Grazie, penso anch'io che sia il cappellano militare.
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Ciao a tutti.
Un piccolo album fotografico, 14 pagine con 44 fotografie, relativo alla seconda Guerra di Etiopia 1935-36.
Non ci sono didascalie, le foto sono incollate, ne manca solo una.
Non mi è stato possibile individuare con nome e cognome l'ufficiale protagonista delle foto, e neppure con precisione la sua unità, ma di certo una compagnia di mitraglieri della Milizia (M.V.S.N.).
Si tratta di un Centurione (Capitano) della Milizia, a sinistra nella foto che segue.
Allegato 292003
Il venditore, probabilmente poco esperto, asseriva trattarsi dell' 8^ Reggimento di Fanteria "Cuneo". Io non ho trovato riscontri in merito, i fregi e le mostrine nelle foto, in maggioranza sono quelle della Milizia.
Pubblico una selezione delle foto che mi sembrano più interessanti.
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Qui è il terzo da sinistra.
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in questa foto, e nella seguente, il Palazzo del Governo a Mogadiscio (Somalia)
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il Centurione, al centro della foto, parla alla sua unità
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Il Centurione al centro, con due suoi Capimanipolo (Tenenti).
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Allegato 291988
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il Centurione a sinistra, in questa foto e nelle due seguenti.
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il nostro Centurione visita la tomba di Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, in Somalia. Ed a sinistra nella foto precedente.
Allegato 292000
Allegato 292001
Saluti, Giovanni
Sempre molto interessanti. Grazie della condivisione
Interessantissime, specie l'immagini di Passo Uarieu. Grazie x la condivisione! :)
Foto davvero fantastiche e ricerca storica legata ad esse davvero meticolosa ed approfondita. È stato un vero piacere poter vedere e leggere tutto quello che hai postato.
Grazie
Saluti,Tommaso
Ciao a tutti.
Ringrazio per i recenti graditi apprezzamenti.
Allegato 292194
Ulteriore mio album fotografico relativo alle operazioni militari nelle colonie, composto da 25 pagine e con 110 foto, alcune incollate, altre fermate con gli angolari, ma pochissime munite di didascalia esplicativa.
Allegato 292195
La prima pagina dell’album cita espressamente la “I. Divisione CC.NN. in A.O.I.” (quindi la “23 Marzo”) ma presenta anche la foto, formato cartolina, di un ufficiale col fregio del 14° Reggimento Fanteria “Pinerolo”.
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Nel proseguo dell’album sono ben poche le foto riconducibili a soggetti della Milizia. Sembra che si tratti di un album familiare, con almeno tre, se non di più, soggetti raffigurati nelle foto ed appartenenti a varie armi del Regio Esercito.
Le fotografie nelle colonie abbracciano, quantomeno, il periodo dal 1934 al 1941, alcune scattate nell’ Africa Orientale Italiana, altre in Libia, le più non localizzate. Vi sono anche quattro foto molto più vecchie, al tempo della WW1 o di poco posteriori, che pubblicherò alla fine.
Ho rinunciato al tentativo dare un inquadramento logico alle foto di questo album, per altro mischiate tra loro senza un apparente ordine neppur cronologico.
Mi limito, quindi, alla pubblicazione delle più interessanti foto, con qualche mia didascalia ove possibile.
Interessanti le tre foto che seguono, formato cartolina, relative alla visita in Somalia del Re Vittorio Emanuele III avvenuta nel novembre 1934.
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la prima foto è del porto, verosimilmente Mogadiscio. In primo piano una barca con alcuni Ascari, sullo sfondo da sinistra si nota il Regio Incrociatore Gorizia ed il Panfilo Reale Savoia.
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il Sovrano, seguito dal Generale Emilio De Bono Ministro delle Colonie (con la barba bianca) e da autorità militari e civili, si reca all' Ospedale Giacomo De Martino di Mogadiscio, nosocomio attualmente funzionante.
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la sfilata delle cabile che rendono omaggio al Sovrano. Sul labaro si legge "Abgal". Gli Abgal (etnia) sono un sottoclan della Somalia, che fa parte del clan Hauia.
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a sinistra un Ascaro somalo, gli altri due sono soldati italiani che indossano il tarbusc (cappello alto in feltro con fiocco e fregio) per la foto ricordo. Il fregio è quello del Genio zappatori del Regio Esercito
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considerato lo stemma ovale sulla porta, potrebbe trattarsi della Stazione dei Reali Carabinieri ad Agordat (Eritrea)
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Allegato 292214Allegato 292215
si tratta della Cappelletta di San Francesco da Paola, eretta dalla 27^ Divisione di Fanteria "Sila" subito dopo la Guerra di Etiopia 1935-36, ma non a Enda Iesus di Macallè, ma a Quihà a qualche chilometro di distanza. La foto seguente è della stessa chiesa, presa dal web.
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le scritte sul cippo, si sconosce la località, potrebbero essere: "XIX Gruppo artiglieria nazionale da posizione", con il motto "Oppida diruo" ("distruggo le fortificazioni")
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obelisco con orologio e arco di trionfo (relativo all'insediamento del Negus all'inizio degli anni '30), in Addis Abeba
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Allegato 292231Allegato 292235
la stazione ferroviaria di Addis Abeba. Il monumento col leone mi risulta che venne portato in Italia e successivamente restituito all'Etiopia. E la veduta attuale presa dal web.
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la Cattedrale Ortodossa di San Giorgio ad Addis Abeba. E la foto attuale presa dal web.
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A seguire le quattro foto più datate e non in Africa:
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Saluti, Giovanni
Ciao a tutti.
L’album fotografico di un sergente maggiore del 16° Reggimento di Fanteria “Savona” nella seconda Guerra di Etiopia 1935-36.
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L’album è completo, non ci sono pagine e foto mancanti. E’ composto da 154 foto su 35 pagine. Le immagini sono di media qualità e di vario formato, dalle molto piccole al tipo cartolina. Esse sono fortemente incollate all’album e non ci sono didascalie visibili, salvo che per una foto, quasi staccata, della quale pubblicherò anche il retro.
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questa, e le tre foto che seguono, per consentire l'individuazione del protagonista dell'album. Nella prima foto già in Africa, con la bustina ed il fregio di fanteria
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seduto su un carro veloce CV33
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qui sempre in A.O.I., ritengo subito dopo la guerra, col berretto rigido Mod.33, il fregio se non sbaglio dei "carri veloci" con la croce ed i gradi da caporalmaggiore
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Circa la metà delle foto sono relative al protagonista dell’album. Le altre sono immagini etniche e paesaggistiche di tipo commerciale, scattate da professionisti e al tempo vendute ai soldati quali foto ricordo, abbastanza comuni in questo tipo di album.
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dal web la mostrina del 16° Reggimento di Fanteria "Savona" e da mia foto lo scudetto della 27^ Divisione di Fanteria "Sila".
A causa della mancanza di didascalie, non risulta nome e cognome del soldato, nelle prime foto egli riveste il grado di caporale, poi è lungamente caporalmaggiore, nelle ultime foto lo vediamo col grado di sergente maggiore. La sua unità, il 16° Reggimento Fanteria “Savona”, la si riconosce dalle mostrine indossate. Vi è, inoltre, su alcune foto, lo scudetto sulla manica sinistra dell’uniforme, relativo alla 27. Divisione “Sila”. Il fregio della bustina è quello di fanteria (impossibile però leggere il numero del reggimento), salvo per un periodo in cui il caporalmaggiore porta il berretto mod.34 e la bustina col fregio metallico che mi sembra quello dei “carri veloci”, però con una croce ben visibile al posto del numero.
Il 16° Reggimento di norma fu inquadrato nella 27^ Divisione di Fanteria “Brescia”, salvo il periodo della Guerra di Etiopia, in cui dipese dalla 27^ Divisione di Fanteria “Sila”.
La 27^ Divisione di Fanteria “Sila” nella Guerra di Etiopia, comandata dal Generale Francesco Bertini, fece parte del III. Corpo d’Armata Africa Orientale, al comando del Generale di Divisione Ettore Bastico.
Il 1º gennaio 1935 assunse il nominativo di Divisione di Fanteria "Sila" (27ª) e fu trasferita il 20 settembre 1935 in Eritrea.
In Eritrea la "Sila" prese parte alle operazioni per la conquista di Macallè e, il 4 novembre 1935, a quelle per l'occupazione di Adigrat. In dicembre la grande unità fu impiegata in combattimenti a carattere locale nel settore meridionale di Enda Jesus-Passo Dogheà e in azioni di ricognizione nella zona di Debrì, Calammo, Scelicot.
Il 19 gennaio 1936, dopo aspri scontri, la "Sila" occupò importanti centri nel Tembien. Nel mese di febbraio, superata la tenace resistenza dei difensori, raggiunse le alture a nord di Amba Aradam e il 26 febbraio occupò il passo dell'Amba Alagi. Nel mese di marzo l'occupazione si estese all'Altopiano di Fenaroà e Socotà.
Nei mesi successivi al termine della campagna di Etiopia, la “Sila” rientrò in Italia, a Catanzaro sua sede.
Pubblico, quindi, una selezione delle foto secondo me più interessanti.
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in questa foto, e nelle due che seguono, il nostro protagonista, con un leggero baffetto, i gradi da caporale e le mostrine del 16° Regg. Savona. A destra nelle prime due foto, il secondo da sinistra nella terza. Foto scattate in Italia, probabilmente a Catanzaro sede dell'unità, prima dell'invio in AOI
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a sinistra un commilitone del Genio
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a sinistra, davanti ad una caserma in A.O.I.
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l'unica foto di cui è visibile la didascalia sul retro, scattata in A.O.I. nell'agosto 1936, in una località che non comprendo
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l'arrivo in A.O.I. per la guerra, il protagonista dell'album indicato dalla freccia, in questa e nella foto seguente
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il secondo da destra. All'esterno due anziani e decorati coloniali, a sinistra un bulucbasci (sergente) a destra uno sciumbasci (maresciallo).
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qui è a destra, al centro uno sciunbasci
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il Generale Francesco Bertini, comandante della 16° Divisione "Sila", arringa la sua unità
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davanti alla caserma in A.O.I., nella foto che segue la panoramica dell'edificio, purtroppo non riesco a leggere il nome della caserma al centro in alto
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l' Ascari all'estrema destra porta a spalla una kaskara, tipica spada a lama dritta sudanese, affilata su ambo i lati
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La pubblicazione prosegue.
Saluti, Giovanni
molto belle, grazie x la condivisione
Ciao a tutti.
Grazie a Stefano C.
Nel precedente post, alla foto ove cito il Generale Francesco Bertini, ovviamente questi comandò non la 16^ ma la 27^ Divisione di Fanteria "Sila" nella Guerra di Etiopia.
Continuo, e concludo, la selezione delle foto dall'album dello sconosciuto sergente maggiore del 16° Reggimento di Fanteria "Savona":
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questa e la seguente, per altro di pessima qualità, sono le uniche foto dell'album che testimoniano la crudeltà della guerra
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il protagonista dell'album è il secondo da sinistra. Il primo militare a sinistra ha, sul casco bianco, il fregio che secondo me è dei "carri veloci" e con la croce al posto del numero di reggimento.
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sempre il protagonista dell'album, presente su numerose foto
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qui al centro in piedi, con un bersagliere alla sua destra
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un forno per la panificazione?
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tre foto della Cattedrale di Asmara (Eritrea), la Chiesa della Beata Vergine del Rosario, edificata dagli italiani nel 1921-23.
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nei pressi della Cattedrale un Ascari che dirige il traffico, ed il limite di 10 Km/h.
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un metodo pratico per impastare la farina
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il nostro protagonista a sinistra, qui con i gradi da caporalmaggiore ed il berretto rigido col fregio dei "carri veloci". Al centro un Ascari ed a destra un soldato del Genio.
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il protagonista, forse qui con i gradi da sergente e la bustina col fregio di fanteria. Al centro un soldato col fregio dei "carri veloci" e la croce, a destra un soldato del Genio.
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una panoramica montuosa dell'Etiopia con le difficili e pericolose strade militari
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alcune suggestive panoramiche
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in effetti i "carri veloci" ci sono su alcune foto
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Allegato 292373
Allegato 292374
alla fine dell'album il protagonista, al centro, col grado di sergente maggiore e le mostrine del 16° Reggimento di Fanteria "Savona".
Pubblicazione terminata.
Saluti, Giovanni
Sempre molto interessanti gli album che condividi con noi. Nella prima foto sul carro veloce 33 a cosa si riferisce l'aquila che si vede?
Grazie