Lysander Vs. Leone Marino 1940

Nel 1940 l’ invasione tedesca dell’ Inghilterra era una possibilità più che concreta, sulle coste francesi si ammassavano truppe e naviglio in vista della “Operazione Leone Marino”. Ciò spinse le autorità militari britanniche a sperimentare – e in qualche caso adottare – armamenti inusuali, spesso di ripiego o a bassa tecnologia, la cui efficacia in combattimento resta piuttosto dubbia (si pensi alle picche date in dotazione alla Home Guard, realizzate fissando baionette dei Martini-Henry su spezzoni di tubo in piombo). In campo aeronautico furono portati avanti bizzarri progetti per ottenere velivoli a basso costo in grado di mitragliare a bassa quota le spiagge oggetto dello sbarco. Il primo prototipo del velivolo leggero Westland Lysander (matr. K6127) fu estesamente modificato accorciandone la parte posteriore della fusoliera e dotandolo di piani di coda sdoppiati, tra i quali era posizionato l’ armamento (una torretta quadrinata tipo Boulton-Paul, comandata elettricamente a distanza). Il progetto fu ideato a Yeovil all’ inizio del 1940, ma in seguito ai bombardamenti nazisti, i disegni dettagliati e i lavori di modifica vennero realizzati a Hove, presso la carrozzeria automobilistica Harringtons, dove la Westland aveva decentrato alcuni impianti. Il prototipo, dotato di un simulacro in legno della torretta, venne portato in volo per la prima volta dal collaudatore Harald Penrose, che definì il velivolo come estremamente maneggevole nonostante le estese modifiche al progetto originale. Nel 1941 in vista dell’ invasione della Russia, Hitler ordinò la temporanea sospensione dei preparativi di sbarco, poi definitivamente annullati. Il prototipo quindi non venne mai messo in produzione, ma i Lysander di serie furono estesamente usati come velivoli di collegamento e supporto ai partigiani europei, vista la capacità di decollo corto da piste rudimentali. L’ aereo matricola K6127 sopravvisse almeno sino al luglio 1941, quando venne fotografato a terra e in volo.