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		2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Ciao a Tutti,
 Chi mi sa dare maggiori info del 44° RGT. Fanteria??? Questo giovane ragazzo a cui è stato intitolato il secondo plotone era un amico della mia famiglia, lo ho trovato in mezzo a delle carte di mio nonno che mio padre mi ha fatto vedere.
 
 Immagine:
 http://www.milistory.net/Public/data...7_PICT1764.JPG
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 Ciao
 
 Vincenzo
 
 
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		Ciao a tutti,
 
 Nel 1940, il 44° reggimento di Fanteria era inquadrato nella Divisione Forlì (36^) insieme al 43°, al 36° rgt. d`artiglieria d.f. e alla 112^ legione CC.NN. d`assalto. Sede della divisione nel 1939-40: Saluzzo.
 
 Dal volume "L`esercito e i suoi Corpi":
 
 "Il 10 giugno la divisione è schierata lungo il confine italo-francese a difesa del settore di Val Maira nell`Argentera, tra Rocca Peroni e M. Maniglia. In un primo tempo mantiene un atteggiamento difensivo e il 22 giugno attacca le posizioni nemiche della conca di Meyronne e del nodo stradale di Condemine, aggirando da nord le difese di Viraysse. Le posizioni fortificate di Bec du Livre e Tete Dure cadono nelle mani della Divisione e il 23 viene occupato Molbosset, viene raggiunta la sponda sinistra del torrente Ravin e la periferia del villaggio di Larche.
 Nel 1941 è trasferita in Albania..."
 
 La brevissima campagna di Francia, come è noto, ci costò molte perdite soprattutto tra i congelati in quanto dal 1° giugno precedente erano stati ritirati, alle truppe, gli indumenti speciali essendo, da quella data, in uso la divisa estiva. Scoppiata la guerra e si dovettero prendere posizioni anche al di sopra dei 2 mila metri i soldati si ritrovarono con le pezze da piedi e non con i calzettoni di lana...
 L`equipaggiamento speciale invernale ritirato non venne ridistribuito...
 
 Il motto del 44° fanteria era "Salvo il vessillo, fulgida la vittoria" e si riferiva a un episodio della guerra del 1866 contro gli austriaci.
 
 
 
 
 Ciao
 
 Fante71
 
 
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		Ciao Fante71,
 Ti ringrazio per le informazioni che mi hai dato, sono davvero importanti.
 
 Grazie e alla prossima
 
 Vincenzo
 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		...la ricerca sulla Forlì ha prodotto un risultato assolutamente inaspettato. 
 Sperlinga Carmelo di Catania perì proprio sul fronte occidentale descritto da F.M.
 Ieri riordinando i documenti di mio zio che al tempo era Colonnello Comandante fù invitato all'inaugurazione del "cippo" caduti della Divisione avvenuta nel 1950.
 Tra i nomi scolpiti è presente il Fante Sperlinga Carmelo .
 Per ulteriore ricerca mi riservo di fare approfondimenti sui documenti ma la città di Catania, in quello scenario , patì la perdita di altri tre tra truppa e sottufficiali.
 
 (non sò se sia il caso di trascrivere la relazione che fece mio zio al suo comando che mette in evidenza la non preparazione italiana ,in quel preciso momento, ad affrontare lo scontro).
 
 Aggiungo foto del Cippo-Lapide .
 
 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Un Doveroso Tributo e porta i miei saluti ai parenti . 
 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Nella colonna di destra si trova il nome del caduto .
 La Lapide fù posata a Saretto (Acceglio) che dovrebbe trovarsi in provincia di Cuneo.
 
 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		..una nota di riflessione proprio per le cause che portarono alla morte del Sperlunga. 
 Questa foto fù scattata sul Fronte Occidentale durante un trasferimento. Da notare che oltre all'entrata in fretta e furia ,nel caos generale, i magazzini rifornirono non con materiale da montagna ma con quello che si aveva. Camicia in flanella....nemmeno l'ombra  e così via via per tutto il materiale. Ehh...i regolamenti e la logica non furono proprio per nulla considerati !!!
 
 
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		Allegati: 2 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		
	Citazione: 
		 
 ... non sò se sia il caso di trascrivere la relazione che fece mio zio al suo comando...
 
 ... certo che è il caso.
 
 [attachment=1:2l54lhg4]IMG_0001.jpg[/attachment:2l54lhg4] [attachment=0:2l54lhg4]IMG_0002.jpg[/attachment:2l54lhg4]
 
 Saluti
 
 fm  [264
 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		bella ....ne avevo vista una in ebbauu ma ad una cifra fuori dalla mia personale idea.
 
 Mi prendo qualche ora nel fine settimana per completare ed avvisare chi chiese info ( ben 5 anni fà)
 
 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Intanto un più datato riferimento del glorioso Reggimento durante la prima guerra. 
 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Odg n° 1 del 10 Giugno 1940 - XVIII 
 
 L'ora attesa con indefettibile fede è scoccata.
 La nostra operosa preparazione si conclude nel modo da tutti sperato: l'azione.
 Azione nel rivendicare territori e diritti nostri per coronare l'opera del Risorgimento,per dare alla Patria l'indipendenza del suo lavoro,la sicurezza del suo mare, la via libera alla sua legittima espansione.
 Nel nome di questi ideali la I^ Armata affronterà le prove che l'attendono con abnegazione , con fermezza, con valore.
 E questo Piemonte che in tempi oscuri per l'Italia disunita fù secolare campo di battaglia, accoglierà l' Esercito Nazionale reduce con le insegne vittoriose.
 
 Saluto alle Bandiere ed ai Labari !
 Saluto al Re Imperatore !
 Saluto al Duce !
 
 
 Il Generale Comandante della I^ Armata
 Pietro Pintor
 
 
 
 ..................................................  ..................................................  .........
 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Odg del 25 Giugno 1940 
 
 Ufficiali, sottufficiali e soldati della 1^ Armata !
 
 Il destino della Nazione, la saggezza del Governo, la forza delle armi hanno condotto oltre le Alpi verso la vittoria le Bandiere della Patria.
 Forti nell'ardimento e consapevoli della giustezza della causa, avete attaccato e superato munite difese nemiche , in una lotta resa asprissima dal terreno e dalla stagione .
 Saranno di luminoso esempio i camerati caduti sulla via dell'onore: ad essi oggi si volge il nostro commosso saluto, sempre si volgerà il nostro ricordo ammirato.
 
 Saluto al Re e Imperatore !
 Saluto al Duce !
 
 Il Generale Comandante della 1^ Armata
 Pietro Pintor
 
 
 
 
 ..................................................  ..................................................  .....
 
 
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		Allegati: 2 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		... altra
 
 
 [attachment=1:2tprubgc]IMG_0001.jpg[/attachment:2tprubgc] [attachment=0:2tprubgc]IMG_0002.jpg[/attachment:2tprubgc]
 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Ora veniamo al cartaceo queste le ripetute richieste (inascoltate)
 Notare la vicinanza dei fogli d'ordine.
 
 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		..il terzo e ne seguiranno altri sullo stesso tono .....e sempre disattesi! 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Ora le righe che andrete a leggere sono a posteriori dei fatti tragici per alcuni versi nonostante la Vittoria.
 Questo fortuito caso mi dà opportunità di trascrivere quella forte emozione che mio zio ebbe nel condurre il Reggimento e la sua incaxx....tura per le sorti di così tanti morti per congelamento . Quanto vite sacrificate per "disattenzioni" da parte dei Comandi....
 
 "Il 44° lasciava il 1 Giugno la sede invernale di Saluzzo e Savigliano per trasferirsi in Val Maira dove avrebbe dovuto effettuare l'addestramento al combattimento ed al tiro . Per i trasferimenti furono impiegati dai tre ai quattro giorni e quando si stava iniziando il ciclo d'addestramento , i reparti furono distaccati sulla fascia di confine oer attuare il P.R. I2 .
 Quindi, per esigenze d'ordine superiore, il programma addestramento subì un arresto al suo inizio.
 Ricordo che l'equipaggiamento della truppa non era quello da montagna bensì quello normale. [Anche se era estate al di la delle disposizioni , ai reparti dislocati in alta montagna non andava ritirato l'equipaggiamento adeguato].
 Anzi alle reclute incorporate tra il 20 ed il 30 Marzo ed ai richiamati (350) che raggiunsero il Rgt, verso il 19 Giugno, cioè pochi giorni prima della battaglia, iniziata il 22 , furono distribuite camice di tela in sostituzione di quelle in flanella.L'inquadramento è noto ma lo ricordo per metterlo in evidenza......
 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		...nel mese di Novembre e Dicembre 1939 furono inviati in licenza illimitata gran parte degli Uff.li di complemento richiamati che avevano svolto il ciclo addestrativo dell'estate '39 e collocati in congedo quelli di classi anziane ritenuti limitatamente idonei alle fatiche. Poco prima della partenza del Rgt. per il campo, 3 Capitani in s.p.e. furono destinati ali Comandi delle Grandi Unità ed 1 in servizio di volo perchè compresi nel Bolletino di mobilitazione - parte 2, ed altri 2 trasferiti ad altri enti, cosicchè il Rgt. rimase nel complesso con : 
 5 Uff.li Superiori in s.p.e. , 1 Capitano in s.p.e. , 17 tra Sottotenenti e Tenenti in s.p.e.
 La forza dei reparti , per disposizioni superiori, era ragguagliata al 75% di quella d'organico di guerra.
 Tali particolari li metto in evidenta non perchè voglia attribuire alla prospettata situazione , la causa di eventuali appunti che possano essermi mossi, ma solo per affermare che malgrado tale situazione , di fatto il morale del Rgt. si mantenne altissimo prima, durante e dopo l'azione. Ne' i grandi disagi, dovuti alle condizioni proibitive del tempo e di ambiente durante i tre gg. di aspri combattimenti , valsero ad affievolire lo spirito combattivo dei Fanti, spinti dalla molla dell'esempio e della accurata preparazione spirituale svolta in precedenza con fervida fede.
 Del resto il miglior elogio al comportamento del Rgt. è venuto dal giudizio disinteressato espresso dall'avversario il giorno 25 ad alcuni Uff.li da me inviati a parlamentare per il ritiro dei gloriosi caduti.
 Unanimamente gli Uff.li Francesi ebbero parole di alta ammirazione , per lo slancio con cui i Fanti Italiani attaccarono e superarono le munitissime posizioni da essi ritenute imprendibili, tanto da essere convinti di aver di fronte truppe arditissime , attrezzate e specializzate a combattere in alta montagna.....
 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Il 20 Giugno il Rgt che fino al giorno prima aveva una dislocazione rispondente ad uno schieramento prettamente difensivo, iniziava i movimenti per assumere schieramento offensivo conseguente al disegno di manovra del Comando di Divisione, per azione che si presumeva imminente.
 La zona d'azione era opposta a quella alla quale fino allora si era indirizzato l'orientamento mentale e topografico di tutti.
 Lo schieramento delle artiglierie nel settore (difensivo anch'esso) subì qualche variante per l'attacco, ma non poteva essere adeguato alle esigenze richieste per l'appoggio, per la mancanza di artiglierie capaci ad operare in montagna.
 Il I° Btg che trovavasi in primo scaglione all'estrema destra della sistemazione difensiva della Divisione, dopo due tappe laboriose con tempo avverso , raggingeva la dislocazione fissata ( riserva divisionale) alle 9.30 circa del giorno 22 Giugno ovvero mezz'ora dopo l'inizio attivo di preparazione.
 Nel quadro dell'azione, io ero al comando della colonna centrale di Divisone  ed avevo a mia disposizione il II° ed il III° del 44° oltre ad unità mortai del Btg Divisionale.
 Alla mia sinistra operava il 43° Ftr, alla mia destra il btg Alpini Val Maira.
 La colonna ai miei ordini doveva sboccare dalla linea di confine dal C. Sautron(q.2719) con obbiettivo di confluenza Ubayette-Ubaye. Il Reggimento aveva il compito di eliminare tutta la sistemazione difensiva del Viraysse col concorso del Btg.Alpini val Maira che dal Colle della Portaiola doveva minacciare sul rovescio tale zona fortificata, per facilitare l'azione della colonna di centro.
 Per giungere sull'obbiettivo dell'attacco , il Rgt. era costretto ad attraversare una stretta dominata sulla destra dalla pendici sud-est di Som.te della Mejna e sulla sinistra dai roccioni di quota 2783(in primo tempo) e dalle fortificazioni dei Viraysse e dal tete Dure successivamente(pendici sud-occidentali).
 Gli ostacoli di primo piano furono eliminati con azione diretta del Rgt e quello di sinistra,di secondo piano, fu' eliminato nella parte superiore con colpo di mano fatto eseguire dal Comando di Divisione  durante la notte del 21.
 Le difese del Viraysse furono affrontate direttamente dal II° btg. prima e poi dal III°. L'azione contro la zona fortificata del Viraysse fece ottenere sensibili progressi tanto da raggiungere qusi la sommità dei rocciosi con azioni di grosse ed ardite pattuglie.
 Dopo grandi difficoltà, attraverso terreno insidioso ed impervio, alle ore 17.30 del giorno 22, un plotone al comando di un ardito Ufficiale, riesce ad assicurare a destra il collegamento col Btg. Val Maira,che, per ragioni a me sconosciute, si trovava ancora molto arretrato rispetto alla colonna centrale e precisamente sul meridiano di Lac du Vallonet.
 Tale circostanza rese maggiormente contrastata l'azione della colonna centrale che, come da ordine del Comando di Divisione, avrebbe dovuto essere agevolato dalla colonna di destra.
 Intanto mentre hanno inizio le prime perdite in morti e feriti, le condizioni climatiche, che perdurarono particolarmente avverse, provocarono il lento e laboriosissimo sgombro di molti colpiti per congelamento - circa 350 -
 La circostanza pertanto vista la consistenza ridotta del reparto(al 75%) nonostante la capacità offensiva ed il morale alto, subì gravi riduzioni in efficienza. Reputo anche opportuno mettere in evidenza che i congelamenti furono conseguenza delle pessime condizioni atmosferiche e dalle soste forzate imposte durante il combattimento.
 Vi furono congelati anche presso le truppe Alpine che disponevano (loro) di equipaggiamento invernale. Comunque il fatto del congelamento ed il numero dei congelati , nel caso contingente, vanno attribuite sia alle eccezionali condizioni atmosferiche come pure all'assoluto insufficiente  e non idoneo equipaggiamento.
 
 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		...La notte sul 24 , in analogia a disposizione emanata dall'Autorità Superiore, mi venne ordinato dal Com.te di Divisione , la prosecuzione dell'attacco per successive 24h, sugli stessi obbiettivi.
 Nell'ordine pervenutomi mi si confermava come in quello iniziale che l'azione doveva condursi con spregiudicata risolutezza pari alla grandiosità dei destini e dell'importanza storica del momento ed in considerazione anche della grave crisi morale del nemico, che si riteneva in atto, per effetto degli insuccessi sul fronte tedesco. Con l'ordine della prosecuzione dell'attacco, venne posto a disposizione il I° Btg del Reggimento , già riserva Divisionale, che nella serata del 22 aveva serrato nella zona del Colle di sautron.
 La situazione alle ore zero del 24 Giugno era la seguente:
 a) Situazione nostra: II°-III° Btg. a stretto contatto col nemico ad ovest delle propaggini sud-est di Som.te de la Mejna ed a cavallo dell'impluvio che dalle batterie del Viraysse scende su Ravin de Rouchouze.
 b) Situazione nemica: di questa erano noti solo i centri di fuoco in caverna che si erano manifestati in fase di attacco. Era sconosciuto l'effettivo schieramento delle artiglierie e le notizie sulla sistemazione avversaria in profondità erano assai limitate.
 
 
 .....continua [argh
 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		...Alle ore 12.21 del giorno 22(quando le condizioni della nebbia consentirono lo sblocco del colle) il II° btg inizia l'attacco,fissando frontalmente le difese del Viraysse,cercando di aggirarlo per la destra.
 Verso le ore 14.00 giunto all'altezza di Lac de Viraysse,la reazione d'artiglierie e d'armi automatiche diviene di grande intensità tale da ostacolarne l'ulteriore movimento.
 Viste le difficoltà di proseguire col solo II° btg ,perchè battuto sul fianco destro da mitragliatrici improvvisamente rivelatesi, impiego il III° btg affiancandolo alla destra del II°, per ampliare l'occupazione e proteggere il fianco da minacce in atto e dare nel contempo impulso d'azione.
 Così i reparti impegnati possono per quanto con sensibile difficoltà, proseguire.
 Successivamente però, intenso fuoco di mitragliatrici in caverna e d'artiglieria, rende particolarmente difficile il progresso dei due battaglioni.
 Questi trascorrono la notte sul 23 e detto giorno esplicando attività di pattugliamento sul fronte e sui fianchi , onde evitare sorprese e riconoscere la precisa dislocazione dei centri di fuoco nemici.
 Questa prima fase dell'attacco è stata molto bene accompagnata dalla Batt. Regg. da 65/17 - dalla compagnia Mortai Reggim.le e da un plotone da 47/32 Div. , in posizioni a cavallo del Colle Sautron.
 In ottemperanza agli ordini del Comandante di Divisione di proseguire l'azione, il giorno 24 impiego il I° btg , scavalcando il II° per tendere all'aggiramento del Viraysse da sud, in concomitanza al III°.
 Allo stesso confermo il compito di continuare a fronteggiare il Viraysse , fissandone le difese, cercando di aggirare il forte stesso sulla destra (da Nord) ; al II° btg. d'impegnare , fissandole quelle che lo fronteggiano.
 L'attacco riprende alle prime luci dell'alba e mentre il III° btg. incontra tenace resistenza, il I° btg., con adeguato dosamento di forze, raggiunge i suoi elementi più avanzati,l'impluvio che, partendo dalle pendici Sud-Ovest del Forte Viraysse, s'immette nel Ravin de Rouchouze. In quell'istante un'improvvisa schiarita dà modo al nemico di rendersi perfettamente conto dell'entità dell'attacco. Allora si scatena un violentissimo fuoco di artiglieria che si abbatte sul fronte e sul tergo dei reparti avanzati del I° btg. , raffiche di mitragliatrici colpiscono i reparti frontalmente , sul fianco ed a tergo, mentre un nutrito fuoco di repressione con bombarde, vi si aggiunge .
 Ciò nonostante il I° btg. , in realzione agli ordini ricevuti, continua ad avanzare, fino a che un duplice ed a tratti triplice ordine di reticolati intatti, ne arresta irreparabilmente il movimento a poco più di 200 metri dalle mitragliatrici nemiche, che essendo in appostamenti blindati, non fù possibile neutralizzare.
 In questo momento io (Co.Com.te) che dalle 07.30 mi trovavo sul posto e seguivo l'azione del Reggimento , resomi conto dell'impossibilità per il I° btg. di superare la barriera di fuoco e di difese accessorie che sbarrano la strada, decido di disimpegnare il II° btg. , con l'intenzione di lanciarlo sulla sinistra del I°btg. , per tentare con azione a largo raggio , di dare nuovo impulso al movimento.
 Ordino nel contempo al comandante del III° btg. , di insistere tenacemente sulla sua azione, tentando di raggiungere le Caserme del Forte viraysse, per così alleggerire il cerchio di fuoco che si stringe sul I° btg, considerato anche che la colonna di destra ( Btg. Val Maira) in posizione sempre arretrata , non è in grado di facilitare il nostro duro compito .
 Mentre il II°btg. effettua i suoi movimenti per assolvere la missione affidategli, personalmente organizzo una base di fuoco con armi d'accompagnamento di detto btg. e con mortai da 81 della Comp. Reggm.le , sul secondo roccione Sud-Est del Vairaysse, per attenuare le conseguenze del fuoco avversario che continua a battere la I° in posizione avanzata e senza possibilità di riparo.
 Non è possibile far intervenire l'Artiglieria Divisionale perchè le comunicazioni telefoniche si fanno sempre più laboriose ed aleatorie, in quanto i collegamenti a fili vengono sconvolti dall'artiglieria nemica- quelli radio ed ottici sono impossibilitati a funzionare causa le avversissime condizioni meteo. Mi è noto d'altra parte , che l'artiglieria Div.le nella situazione contingente , non è in grado di appoggiare i reparti impegnati , perchè fuori dalla portata di tiro utile , dato il suo schieramento.
 Il II° btg. portandosi dietro il roccione Nord- Est, quota 2000, in posizione d'attesa nonostante le perdite ed i numerosi casi di congelamento , è pronto a riprendere l'avanzata, quando in seguito ad esame della situazione, mi convinco dell'impossibilità di poter, con i soli mezzi a mia disposizione e per effetto della complessa sistemazione nemica, realizzare ulteriori progressi, per cui decido di arretrare l'azione. Insistere avrebbe signicato il sacrificio di numeroso vite, senza ottenere risultati di sorta oltre quella già conseguita.
 Ordino all III° btg. di persistere nel suo compito , allo scopo di distogliere l'attenzione del nemico dal I° btg ; al comandante dello stesso comunico di disimpegnarsi con calma ed avvedutezza , approfittando della tormenta di neve che imperversava d'improvviso e che limita la visibilità a pochi metri, ripiegando a gruppi dietro al II° btg., il quale occupa un'altura che sbarra la strada di Ravin de rouchouze.
 
 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Le perdite complessive del Reggimento furono:
 - Ufficiali caduti: 1 del Btg. Mortai Div.le
 - Truppa caduti:  24 sul campo + 2 in seguito a ferite.
 - Feriti accertati:  63
 - Congelati ospedalizzati: 505
 
 Tali perdite , da considerarsi assai lievi in confronto alle difficoltà superate, ai risultati conseguiti, alla intensa reazione di fuoco spiegata dal nemico, alla ostinata resistenza , non possono dare l'esatta sensazione dell'aspra lotta sostenuta dal Regg.to.
 La ragione, a mio avviso, che ha influito a contenerle nel limite assai ristretto, dovesi ricercare essenzialmente nella limitata visibilità che impediva l'osservazione del tiro, anche alle più brevi distanze, ripercuotendosi direttamente sulla sua efficacia.
 Chi ha seguito il Regg.to nei tre giorni di lotta, su terreno impervio, in condizioni atmosferiche proibitive, contro un nemico a noi molto superiore come massa di fuoco, forti di armi ed apprestamenti blindati contro i quali nulla poteva il nostro fuoco, può valutare lo sforzo compiuto dai Valorosi Fanti magnifici in ogni momento.
 Essi fronteggiarono ogni avversità con animo sereno ed invitto, animati da uno spirito di sacrificio degno del più alto elogio. Affrontarono i rischi della battaglia, senza tentennare, con morale elevatissimo e con entusiasmo tale da trovare in un momento di lotta la gioia di cantare l'Inno Savoia.
 I caduti, alcuni dei quali raccolti nel pomeriggio del 25 , vicino ai reticolati con ancora le armi e le bombe strette in pugno, i feriti e le diverse centinaia di congelati , sono a testimoniare che i combattenti , inaspriti dalle condizioni avverse del tempo, sono stati duri e la resistenza nemica tenace quanto eroico il comportamento della Truppa.
 Il I° btg.  ha iniziato l'azione , che aveva e doveva avere carattere di assoluta spregiudicatezza, con slancio ed ardore, ha combattuto per oltre 5 ore, in difficili condizioni di terreno e di clima, senza ausilio di artiglieria d'appoggio.
 In conclusione, il Reggimento ha raggiunto , con i soli suoi mezzi, in territorio Francese e dopo aspra lotta, obbiettivi reali e concreti, portando nell'azione complessiva della Divisone Forlì un alto e decisivo contributo , costringendo l'avversario sotto i colpi dei suoi battaglioni , ad abbandonare posizioni formidabili e ritenute da lui stesso imprendibili, facilitando in tal modo anche l'azione delle colonne laterali.
 
 
 Sono certo che questa relazione potrà dare spunti ancor oggi a riflessioni dell'alto valore dei nostri Fanti.
 
 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Ritrovamento effettuato sui luoghi di battaglia del giugno 1940 del 44° RF Forlì.
 
 [attachment=0:1mrr8b8g]HD103817_x.jpg[/attachment:1mrr8b8g]
 
 Fregio frontale per Adrian e/o bustina in ottone del 44° Reggimento Fanteria Forlì di Saluzzo (CN)
 (Anno di costituzione: 1859) - Motto: Salvo il vessillo, fulgida la vittoria.
 
 Onore ai caduti, disonore agli inetti alti comandi
 
 Saluti
 
 Breda
 
 
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		Allegati: 4 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		@ Breda: 
 
 il 44° ha origine nel 1859 e ne fu nucleo pricipale il 4° reggimento  organizzato da Governo Provvisorio Toscano con i volontari accorsi per la 2.a guerra d'indipendenza. Assunse il nome di 24° rgt. di ftr. e nel settembre insieme al 23° prese il nome di Brigata Forlì. Nel gennaio del 1860 assunsero l'ordinativo di 43° e 44° reggimento di fanteria passando nell'Armata Sarda, poi Esercito Italiano, nel successivo marzo...
 Il colore distintivo della brigata - bavero - era il giallo canarino filettato di rosso:
 
 [attachment=1:vqqh42wl]Vuota 1.jpg[/attachment:vqqh42wl]
 
 Mentre la truppa aveva le nappine ai kepì di colore turchino con disco bianco con il numero della cp. e la lettera D per il deposito in rosso. Per gli appartenenti al piccolo stato maggiore era completamente turchina:
 
 [attachment=0:vqqh42wl]Nappine.jpg[/attachment:vqqh42wl]
 
 Questo nel 1859/60...
 
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 Molto bello il fregio, sicuramente utilizzato per la bustina.
 
 Negli anni '30 il reggimento era di stanza a Novi Ligure, dal 1939 a Saluzzo poi in zona di guerra ...
 
 Queste le gloriose mostrine dal 1934:
 
 [attachment=3:vqqh42wl]2 righe corte.JPG[/attachment:vqqh42wl][attachment=2:vqqh42wl]Copia di 2 righe corte.JPG[/attachment:vqqh42wl]
 
 Saluti
 
 fm [264
 
 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		questo il glorioso (suo) fregio 
 
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		Allegati: 1 Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		..cartolina ricordo di alcuni caduti. 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
		Karl:
 
	Citazione: 
		 
 questo il glorioso (suo) fregio
 
 ehm, volevi dire il suo glorioso distintivo divisionale.
 
 fm  [264
 
 
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		Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga 
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		Buongiorno, sto facendo una ricerca sul Cimitero di guerra di Saretto e mi sono imbattuto in questa discussione. Molto interessante, purtroppo non riesco più a vedere le immagini allegate perché forse è passato troppo tempo dalla discussione. Posso dire che la lapide fu inaugurata nel luglio 1950 e il terreno per il Cimitero venne confiscato già nel maggio 1940 prima dell'entrata in Guerra. Nel 56 se non erro il cimitero venne danneggiato da una valanga e le salme vennero restituite ai familiari o inumate al cimitero di Acceglio dove restarono fino ai primi anni 80 quando vennero traslate in qualche sacrario ma non so quale. I nomi incisi sulla lapide non sono tutti di caduti appartenenti alla divisione Forlì, ma vi sono anche caduti del 1' e 2' Alpini, artiglieri,  CC.NN , Autieri, chi volesse aiutarmi in questa ricerca mi farebbe un grosso piacere. Al momento ho individuato solo 36 caduti su 55 come specialità e circostanze del decesso.
 Grazie