Sax saxophone Atlantic – 7° NSFK -1 ° Fallschirmjäger-Division
nella mia ricerca ho potuto notare la vs competenza e precisione di giudizio.
sono a chiedervi dove la sommaria ricostruzione fatta da un sassofonista manca di credibilità e se nel contesto "regge"
Nell scorse settimane sono diventato proprietario di un sax tenore vintage con due incisioni:
“ATLANTIC” e “NSFK Standarte 39 Leipzig” che mi dicevano proveniente dalla Cecoslovacchia.
Mentre lo portavo da un noto riparatore affinché lo rimettesse in condizioni di suonare sono partite le ricerche su internet per cercare di ricostruirne la provenienza (tante nottate).
Trovo su un blog tedesco riferimenti ad un sax ATLANTIC contralto decisamente affine nella meccanica, ma con aggiunto il “trillo del SOL” e con una grafica del logo decisamente diversa. Nei blog la provenienza viene ipotizzata per similitudine e vicinanza geografica della presunta provenienza.
viaggiando online a tappeto tra musei di arte musicale tedesca e blog di appassionati direi di avere risolto ogni dubbio trovando un sax di pari epoca con l’incisione della casa madre: Robert Oswald Adler (ROA) con numero di serie 2695 (di poco superiore al mio).
L’azienda Robert Oswald Adler fondata nel 1901 a Markneukirchen realizzò il primo sassofono in terra tedesca. Franz Oscar Adler, nato nel 1862 fonda nel 1885 la società di costruzioni fiati che nel 1895 trasferisce in Markneukirchen. All’uscita del fratello per problemi finanziari la ditta prende il nome di Oscar Adler. Produce clarinetti, flauti, oboi e fagotti e solo nel 1901 il primo sassofono. Oscar Adler & Co è stato, all’epoca, il maggiore produttore di strumenti musicali a fiato anche grazie all’esportazione di sax verso gli Stati Uniti che proseguì sino all’inizio della prima guerra mondiale. Si concentrò allora nello studio di nuovi modelli e produsse anche modelli suonabili con una sola mano per reduci mutilati (modelli di Gloria, Eterna, Sonora e Triumph) e molto di più, come potrete leggere nel link.
Max Keilwerth dipendente della Oscar Adler & Co lascia dopo 5 anni per fondare nel 1925 la sua società di sassofoni presso il vicino Kraslice (ora Cecoslovacchia). La società "Keilwerth Sassofono" e la società Kohlert & Co nel giro di pochi anni soppiantano la Oscar Adler & Co sul mercato dove operano già G. Hüller (dal 1921), F- Köhler (dal 1931), Gebr. Mönnig (dal 1928), E. Schuster (dal 1937) E.Hess (dal 1936)
Con la seconda guerra mondiale e la successiva divisione della Germania in Oriente e Occidente, con diverse vicissitudini, ha interrotto la produzione di sassofoni nel 1966/72 mentre ha continuato quella di oboi e fagotti.
La società Oscar Adler sottoscrisse appalti sia con la Luftwaffe e l'esercito che con organizzazioni civili vicine al partito nazionalsocialista come NSFK.
Il Nationalsozialistisches Fliegerkorps (NSFK) era un'organizzazione paramilitare del partito nazista fondata agli inizi degli anni 1930 ossia nel periodo nel quale alla Germania era vietato possedere un'aviazione dalle condizioni del Trattato di Versailles.
L'organizzazione era improntata a quella delle Sturmabteilung (SA) e possedeva un sistema di gerarchie e ranghi paramilitari molto vicina a quelle delle SA. Durante i suoi primi anni di esistenza, il NSFK si occupò di addestramento militare su alianti e aeroplani privati. Quando la Germania nazista costituì la Luftwaffe, molti membri del NSFK vennero semplicemente trasferiti dai Fliegerkorps.
la scritta NSFK-Standarte 39 Leipzig indica il battaglione “NSFK-Gruppe 7 (Elbe-Saale)” di stanza a Dresden al comando di Otto Zimmermannal. Battaglione che fu inserito o andò a formare nella Luftwaffe il regimento paracadutisti della 1 ° Fallschirmjäger-Division.
In un sito indonesiano di collezionisti di immagini ed oggetti del terzo Reich trovo alla pagina “7. Flieger-Division / 1. Fallschirmjäger-Division” l'immagine del regimento nelle diverse sue manifestazioni inclusa la foto di un gruppo di militari armati di fisarmonica insieme al loro comandante Josef Barmetler che ritengo siano i componenti della banda che suonava il mio sax.
Trovato il produttore e ricostruita (con qualche approssimazione) la storia mi ritorna il sax dal riparatore, con un primo leggero intervento, e chiedo al mio maestro di fare due prove ed un pezzo (tutti in pochi minuti) e si sente che è un grande.