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Allegati: 1
Tenente automobilista CIARPAGLINI AGOSTINO di Tito.
M.O.V.M. alla memoria
"Ufficiale automobilista, volontario di guerra, comandante di un reparto di autocarrette, dopo aver rifornito di carburante uno squadrone di carri veloci, veniva accerchiato da soverchianti forze nemiche. Assunto volntariamente il comnando della centuria di scorta, dirigeva il disperato combattimento, rifiutando l' offerta di ripararsi in un carro armato sopraggiunto, e continuando a rincuorare i suoi dipendenti. Colpito a morte, disponeva freddamente per la distruzione dei documenti e dei materiali, perchè il nemico traesse il minor vantaggio dall' inevitabile sacrificio. Moriva da comandante, fulgido esempio delle più alte e belle virtù militari".
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Caporale carrista GALLIZIA GIUSEPPE
M.A.V.M. alla memoria
"Pilota di un carro veloce, durante un aspro combattimento, si scagliava contro il nemico infliggendogli gravi perdite. Rimasto con le due mitragliatrici inservibili e circondato dall' avversario, con grande coraggio e sprezzo di ogni pericolo, riusciva a sfondare il cerchio ed a raggiungere lo squadrone. Ritornato nuovamente in combattimento, lasciava gloriosamente la vita sul campo".
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Soldato carrista ZORZITTO LUIGI
M.A.V.M.
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Sergente carrista TAMANINI TULLIO
M.B.V.M.
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Caporale carrista MARCHIOLI ITALICO
M.B.V.M.
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Soldato carrista CORDIOLI BRUNO
M.B.V.M.
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(Gen. Angelo Pugnani - La motorizzazione dell' Esercito e la conquiosta dell' Etiopia - Ed. Rivista Trasporti e LL.PP. - Roma -1936/XIV°)
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Allegati: 3
Le seguenti foto, relative al cimitero militare di Dembeguinà e provenienti dall' archivio Barengo non sono datate ma è ipotizzabile che risalgano al periodo compreso tra il 5/3/1936 (quando il cimitero venne consacrato) ed il /8/1936, (quando Barengo si imbarcò per la Somalia).
Tutte portano la sigla "Rico" e il timbro a inchiostro 14^ SQUADRA FOTOGRAFI.
Vi si vede il personale del Comando Generale 2° C. d' A. assistere prima ad una messa in suffragio dei caduti (celebrata da un cappellano dalla lunga barba, con tutta probabilità un francescano) e subito dopo ascoltare un discorso patriottico, tenuto dallo stesso Barengo.
Si noti che il cippo che sostiene la croce reca una lapide con questo testo:
LA DIVISIONE GAVINANA AGLI EROI DI DEMBEGUINA' - 15/XII/1935 - 5/3/1936 XIV EF
Ai piedi del cippo al centro di una rozza corona fatta di foglie di palma si nota la fiamma triangolare con il simbolo del R.C.T.C. e la scritta:
COMANDO GENERALE II° CORPO D' ARMATA
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L' altare è un rozzo tavolino di legno dietro al quale il tricolore sabaudo è stato steso tra due pali sagomati a fascio littorio, e sormontati rispettivamente dalla lupa romana e dall' aquila sabauda...
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Una parte del personale ripreso di spalle nella stessa occasione: abbondano i caschi Aden, lisci o trapuntati.
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Allegati: 1
All' ingresso del cimitero fanno mostra di sè le carcasse bruciate di due carri CV 33, simbolo del sacrificio supremo degli equipaggi.
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Allegati: 2
Una altra immagine dei CV33 posti all' ingresso del cimitero. Quello a destra porta ancora sulla fiancata il simbolo dei carri di riserva.
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Un plotone di carri CV 33/II^ serie in A.O.I. nel 1936.
Sulla fiancata del primo carro grado e nome dell' eroico caduto: CAPITANO ETTORE CRIPPA
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Allegati: 1
Scuola di Cavalleria di Pinerolo, 1940.
Un ufficiale salta un ostacolo costituito da due CV 33. Entrambi sono dedicati a eroici caduti: quello a destra porta il nome di Crippa.
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(Nicola Pignato - Dalla Libia al Libano - Ed. Scorpione - Taranto - 1989)
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Allegati: 1
Dopo la caduta dell' Impero i due carri furono demoliti dagli indigeni, ma le sepolture sostanzialmente rispettate. Ciò anche perchè Hailè Sellasiè necessitava della residua comunità italiana rimasta in loco dopo i rimpatri delle "navi bianche" nel '42/'43 per mantenere in efficienza le complesse e moderne infrastrutture statali e le innumerevoli aziende private sorte dal nulla in pochi anni di sovranità italiana.
Alla fine degli anni '60, normalizzatesi le relazioni diplomatiche italo-etiopiche, finalmente Onorcaduti procedette a raccogliere le salme dei nostri soldati dai piccoli cimiteri militari in quattro nuovi sepolcreti monumentali, realizzati in località facilmente raggiungibili: Gondar, Enda Jesus, Addis Abeba e Adigrat.
Proprio nel grande cimitero di Adigrat (ricettività quasi 1000 sepolture) riposano oggi i caduti di Dembeguinà, traslativi insieme a quelli provenienti da Axum, Acab Saat, Ugurò, Seclacà 1° e 2°, Seclacà Lebbrosario, Abi Buna 1° e 2° ed Enticciò.
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L' ingresso del cimitero italiano di Adigrat nel 1970
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(Ministero della Difesa/Onorcaduti - Sacrari e cimiteri militari italiani all' estero - Artigrafiche F.Santarelli - Roma - 1971)
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Carissmo Cav innanzitutto un ringrazimento per averci permesso di vedere tante belle immagini.
Ti chiederei anche quali sono le dimensioni origninali delle foto, perchè nel topic le vedo molto piccole.
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Ciao sven, purtroppo adesso arrivano le dolenti note: le foto dei cimiteri sono circa 12x15 cm, le altre sono formato tessera o più piccole quadrate. Ho provato ad ingrandirle ma poi stranamente non me le caricava, nonostante i KB fossero inferiori al limite max. indicato dal sito.
Ma forse è un problema mio...[205
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Come non detto, lascio tutto così per ora..[notok.