Wehrpass di un pilota Kampfgeschwader 1 disperso in Sicilia

Ciao a tutti.

Riapro il thread perché ho acquisito nuove informazioni e documenti sul giovane pilota Otto Hermann Thiede.

Dieter Schwenker mi ha gentilmente inviato il file di un dattiloscritto di oltre 500 pagine, redatto dal nipote del povero pilota tedesco. Tenuto conto che le tutte informazioni di natura familiare dovranno restare riservate come richiesto da Dieter, dopo la traduzione dal tedesco ne ho estratto alcune parti di rilievo sulla vita militare di Otto Thiede.

Ho appreso, altresì, che il padre di Otto Thiede fu Fritz Thiede (21 gennaio 1896 - 14 giugno 1981), asso dell’aviazione tedesca nel corso della WW1. Fritz Thiede, promosso Leutnant nell’ottobre 1917, servì nello squadrone di caccia monoposto Jagdstaffel 24 dal 21.01.1918, e dal 23.06.1918 a fine guerra divenne il comandante del Jagdstaffel 38 in Macedonia. In tutto, in circa 10 mesi, gli furono accreditate otto vittorie aeree.
Negli anni ’30 del secolo scorso, Fritz Thiede divenne istruttore di volo e pilota personale di Heinrich Himmler e di Reynhard Heydrich. Nel 1938, Fritz Thiede suggerì un approccio "sotto la coda" per i caccia notturni che in attacco ai bombardieri nemici, utilizzato dai piloti durante la seconda guerra mondiale. Come Oberstleutnant, prestò servizio nella Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale quale comandante della Luftwaffenübungsplatzes (Area di addestramento della Luftwaffe) di Welschenburg in Pommerania.
Su Fritz Thiede le seguenti pagine di Wikipedia:
https://en.wikipedia.org/wiki/Fritz_Thiede
https://it.wikipedia.org/wiki/Jagdstaffel_38
Oberstleutnant Fritz Thiede

Da questo elaborato di oltre 500 pagine, corredato di molte foto, ho appreso dell’esistenza dei diplomi (urkunde) di conferimento della Eiserne Kreuz II. Klasse (Croce di Ferro di seconda classe) e del Flugzeugführerabzeichen (distintivo di pilota) ad Otto Thiede. Ho subito pensato di fare una ricerca nel famoso negozio online tedesco (non ne cito il nome per le regole del Forum) dal quale sapevo provenire il Wehrpass e le foto di cui già dispongo. In effetti vi ho trovato, in vendita, i due urkunde e li ho acquistati per riunire la documentazione.

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Dal dattiloscritto del nipote, le parti di rilievo sull’attività militare di Otto Thiede:

1. negli ultimi mesi del 1940 e sino all’inizio del 1941 si trovò presso la Fliegerhorst (Base aerea) di Frankfurt/Oder per un corso di addestramento di base e dove prestò giuramento. Il suo unico desiderio fu di frequentare il corso per pilota di aerei.

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2. dal 17.01.1941 alla fine di aprile 1941 frequentò un corso per aviatori sulla Nave Scuola “Monte Rosa” a Stettino.

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3. dal 01 maggio al 15.6.1941 frequentò la scuola di pilotaggio in Prenzlau, la Flugzeugführerschule A/B 120, Schülerkompanie, per le lezioni teoriche.

4. dal 16.06.1941 sino al 01.08.1941 operò al campo d’aviazione di Ferdinandsdorf, sito esterno della Flugzeugführerschule A/B 120, ove iniziarono le lezioni pratiche di volo. Il 13.07.1941 completò il 35° volo da solista. Il 26.07.1941 maturò 75 voli, con l’utilizzo anche del Bücker Bü 131 “Jungmann”. Ottenne la paga di 60 marchi al mese con l’indennità di volo su aerei di piccole dimensioni. Al 01.08.1941 maturò 150 decolli e 22 ore di volo.

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5. dal 02.08.1941 alla metà di ottobre 1941 alla Fliegerhorst Garz, campo di aviazione, Isola di Usedom. Poi a quella Gabbert in Pomerania e di Schwerin. Con l’utilizzo del velivolo Arado Ar79. Vi furono i primi voli notturni. Dal 18.10.1941 al 23.04.1942 di nuovo alla base principale di Prenzlau. Viene scelto come istruttore ausiliario delle reclute. Luftwaffe 38150 A è il suo Feldpostnummer presso la Flugzeugführerschule Prenzlau A/B 120, “A” è per Stab (Reparto Comando).

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6. da fine aprile 1942 all’ottobre 1942 a Luxeuil-les-Bains in Borgogna ove fu trasferita da Prenzlau la Flugzeugführerschule A/B 120. E’ il suo primo soggiorno all’estero. L’01.10.1942 venne promosso Unteroffizier.

7. nell’ottobre 1942 dalla Borgogna all’Elbe. Dopo la frequenza della Flugzeugführerschulen A/B venne inviato alla Flugzeugführerschulen C, scuola di addestramento piloti per cacciabombardieri a due o più motori, bombardieri od aerei da ricognizione, volo strumentale e volo cieco. In particolare la C-9 Schule in Pretzsch nei pressi del Fiume Elbe in Germania. Il 14.10.1942 partendo da Monaco, sorvolò le Alpi ed a tappe ed arrivò sino ad un aeroporto in Sicilia. La prima volta in Italia. Il 21 ottobre rientrò a Monaco con tappe a Roma e Venezia. Il 27 ottobre pilotò per la prima volta il bimotore Junkers Ju 88, con e senza insegnante. E’ l’obiettivo raggiunto dei suoi desideri di volo. Il 05.12.1942 affermò che non diventerà istruttore di volo e che non è sua intenzione.

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8. nel dicembre 1942 in Danimarca frequentò la Blindfugschule 4 (scuola per il volo cieco) con sede a Copenaghen/Kastrup.

9. nella primavera 1943 è al 1. Staffel, IV. Gruppe, Kampfgeschwader 1 (KG.1) “Hindenburg”, Feldpost L 00094 C, al tempo di stanza a Schaulen in Germania. E’ l’ultimo periodo di addestramento specifico nell’unità combattente a cui venne trasferito. Quando gli equipaggi lasciarono il IV. Gruppe, già formati in tutti i componenti dello staff, essi furono pienamente operativi per il volo diurno e notturno. Nell’estate 1943 il KG.1 andò a combattere in Italia. Con la lettera dell’ 11.04.1943 il Flugzeugführer (comandante pilota) Otto Thiede affermò di aver completato il suo equipaggio: “”…Ieri ho preso il mio Bordschützen, (mitragliere/cannoniere), uno stiriano, quindi ho il mio club insieme. Tutti e tre, il Beobachter (navigatore) Wenzel di Karlsbad, il Funker (operatore radio) "Schäfchen" di Solingen e il summenzionato Schütze, chiamato "Addi" (Adalbert), sono carini. Ragazzi e persone con cui amo volare…””.
Nella cabina anteriore del Junkers Ju 88 quale comandante pilota Otto Thiede si posizionò sul sedile anteriore lato sinistro, con ottima visuale attraverso la vetrata e leve di comando tutte diverse per riconoscerle al tatto senza guardare, e fu responsabile anche della mira e del lancio delle bombe. Nella Luftwaffe i piloti poterono essere anche sottufficiali: Unteroffizier o Feldwebel, e non solo ufficiali. Di fianco a lui sedette il Beobachter, l’ Unteroffizier Rohm Wenzel, che in caso di necessità potè sostituire il pilota alla guida dell’aereo, ma che fu responsabile della navigazione, del rilascio delle bombe durante il volo orizzontale, e dell’utilizzo della mitragliatrice anteriore. Il Funker, l’ Obergefreiter Herbert Schaaf detto "Schäfchen", si sedette nell’abitacolo con le spalle al pilota, fu responsabile delle comunicazioni radio, gli spettò anche azionare una delle due mitragliatrici posteriori, in caso di volo notturno con apparati di misurazione radio, il suo compito fu quello di indirizzare il pilota fino al contatto visivo sull’obiettivo. Il Bordschützen, l’ Unteroffizier Adalbert Wiese, fu quello con la posizione più scomoda, dovette rimanere nella parte posteriore del velivolo, sdraiato prono in orizzontale, nell’apposito supporto del pavimento, per poter azionare la mitragliatrice più importante, quella puntata nella parte inferiore posteriore del velivolo. Suo compito fu anche quello di osservare l’esito delle bombe sganciate, spesso anche con rilevazione fotografica, mentre il velivolo si allontanò dall’obiettivo. Ulteriore sua funzione meccanico di bordo.

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posto di pilotaggio del Ju 88

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postazione del navigatore

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mitragliatrice anteriore del Ju 88

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postazione del Funker, addetto radio

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la mitragluatrice posteriore del Funker

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postazione del pilota e del Funker sul Ju 88

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la postazione interna del Bordschutzen con la mitratrice posteriore verso il basso

Nel maggio 1943 Otto ed il suo equipaggio si addestrarono col volo notturno.
Verso fine maggio 1943 la sua ultima licenza a casa, Otto venne fotografato col padre, Oberstleutnant della Luftwaffe Fritz Thiede.

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10. Nel giugno 1943 da Lahon-Athies nel Nordovest della Francia, a Piacenza e poi ad Airasca (TO), trasferito al 1. Staffel, I. Gruppe, Kampfgeschwader 1 “Hindenburg”, Felpost L 33712 A. Promosso da Unteroffizier a Feldwebel.
Otto, per superare il problema della censura della corrispondenza, ed il divieto di fornire informazioni militari riservate, concordò col padre un codice segreto che inserì nelle sue lettere. Ad esempio, con la lettera manoscritta del 01.06.1943, comunicò ai genitori che la sua nuova base fu Piacenza in Italia.
Il 25.06.1943 tutto il I. Gruppe/KG.1 si trasferì da Piacenza ad Airasca, un piccolo aeroporto a 26 km. da Torino ed a 16 km da Pinerolo (anche questa località venne comunicata al padre col codice segreto).
Questi trasferimenti di località non furono logisticamente semplici: oltre al velivolo ed al suo equipaggio, dovette muoversi anche il personale meccanico ed ausiliario di terra, per garantire l’operatività dell’aereo. Detto personale dovette essere trasportato sui bombardieri, unitamente a grande quantità di materiale per la manutenzione e riparazione dell’aeromobile. Uno dei problemi fu il volo ad alta quota, a 4.000 mt., perché non c’erano abbastanza maschere per l’ossigeno anche per gli ospiti, solo 4 disponibili per aereo per il normale equipaggio, il pilota ebbe fissa la sua maschera, le altre tre condivise dal restante personale.
A questo periodo risalgono le foto già pubblicate, con Otto ed il suo equipaggio ospiti nel Castello di Piossasco (TO), vicino ad Airasca.

11. il 10 luglio 1943 ebbe inizio l’ Operazione Husky, lo sbarco delle forze alleate in Sicilia. A seguito di ciò il I. Gruppe/KG.1 venne improvvisamente trasferito da Airasca all’aeroporto di Viterbo. Il I. ed il II. Gruppe KG.1 (quest’ultimo già di stanza nel Sud Italia) effettuarono numerosi attacchi nei confronti della flotta alleata nella parte meridionale della Sicilia, in particolare nella Baia di Gela, a Siracusa, Avola, Augusta e Palermo.
Tra il 10 o l’11 ed il 24.07.1944 Otto ed il suo equipaggio effettuarono otto operazioni di bombardamento in Sicilia, partendo da Viterbo col Junker Ju 88 sigla V4-MH (V4 = KG.1).
Il 22.07.1943 Otto Thiede fu insignito della Eiserne Kreuz II. Klasse per il coraggio in combattimento.

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12. 24 e 25 luglio 1943 una breve vacanza in montagna dell’intero equipaggio al Sestriere (TO), sulle Alpi Piemontesi. Il giorno prima dell’ultimo tragico volo Otto scisse ai genitori: “”… abbiamo sperimentato molte cose e siamo sopravvissuti a molte situazioni… Siamo stati inviati in una delle più lussuose località montane italiane per rilassarci dopo otto missioni… La situazione è estremamente turbolenta e difficile. Abbiamo lavorato anche di notte…””.

13. il 26.07.1943 il I. Gruppe/KG.1 si trasferì da Viterbo a Foggia-Morin. Tra il 26 ed il 27 luglio 1943 vi fu un’operazione dei bombardieri tedeschi Ju 88 partiti da Foggia-Morin contro le navi alleate nell’area siracusana. Vi partecipò il Kampfgeschwader 1. Dall’aeroporto di Foggia Otto Thiede ed il suo equipaggio, a bordo dello Junker Ju 88 V4-MH, partirono per l’ultimo volo nella notte tra il 26 ed il 27 luglio 1943, la sua nona ed ultima missione, senza ritorno, verso i porti della Sicilia meridionale (Siracusa o Baia di Gela) per attaccare la flotta da sbarco nemica.
Le cronache citarono l’affondamento, ad opera dei bombardieri tedeschi, il 26.07.1943 della nave mercantile inglese SS FISHPOOL (Steam Ship – 4.950 t.), carica di 1.000 t. di benzina avio e di 4.000 t. di munizioni, nel porto di Siracusa ed il 27.07.1943 del mezzo da sbarco per carri armati britannico HMS LCT-353 (625 t.) di fronte al porto di Siracusa. Nella stessa operazione analogo natante HMS LCT-108 fu danneggiato con la perdita di 8 membri dell’equipaggio.

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Si presume che l’aereo di Otto Thiede venne abbattuto in questa operazione, dalla difesa antiaerea oppure dai caccia notturni, e finì in mare. L’ultimo suo collegamento radio risulta il 26/27 luglio all’altezza di Napoli.
Lo Ju 88 di Otto fu l’unico perso dal Kampfgeschwader 1 nell’operazione, ufficialmente vermisst (disperso) - MIA (missing in action) dal 27.07.1943 per: azione nemica, motivo sconosciuto.

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14. solo nel 1961 a Niemburg Otto Thiede venne dichiarato ufficialmente morto.

Saluti, Giovanni