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Re: La Città di Ghiaccio
Mi pare d iaver letto l'estate scorsa che con il continuo sciogliersi del ghiaccio era saltata fuori la baracca dell'ingegnere che ideò la città*....
sono venute alla luce diverse cosette anche personali che rendono praticamente certa l'identificazione, il problema era proteggere il sito dai recuperanti per poter portare poi i reperti nel vicino museo!
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Re: La Città di Ghiaccio
Citazione:
Originariamente Scritto da Centerfire
Mi pare d iaver letto l'estate scorsa che con il continuo sciogliersi del ghiaccio era saltata fuori la baracca dell'ingegnere che ideò la città*....
sono venute alla luce diverse cosette anche personali che rendono praticamente certa l'identificazione, il problema era proteggere il sito dai recuperanti per poter portare poi i reperti nel vicino museo!
Ciao..
Proprio così.. l'articolo è apparso il 29 Agosto del 2007
Eccolo qui:
Mercoledì, 29 Agosto 2007 gazzettino di BL pagina VI
[justify:11vaweic]ROCCA PIETORE Dalla baracca rinvenuta nel novembre scorso, ma perlustrabile solo in questi giorni, è spuntato diverso materiale del tenente Leo Handl La "Città* di ghiaccio" scopre il mito del suo inventore Rinvenuto il suo bastino e il cappotto. Ma intanto il Comune apre la caccia agli "sciacalli" che avrebbe già* rovistato nel sito[/justify:11vaweic]
Rocca Pietore
[justify:11vaweic]La baracca uscita dal ghiacciaio della Marmolada poco sotto la forcella "Vu", a quota m 3.153, sembra con certezza essere quella che ospitò il tenente della Compagnia delle Guide Alpine "Bergfrer" dell'esercito austro-ungarico, Leo Handl, passato alla storia come l'ideatore della mitica "Città* di ghiaccio" costruita nelle viscere del ghiacciaio scavando un totale di 12 chilometri di cunicoli.[/justify:11vaweic]
Lo scopo era quello di dare rifugio ai soldati austro-ungarico, riparandoli dal fuoco nemico e dal freddo.
[justify:11vaweic]All'interno di questa baracca, spuntata lo scorso autunno dal ghiaccio in "ritirata" e che è stato possibile perlustrare solo in questi giorni, sono stati rinvenuti il bastino personale di Handl, con impressa la scritta nominale, un cappotto da ufficiale, una mantellina, cartucce e caricatore di "Mannlicher" il fucile in dotazione all'esercito austro-ungarico e vari arnesi di vita quotidiana, scatole di lucido da scarpe, spazzolino. Tempo permettendo la prossima settimana dovrebbero continuare le ricerche nella baracca che è solo scoperta per un metro mentre il restante è ancora ricoperto dalla massa di ghiaccio.«Se il tempo ce lo permette cercheremo di liberare la baracca dal ghiaccio e vedremo se è possibile recuperare qualche cosa d'altro» commenta il vice presidente del museo della Grande Guerra in Marmolada, Attilio Bressan, che coordina anche i lavori di recupero del materiale bellico.«à? molto probabile però - continua Bressan - che in primavera la baracca di Leo Handl sia già* stata visitata da qualche recuperante, molto pratico di montagna, che salendo dal ghiacciaio e poi lungo la ferrata, ha potuto depredare il sito dal quale, qualche anno fa, emersero altri due rifugi. Quella dei recuperanti - spiega ancora Bressan - è una vera e propria "piaga". Noi li chiamiamo "gli avvoltoi" perchè salgono già* alle prime luci dell'alba per perlustrare l'area dove il ghiacciaio, ritirandosi, deposita sul ghiaione tutti i reperti che imprigionava. Oltre a questo continuiamo a trovare, lungo la ferrata che porta a forcella "Vu", recuperanti in versione turisti che, in barba alla ordinanza di divieto del Comune poste sul sentiero che porta alle baracche, vanno a rovistare e a danneggiare questi ricoveri militari per vedere se trovano qualcosa da asportare».[/justify:11vaweic]
[justify:11vaweic]Infatti, l'unico recuperante autorizzato dal Comune di Rocca Pietore a promuove questa pratica è Attilio Bressan che si avvale di una nutrita schiera di collaboratori come Luigi De Nardin, Leo Olivotto, Orazio De Toni, Bruno Soppelsa, Gian Maria Bellenzier, Pio Carlin, Igino Angeli e a dar man forte, quando serve, arrivano anche gli alpini di stanza nella caserma di Arabba e alcuni appassionati "Amici del museo" che vengono appositamente da Bergamo. Il supporto logistico viene sempre fornito dalla società* Funivie Tofana-Marmolada.[/justify:11vaweic]
[justify:11vaweic]«La pratica del recuperante nella zona di forcella "Vu" e sul ghiacciaio - ricorda il direttore del museo della Grande guerra in Marmolada, Luciano Sorarù - è vietata, salvo persone autorizzate, da una ordinanza del Comune di Rocca Pietore, che risale al 1999. Questa, oltre che vietare la pratica, specifica che chi pratica abusivamente la raccolta di materiale e residuati bellici oltre alla confisca del materiale subirà* anche una denuncia alle autorità* competenti. Purtroppo - continua Sorarù - in questi anni, tale pratica continua ad aumentare producendo un vero e proprio scempio sui luoghi della grande guerra, di qui la decisione di attuare, da qui in avanti, "tolleranza zero". Con le autorità* competenti abbiamo deciso di applicare in maniera rigorosa questa ordinanza, al fine di contrastare il fenomeno».[/justify:11vaweic]
[justify:11vaweic]Il ritrovamento della baracca di Leo Handl viene definito "straordinario" in quanto aggiunge un nuovo tassello all'opera di conoscenza storica e logistica della mitica "Città* di ghiaccio" ideata dall'ingegnere Handl, prestato all'esercito, che durante una ricognizione con la sua compagnia sul ghiacciaio della Marmolada fu colto improvvisamente dal fuoco italiano. Durante la fuga, trovò riparo in uno stretto crepaccio. Fu durante quelle ore di attesa, riparato e nascosto dalle pareti di ghiaccio, che a Leo Handl venne l'idea di poter scavare dei cunicoli e gallerie sotto la spessa coltre di ghiaccio, al fine di poter passare inosservati agli occhi degli italiani che dalle creste del "Serauta" dominavano la superficie del ghiacciaio, risolvendo così il problema dei rifornimenti delle postazioni alte delle cresta della Marmolada d'Ombretta, e ricavando anche un sicuro riparo per le truppe, attraverso la costruzione di grotte dove avrebbero trovato posto delle baracche di legno, quelle che stanno emergendo in questi anni.In poco tempo la "Città* di ghiaccio" prese forma, snodandosi in circa 12 chilometri di gallerie. Un piccolo gioiello di ingegneria, che per molti decenni rimase relegato tra la realtà* e la fantasia e che ora ritorna a far parlare di sè grazie a questi nuovi ritrovamenti.[/justify:11vaweic]
Dario Fontanive
Purtroppo credo proprio che si siano fatti prendere un pò troppo dal ritrovamento..
La baracca presa in considerazione è stata rinvenuta nei pressi di forcella V quindi in primissima linea.. e sembra molto strano che il comandante delle guide alpine alloggiasse li..
Il termine Handl è stato ritrovato su un basto per il trasporto munizioni come se il comandante fosse addetto al trasporto di esse..
Molto probabilmente sul basto c'era la scritta Hand (maschinengewehrzug - mitragliatrice leggera) che ha creato un pò di confusione..
I plotoni mitragliatrici leggere avevano in dotazione bastini specifici per l'arma, le munizioni e il trepiede..
Poi per il semplice fatto che in un anno non è stato esposto ancora niente a riguardo sono sempre più convinto che si è trattato di un errore..
Ciao Ciao
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Re: La Città di Ghiaccio
Ecco il link con la presentazione del libro della Città* di Ghiaccio:
viewtopic.php?f=57&t=11444
Ciao
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Re: La Città di Ghiaccio
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Re: La Città di Ghiaccio
Citazione:
DanShuTzen
Quella dei recuperanti - spiega ancora Bressan - è una vera e propria "piaga". Noi li chiamiamo "gli avvoltoi" perché salgono già* alle prime luci dell'alba per perlustrare l'area dove il ghiacciaio, ritirandosi, deposita sul ghiaione tutti i reperti che imprigionava. Oltre a questo continuiamo a trovare, lungo la ferrata che porta a forcella "Vu", recuperanti in versione turisti che, in barba alla ordinanza di divieto del Comune poste sul sentiero che porta alle baracche, vanno a rovistare
e a danneggiare questi ricoveri militari per vedere se trovano qualcosa da asportare».
per colpa di qualcuno ci ripaghiamo noi ......io non sono un avvoltoio!!!!!! :twisted: :twisted:
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Re: La Città di Ghiaccio
Bravo Dan, non tutti conoscono la storia della citta di ghiaccio e a qualcuno potrebbe magari sembrare fantascienza :lol:
Bellissime le foto d'epoca e sono abbastanza rare da vedersi
ciao
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Re: La Città di Ghiaccio
Citazione:
Originariamente Scritto da frasche
Citazione:
DanShuTzen
Quella dei recuperanti - spiega ancora Bressan - è una vera e propria "piaga". Noi li chiamiamo "gli avvoltoi" perché salgono già* alle prime luci dell'alba per perlustrare l'area dove il ghiacciaio, ritirandosi, deposita sul ghiaione tutti i reperti che imprigionava. Oltre a questo continuiamo a trovare, lungo la ferrata che porta a forcella "Vu", recuperanti in versione turisti che, in barba alla ordinanza di divieto del Comune poste sul sentiero che porta alle baracche, vanno a rovistare
e a danneggiare questi ricoveri militari per vedere se trovano qualcosa da asportare».
per colpa di qualcuno ci ripaghiamo noi ......io non sono un avvoltoio!!!!!! :twisted: :twisted:
Come tutto del resto!!
"recuperanti in versione turisti".. :shock: :shock: una volta la storia era di tutti!! evidentemente a qualcuno non stà* + bene... :twisted: :twisted:
Tra l'altro parlano dei recuperanti come avvoltoi quando sono loro i primi a farlo... molto probabilmente non gli bastano i magazzini stracolmi di materiale... ne vogliono sempre, sempre di più...
Il vero avvoltoio non è quello che raccoglie una scatoletta, un caricatore (x fare un'esempio) ma quello che ruba targhe, iscrizioni ecc ecc..
Ciao
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Re: La Città di Ghiaccio
Un topic molto interessante e molto belle le foto.
Anche se sapevo dell'esistenza di questa "città* " con il tuo racconto ho appreso alcune cose che non conoscevo del tutto.
Ricordo del ritrovamento della baracca a seguito dello scioglimento del ghiaccio.
[00016009
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Re: La Città di Ghiaccio
Mi ero perso il topic!!!
Grande Danilo!! [264