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NOrme per recuperi
Buongiorno a tutti.
Spero di aver individuato la sezione corretta per il quesito che sto per proporre di seguito.
Abbiamo recuperato dalla profondita' di 70 metri un cannone delle II guerra mondiale che, secondo quanto indicatomi sul forum, dovrebbe essere un antiaereo italiano 75/46 mod. 34 e ora l'abbiamo lasciato in poca profondita' per un eventuale recupero.
E' in evidente stato di degrado e la parte terminale della canna ha la bocca rovinata (ne manca un pezzo laterale).
Credo non abbia nemmeno l'otturatore ma e' coperto da incrostazioni e fango ed e' difficile esserne certi.
La domanda e' : e' lecito tirarlo fuori dall'acqua?
C'e' qualche normativa o procedura da seguire a riguardo?
Grazie mille in anticipo per avermi letto.
CIao.
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Per ulteriore completezza di informazione aggiungo che: é altresì sanzionata l'appropriazione indebita dei relitti di aerei o navi (o parte di essi), a norma dell'art. 1146 C.d.N. con la reclusione fino a tre anni ovvero con la multa fino a 1033,05 euro.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
danilo43
.... é altresì sanzionata l'appropriazione indebita dei relitti di aerei o navi (o parte di essi), a norma dell'art. 1146 C.d.N. con la reclusione fino a tre anni ovvero con la multa fino a 1033,05 euro.
questa mi giunge nuova ... le convenzioni internazionali prevedono che chi sale su un relitto abbandonato in mare può invocarne il legottimo possesso....
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Allegati: 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
157°
questa mi giunge nuova ... le convenzioni internazionali prevedono che chi sale su un relitto abbandonato in mare può invocarne il legottimo possesso....
...non il possesso, ma un premio comprensivo anche delle spese sostenute, qualora sia stato portato a buon fine il salvataggio... Comunque mi riferivo al recupero di relitti sommersi: riporto a seguire i relativi articoli del CdN.
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ritengo comunque che il "cannone" possa essere considerato alla stregua di " res derelictae", e cioè anche di un precedente proprietario, ma in evidente stato oggettivo di abbandono (corpus derelictionis) e con la riconoscibilità sociale di tale stato (animus derelinquendi); probabilmente imbarcandosi in una avventura legale difficilmente lo Stato infatti ne rivendicherà il possesso (al massimo esigerà una perizia che ne certifichi la piena e definitiva inertizzazione come "arma" L'ideale è che contatti il comune o una ass. d'arma/culturale della costa limitrofa che si assuma l'onere della "custodia" (poi magari tale onere può essere ceduto anche te).......
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Grazie a tutti per le competenti risposte.
In effetti tutti gli armamenti che si trovano in quel sito, sono stati 'buttati' proprio con l'intento di renderli inservibili e irraggiungibili.
Si narra che ci fosse una specie di check point che durante il periodo immediatamente successivo all'armistizio ha provveduto a ritirare e 'allontanare' diverse armi. Si trovano fucili bruciati, diverso materiale esplosivo (che ci guardiamo bene anche solo dal toccare), addirittura un blindato. Quindi, se volessi anche intendere una qualche proprieta', avrei qualche difficolta' anche solo a pensarla. Il materiale e' evidentemente inertizzato (come dicevo manca l'otturatore ma un'arma piu' piccola ha la canna piegata ed un piccolo two puwnd ha la canna divelta da una carica esplosiva). La nostra intenzione sarebbe quella di provvedere ad una sabbiatura o granigliatura , ad una verniciatura protettiva e successivamente di riaffondarlo in posizione piu' 'comoda' ad una visita subacquea. Quindi tecnicamente non ne vorremmo nemmeno la "proprieta'". Il problema e' che per toglierlo dall'acqua incorriamo mi sembra di capire, in qualche sanzione e a ributtarlo forse peggio ancora, in quanto si tratta di un rottame che, se venise assimilato ad un rifiuto, ci metterebbe forse in posizione ancora peggiore. Forse e' meglio che lo ributtiamo di nuovo dov'era... :-|
Grazie nuovamente per le precise risposte.
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