Interessantissimo lotto fotografie. Dolo (Somalia) 1964

Ho reperito un lotto di foto in grande formato, relativo agli scontri di confine del '64, probabilmente di origine giornalistica, relaivi al centro abitato di Dolo. Si vedono: DC3 con equipaggio misto somalo-italiano (A.M.), agenti di polizia confinaria somala (camellata) appostati dietro una zeriba, ufficio governativo bruciato a Dolo, civili frugano tra le macerie, ridotta dell' esercito somalo danneggiata (ancora col nome di un caduto italiano), soldati somali con tuta mim. italiana m. 29 e armi varie (MAB, BREN, M1), bombe da aereo mortaio inesplose, moblitazione di civili armati di 91/38, billao e Vetterli, giornalisti italiani in loco. Interessa?

Manda qualche foto, perché senza di esse, tutto lascia il tempo che trova...PaoloM

Aspettavo segni d' interesse, dato che il formato non è piccolo, mi attiverò subito per scannerizzarli. Ti preannuncio inoltre che ho la foto di un parà a Tarquinia nel 1941 in tuta ginnica blu e brevetto sulla manica... ;)

Il timbro è presente su tutte le foto.

Piloti italiani con un collega somalo a Mogadiscio (senza data).

Sottufficiale della polizia di frontiera somala distribuisce acqua ad un pozzo.

Agenti della polizia di frontiera presidiano il confine al riparo di una zeriba (trincea di rovi spinosi) come i Dubat di Cimmaruta a Ual Ual nel 1934. Sono armati di Lee Enfield e anche il modo caratteristico di portare la kefiah richiama quello del Camel Corps britannico...

La RIDOTTA UGO FERRANDI, danneggiata nell' incursione etiopica, ancora nel 1964 portava il nome italiano pur essendo una installazione attiva dell' esercito somalo.

Ufficio governativo incendiato a Dolo.

Civili somali frugano tra le macerie in cerca di qualsiasi cosa di recuperabile.

Anche le lamiere contorte possono essere utili in un contesto simile...

Soldati somali presidiano la zona. Mimetiche, elmetti ed armi sono di fornitura italiana...

Giornalisti sui luoghi dei combattimenti.
Almeno due dei militari somali presenti sono ufficiali.

Bombe da mortaio e da aereo inesplose.

Le popolazioni nomadi della zona di frontiera sono mobilitate nella "home guard" a protezione del confine.
In questa foto sono visibili vari moschetti 91/38 (uno con pugnale-baionetta ripiegabile), un Vetterli sporterizzato, lance, billao e - all' estrema dx. - una lama indigena.

Istruzione al tiro con archi, frecce e il 91.

Volontari in marcia... cammellati !

Particolare ingrandito della foto precedente. Non capisco che gibernaggio può essere: inglese, italiano o di fattura locale?
E' una cintura in tela sulla quale sono riportate gibernette in cuoio chiuse da un grosso bottone metallico. Lo spallaccio tipo Sam Brown è fissato a un anello a "D" tipicamente italiano. Sul davanti si intravede l' attacco per il fodero della baionetta...

Bellissima carrellata di foto!! Complimenti!!

Grazie anche da parte mia per le bellissime foto

Qualcuno sa dirmi qualcosa del gibernaggio nell' ultima foto? Non vorrei dire una bestialità, ma il metodo costruttivo misto cuoio-tela, gli anelli a D per appendervi dotazioni, il passante in cuoio per la baionetta sono caratteristici di certi "sperimentali" usati dal R.E. e da reparti speciali alla fine degli anni '30, ma mai adottati in gran quantità...