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Haimè... devo concordare con le precedenti disamine:
- soggolo palesemente repro di recente produzione cecoslovacca - lo si evince da profilo clip di serraggio e da trama della canapa;
- patte con caratteristiche costruttive totalmente dissimili da quelle montate di fabbrica all'epoca e con timbri di assoluta fantasia;
- tutto può essere ma non ho traccia della marchiatura di taglia sul cerchione in NESSUNO dei 70 "ungheresi" presenti e censiti nel mio database, l'evidenza mi indirizzerebbe anche qui verso un componente rimaneggiato;
- per quanto riguarda la verniciatura all'interno noto zone sottostanti la vernice che paiono camolate dalla ruggine mentre all'esterno la patina pare artefatta. Probabilmente l'elmo è stato riverniciato ma dire quando e come - se operazione effettuata in tempi remoti o l'altroieri con successivo maldestro invecchiamento artificiale - è impresa che attraverso delle foto risulta abbastanza ardua. Lascio quindi in sospeso mie conclusioni anche se considerando che per gli elementi precedenti le immagini si commentano da sole mi indirizzerei comunque verso responsi poco felici.
Di buono direi che si salvano il guscio nudo e crudo e - forse - i due occhielli di aggancio del soggolo.
Un saluto.
Ari
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Intanto grazie per la "perizia" a distanza. Mi sono permesso di passare un bel panno di cotone bianco umido sull'elmetto, che non avevo mai toccato e che era visivamente lercio di polvere di terriccio;Allegato 238839Allegato 238840Allegato 238841Allegato 238842Allegato 238843Allegato 238844Allegato 238845Allegato 238846 Infatti, avevate rilevato che il colore fosse "poco convincente": ecco il risultato. Ha cambiato un po' aspetto. Comunque questo elmetto giunge da un vecchio carabiniere (ormai proprio vecchissimo) che lo ha tenuto per tutta la vita: gli era rimasto come ricordo alla morte del padre, pure carabiniere in zona Trieste dalla fine della Grande Guerra, che lo ha raccolto direttamente sui campi di battaglia Isontini appena finita la Grande Guerra. Ed infatto qualche bottarella l'elmo ce l'ha. Va un po' a capire Tu sta storia.... il tipo non mi pare proprio quello che ha perso tempo e denaro in gioventù a far restauri.... ehehe ..avevano ben altri problemi al tempo. Mangiare e sopravvivere. E se permettete il tessuto del soggolo a vederlo e toccarlo di recente fattura proprio non pare... Comunque so per certo che ha vissuto cent'anni, non in soffitta come si usa dire, ma dentro in casa.:razz:
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Allegati: 1
ecco il panno dopo la seconda "passata"; alla terza il panno utilizzato è rimasto completamente bianco: il lerciume di polvere e di terriccio sostanzialmente rimosso. Allegato 238847
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Ciao David,
grazie per le immagini aggiuntive che purtroppo mi pare evidenzino anche il rivetto posteriore che risulta non consono a questa produzione
La tipologia montata in sede di assemblaggio in fabbrica era più alta di circa 1 millimetro ( 4mm circa) rispetto a quello presente sulla produzione degli M17 austriaci ( 3mm) come quello che pare presente sul tuo elmo - correggimi tu se mi sbaglio, le immagini sono di dimensioni che le rendono poco "leggibili".
Questo è un elemento spesso fondamentale per "sgamare" rimontaggi e rimaneggiamenti in quanto il cerchione di un "ungherese" - che per modalità di fissaggio per l'epoca era concettualmente molto avanzato - è facilmente smontabile e riposizionabile proprio per la presenza di un unico rivetto di fissaggio posteriore che aveva caratteristiche costruttive uniche, inconfondibili e facilmente identificabili ( foto allegata).
Se in un'eventuale operazione di "ricondizionamento" il rivetto stesso si rovina o deteriora è praticamente impossibile da sostituire con uno identico a meno di toglierlo da un altro elmo simile per cui è giocoforza rimpiazzarlo con uno proveniente da un M17 di altro produttore ma inevitabilmente riconoscibile come rimontato a posteriori.
Personalmente poi non avrei effettuato nessun intervento di rimozione della patina presente su un oggetto con un presunto secolo di storia, lasso di tempo che comunque a mio avviso - sulla scorta delle constatazioni dei post precedenti - questo oggetto non ha vissuto nelle condizioni in cui si trova attualmente.
Con riguardo infine alle circostanze della conservazione precedente al suo ritrovamento chiedi a chi te lo ha ceduto - escludendo il ritrovamento di prima persona - indicazioni più precise su quanto ti ha riportato.
Mi spiace ripeterlo ma questo elmo a prima vista parla da solo e la storia che racconta non è così intrigante come quella che magari anche in buona fede ti è stata narrata.
Un saluto.
Ari
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Allegati: 10
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ari65
Ciao David,
grazie per le immagini aggiuntive che purtroppo mi pare evidenzino anche il rivetto posteriore che risulta non consono a questa produzione
La tipologia montata in sede di assemblaggio in fabbrica era più alta di circa 1 millimetro ( 4mm circa) rispetto a quello presente sulla produzione degli M17 austriaci ( 3mm) come quello che pare presente sul tuo elmo - correggimi tu se mi sbaglio, le immagini sono di dimensioni che le rendono poco "leggibili".
Questo è un elemento spesso fondamentale per "sgamare" rimontaggi e rimaneggiamenti in quanto il cerchione di un "ungherese" - che per modalità di fissaggio per l'epoca era concettualmente molto avanzato - è facilmente smontabile e riposizionabile proprio per la presenza di un unico rivetto di fissaggio posteriore che aveva caratteristiche costruttive uniche, inconfondibili e facilmente identificabili ( foto allegata).
Se in un'eventuale operazione di "ricondizionamento" il rivetto stesso si rovina o deteriora è praticamente impossibile da sostituire con uno identico a meno di toglierlo da un altro elmo simile per cui è giocoforza rimpiazzarlo con uno proveniente da un M17 di altro produttore ma inevitabilmente riconoscibile come rimontato a posteriori.
Personalmente poi non avrei effettuato nessun intervento di rimozione della patina presente su un oggetto con un presunto secolo di storia, lasso di tempo che comunque a mio avviso - sulla scorta delle constatazioni dei post precedenti - questo oggetto non ha vissuto nelle condizioni in cui si trova attualmente.
Con riguardo infine alle circostanze della conservazione precedente al suo ritrovamento chiedi a chi te lo ha ceduto - escludendo il ritrovamento di prima persona - indicazioni più precise su quanto ti ha riportato.
Mi spiace ripeterlo ma questo elmo a prima vista parla da solo e la storia che racconta non è così intrigante come quella che magari anche in buona fede ti è stata narrata.
Un saluto.
Ari
Anchìo già ho sentito molte storie -naturalmente "tutte autentiche"---tutte per aumentare il prezzo o constatare l`originalità assoluta....ma non hanno l`oggetto migliorato finalmente.
Nonostante la superficie colorata non mi convince. Gli elmi au (e i rivetti!!! ) riguardando questi vernificati originalmente nella monarchia-particolarmente i berny- mostrano una brunitura iniziale e inconfondibile blu o anchè più scuro (al contrario agli elmi tedeschi) sotto il colore feldbraun.
Sopratutto molti esemplari del modello M18 escono mostrando una superficie molto ruvido (originale opaco diventandosi dopo lungo intensivo uso anchè brillante)
Le foto seguenti solo da affiancare i commenti sapienti (rivetti berny!!) di Ari o Stefano....
P.S.: ne molto altro e addizionalmente questo commento in complesso-molto raccomandabile leggendo attentamente questo -----gli articoli diversi eccelenti su tema del Gruppo di Ricerca storica Isonzo---come p.e.[257[257[257
FALSI | Isonzo
o questi:
STAHLHELM 1918 | Isonzo
http://www.isonzo-grs.it/lorsetto-e-il-paperino/
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Allegati: 1
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Una veduta meravigliosa veramente[264......