la costa sono disposte 5 divisioni e 2 brigate autonome "costiere" e cioè unità* che hanno un compito statico.
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Le "piazze" di Messina, Augusta-Siracusa , Trapani e i porti di Catania e Palermo dispongono di una difesa contraerea abbastanza efficace e, fronte mare di artiglieria a grande gittata.
Lungo le spiagge però la situazione è ben diversa.
Nel settore che sarà* attaccato (210Km.) da Cassibile a Licata, vi sono 11 battaglioni costieri e 112 batterie con 3 battaglioni in riserva, ciò significa che ogni battaglione di circa 500 uomini, deve sorvegliare un fronte di 20Km. In media e vi sono 2 cannoni per chilometro.
E` evidente che queste truppe sono in grado di vigilare, di opporsi a colpi di mano, ma no di impedire uno sbarco in grande stile.
Il comando della 6ª armata (generale Alfredo Guzzoni) dispone di una forza cosiddetta mobile, rappresentata da 2 divisioni tedesche (15ª e Goering) con 28.000 uomini complessivamente e di 4 divisioni di cui una sola (Livorno) è parzialmente motorizzata.
Le altre Napoli, Aosta e Assietta sono appiedate e con le artiglierie trainate da cavalli.
Vi sono inoltre elementi diversi , 2 reggimenti bersaglieri, un gruppo di cavalleria (a cavallo), battaglioni carri e controcarro, un raggruppamento semoventi, un battaglione arditi.
In totale le forze italiane impiegabili per la difesa sono in tutta l`isola, valutabili in 170.000 uomini più i 28.000 tedeschi, con 165 carri armati germanici e 100 italiani, scadenti, di preda bellica, oppure leggeri.
La forza non impiegabile e cioè personale dei depositi, delle batterie contraeree, dei servizi territoriali, degli aeroporti, ecc è valutabile a 100 – 120.000 italiani e 15.000 tedeschi.
Le forze aeree constano inizialmente di 238 aerei di cui soltanto un terzo efficienti, ma all`atto dello sbarco, quelle residue non possono più usufruire degli aeroporti dell`isola, resi impraticabili dai bombardamenti.
E` evidente che l`isola non è difendibile contro un`operazione anfibia in grande stile e che il compito della difesa sarà* soltanto quello di ritardarne la totale occupazione.
Questa situazione è sintetizzata nel verbale di riunione delle massime autorità* militari che ha luogo al Comando Supremo il 2 maggio 1943
Contro uno sbarco in grande noi possiamo fare soltanto un`onorevole resistenza ma non abbiamo la possibilità* di ricacciare l`avversario
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Mussolini con le fantasiose previsioni fatte a giugno nel discorso "bagnasciuga" suscita delle illusioni ingannatrici, che indurranno poi a ritenere che la Sicilia non sia stata difesa come si sarebbe dovuto a questo si aggiungono i rapporti di poco conto dei servizi segreti inglese e americano.
I comandi furono portati a considerare che avrebbero trovato sulle spiagge una difesa assai più efficace che sarebbe stata opposta alle truppe da sbarco, e la realtà* constatata ha costituito una sorpresa e ha fatto ritenere che i difensori fossero fuggiti.
Ignoravano addirittura ciò che in tutta la Sicilia era noto e cioè che il Comando Forze Armate era ad Enna, infatti alle ore 18 del 9 luglio fu scatenato su Caltanissetta un bombardamento aereo per colpirlo invece che a Enna.
Nel rapporto ufficiale del Ministero della guerra inglese recita
L`Operazione Husky fu un fallimento di prima grandezza da parte del servizio segreto
Tornando all`isola che non può essere rinforzata perché i bombardamenti dei porti di Messina, Catania e Palermo e gli affondamenti delle navi traghetto e di molti mercantili hanno già* determinato una grave insufficienza di generi alimentari per la popolazione civile.
Basti considerare che nel mese di giugno la deficienza di farina è tale che il generale Guzzoni deve chiedere al maresciallo Kesselring la cessione di farina dai magazzini tedeschi per fare qualche distribuzione di pane alla popolazione.
Le condizioni di vita della popolazione sono pessimi.
I bombardamenti aerei, intensificati dal mese di maggio, hanno causato nelle grandi e piccole città* perdite, rovine, disagi e privazioni ai limiti della sopportazione.
La popolazione delle città* vive intasata in cantine, gallerie ferroviarie, grotte, con scarse distribuzioni di generi alimentari, soffrendo privazioni quali la popolazione della penisola non ha certamente sofferto.
Dopo i bombardamenti
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La chiesa di Melilli
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Un picciriddu davanti alle rovine della sua casa
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fine della prima parte
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Bene,Luciano è partito......[;)]
Ottimo lavoro.
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Grande Luciano,grazie[:264]
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bel post
per chi fosse interessato il link ad un gioco per pc sullo sbarco
http://www.hpssims.com/Pages/products/P ... icily.html
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Bel post, complimentssss!
Pfc Guy P Rossi
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Molto interessante questa prima parte, ora attendiamo la seconda [;)]
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Un bel lavoro, e come sempre interessante Cocis!
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Come sempre MITICO![;)][;)][;)]
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Grandioso,semplicemente grandioso!!!
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seconda parte
Per l`Operazione Husky, il generale Eisenhower mantenne la stessa struttura di comando che gli aveva dato la vittoria in Tunisia.
Sotto il suo controllo, il generale Alexander avrebbe diretto le operazioni di un 15° gruppo d`armate comprendente la 7ª armata americana (generale Patton) e l`8ª armata britannica (generale Montgomery).
Secondo il piano originario l`8ª armata avrebbe dovuto sbarcare tra Siracusa e Gela, mentre la 7ª armata sarebbe sbarcata sulla destra e sulla sinistra di Trapani all`altra estremità* dell`isola.
Ma contro questo progetto Montgomery obiettò ad Alexander.
Il piano iniziale è stato basato sull`ipotesi che la resistenza sia debole e che la Sicilia venga conquistata facilmente. Se partiamo dall`idea di una debole resistenza e se disperdiamo i nostri sforzi, andremo incontro ad un disastro. Dobbiamo prevedere in ogni caso una resistenza accanita è quindi opportuno restringere il dispositivo iniziale, in modo da assicurare l`appoggio reciproco delle due armate
Eisenhower e Alexander accolsero subito le argomentazioni di Montgomery ed il piano riveduto assegnò a Patton come primi obiettivi Scoglitti, Gela e Licata, mentre Montgomery portava la sua ala destra dalla zona di Gela a quella di Capo Passero, onde poter agire a tenaglia sull`importante promontorio che forma l`estremità* sud-est della Sicilia.
Ciascuna delle due armate disponeva di una avanguardia aerotrasportata equivalente a una brigata e di una divisione di riserva, mantenuta provvisoriamente nell`Africa del nord.
Capitolazione di Pantelleria
Il 12 giugno l`effetto materiale e morale del bombardamento aereo aveva costretto l`ammiraglio Pavesi a consegnare agli alleati l`isola-fortezza di Pantelleria, con una guarnigione di 12.000 uomini, che accusava la perdita di 56 morti e 116 feriti.
L`episodio ha dato luogo a molteplici commenti.
Secondo Mussolini adducendo il pretesto della mancanza d` acqua per ottenere l`autorizzazione a capitolare aveva abusato della sua fiducia.
Secondo l`ammiraglio Pernotti non sarebbe mancata tanto l`acqua quanto i mezzi per distribuirla, consistenti in 4 autobotti che si rifornivano da 3 pozzi, il tutto per 10.000 civili e 12.000 militari.
Se si aggiunge il collasso fisico e morale provocato da 6.500 tonnellate di bombe in 6 giorni, non si condannerà* la capitolazione del 12 giugno.
Prigionieri italiani
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Truppe inglesi sbarcano materiali a Pantelleria
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Le informazioni circa i movimenti dei convogli alleati avevano consentito al comando della 6ª armata di avere un`idea della potenza avversaria e di non avere dubbi sulla gravità* della minaccia che incombeva sulla Sicilia.
Intanto i preparativi all'invasione erano già* cominciati.
Aerei pronti in Africa del nord
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Inglese del corpo di sbarco consulta la guida della Sicilia di cui erano stati forniti gli ufficiali prima dello sbarco
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Il porto di Susa durante i preparativi
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Porto di Casablanca, americani in attesa di imbarcarsi
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Alla sera del 26 giugno lo stato maggiore del generale Guzzoni prevedeva che il periodo di tempo più favorevole per uno sbarco era compreso tra il 26 giugno e il 10 luglio, perché il comando alleato avrebbe preferito scegliere una notte senza luna per l`avvicinamento dei mezzi da sbarco alla costa .
Il Comando Supremo della Wehrmacht è restio ad inviare altre truppe in Sicilia pur avendo in Calabria la 29ª divisione corazzata perché è convinto che gli alleati effettueranno lo sbarco in Grecia oppure in Sardegna, Hitler ha prestato fede ai falsi documenti rinvenuti addosso "all`uomo che non è mai esistito" (dopo la chiusura di questo capitolo racconterò in dettaglio questo fatto).
Dal 4 all`8 luglio gli alleati sferrarono una violentissima offensiva aerea contro gli aeroporti, lo stretto e le comunicazioni,
Nel pomeriggio del 9 luglio regna sull`isola un`insolita calma, il cielo è sgombro di aerei, improvvisamente alle ore 18 centinaia di bombardieri sganciano bombe sui centri abitati dove si supponeva fossero accantonate truppe: Caltanissetta, Palazzolo Acreide, Catania, Siracusa, inspiegabilmente non fu attaccata Enna sede del comando d`armata, l`offensiva fu contrastata eroicamente dall`aviazione da caccia, che alla sera del 9 era ridotta a 40 aerei italiani e altrettanti tedeschi ( L`Aeronautica italiana abbatte in quei giorni 53 aerei.)
Alle ore 19 il Comando è informato che aerei ricognitori hanno avvistato in mare sei convogli con rotta Capo Passero e rada di Gela.
Al tramonto è tornata la calma e il mare agitato appare sgombro di navi.
Verso le 22,30 le truppe costiere sulla costa sud orientale odono un intenso rombo di motori di aerei che provengono dal mare e sembrano a bassa quota.
Le batterie contraeree aprono il fuoco a casaccio perché la debole luce dell`ultimo quarto di luna non lascia scorgere i velivoli che si allontanano senza aver lanciato bombe.
L`invasione della Sicilia incomincia così con un grave insuccesso degli anglo-americani.
All`imbrunire erano decollati dagli aeroporti tunisini 144 aerei che trainavano alianti carichi di uomini e armi della brigata Alianti inglese, poco dopo ne erano decollati altri 222 . con un reggimento della 82ª divisione paracadutisti americana.
La scarsa luce lunare, l`inesperienza di molti piloti, il vento causano la dispersione delle formazioni.
Alcuni alianti inglesi ritornano alla base di partenza, 54 prendono terra un po` dovunque e soltanto 12 nella zona prevista, 61 cadono in mare.
I paracadutisti americani atterrano dispersi su una vasta zona a tergo delle difese costiere e quelli che riescono a raggrupparsi attaccano i caposaldi italiani che si difendono.
Alcune centinaia di aliantisti e paracadutisti sono catturati.
Paracadutisti britannici in addestramento
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In complesso l`interruzione di qualche linea telefonica e l`occupazione di qualche caposaldo nel retroterra, non ottengono risultati corrispondenti alle perdite.
Un solo aliante ha preso terra presso il Ponte Grande sull`Anapo a sud di Siracusa.
Gli aliantisti poi rinforzati da altri riescono ad impadronirsi di sorpresa del ponte, sul quale potranno passare in seguito i carri armati della 5ª divisione britannica
fine seconda parte
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L'UOMO CHE NON E' MAI ESISTITO
Un uomo rimasto sino ad oggi nel più completo anonimato, contribuì paradossalmente da morto al successo dell`operazione " Mincemeat" ( operazione Carnetrita) una delle più bizzarre imprese segrete della 2ª WW.
Architettata mirabilmente da Ewen E.S. Montagu , uno zelante ma sconosciuto ufficiale della sezione di sicurezza del Marine Intellegence Service.
Montagu ritratto in un quadro
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Il progetto mirava a convincere i tedeschi con una serie di documenti redatti a bella posta che gli alleati stavano preparando segretamente uno sbarco in Sardegna e in Grecia e che tendevano con il loro piano di copertura, a lasciar credere che il loro vero obiettivo fosse la Sicilia.
In questo modo speravano che Berlino distogliesse la sua attenzione proprio dalla Sicilia, dove gli anglo-americani avevano intenzione di sferrare l`attacco (Operazione Husky).
Il tutto doveva apparire come il frutto di un capriccioso gioco del destino.
Montagu sapeva per esperienza diretta con quanta cautela e puntigliosità i servizi segreti vagliassero anche il più piccolo insignificante particolare.
La spiaggia iberica di Huelva fu scelta come teatro di una macabra messa in scena.
Un cadavere vestito di tutto punto con gli abiti di un ufficiale di sua Maestà sarebbe stato abbandonato in mare in attesa che i pescatori del luogo lo rinvenissero e lo consegnassero alle autorità militari.
Tutto sarebbe stato predisposto in maniera che l`uomo apparisse vittima di una sciagura aerea.
Considerati gli ottimi rapporti della Spagna di Franco con il Terzo Reich era presumibile che una copia dei falsi documenti inseriti nella cartella del corriere miseramente annegato finissero in mano tedesca.
Montagu dovette risolvere alcuni problemi tecnici, bisognava innanzitutto trovare un cadavere che rivelasse all`atto dell`autopsia sintomi di un decesso per annegamento.
Interpellò sir Bernard Spilsbury illustre medico londinese e venne così a sapere che nei polmoni di un uomo morto per polmonite rimane traccia di un liquido corporeo simile all`acqua.
Il rischi che un medico si potesse accorgere c`era ma il rischio valeva correrlo.
Alla fine di novembre 1942 fu segnalato il decesso per polmonite di un uomo di circa 30 anni.
Era l`occasione tanto attesa.
Fu costruita minuziosamente la sua vita presente e passata.
Secondo la sua carta d`identità la Naval Identity Card n. 148228 del 2 /2/1943 il maggiore William Martin, nato a Cardiff nel 1907, aggregato al quartiere generale delle Combined Operation.
Altre testimonianze facilmente controllabili dal servizio segreto tedesco furono predisposte.
Una giovane e bella dattilografa del Ministero della Guerra di nome Pamela accettò il ruolo di fidanzata e scrisse a Martin significative lettere d`amore.
L`anello di fidanzamento acquistato dal gioielliere S.J. Philips in Bond Streeet, fu pagato con un assegno in parte scoperto e provocò una immediata segnalazione della banca a Martin stesso.
Poi fu il momento dei documenti top-secret .
La lettera più importante fu scritta da sir Archibald Nye, sostituto capo dello stato maggiore imperiale su carta intestata "War Office Whitehall, London S.W.I." in data 23/4/43, diretta al generale sir Harold R.L.G. Alexander più un`altra lettera diretta all`ammiraglio sir Andrei B. Cunningham capo della flotta del Mediterraneo.
Il 17 aprile il cadavere fu prelevato e vestito e nella divisa gli furono messi anche effetti personali.
Fu messo in un contenitore cilindrico con del ghiaccio secco e fu consegnato al comandante del sommergibile Seraph come una boa contenente apparecchi per il rilevamento meteorologico.
Il 30 avvistato il porto di Huelva il Seraph a circa un miglio e mezzo dalla costa si fermò e il capitano con l`aiuto di due soli ufficiali (tutto il resto dell`equipaggio era all`oscuro ) estrasse il corpo gonfiò la giacca di sicurezza e fece scivolare il corpo in acqua.
Dopo poche ore dopo fu recuperato da un pescatore che avvisò subito le autorità .
Lo prese in consegna il comando della marina militare
Il referto fu "asfissia per annegamento"
Il 3 maggio arrivò a Londra un messaggio dall`addetto navale dell`ambasciata britannica nel quale diceva che Martin era stato sepolto il 2 maggio nel cimitero di Huelva.
Lo stesso addetto dopo qualche altro giorno ricevette tutto quello che apparteneva a Martin compresi i documenti, che gli inglesi speravano fossero stati letti, infatti dopo un attento esame, nonostante tutti i sigilli apparissero intatti, da alcuni dettagli gli esperti del Secret Service si resero conto che le buste erano state aperte.
Il piano era riuscito.
Sulla tomba dell`uomo che non è mai esistito l`ambasciata inglese a Madrid depose un serto di fiori sotto la lapide ove è inciso il seguente epitaffio """ William Martin, nato il 25/3/1097 morto il 24/4/1943. Figlio adorato di John Glydwyr Martin e della defunta Atonia Martin di Cardiff, Galles. Dulce et decorum est pro patria mori. Requiescat in pace
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Scusa Luciano, ma l'ultima foto nela seconda parte del tuo post non ritrae paracadutisti americani, bensì inglesi, lo capisci dal jump smock, dall'elmetto da addestramento in tela e sughero ecc. ecc.. Mi dici però dove l'hai trovata? non l'avevo mai vista, è davvero interessante.. per quello che ne so, non esistono foto di paracadustisti inglesi in Sicila, a causa del disastroso andamento delle operazioni, solo del loro imbarco in Tunisia.
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Meraviglioso,Cocis!!!Un lavoro sensazionale.
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E chi la sapeva sta storia?![:0][^]
Grande cocis49, grande.
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Daccordo con Blaster.Ancora un bel servizio [:264].
Aggiungo tra le città* bombardate il 9 luglio quella di Caltagirone sempre alle ore 18 confermato anche dalle memorie storiche locali,(c'è chi assicura di aver contato fino a 32 aerei), città* nei cui dintorni c'era l'aeroporto tedesco di Biscari e la divisione Hermann Goering.
Ciao
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Bravo ottimo Luc..
e interessante la storia dell'esca..la conoscevo ma non in questa misura..
si è molto discusso sul perchè della scelta sia ricaduta sulla Sicilia e non invece la Sardegna/Corsica..dove peraltro l'Asse aveva predisposto e continuava a predisporre riserve..
tra le più agguerrite..il fattore logistico fece il resto!
ciao e bravo(come sempre)!
digjo
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Qta foto (tratta da un libro)dovrebbe ritrarre un parà* inglese in Sicilia in uno studio fotografico dell'epoca
Immagine:
[img]http://www.milistory.net/Public/data/totino72/2008721195415_Copia%20di%20parà*%20inglese%20a%20c altagirone.jpg[/img]
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Ciao loupie grazie dell'osservazione riguardo la foto lo so sembra incredibile anche a me ma la didascalia recita così e come mia abitudine riporto quanto è scritto, a volte è anche utile possono venire fuori eventuali discussioni.
Del perchè e del per come non posso ovviamente dirti di più.
La mia fonte nei topic che faccio o che partecipo è esclusivamente il cartaceo come anche in questo caso del quale però non posso citarti la fonte.
Interessante questa foto totino [^]
Grazie a tutti.
[:253]
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complimenti cocis!gran topic!!!! superlativo!
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Un ottimo e interessante lavoro, sopratutto la parte riguardante Montagu che non conoscevo. Complimenti Cocis [:253]
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Magnifico topic e storie interressantissie!
Pfc Guy P Rossi
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Allegati: 1
L'8ª armata britannica sbarcò sulle coste difese dalla 206ª divisione costiera (generale d'Havet divisa in due blocchi
Il XIII corpo (due divisioni) su 20 Km. di fronte difesi da un battaglione costiero e 5 batterie,
Il XXX corpo(due divisioni e una brigata) su 34 km. di fronte ai due lati della penisola di Pachino, difesi da un battaglione e mezzo e da 4 batterie.
La 7ª armata americana sbarcò:
il II corpo d'armata (tre divisioni) su un fronte di 58 Km. difeso dalla 18ª brigata costiera (generale Maniscalco) forte di 4 battaglioni e 10 batterie, e su quello di 21 Km. difeso da un battaglione della 207ª divisione costiera (generale Schreiber) con 2 batterie e un treno armato.
Si afferma che la difesa costiera non oppose resistenza,
Prima di tutto bisogna chiedersi quale difesa potessero opporre forze tanto esigue, diluite su così ampi fronti, contro le ondate di anfibi e di mezzi da sbarco, che giungevano alla spiaggia sotto la protezione delle grosse artiglierie delle navi.
In secondo luogo si può affermare che resistettero come e quanto le circostanze lo consentirono, poiché si hanno testimonianze che lo provano
Peter Kemp ammette che sul fronte del XIII corpo britannico, i progressi iniziali furono più lenti a causa dell'azione dell'artiglieria nemica, evidentemente le 4 batterie in posizione fecero un buon lavoro,
Il comandante Anthony Kimmins ammise che la difesa costiera reagì contro i mezzi da sbarco, scrivendo su "Il Mese" dell'ottobre 1943, che gli italiani confusi dalla massa di imbarcazioni, sparavano in tutte le direzioni rivelando così le posizioni delle batterie e dei fortini e i cacciatorpediniere cominciarono a controbatterli con le loro artiglierie.
Il cappellano del 149° reggimento costiero, autorizzato dagli inglesi a seppellire i caduti, contò intorno al caposaldo di Fontana Bianca, nel settore del XIII corpo britannico, 105 salme di inglesi e nell'interno del caposaldo 14 salme di italiani, la metà* del presidio.
Taluni capisaldi resistettero per qualche ora, finchè caddero uccisi i comandanti e gran parte degli uomini, come testimoniano le medaglie al valore.
Naturalmente fra caposaldo e caposaldo esistevano ampi intervalli, nei quali penetravano senza combattere fanteria e carri armati che continuavano a sbarcare con successive ondate e così si diffuse l'impressione che fosse mancata la resistenza.
Come sarebbe stato possibile avere una linea continua di difensori lungo tutta l'estensione di coste attaccate?
Nella relazione dello stato maggiore canadese si addice , a prova di scarsa resistenza degli italiani, il fatto che la 1ª divisione canadese durante lo sbarco perdette soltanto 75 uomini. Fra morti e feriti.
Se si considera che sul fronte della divisione non vi erano più di 250 uomini, il fatto che essi abbiano colpito 75 avversari, dimostra che hanno combattuto e sparato anche molto bene.
Per fortuna in nessuna battaglia moderna è stata raggiunta una tale proporzione, per cui 100.000 uomini abbiano ucciso o ferito 30.000 nemici.
A sera del 10 luglio l`occupazione della penisola di Pachino fu completata.
Fanti britannici avanzano nelle strade di Pachino
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Highlander e canadesi si incontrano a Rosolini dopo la conquista della penisola di Pachino
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Lungo i 34 km. di costa da Marzameni a Punta Castellazzo sbarcarono la 231ª brigata Malta e l`intero XXX corpo d`armata che ebbero di fronte il CCXLIII battaglione costiero, una compagnia del DXLII, due compagnie mitraglieri, 4 batterie di artiglieria e, poi durante la giornata, due gruppi mobili corrispondenti.
La 1ª divisione canadese formata dal 40° e dal 41° commando dei "Royal Marines", sbarco più a ovest e sgomberò il campo di aviazione di Pachino, che a mezzogiorno era già* utilizzabile come pista di emergenza, benché gli italiani lo avessero sconvolto arandolo.
Durante la mattinata la 50ª divisione britannica conquistò Avola e Noto e la 5ª divisione britannica, appoggiata da uno sbarco del commando n.3 sul fianco destro, occupò Cassibile.
Durante la stessa giornata il corpo d`armata occupò le alture poste all`interno che dominavano la strada costiera e la linea ferroviaria che porta a Siracusa.
Attacco britannico ad una stazione ferroviaria nei pressi di Siracusa
http://www.milistory.net/Public/data...20siracusa.jpg
Prigionieri italiani
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Nel frattempo la 5ª divisione continuò l`avanzata verso Siracusa attraversando il viadotto detto Ponte Grande e la sera conquistò la città*.
La sera del 10 quindi l`8ª armata britannica si era assicurata la testa da sbarco e aveva conquistato tutti gli obiettivi iniziali.
L`obiettivo immediato degli americani, dopo lo sbarco, era la conquista del gruppo di campi d`aviazione situati nei pressi di Gela: Comiso, Biscari (Acate), Ponte Olivo. la pista di fortuna di Gela-Farello e Licata.
Quindi dopo aver stabilito il contatto con l`8ª armata a Ragusa, dovevano consolidare la testa di sbarco avanzando sino alla cosiddetta "linea gialla" un arco che si estendeva da Grammichele a est fino a Palma di Montechiaro, passando per Caltagirone, Mazzarino e Campobello di Licata.
Cartina
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Allegato 268552
fine della terza parte
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che dire caro Luc..
i tuoi racconti sono dei piccoli manuali con foto e spiegazioni..
peraltro parli di argomenti grandiosi..quindi onore alla sintesi, oltre tutto!
ciao
digjo
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Anche questa terza parte è ottima. Complimenti Cocis [:253]
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Citazione:
che dire caro Luc..
i tuoi racconti sono dei piccoli manuali con foto e spiegazioni..
peraltro parli di argomenti grandiosi..quindi onore alla sintesi, oltre tutto!
ciao
digjo
Quoto.La passione che ci metti e la vasta conoscenza dell'argomento rende qti racconti sempre più grandiosi.Complimenti
Ciao
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... a proposito di cosa ne riportavano i giornali...
dalla Domenica del Corriere del 27 giugno... i siciliani sopportano stoicamente l'assedio... mentre sul retro di copertina addirittura si parla di "panico" a Nuova York...
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Nel numero del 18 luglio in copertina l'eroico fronte interno e all'interno un "ricordo"...
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naturalmente gli italiani erano informati soprattutto dai Bollettini che giornalmente la radio comunicava. Siccome li posseggo farò una ricerca [8D]...
Un caro saluto
Fante 71[:)][:)][:)]
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Grande fante bellissime copertine e molto significative come anche il titolo sopra la cartina.
Significativa anche l'uomo con la cassetta di arance un prodotto caratteristico della Sicilia, molto arguto e azzeccato il paragone tra i cittadini di Sicilia e quelli americani, tra i bombardamenti e il semplice fischio.
Beltrame e Molino due grandi disegnatori.
Suppongo siano tuoi pertanto complimenti.
Bella integrazione.
Grazie
[:253]
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[quote]Messaggio inserito da cocis49
terza parte
Durante la mattinata la 50^ divisione britannica conquistò Avola e Noto
Mi permetto di inserire una foto.Qui gli inglesi sono ad Avola
Immagine:
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Un bel contrbuto totino bella foto [^]
[:253]
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Altro interessante e bel pezzo di storia..
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quarta ed ultima parte
Il generale Guzzoni
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[justify:18zo5442].....malgrado il generale Guzzoni già* nella mattina del 10 avesse richiamato dall`ovest il "Gruppo Enns" e truppe italiane inviandole a Canicattì, ordinando inoltre a tutte le altre truppe di contrattaccare: al gruppo "Shamalz della 15ª divisione e alla divisione "Napoli" di agire verso Siracusa, alle divisioni "Livorno" e "Goering" di puntare su Gela, al Gruppo Fullriede" e alle truppe italiane riunite a Canicattì di fronteggiare le forze sbarcate a Licata, ma che data l`ampiezza del fronte (210km.) era come tentare di turare con una decina di tappi, trenta falle apertesi nello scafo di una barca.
Comunque è chiara la superiorità* aerea degli alleati e se aerei italiani e tedeschi riescono a colpire alcune navi, nugoli di aerei attaccano a volo radente le colonne italo-tedesche in movimento, attardandole e causando perdite e peggio faranno nei giorni seguenti, attaccando lungo le strade tutto ciò che si muove, anche il motociclista isolato.
Nel retroterra di Licata e di Siracusa si impegnano combattimenti, e dall`alba dell`11 luglio le divisioni "Livorno" e "Goering" avanzano affiancate, verso la spiaggia di Gela.
Fino alle ore 11 procedono mettendo a dura prova le fanterie della 1^ divisione fanteria americana nella zona di Niscemi, ma giunti a circa 2.000 metri dalla spiaggia, furono colpiti dal fuoco degli incrociatori Boise e Savannah e di 6 cacciatorpediniere che le costringono ad arrestarsi e a ritirarsi sotto un diluvio di fuoco distruttore.
La giornata dell`11 che ha messo a dura prova le forze americane a Gela, si conclude con una tragedia : 144 Dakota volano in formazione a 250 metri di quota, per lanciare nel retroterra di Gela 2.000 paracadutisti della 82ª divisione, ma le artiglierie contraeree delle navi alleate aprono il fuoco per errore abbattendone 23 e facendo disperdere gli altri, per cui soltanto 400 paracadutisti atterrano nella zona prefissata.
Nella notte dall`11 al 12 luglio, il generale Guzzoni prende la decisione che varrà* a prolungare fino al 17 agosto la resistenza nell`isola.
Constatato che le forze disponibili sono assolutamente insufficienti per ostacolare l`avanzata nemica sull`ampio fronte, è indispensabile raggrupparle, ritirandosi su una linea che si di estensione tanto ridotta da consentire di difenderla.[/justify:18zo5442]
Britannici controllano un treno antiaereo italiano distrutto
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[justify:18zo5442]Dispone pertanto che tutte le truppe mobili, comprese quelle nell`ovest della Sicilia, si ritirino sulla linea Santo Stefano di Calastra – Nicosia – Leonforte – Piana di Catania.
Il maresciallo Kesselring, giunto il 12 a Enna, approva la decisione presa.
La riuscita di questa manovra presuppone una rapida ritirata, senza lasciarsi agganciare dalle avanguardie nemiche, in modo da giungere sulla linea di difesa senza aver subito ulteriori perdite.
Purtroppo interviene Hitler facendo ordinare ai comandanti tedeschi di non arretrare di un passo se non costretti dal nemico, il che causa perdite alla 15^ divisione che si ritira lentamente premuta da una divisione americana.[/justify:18zo5442]
Un panzergrenadier in Sicilia
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[justify:18zo5442]La divisione Goering si porta più velocemente a schierarsi nella piana di Catania dove insieme ai reparti costieri italiani della "Difesa Porto Catania" impone all`8ª armata un arresto che si prolungherà* fino al 4 di agosto.
Anche la divisione Livorno e ciò che ne rimane della Napoli si schierano nella piana di Catania.
Frattanto la 207ª divisione costiera, rinforzata dal 10° bersaglieri, oppone intorno ad Agrigento tenace resistenza fino al 17 luglio e la divisione Napoli resiste fino al 13 luglio, fra Palazzolo Acreide e Solarino[/justify:18zo5442]
Nostro anticarro
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[justify:18zo5442]Il generale Guzzoni in pieno accordo con Kesselring, considera essenziale impedire a Montgomery di giungere rapidamente a Messina.
Gli anglo-americani vogliono superare al più presto la resistenza nella piana di Catania.
Da ambo le parti si ricorre all`impiego di paracadutisti.[/justify:18zo5442]
Al comando tattico della 1^ divisione paracadutisti in Sicilia Kesselring a sinistra ascolta il rapporto del generale Heidrich
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[justify:18zo5442]Alla sera del 13 luglio un reggimento della 1ª divisione paracadutisti tedesca è aviolanciato nella piana di Catania e subito dopo giungono a terra paracadutisti della 1ª brigata inglese in misura ridotta avendo alcuni aerei perso l`orientamento e altri lanciati a casaccio.
Il ponte Primosole era il loro obiettivo.
Contemporaneamente un commando inglese sbarca sulla costa presso Agnone, accolto da un intenso fuoco, soltanto con difficoltà* e subendo perdite riescono a penetrare nel retroterra.
Al ponte di Primosole si impegna una lotta durissima che durerà* più giorni alla quale partecipano tedeschi, 372° battaglione costiero e il II battaglione arditi italiani.
Dal 17 luglio, superata la resistenza di Agrigento, le divisioni americane 3ª, 82ª e 2ª corazzata, riuniti in un corpo provvisorio avanzano a ventaglio nella Sicilia Occidentale che il Comando ha rinunziato a difendere per trasferire le divisioni Assetta e Aosta sulla linea di difesa ad oltranza fra Santo Stefano e Nicosia.[/justify:18zo5442]
Cartina
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Gli americani possono così giungere il 22 luglio a Palermo
Il generale Molinero porta al generale Keyes la capitolazione di Palermo
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Americani entrano a Palermo
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[justify:18zo5442]A causa della lentezza della ritirata imposta da Hitler alla 15ª divisione il 21 luglio la linea di difesa non è stata ancora completata fra la costa settentrionale e Leonforte.
Ma nella piana di Catania l`8^ armata inglese sospende l`offensiva, perciò il Comando FF.AA. Sicilia è fiducioso di poter organizzare tempestivamente una linea di difesa.
I tedeschi sembrano d`accordo, tanto che un reggimento della 29ª divisione corazzata giunge dalla Calabria.
Ancora il 25 luglio il generale Hube, comandante delle truppe tedesche in Sicilia dà* assicurazione al generale Guzzoni che le sue truppe difenderanno con quelle italiane la linea di resistenza.
Grande è perciò la sorpresa, quando la sera del 27 il Comando FF.AA. Sicilia, viene a sapere che la 15ª divisione si ritira da Nicosia senza attendere l`attacco della 1^ divisione americana, lasciando la divisione Aosta sola su quelle posizioni.
Le spiegazioni del comando tedesco non soddisfano ed è chiaro nei giorni successivi che i tedeschi stanno iniziando lo sgombero dell`isola.
Si verrà* a sapere poi che Hitler ha ordinato di rinunziare a difendere la Sicilia e di resistere il tempo necessario per portare in Calabria le divisioni tedesche al completo.
Di fronte al fatto nuovo il generale Guzzoni è costretto a ordinare che le divisioni Assietta e Aosta seguano il movimento dei tedeschi, poiché non potrebbero da sole fronteggiare la 7ª armata americana.
Il 1° agosto l`8ª armata britannica rinforzata dalla 78ª divisione riprende l`offensiva nella piana di Catania e da allora si svolge la manovra di ritirata che si concluderà* il 17 agosto con il totale sgombero dell`isola.[/justify:18zo5442]
Entrano a Catania
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[justify:18zo5442]Durante la ritirata, oltre a brevi combattimenti di retroguardia si svolge dal 1° a 7 agosto la battaglia di Troina, che gli americani considerano la più dura di tutta la campagna e durante la quale la divisione Aosta combatte valorosamente.[/justify:18zo5442]
Un abitante di Troina si fa incontro ad una pattuglia americana
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Artiglieria americana nei dintorni di Enna
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[justify:18zo5442]Contemporaneamente la divisione Assetta si fa onore lungo la strada costiera settentrionale.
Le divisioni tedesche si trasferiscono al completo sul continente con 39.569 uomini, 9.605 veicoli, 47 carri armati, 94 cannoni.
Le truppe italiane passano in continente per ultimi con 62.000 uomini, 227 veicoli e 41 cannoni.
Gli altri veicoli e cannoni diventano bottino dei tedeschi per un ignobile inganno teso dal colonnello von Bonin capo di stato maggiore di Hube, che li fa imbarcare su motozattere tedesche per potersene impadronire.
Il 17 agosto gli americani entrano in Messina dopo 38 giorni dallo sbarco[/justify:18zo5442]
Messina
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[justify:18zo5442]Alexander aveva previsto di occupare tutto l`isola in 10- 15 giorni e Montgomery si era ripromesso di giungere a Catania in 5- 6 giorni e vi è giunto il 4 agosto, dopo 26 giorni.
La durata della lotta susciterà* poi recriminazioni in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e perciò si può ben affermare che la Sicilia fu difesa come era possibile difenderla data l`enorme disparità* di forze.
Lo comprovano anche le perdite subite dagli invasori: 5.187 morti, 9.018 feriti, 3.348 dispersi.
Nei cimiteri dell`isola sono sepolte 4.278 salme di italiani e 4.325 di tedeschi[/justify:18zo5442]
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Grazie Ciofatax [:D]
Dopo tanto scrivere e foto questi filmati sono molto interessanti da vedere.
Un bel contributo a complemento del topic [^]
[:253]
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Me lo sono sciroppato tutto,dal mio ultimo post fino ad ora!Molto ben fatto,strutturato perfettamente e con ottime integrazioni.
Mi hanno colpito le foto più crude e la storia del soldato mai esistito,davvero notevole.
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Testo del bollettino n. 1180 del Comando Supremo in data 18 agosto 1943...
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Fante 71
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Molto belle le foto dell'avaquazione io non le ho e mi ha fatto piacere vederle, bella integrazione.
Grazie Totino.
[:253]
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Bravissimo Cocis.[:264]
[:51]
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Allegati: 3
Re: Operazione Husky
PERDONATE L'INTRUSIONE
operazione USKY
PURTROPPO LA STORIA HA DISTAORTO ALCUNE INFORMAZIONI
LA FOTO HE SI NOTA ATTACO AD UNA STAZIONE FERROVIARIA ZONA SIRACUSA IN REALTA' E' A SFERRO NOTA STAZIONE X LA MEGA BATTAGLIA DELLA PIANA
MIO PADRE E ZII COMABTTERONO CONTRO GLI INGLESI E SONO IN POSSESSO DI DOCUMENTAZIONI STRABILIANTI E FOTO DI BASI SOTTERRANEE DI ALLORA E NON PIU' RITROVATE SE NON DA ME CON TUTTI I DOCUMENTI ORIGINALI DELLA REGIO MARINA DIVISE E MATERIALE
SONO 23 ANNI CHE LA STUDIO E FAIO RICERCHE SULL'OPERAZIONE USKY
OSSERVATE QUESTA FOTO[attachment=2:30lt1uye]01-03-08_1300.jpg[/attachment:30lt1uye][attachment=1:30lt1uye]01-03-08_1259.jpg[/attachment:30lt1uye]
TRATTASI DELLA BASE MILITARE SOTTERRANEA DI MELILLI 200 MT SOTTO TERRA
ORA OSSERVATE QUESTA[attachment=0:30lt1uye]01-01-00_0350.jpg[/attachment:30lt1uye]
TRATTASI DI CASTELLO SITUATO IUN ZONA PONTE PRIMOSOLE..DETTO POI POSTO DI OSSERVAZIONE ITALOTEDESCO CENTRATO DA UNA BOMBA DA 1000
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Re: Operazione Husky
Ciao MP cougars nessuna intrusione anzi le integrazioni fanno sempre piacere e sono utili al racconto.
Dici che hai altro materiale che puoi aggiungere a questo topic, molto bene se puoi integra farà* senza dubbio piacere a tutti noi, restiamo in attesa.
La foto a cui ti riferisci, la didascalia che ho citato, è quella che ho rilevato dal mio libro.
[00016009
p.s. ho provveduto a cancellare le tre ultime foto che erano doppioni.
ti invito a scrivere in minuscolo, ho letto in altri post che dici che la colpa è della tastiera, con poca spesa ( 5 o 10 euro) puoi sostituirla, non è piacevole leggere gli scritti in questa maniera.