Strano come in un forum di appassionati di militaria non si sia mai accennato a dove
abbiamo fatto la famosa "naia" noi.
Ho girato nel forum ma non ho trovato niente del genere, quindi volevo lanciare questo
topic.
Ciao
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Strano come in un forum di appassionati di militaria non si sia mai accennato a dove
abbiamo fatto la famosa "naia" noi.
Ho girato nel forum ma non ho trovato niente del genere, quindi volevo lanciare questo
topic.
Ciao
Ottima idea Mario,la naja l'ho fatta al 7^ Reggimento Alpini,Battaglione Alpini Feltre con l'incarico di armiere...Citazione:
Originariamente Scritto da mariob
[iocero
Gruppo Artiglieria da Montagna Alpina Aosta a Saluzzo
Eccesso di leva, ma forse non è un male perchè probabilmente sarei finito a Peschiera per sottrazione di materiali militari.
Comunque ai tre giorni quando mi hanno chiesto se avessi qualche preferenza ho risposto "Demolizioni", quello mi ha guardato male ed ha detto che al massimo poteva mettere Genio.Se non hai le demolizioni dillo e basta. Non si tratta così un cliente.
Adesso per alcuni versi è un'esperienza che mi manca anche se allora era per me più o meno una perdita di tempo sottratta allo studio ed al lavoro.
Ciao
Andrea
Ragazzi c'era già* una discussione in merito a dove si era fatta la naja, anche se non rammento il nome del topic.
Saluti
Die Nadel
Esatto,con tanto di foto,bisogna però trovarla [1334
Niente,mi sono appena passato inrassegna tutte e le 14 pagine del caffè ma non si trova.
Per cui,se volete ripostare....... [264
io non ho fatto la naja, ma ho cercato di fare il volontario.
La mia esperienza militare si riassume in 2 giorni e 2 notti all'ospedale militare di Bologna, dove ho fatto le prove psico-fisiche...
mi hanno scartato perchè sono introverso...
Potevano dirmelo prima che scartavano a caso, visto che tra analisi del sangue, viaggio, certificato della medicina dello sport e altro ho speso un mucchio di soldi...
Già*, ne avevamo parlato da qualche altra parte come diceva Mulon ma non ricordo più dove...
Siccome sono vittima di un'assalto di pigrizia vi riporto integralmente una lettera che spedii al mensile Max che chiedeva testimonianze ed opinioni sulla Leva Militare. Io ero del 6° scaglione anno 1982:
"Firenze 01 novembre 1998
Ciao Redazione, ho letto sul numero di ottobre di Max la vostra richiesta di testimonianze scritte sulla vita militare e dopo molteplici ripensamenti metto mano alla tastiera per fornirvi qualche stralcio di vita vissuta.
Le cose che riporto fanno parte di lettere spedite a casa e di note che all`epoca riportavo su di un libro a fumetti, compagno di sventura durante i turni di piantone.
Il Servizio l`ho svolto alla Scuola Specializzati Trasmissioni di S. Giorgio a Cremano presso Napoli nel periodo giugno 1982 - giugno 1983, per quanto conosco adesso questa caserma non esiste più, accorpata alla Cecchignola di Roma.
Il mio incarico prevedeva che rimanessi come Caporale Istruttore presso il C.A.R. di Salerno ma essendo in eccedenza venni trasferito alla SCUST dove fatto il corso per il passaggio di grado venni proposto dal Capitano della IV° compagnia come impiegato presso l`ufficio del Comando I° Battaglione che richiedeva personale fidato per le proprie necessità*. Il primo brano parla di uno dei tanti momenti che insieme ai colleghi passavo nei locali dell`ufficio dopo le ore di lavoro (era per noi la "stanza privata" che ci garantiva un minimo di privacy nei momenti di libertà*).
"27 febbraio 1983
Giornata di noia, oggi, talmente umida che scioglierebbe i muri.
I programmi stavolta sono andati tutti in fumo; cosa fare: nulla.
Scrivere, forse, ascoltando musica da una radio stitica che mescola le emittenti ed impasta i suoni in buffi stridolii convulsi. Qualcosa si prende, allora è il momento magico; per brevi istanti il mondo, la realtà*, spariscono nel vortice di note e di parole.
Forse è solo malinconia, forse pazzia..... perché no! Non sono tutti pazzi oggi, è di moda, fa chic.
Invece per noi affogati in questo buco no, non è divertimento, è lotta, istinto di sopravvivenza, anche rabbia.
Impossibile definire questi sentimenti ora; posto balordo, momento strano, la radio che strangola le orecchie con vagiti penosi e la noia, ohh quanta, troppa tutta insieme, come si fa a sopportarla.
Casa, voglio tornare; il mondo qui sta diventando stretto, non ci sto più.
Ufficio e fumo, coppia inseparabile; quando sentirò il profumo di tabacco da pipa ricorderò sempre questa stanza, la sua strettezza ed i suoi colori: crema il muro, marrone le scrivanie, grès rosso il pavimento.
Le macchine da scrivere. Antiche, no vecchie, ma funzionanti; le innumerevoli copie battute sopra, gli errori, tanti, anche adesso. Pure Colmayer si è messo a fare il pazzo; rutta e canta a squarciagola e quel segaligno di Lomolino che continuamente chiacchiera in barese o quasi e conta e riconta i giorni di stecca, ma quanti ne devi vivere ancora pivellino!
Alienamento, forse si; qui si dice scoppiamento, però è sempre la solita cosa.
Atteggiamenti informali: il tempo rivela l'animo di ognuno, corrode la scorza che ci costruiamo attorno come il vento consuma le rocce del deserto; così rimaniamo a nudo, noi, come siamo fatti e come nessuno dovrebbe mai vederci. Buffo, a questo livello ci comprendiamo tutti; cadono i formalismi, si perdono i modi di dire, torniamo originali e ci comprendiamo. Non è un linguaggio di parole ma di sentimenti, di stati d'animo e di risate.
Ed intanto il tempo si sbriciola lentamente....."
Altra lettera ed altro momento, il servizio di guardia armata alla Caserma dura 24 ore, il mio ruolo come Caporale era di Capomuta.....
"S. Giorgio a Cremano, 13-11-1982
Ho ricevuto la tua lettera giovedì, appena smontato di guardia.
Una guardia tremenda, questa, stavo sulla branda ancora tutto vestito; erano le una del pomeriggio ed avevo mangiato da poco, velocemente perché la mensa chiudeva.
Una guardia dura, come ti ho detto; la prima dei nuovi arrivati, inesperti ed intimoriti dalle novità*.
Sette allarmi; sette, improvvisi ed inutili; un capoposto febbricitante ed un cambio ogni due ore. In tutto avrò riposato un'ora, forse qualcosa di più.
Voglio descriverti cos`è un allarme; prendilo come un esercizio di scrittura, un flash di vita militare di cui forse nessuno ha mai parlato ma che tutti qui conosciamo.
Durante questo turno si dorme pochissimo e la stanchezza pesa su gli occhi ; quando sei disteso sulla branda polverosa del corpo di guardia la tentazione è troppo grande, non senti più l'odore dolciastro del sudore, il peso dell'elmetto sul fianco, i piedi doloranti negli stivali coperti di grasso e di polvere.......
La sirena è violenta, acuta, persistente.... chiusa con noi nel Corpo di Guardia. Ti rovesci giù dalla branda ed afferri il fucile che hai appeso poco prima; quei brevi attimi convulsi con l'ululato nelle orecchie bastano per farti riacquistare la lucidità*.
Sbrandi due uomini, un'occhiata al pannello degli allarmi e li scaraventi fuori e poi corri, corri, Dio se corri! Con il cinturone che ti stringe il fianco ogni passo che fai, l'elmetto che picchia con violenza sull'anca quando ti sfugge dalla mano, l'aria che ti soffia nei polmoni e ti fischia fra i denti stretti, le gambe che si appesantiscono sempre di più man mano che la notte avanza e gli allarmi si susseguono.
Poi la rabbia, repressa dalla rassegnazione e dalla stanchezza, ancora una volta non c'era nulla di speciale; la notte gioca dei brutti scherzi alle sentinelle."
Vita da soldato semplice. Dalle note scritte a penna negli spazi bianchi del libro:
"Salerno 29 agosto 1982 ore 17 e 08
Stanotte finalmente la tensione è esplosa.
Il mio turno di piantone iniziava alle 03 e 40, ma sono stato svegliato bruscamente alle 02. Con me erano presenti nell`atrio della Compagnia tutti gli altri piantoni indifferentemente dai turni assegnati. Dopo qualche naturale risentimento da parte nostra data l'ora tarda il Sergente di Giornata ci spiega la situazione: poco prima la fureria aveva ricevuto una telefonata con la quale il Comandante responsabile alla difesa della Caserma ordinava di raddoppiare gli uomini a causa di una telefonata minatoria che aveva scatenato l`allarme.
Dato che adesso in Compagnia siamo rimasti in pochi qualcuno ha dovuto fare quattro ore di servizio, io no, visto che sono comandato di servizio anche oggi. In più questa mattina hanno riunito quattro caporali e, completamente armati, hanno iniziato il loro addestramento per rispondere ad un eventuale attacco, sarà* dura per questi ragazzi!"
Questi sono frammenti sciolti di un anno particolare ed intenso, vissuto in un periodo difficile del nostro Paese dovuto ai frequenti attacchi da parte di gruppi terroristici ai danni di colonne ed installazioni militari. Durante uno di questi tristi momenti il magazziniere della compagnia presso la quale svolgevo il C.A.R. a Salerno venne ucciso nel tentativo di reagire all`assalto.... e noi dovevamo difendere dall`esterno anche quella parte d`Italia che ci uccideva da dentro.
Le esperienze da raccontare sarebbero molteplici ma nel mio caso riguardano in maggioranza i momenti di aiuto ed amicizia passati con i compagni di leva, ricordi nostalgici di comunione vera per affrontare problemi comuni.
Alla fine rimane anche l`orgoglio per l`opera svolta: dovevamo farlo, tanto valeva farlo bene! Nel mio caso mi fu presentata più volte la prospettiva di trasformare la Leva in Ferma Permanente da parte dei miei superiori. Rifiutai ringraziando, avevo un posto in fabbrica che mi aspettava a casa, mi congedai con i gradi da Sergente e la stima di chi mi aveva avuto sotto il suo comando.
Traete da questa lettera le parti che vi possono interessare con l`unica limitazione a non snaturare il senso della stessa che rimane sostanzialmente positivo .
Con i migliori saluti "
[attachment=0:oirn8zoa]ottobre 82.jpg[/attachment:oirn8zoa]
Come già* scritto in passato sono un fratello di Centerfire; infatti anch'io sono passato dall'89 fanteria (car) a Salerno (II compagnia) con 15 giorni di affiancancamento al sottufficiale addetto al circolo ufficiali per sostituirlo. Finito il mese e nonostante la richiesta locale di rimanere vengo spedito alla SCUSPET a S. Giorgio a Cremano (VI compagnia) dove svolgo l'intero corso da telescriventista (INcarico t71). un periodo di incertezza e poi vengo destinato alla Compagnia Comando del capitano Zanframundo per essere addetto all'Ufficio Indennità* EVENTUALI. Sono partito con il 1 scaglione 85 e concedato nel gennaio 86 senza poter diventare caporale od altro a causa della mia qualifica al distretto militare di IV PER MIOPIA-
Brigata Paracadutisti Folgore.....l'avatar non è messo a caso... [icon_246 9°-3°-82 S.Mi.Par. di Pisa,poi caserma Pisacane di Livorno
Per i "San Tommaso",ecco... [22050002
http://www.folgore.it/v_immagini/pagina_quiresi.htm
http://www.folgore.it/v_immagini/pagina_quiresi_2.htm
http://www.folgore.it/v_immagini/pagina_quiresi_3.htm
Ovviamente,oggigiorno non sono più così... [11 [11
Scusate...piccolo OT per Centerfire: ma cos'hai tra le mani?? Un Enfield Nr.4 ?? [argh
A me sembra un Garand M1...
Garand, garand.
Ciao
Andrea
Allora è meglio che prenoti subito una visita dall'oculista... [142 [142 [255
Sì, era il vecchio onorato Garand....
Non posso garantirti l'opificio di costruzione, mi sono passati fra le mani sia degli Springfield che dei Remington tutti regolarmente con il calibro originale molato e ripunzonato in 7.62 x 51.
L'aiutante Maggiore di Battaglione sapeva che frequentavo il Tiro a Segno e lo praticavo a livello agonistico e forte anche della mia passione per le armi e le mie conoscenze di meccanica venivo interpellato ogni qual volta si presentavano problemi legati al malfunzionamento durante il servizio armato. Le conseguenze a livello di CPR erano pesanti, ma mai ho trovato danni che giustificassero colpi partiti accidentalmente da questi vecchi ma robustissimi fucili! (addestramento insufficente e teste calde facevano il resto!)
[00016009
IO invece dopo essere stato dichiarato rivedibile alla prima visita l'anno dopo mi hanno riformato e congedato.
beh, in effetti è giusto !!
7-77 9° BTG. Col Moschin 2" Comp. Sabotatori (sabota) caserma Vannucci.
ma è passato tanto tempo !!!!
FOLGORE !!!!
8°/93 Marina Militare,Infermeria.... [142 [142
Appena posso posto qualche foto!
Rivedibile alla visita di leva 1988, congedato dopo un anno di attesa per art. 100 (sovrannumero).
Plinio
io sono esonerato per via della classe.... [213 [213
btg san marco, sergente FCM.
127° corso AUC aprile-settembre 1987
Scuola del Genio 1° Battaglione Genio Pionieri "Tobruk". 1^ compagnia AUC Puma. Cecchignola Roma.
Dal settembre '87 a giugno 1988 5° battaglione Genio Pionieri "Bolsena", caserma Pio Spaccamela Udine.
Ad Aprile '88 brevetto di paracadutismo, sotto controllo militare, presso l'aereoporto di Campoformido (UD), tre lanci con CMP 55 e tre lanci con T 10M.
a presto qualche foto
ciao
marcuzzo
naja anni 80
a guardare le foto eravamo ben giovani begli anni
Classe 1983
Ho dovuto rinviare la visita di leva causa miopia ("se ti visitano ti scartano").
Operato agli occhi nel Settembre 2003
Concorso per l' Accademia di Modena 2004, Esito: "non idoneo", causa: "note d' ansia (PS3)"
Abilitato al lancio col paracadute tre settimane dopo
Scartato all'appello per il concorso precedente una settimana dopo ("immaturità* e introspezione", non ho mai capito cosa volesse dire la seconda voce)
Concorso Allievi Marescialli 2005 (dove venni fatto idoneo dallo psicologo dell'anno prima...e poi scartato dalla commissione due giorni dopo........)
Partito Volontario il 30 marzo 2006 (VFP1)
Fatto il RAV presso il 1° Reggimento "San Giusto"
Trasferito al 24° Reggimento di Manovra Alpino (Merano)a Maggio 2006
Vinto il concorso VFP4 (classificandomi 59° su mille)
onfermato reparto ed incarico (magazzino di compagnia......ovviamente non ho mai detto agli ufficiali che sono un collezionista)
Elogiato dal Comandante di Reggimento durante l'operazione "falcone 08"
Attualmente impiegato in missione fuori area in Kossovo.
Da quando indosso le stellette sono stato scartato altre due volte al concorso Allievi Marescialli, sempre alla commissione attitudinale (quello per l'Accademia non posso più farlo per limiti di età*).
Ho anche fatto:Due guardie carraie (compreso Natale), Quattro polveriere (dove ho anche "festeggiato" un compleanno) una "pattuglia saltuaria" (vi basti sapere che era una botta pazzesca), un nummero incalcolabile di servizi di Piantone (compreso uno di quattro giorni).
Scusate la prosa "da fureria"
Per buzz:
So come ti senti perchè ci sono passato anch'io.
Non abbatterti per quello che ti hanno detto, cerca di migliorarti e rimani fermo nelle tue scelte; vedrai che i risultati arriveranno.
Non sono le solite frasi fatte di qualche generale ma i consigli disinteressati di un "caporaletto"
A Bologna vidi scartare gente che aveva fatto la leva (che era più "massiccia" del VFP1) perchè "Non idoneo alla vita militare".
Per mariob
Hai fatto il militare a Saluzzo?
Mio Padre era a Torino nel 77-78 all'Ospedale Militare e racconta che spesso arrivavano i ragazzi di Saluzzo distrutti perchè era una caserma punitiva destinata agli ufficiali "belinoni" e "....si facevano il culo,ma senza inteligenza, infatti se ne suicidava uno ogni scaglione".
Per la tua esperienza personale era vero o è, come al solito, colpa di "Radio Naia"?
terzo scaglione.marzo 1981 caserma rebeggiani,di chieti scalo.scuola all.CC.
qui'sono,molto tempo dopo,al corpo di guardia della legione CC.di perugia.(il primo a DX)saluti
Nono scaglione '81.
CAR a Fano, il resto a Villa Opicina (TS) Caserma "G. Brunner"
Compagnia Comando e Trasmissioni.
Ciao, ti confermo che era una caserma punitiva ed effettivamente alla sera piangeva parecchia gente per la severità* imbecille che regnava, nel mio scaglione un ragazzo si è buttato dalla finestra per fortuna senza eccessive conseguenze, comunque la maggior parte si adeguava, ed eravamo abbastanza "belinoni" anche noi.Citazione:
Originariamente Scritto da Endopat
Personalmente mi sono congedato sempre come semplice artigliere con 103 giorni di punizione semplice e 7 di rigore, ma c'era da ridere lo stesso.
Ciao
Mio padre a militare negli anni 60 prima nella caserma Crespi di Imperia, sede del CAR del btg San Marco come "marinaio-esercito" personale di leva di marina.
Poi nella caserma Tenente di Vascello Bafile a Villa Vicentina sede del Battaglione.
ciao Mario,
vedo solo ora! Sono molto interessato a vedere se possibile altre foto di questi miei "papà*" spirituali! So che a Villa Vicentina c'era il Btg Isonzo, anello di congiunzione fra Lagunari e San Marco di oggi. Ai tempi miei, il BSM manteneva ancora una aliquota di ufficiali e s/uff.li dell'esercito, circa il 30% dei circa 500 uomini effettivi. Naturalmente prima che diventasse Reggimento.
OK, ragazzi, accettate anche i "pensionati"?
Allora vi riassumo in breve la mia, di naja:
Classe di Leva 1947
Inviato alle armi nel III contingente 1967, 10.10.1967
incorporato nell' 11° Rgt. Ftr. "Casale" CAR, giunto il 10.10.67
CAR e CAR Avanzato (incarico Assaltatore)
Non ho ancora capito dove ci portassero a sparare, dalla Caserma di Casale Monferrato, ma sicuramente le prove di occultamento notturno e altro ce le facevano fare sul greto di un fiume fitto di pioppi.- Altro posto ancora per il lancio delle bombe "da" mano.-
Assegnato Arma Fanteria
Tale al 53° Rgt. Ftr. Arr, Jalmicco di Udine 18.01.68
Giunto idem c. s.
Inviato in congedo illimitato il 18.12.1968
Questo come dallo stringato foglio matricolare caratteristico.- In realtà da Jalmicco fui inviato al I° Battaglione / 9^ Compagnia, nel distaccamento di Lucinico (GO) avente le Opere sul Monte Calvario.- (I^ linea e quindi occupazione opere giornaliera; per giungervi si attraversava la ferrovia UD-GO).- A turno poi le compagnie vennero distaccate a Fogliano di Redipuglia per l' addestramento all' assalto in zona carsica e quindi l' intero distaccamento, per gli "assalti a fuoco" sul Monte Pala (che nelle mappe attuali non sono riuscito ancora a individuare, mi sa tanto da nome convenzionale).- Niente sacco a pelo ma materassini gonfiabili "misura Vittorio Emanuele III" e io che ero e sono 1,81 emergevo di volta in volta o con i piedi o con la testa.- Tende solo per l' infermeria da campo, se non ricordo male.- Il resto in una specie di baita con piancito di legno.- il Distaccamento di Lucinoco comprendeva le Compagnie IX, X, XI e XII.- Il Comandante di distaccamento, almeno in quel periodo, era il capitano Salvatore Fratepietro, che altresì comandava anche una delle succitata compagnie, mi pare la XII^.- Il comandante la mia compagnia, la IX, 90 uomini in tutto, era il capitano Alessandro Piersanti.- Essendo il settore di competenza sul Monte Calvario e presumendo pertanto che mezzi blindati non vi potessero giungere, le nostre postazioni erano tutte del tipo "M", adeguatamente (si spera) protette dal Plotone Difesa Vicina di cui facevo parte.- Sul Calvario c' era anche la Polveriera del Distaccamento.-
Al CAR la mia compagnia era comandata dal capitano Amoresano (sic) di cui non ricordo il nome di battesimo.-
Non tutti i comandanti di compagnia del distaccamento erano capitani; vi era anche un Tenente (a 2 stellette).-
Arma in dotazione individuale FAL B/M 59 o per sostituzione del capo-squadra assaltatori (perché diavolo poi avevano fatto porta arma MG 42 uno zoppo!) anche la Maria Grazia suddetta.-
Non vi parlo nemmeno della ridicola SRCM "ammazzagalline" che ci portarono a tirare le prime volte al CAR, e qui centrai il bersaglio (tanto rumore ma poco effetto) buttando all'aria il cavalletto che lo sosteneva e sbrindellandolo tutto, ma si poteva stare tranquillamente a 20 metri con l' elmetto tirato appena giù sugli occhi e non succedeva niente!
Altre armi manipolate al CAR: carabina winchester M1, Garand, Enfield, BrEn, BAR.- Il BrEn era in via di dismissione quando lasciai Casale Monferrato per Jalmicco.-
Il 53mo Rgt Ftr era considerato un Rgt da sacrificare in caso di attacco dall' est e le perdite venivano considerate in ragione del 90% degli effettivi.- Molto rassicurante, no?
Le altre 3 compagnie avevano opere in pianura, torrette di carri su basamenti tipo bunker comprese, a uso controcarro, ovviamente, immancabilmente "camuffate" da depositi ANAS.-
Che mi risulti, i cannonieri erano addestrati al solo tiro teso su bersagli non oltre i 1.000 metri.-
Le postazioni della mia Compagnia, sul colle, erano di due tipi, pur essendo essenzialmente dei pillboxes; quelle incassate sulle pareti della collina stessa e quelel emergenti, immancabilmente mascherate da covoni di fieno, salvo estemporanee ri-mimetizzazioni con vegetazione stagionale fresca.-
Molto triste infatti che per la libera uscita, dato che il nostro territorio di competenza arrivava fino al ponte sull' Isonzo, per arrivare al capoluogo (Gorizia) dovevamo chiedere il permesso fuori presidio.- Ma mannaggia non riesco a trovare nemmeno un ex commilitone, anche se eravamo al 90% provenienti dalle Tre Venezie!
Un saluto a tutti
Bruno "baffobruno"
Io ho fatto il trasmettitore al 7° Reggimento Alpini di Feltre come volontario....L'esperienza più bella della mia vita...
Un altro pensionato:Classe di leva 1951,arma:Genio, grado:Geniere,incarico: 109 mascheratore, taglia maschera antigas 3°, avviato al 28° reggimento C.A.R. distretto di Fano il 6.6.1971, il 5.8.1971 alla Scuola Genio Pionieri,poi trasferito il 18.11.1971 al VII battaglione Genio Pionieri di Riva del Garda,facente parte del IV° deposito misto di Trento, congedato il 21.9.1972. Allego foto
Ecco, parliamo un attimo della polveriera di Lucinicco (Monte Calvario).Citazione:
Originariamente Scritto da baffobruno
Ho avuto modo ultimamente di visitarla piuttosto a fondo (è attualmente in uso alla protezione civile a fini di addestramento).
Tuttavia in mezzo alla vegetazione sono riuscito ad individuare solo una serie di magazzinetti, semi-interrati... ma c'è una leggenda metropolitana che parla di un deposito sotterraneo o di un bunker, dei quali però non ho trovato traccia...
Tu ne sai qualcosa?
Caro Franco,
non che fossi sempre di servizio alla polveriera, ma mi pare di rammentare che il deposito di munizioni (riservetta) fosse caratterizzato dalla copertura di cavi che costituiva la "gabbia di Faraday" per lo scarico a terra di eventuali fulmini.- Mi sembra di rammentare che l' intreccio scendesse dal tetto con una gabbia di piattina di ferro fino a conficcarsi profondamente nel suolo.-
Potrebbe anche essere che nel frattempo sia stato rimosso.-
Un saluto
Bruno
^^^^^
P.S.: l' area era presidiata da postazioni M con mtg (all' epoca) del tipo Breda 37 e Breda 38 cal. 8mm, in pratica due tipi differenti di pillboxes, oltre alla presenza di Squadre Difesa Vicina che operavano all' esterno con gli Assaltatori in gruppi di 6 (2x mitraglieri e 4x assaltatori nel senso stretto del termine).- In questo caso si aveva la MG 42 per i mitraglieri (porta-arma e porta-munizioni e il Fal BM 59 più le bombe a mano "ammazzagalline" - SRCM - per gli assaltarori).-
Le postazioni in rilievo sul piano della collina erano generalmente mimetizzate da covoni di fieno, mentre quelle incassate sui fianchi erano difficilmente distinguibili anche se lasciate allo stato originario.-
Ciao Enzo,Citazione:
Originariamente Scritto da EnzoLuca
ma lo sai che nella tua caserma ci sono passati in tanti? Dai Volontari di Sardegna nel 43 agli americani dal 45 in avanti...
Parli della Brunner vero?Citazione:
Originariamente Scritto da BKG
In effetti sapevo che aveva una storia alle spalle e le strutture murarie lo dimostravano [icon_246 .
Non so in che stato adesso sia ma mi sa che c'è stata una smobilitazione. :x
Forse qualche triestino ci può dire che fine ha fatto questa gloriosa caserma.
solo ora vedo questo topic! per quel che mi riguarda ho servito in aeronautica militare nel mitico 273°corso v.a.m. (vigilanza aeronautica militare) , per la buffa :equivaleva al 2°scaglione 1996
partito a 18 anni appena compiuti...ero proprio ancora un bambino!
2 mesi e mezzo di c.a.r. al s.a.r.v.a.m. di Viterbo , una breve presenza a Ghedi (bs) e poi al 63° deposito territoriale a.m. di Fornovo Taro .... da nobile V.A.M ....declassato a lavapiatti , poi a camerire e infine a cuoco...alla fine della ferma ero cresciuto di 9 kg di peso...e non erano muscoli!!
eccole foto: la prima fatta a Viterbo col compagno di branda (purtroppo sono quello davanti)
la seconda in d.r.o.p. a casa dell'allora mia ragazza ora diventata mia moglie
Ho rimandato la visita di leva (marina) a causa di una frattura alla gamba e dopo un paio di mesi la ho fatta e mi hanno fatto rivedibile per terra ad Udine...Quando la ho fatta lì mia moglie e io aspettavamo la prima figlie e da lì è venuto fuori il congedo a tempo indeterminato.... Se devo dire la verità* mi è andata benissimo così perchè non sono mai stato uno che obbedisce e basta,senza discutere quello che mi sembra sbagliato e penso che mi sono risparmiato moltissime grane evitando la naja.....
Ciao da Franz
Sinceramente non posso condividere il tuo ragionamento, perchè dai maggiore risalto agli aspetti negativi della vita militare.
Negare che molto (troppo) spesso si debba ubbidire a ordini che paiono privi di senso equivale a mentire; però la vita militare non è, secondo me, solo questo.
Io sono figlio di un medico, vengo dal Nord, ho fatto il Liceo Scentifico; la mia scelta di arruolarmi mi ha portato a confrontarmi con persone che per provenienza, istruzione, strato sociale (non prendetemi per Classista) non avrei mai potuto conosere altrimenti.
Con alcuni ho stretto amicizia, con altri no, ma ho potuto comunque imparare qualcosa da quasi tutte le persone che ho incontrato.
Ovviamente nella mia vita militare non tutto è andato secondo i miei desideri.
Ancora ricordo lo sconforto che provai quando mi dissero che venni assegnato ad un reparto Logistico e non ad uno "Operativo", ancora peggio quando venni scartato nei concorsi.
Non tutto é piacevole, come quando mi toccò fare il piantone per un fine settimana, non c' erano le sedie e dovetti restare tre giorni impiedi senza sigarette, senza spiccioli per le macchinette, senza niente da fare se non aspettare un ispezione.
Anche montare di guardia A Natale praticamente senza dormire per quattro giorni non fu piacevole, ma in quell' occasione l'amicizia con gli altri ragazzi che erano con me mi aiutarono a sopportare quella prova e oggi, due anni dopo ricordo quell'esperienza positivamente.
Poi c' è il lato professionale in senso più stretto.
Secondo me non c'è niente come partecipare ad una marcia, "sbalzare" per tutta la giornata, dormire su una branda o in una tenda, potrei farlo giocando a soft air, ma,sempre secondo me, non sarebbe la stesa cosa.
"Niente che mi dia le stesse sensazioni" per dirla come in un film.
[attachment=0:2jdedava]SV500096.JPG[/attachment:2jdedava]
Ovviamente non è necessario fare il Militare per capire tutto questo; ma io queste cose le ho capite solo con le stellette al bavero.