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Molto interessante, da quanto postato a maggior ragione posso ipotizzare che il tuo avo abbia avuto qualcosa a che fare (anche involontariamente) coi Btg. nebbiogeni della RSI. L' argomento è molto interessante e merita ulteriori approfondimenti. Dammi qualche giorno e ti spiegherò in dettaglio la mia ipotesi...
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Grazie infinite. Se serve ho altre foto. La mia curiosità più grande: potevano le donne entrare nel campo?
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Se hai altre foto postale, sperando che qualche dettaglio uniformologico ci venga in aiuto. Quanto alla tua domanda: i civili in genere non potevano entrare nelle installazioni militari salvo autorizzazioni specifiche. A maggior ragione poi i polacchi, di etnia considerata nemica e inferiore dai nazisti. Ma serve intendersi: il termine campo tradotto nel tedesco lager era usato estensivamente nel gergo militare a indicare molte cose differenti: un campo di concentramento o di sterminio (KZ Lager); un campo di prigionieri di guerra trattati secondo la Convenzione di Ginevra (KG Lager); un campo di addestramento per le truppe proprie o alleate (Ausbildungs Lager); gli alloggamenti per i lavoratori volontari civili nell' industria bellica (Arbeits Lager). Dalle foto che hai postato non sembra esservi sorveglianza armata, torrette, filo elettrificato, ecc. I militari indossano uniformi italiane tutto sommato non troppo sciupate e stellette. Sembrano bene in carne, non certo denutriti e, cosa più importante se hanno fatto le foto avevano una macchina fotografica, cosa proibitissima ai prigionieri di guerra (non dico poi degli ebrei e altre categorie nel KZ, che erano avviati a morte relativamente rapida dopo esser stati depredati di tutti i loro beni).
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Vi metto tutte le foto che ho, faro più trasmissioni, per un semplice motivo, alcune foto hanno degli appunti dietro, quindi le metterò accopiate. Non ho parole per ringraziariv per quello che state facendo, sicuramente per voi è passione, per me è affetto. Mio Nonno parlava poco della guerra, non era un tipo loquace, tanti anni fà prima di morire, mi disse che tutte queste cose erano mie, perchè dato che facevo il Carabiniere, ero l'unico che portava avanti una vita militare. Grazie ancora, ed attendo come un bambino la sua risposta.-
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Allegati: 7
Ecco quattro foto, sul retro non c'è scritto nulla, bella quella della messa, non riconosco tra loro mio nonno, ma è bella e unica comunque.-
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Ecco una foto con gli appunti sul retro, probabilmente quello è il nome di una città polacca e la data del 1943.-
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Allegati: 2
Il retro di questa foto "Questo è il nome del mio compagno Varese Crescenzo, questo se a fatto (stronzo?) " poi c'è San Marzano sul Sarno provincia di Salerno (paesino piccolo attacato a Scafati, il paese di mio nonno). Data 20/08/1942 Roma, poi vi sono due XX (di nuovo 20 a numeri romani?)
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Allegati: 2
Ecco il freddo. Mio nonno è quello stesso da sinistra verso destra, guarda quella coperta di lana (probabilmente oro). sul retro vi sono i cognomi, infatti il primo cognome è quello di mio nonno Carotenuto. E' Bello vederli sorridere nonostante l'inferno che li circondava. Sarebbe un miracolo travarne anche un solo discendente di quelle facce.
Mio nono torno invalido dalla Russia, aveva perso tutti i denti (diceva che il freddo glieli facevano cadere) e sordo disse che lo scoppio di una bomba gli fece uscire il sangue dalle orecchie.-
Grazie Cav.
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Citazione:
Data 20/08/1942 Roma, poi vi sono due XX (di nuovo 20 a numeri romani?)
Le due X indicano l'anno dell'Era Fascista (E.F.) in questo caso XX indica 20° anno E.F. (si parte a conatare dalla Marcia su Roma del 28 Ottobre 1922)
Belle, nella 3°foto, le mostrine dei reparti chimici!!
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Allegati: 9
La foto con gli apparati per l' annebbiamento e le bombole dei prodotti chimici tolgono ogni dubbio. Il nome sul retro è Gothenhafen, denominazione tedesca della base navale di Gdynia, presso Danzica. Vi era stanziato dall' ottobre/dicembre 1942 il II° Btg. Nebbiogeni del R. Esercito che l' 8 settembre 1943, insieme all' omologo III° Btg. rifiutò l' armistizio continuando a combattere a fianco dei tedeschi. Dunque il suo avo militò nella RSI. Posto le pagine dedicate ai Nebbiogeni del Baltico tratte da "GLI ULTIMI IN GRIGIOVERDE" di Giorgio Pisanò.
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Negli interventi a seguire esaminerò le discordanze tra la documentazione in suo possesso e formulerò una ipotesi sulle motivazioni delle stesse.