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I caschi della V-VS La Forza Aerea Sovietica
Allegato 215379
Questi caschi, fanno parte di una categoria poco conosciuta e diffusa nel mondo della militaria, ma a mio avviso non sono certo meno affascinanti e, in certi accorgimenti, anche più avanzati rispetto a quelli occidentali dello stesso periodo.
Dopotutto, non bisogna dimenticare l'importanza, l'influenza e la potenza che questo Paese ha avuto nella storia durante la "Guerra Fredda" e la V-VS (Voenno-Vozdushnye Sily), era una delle Forze Armate più temute al mondo.
Quelli che presento fanno parte della serie "ShL", sviluppata a partire dagli anni '60 (usate fino agli anni '90), sulla base degli aggiornamenti apportati sui caschi della serie originale "ShL-50", sprovvista degli attacchi laterali per le più moderne maschere dell'ossigeno in uso all'epoca, del rilievo cupolare per l'incastro della calotta rigida (casco) aggiuntiva e con un gancio superiore/frontale di acoraggio per la maschera, di disegno diverso.
Questo tipo di caschi, che in realtà* erano delle vere e proprie cuffie in pelle già* di base provviste di ganci per la maschera per l'ossigeno, cuffie d'ascolto con auricolari e di un rilievo sulla sommità*, per la calotta aggiuntiva rigida con visore. L'impiego era per tutti i tipi di velivoli, compreso e a partire dai Mig-15 e su tutti gli aerei da caccia a seguire, i "cargo", i bombardieri e anche sugli elicotteri, nonchè nell'aeronautica "sportiva" civile e nelle scuole di volo. Quindi all'occorrenza potevano essere accessoriate e configurate a secondo dell'aeromobile su cui erano indossate.
Per iniziare comincerò da questa, che è la versione "ShL-61", introdotta negli anni '60. Praticamente si tratta di una cuffia in pelle foderata e caratterizzata dalla presenza di tre ganci per il fissaggio della maschera per l'ossigeno e nella parte superiore, di un rilievo che permette, in base all'uso o alle necessità* di impiego, l'incastro e il fissaggio della calotta rigida con visore diventando così un casco vero e proprio. Di questo modello di cuffia ne esistono altre due varianti, una "tropicale" (ShLO-61) e una invernale (ShZ-61).
In questa configurazione, è equipaggiata di:
Maschera per l'ossigeno mod. KM-32, prodotta sia in gomma nera, più comune, che verde (più rara). Probabilmente introdotta a partire dai primi anni '60, è composta da un tubo corrugato principale raccordato al lato destro della maschera, che porta l'ossigeno per la respirazione, e da un secondo più piccolo raccordato al centro, per la pressurizzazione costante della maschera, mentre nella parte sinistra è previsto un alloggiamento per un microfono interno, raramente usato e un tubo a raccordo per il dispositivo di pressurizzazione occipitale della cuffia. Il fissaggio della maschera avviene tramite i tre ganci presenti sula cuffia, 2 laterali, 1 frontale e un 4° gancio inferiore a "clip", il quale "maschio", forato e filettato, viene applicato tramite una speciale vite in uno dei fori di regolazione del soggolo della cuffia stessa.
Occhiali mod.PO-1M, sviluppati negli anni '50 e in uso anche in tempi recenti, sono composti da un facciale in morbida pelle scamosciata rivestito in gomma nella parte esterna, da una intelaiatura metallica che fa da alloggiamento per le lenti e al quale è fissato anche l'elastico con fibbia regolabile. Le lenti in vetro, sono intercambiabili e possono essere trasparenti e oscurate (come in questo caso). Queste ultime, protettive, riducono la luce solare del 15%.
Il laringofono mod. LA-5, questo accessorio per le comunicazioni, che viene portato intorno al collo, è sempre stato il più diffuso tra i piloti Sovietici, nonostante le maschere prodotte a partire dalla mod. KM-32, quindi dagli anni '60, e a seguire fino a quelle più recenti, siano sempre state predisposte di alloggiamento per il microfono interno. Questo accessorio, composto da un sottile e morbido "involucro" in pelle al cui interno sono contenuti i due sensori, è agganciato a una fascia elastica regolabile tramite i due bottoni automatici presenti nelle due estremità*.
Di questo oggetto non ne conosco la denominazione ufficiale..... Consiste in una camera d'aria in gomma rivestita in nylon, provvista di un tubo in gomma con raccordo in alluminio ad innesto a baionetta. Questo accessorio veniva inserito in un allogiamento posto nella regione occipitale, tra la pelle e la fodera della cuffia e fissato poi tramite dei bottoni automatici, mentre e il tubo in gomma veniva raccordato alla maschera mod. KM-32. Questo accessorio, durante le manovre con alto carico di "g" o per i cambiamenti di pressione dovuti alle alte quote, tramite una valvola che si apre con l'aumentare della pressione all'interno maschera, si gonfia, premendo così il viso del pilota contro quest'ultima aumentandone la tenuta e impedendo così perdite d'ossigeno.
Questo importante accorgimento, gli Americani lo hanno adottato solo negli anni '90!
Questa configurazione, così allestita, è stata usata sui bombardieri, come ad esempio lo strategico Tu-95 "Bear", fino in tempi recenti.
Segue...
Re: I caschi della VVS - Forza Aerea Sovietica -
Anche se non è il mio campo di interessi devo ammettere che sono pezzi interessanti e il tutto ben spiegato.
Complimenti
[00016009
Re: I caschi della VVS - Forza Aerea Sovietica -
Non sono un grande estimatore del materiale sovietico, però devo dire che le condizioni dei pezzi sono superlative, perfette, così come è perfetta la tua spiegazione. [264
Re: I caschi della VVS - Forza Aerea Sovietica -
Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
Anche se non è il mio campo di interessi devo ammettere che sono pezzi interessanti e il tutto ben spiegato.
Complimenti
[00016009
Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Non sono un grande estimatore del materiale sovietico, però devo dire che le condizioni dei pezzi sono superlative, perfette, così come è perfetta la tua spiegazione. [264
Grazie a tutti e due! [264
Spero di essere stato chiaro.... Non è facile questo argomento, le conoscenze sono ancora scarse, le informazioni sui libri o nei siti che ho trovato, consultato e confrontato sono scarse e molto spesso diverse e contrastanti sullo stesso argomento, che sia una sigla, una data d'adozione o la funzione dell'oggetto.
Penso sia un mondo, quello della militaria dell'Ex-URSS, ancora tutto da scoprire!
Re: I caschi della VVS - Forza Aerea Sovietica -
No, tu sei stato chiarissimo, vai tranquillo, abbiamo capito bene. [264
Re: I caschi della VVS - Forza Aerea Sovietica -
Citazione:
Originariamente Scritto da silent brother
Dopotutto, non bisogna dimenticare l'importanza, l'influenza e la potenza che questo Paese ha avuto nella storia durante la "Guerra Fredda" e la VVS (Voenno-Vozdushnye Sily), era una delle Forze Armate più temute al mondo.
Come non quotarti! [264 [73
http://www.airforce.ru/history/moder...840bap_01m.jpg
Per quanto riguarda la cuffia, che dire, perfetta e completa. Purtroppo il materiale esaustivo sull'argomento e' tutto in Russo come spesso accade per la militaria Sovietica! Appena posso integrero' il topic con quella in mio possesso. [264
Ottimo lavoro! [249
Re: I caschi della VVS - Forza Aerea Sovietica -
Ti ringrazio Marcoltk! Il tuo commento mi incoraggia! [264
Come ho scritto all'inizio questa categoria o tematica di militaria, è poco diffusa e conosciuta, purtroppo...
Ma sono sicuro che con il passare del tempo acquisterà* l'importanza che meriterebbe già* ora!
Allegati: 8
Re: I caschi della VVS - Forza Aerea Sovietica -
Questa cuffia è la versione tropicale ShLO-61, caratterizzata da una rete in tessuto sulla sommità* che facilita la traspirazione.
[attachment=7:8vgifsjd]Immagine 29.jpg[/attachment:8vgifsjd]
[attachment=6:8vgifsjd]Immagine 30.jpg[/attachment:8vgifsjd]
[attachment=5:8vgifsjd]Immagine 1.jpg[/attachment:8vgifsjd]
[attachment=4:8vgifsjd]Immagine 2.jpg[/attachment:8vgifsjd]
[attachment=3:8vgifsjd]Immagine 3.jpg[/attachment:8vgifsjd]
In questo caso, oltre all'onnipresente laringofono mod. LA-9 e agli occhiali mod. PO-1M, è allestita con una maschera per l'ossigeno mod. KM-15I.
Pare che questa maschera sia entrata in servizio già* dalla fine degli anni'40, è stata usata sicuramente negli anni '80 e probabilmente anche negli anni '90 (notare la data di fabbricazione nel timbro sulla "vescica" in gomma nella prima foto in alto), in quest'ultimo periodo solo nell'aviazione civile.
Le dimensioni di questa maschera in gomma sono molto ridotte, a mala pena copre il naso e la bocca. Progettata in un'epoca in cui i caschi non erano ancora provvisti dei ganci appositi per le più moderne maschere per l'ossigeno, la KM-15I ha come sistema di fissaggio una fascia elastica aperta a occhiello nalla parte posteriore alla testa, che ne permette anche l'uso diretto come per le maschere d'emergenza civili. Nella parte anteriore c'è un piccolo foro per lo scarico dell'aria, mentre nella parte inferiore è presente una vescica in gomma e un lungo tubo con con una valvola unidirezionale al centro. Il funzionamento di questa maschera è a costante flusso di ossigeno e non essendo pressurizzata non può essere usata nelle alte quote.
[attachment=2:8vgifsjd]Immagine 4.jpg[/attachment:8vgifsjd]
[attachment=1:8vgifsjd]Immagine 5.jpg[/attachment:8vgifsjd]
[attachment=0:8vgifsjd]Immagine 31.jpg[/attachment:8vgifsjd]
Segue...
Re: I caschi della VVS - Forza Aerea Sovietica -
Interessante la maschera ad ossigeno con il " palloncino " sotto, " palloncino " che troviamo anche nelle maschere ad ossigeno utilizzate dagli equipaggi dei bombardieri americani della WWII. Potete vedere il " palloncino " che dico a questo link viewtopic.php?f=82&t=13593 .
Re: I caschi della V-VS La Forza Aerea Sovietica
Esatto Blaster, più o meno è della stessa tipologia.