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Fotoalbum di un ufficiale delle SS
Ciao a tutti.
Vengo ora ad esaminare un album fotografico molto particolare, con parecchia storia da raccontare, ma di non facile interpretazione.
Si tratta del fotoalbum di un ufficiale delle SS (Schutzstaffel), dall’inizio della sua carriera da SS-Mann (soldato semplice) sino alla WW2 nelle Waffen-SS (le SS combattenti) ed in particolare negli SS-Gebirgsjäger (specialità delle truppe da montagna) per finire col grado di SS-Hauptsturmführer (Capitano), e con un periodo intermedio di militanza nello Sicherheitsdienst (SD - Servizio di Sicurezza), che fu il servizio informazioni e intelligence delle SS dal 1932 al 1945. Allo stato non è possibile identificare l’ufficiale.
Purtroppo l’album è privo di didascalie e di date visibili, le foto sono tutte pesantemente incollate, non è possibile vedere se sul retro hanno delle scritte. Vi sono 118 fotografie distribuite in 44 pagine, nella grossa parte con soggetti militari e col protagonista, ma anche panoramiche varie di monumenti, palazzi, località urbane, collinari e boschive ove il predetto ha prestato servizio. L’album è quasi integro, mancano solo due fotografie.
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l'album inizia con questa foto, applicata da sola in seconda di copertina, probabilmente il matrimonio del futuro ufficiale, qui in uniforme da SS-Mann
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a seguire una serie di ritratti in primo piano
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il soggetto doveva essere un valido sportivo ed uno sciatore, qui in una gara militare di salto
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al tiro con la pistola
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è il secondo da sinistra, in borghese, con commilitoni ed amici
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venne arruolato nelle unità di istruzione, Ersatz, della SS-Division-Totenkopf, riconoscibili dalle mostrine col teschio
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nella fanfara della SS-Totenkopf
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con i gradi da SS-Sturmmann (Caporale)
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questa foto, e le successive, col grado da SS-Unterscharführer (Sergente)
Allegato 288489Allegato 288493
è ben riconoscibile la ärmelband (fascia da braccio) del SS-Regiment "Der Führer"
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La pubblicazione prosegue.
Saluti, Giovanni
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SS-Obersturmführer Herbert Hrabie
Ciao a tutti.
Da quando acquistai questo fotoalbum di un ufficiale tedesco delle SS oppure SD non ho mai cessato le ricerche finalizzate alla sua identificazione. Ribadisco che sull’album non è disponibile alcuna annotazione, data od altro, che potesse aiutare. Quindi non restava che basarsi sul contenuto delle foto stesse.
Si tratta di un album particolare: vi sono parecchie foto riconducibili senza dubbio al soggetto che ne fu protagonista, ma diverse immagini riguardano altri soldati: camerati, parenti, amici, oppure compaesani che siano. Ancora sono presenti più foto di paesaggi, chiese, palazzi e monumenti.
Nei precedenti post avevo anche interpretato male un paio di foto, un amico, ben più fisionomista del sottoscritto, mi ha fatto notare come, nelle foto che seguono, l’ufficiale protagonista dell’album non è, come avevo supposto, l’ SS-Hauptsturmführer (Capitano) sulla destra, ma la persona che indossa cappotto e cappello civili sulla sinistra, probabilmente uno sportivo in occasione di una qualche gara di sci. Per dimostrare senza dubbio il mio errore, l’amico ha confrontato il padiglione auricolare del protagonista dell’album con quello del SS-Hauptsturmführer, risultato ben diverso. Altro particolare che ho notato di recente: l’ SS-Hauptsturmführer in questione presenta la mostrina (kragenspiegel) destra nera e priva di rune e di simboli, tipica del Sicherheitsdienst (SD, Servizio di Sicurezza) che fu il servizio informazioni e intelligence delle SS dal 1932 al 1945. Quindi, sulla base delle predette risultanze, non si può affermare che l’ufficiale da identificare raggiunse il grado di SS-Hauptsturmführer, ma esso rimase SS-Untersturmführer (Sottotenente) come sulle foto, e poi fu promosso SS-Obersturmführer (Tenente) come risulterà dall’esito delle ricerche. Infine queste due foto, che si trovano all’inizio dell’album (progressivo 17 e 18 su 118 totali), sono relative al primo periodo probabilmente da civile del soggetto, anche se io le avevo pubblicate in questo thread alla fine, ipotizzando, erroneamente, che fossero relative ad una promozione a Capitano di fine carriera.
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relativamente allo SS-Hauptsturmführer a destra, con attento esame si intravvede la Kragenspiegel destra nera tipica dello SD
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In via preliminare ho rilevato i particolari più significativi del viso dell’ufficiale da identificare, unendoli in un apposito file:
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In sintesi l’ SS-Untersturmführer da identificare doveva rispondere alle seguenti caratteristiche:
-coniugato come dalla prima foto dell’album,
-esperto sciatore che gareggiò nel salto con gli sci,
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-di origini Tirolesi o Sud-Tirolesi, in quanto in una foto indossa le tipiche bretelle tirolesi ed i calzettoni bianchi,
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-con trascorsi nello SD e che poi indossò uniformi e scarponi riconducibili agli SS-Gebirgsjager ed alle unità di montagna (presente il simbolo della edelweiss metallica sul cappello tipo “bergmütze gebirgsjäger”, ma non lo scudetto in panno ricamato da braccio con la edelweiss), ed il rango di SS-Untersturmführer,
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-che durante la WW2 prestò servizio per lungo periodo nei Balcani e nella ex Jugoslavia, considerate le foto nell’album di Belgrado (Serbia), Mostar (Bosnia), Maribor (Slovenia), Zagabria e Ragusa/Dubrovnik (Croazia);
-che verso fine guerra probabilmente fu trasferito nel Nord Italia considerata la foto del Cimitero Militare Tedesco di Opicina (Trieste),
-che utilizzò l’autovettura con lo strano simbolo del girasole unito alla sigla EK.2, che io avevo ipotizzato fosse dell’ Einsatzkommando 2, pur non avendo notizia della presenza di tale unità nei Balcani,
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-che in alcune foto indossa sull’uniforme la mostrina (kragenspiegel) destra nera senza simboli tipica dello SD, ma altre volte con il simbolo SS, ed a volte porta anche il Gallone d'onore della vecchia guardia (in tedesco: Ehrenwinkel der Alten Kämpfer) dovuto ai membri delle SS che entrarono nelle Allgemeine-SS, nel Partito nazista o in altre organizzazioni del partito prima del 30 gennaio 1933.
Ho quindi pubblicato alcune foto dell’ufficiale, e le informazioni da esse desumibili, sul forum tedesco axishistory.com nella speranza che qualche studioso od appassionato di storia lo riconoscesse.
Un primo riscontro mi è pervenuto mesi fa da un ricercatore serbo che aveva, nel suo archivio, la foto seguente che raffigura il medesimo ufficiale da identificare (vedasi foto di confronto) e probabilmente scattata nei Balcani, pur priva di qualsiasi altra informazione di contorno. Inoltre, il soldato che nella foto si intravvede al fianco destro dell’ufficiale, sembra proprio quello presente anche nella seguente foto del mio album, seduto di fianco all’ufficiale e con la giacca bianca.
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la prima foto viene dal ricercatore serbo, le seguenti tre dal mio album
Il 31 marzo 2022 lo studioso serbo mi ha riferito di avere accertato che il simbolo del girasole con la sigla EK 2 è molto probabilmente riconducibile all’ Einsatzkommando 2. Che esisteva infatti un Einsatzkommando 2 (EK 2, della Sipo e SD) operante nei Balcani, più precisamente in Bosnia ed Erzegovina (e poi in Dalmazia), dal maggio 1943 in poi. Aveva sede a Sarajevo e inizialmente aveva filiali a Mostar, Travnik, Tuzla e Višegrad (per un breve periodo), e poi anche a Zenica, Dubrovnik e (dalla metà del 1944) a Brčko. (Source for the EK 2 info: Nemačka Obaveštajna Služba, Belgrade, 1958, vol. V, pp. 505-519.)
Come Sicherheitspolizei o Sipo (Polizia di Sicurezza) veniva intesa, nella Germania nazista, la direzione delle due forze di polizia che si occupavano specificatamente della sicurezza del Reich sotto il profilo politico e criminale:
.Geheime Staatspolizei (Polizia segreta di stato, nota come Gestapo e Stapo),
.Reichskriminalpolizei (Polizia criminale del Reich, nota come Kripo).
La direzione della Sipo fu affidata a Reinhard Heydrich. In quanto forza di polizia, la Sipo rispose al Reichsführer-SS Heinrich Himmler.
La Sipo rimase attiva dal 1936 al 1939, anno in cui venne incorporata nel più grande Reichssicherheitshauptamt (RSHA - ufficio centrale per la sicurezza del Reich). Negli anni successivi la sigla venne comunque usata per indicare l'insieme delle due polizie politico-criminali.
Lo storico serbo terminava con la fondata ipotesi che l’ufficiale potesse essere tale "Herbert Hrabbi" (ma l'ortografia doveva essere controllata), che ricoprì il grado di SS-Untersturmführer e nell’ Einsatzkommando 2 diresse sia i rami di Mostar che quelli di Dubrovnik (entrambe cittadine presenti nelle foto dell’album).
Il 01 aprile 2022 (non era uno scherzo), è intervenuto nella discussione del forum uno studioso inglese (ha pubblicato alcuni saggi di storia), che ha riferito di ritenere che l'ufficiale in questione sia Herbert Hrabie (nato il 2 agosto 1911 a Innsbruck). Nominato SS-Ustuf il 30 gennaio 1942; promosso SS-Ostuf il 21 giugno 1944. Il predetto fu Kriminalkommissar con Stapostelle Innsbruck quando fu inviato all' Einsatzgruppe D (Sonderkommando 10a) e arrivò nel Caucaso nel settembre 1942. Nel 1943 si trovò in ritiro al Pripjet (in Ucraina, Oblast di Kiev) e in "tarda primavera" (späten Frühjahr - possibilmente aprile) 1943 trasferito in Jugoslavia. Prima a Belgrado e poi con "pochi" uomini in Erzegovina. Condusse le consuete attività SIPO e "Partisanenerkundungsaufgaben" (testuale: compiti di ricognizione partigiana). Nel gennaio 1944 Hrabia afferma di essere stato trasferito ad analoghe mansioni in Italia; Feb 1945, Leiter Sipo Ast Trento dove prestò servizio fino alla fine della guerra.
Il giorno successivo lo storico inglese ha reperito e pubblicato sul forum tedesco tre fotografie di Herbert Hrabie, provenienti dall’archivio del RuS = Rasse und Siedlungs SS, l’ufficio centrale delle SS che si occupò dei matrimoni del personale SS.
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Le foto hanno confermato, senza ombra di dubbio, l’identificazione del protagonista dell’album fotografico che ho in collezione nella persona di Herbert Hrabie. Due di queste foto tessera già dell'archivio RuS-SS sono, altresì, presenti ed identiche nel mio album.
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Inoltre è risultato che il nome del tirolese Herbert Hrabie risulta negli archivi online di varie testate giornalistiche, ad esempio l’ Innsbrucker Nachrichten, in più edizioni tra il 1928 ed il 1939, quale sciatore professionista che gareggiò anche nella specialità del salto con gli sci.
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(per ingrandire e leggere la foto del giornale, cliccarci sopra per due volte)
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I due ricercatori hanno ancora concordemente precisato che Herbert Hrabie fu molto attivo come sciatore e Skilehrer nella Polizei tedesca (che comprese la Schupo, la Sipo e la SD). Dalla fonte IMT Nuremberg Archives - International Court of Justice, Hrabie affermò di essere andato nel Caucaso nel settembre 1942 con uno "Skikommando" formato da altri sciatori Sipo/SD assegnati all' SK 10a – Sonderkommando 10a (EG D – Einsatsgruppe D), a Krasnodar nel Kuban. Lo SK 10a fu comandato da un altro sciatore, il dottor Kurt Christmann. Che Herbert Hrabie (indicato erroneamente come "Hrabbi" nel Yugoslav State Security Service book) risulta aver fatto parte del Teilkommando Mostar e Dubrovnik (Ragusa) subordinato all’ Einsatzkommando 2 Sarajevo (a cui appartenne lo strano simbolo dell'auto EK.2).
Lo studioso serbo mi ha comunicato nel dettaglio le risultanze su Herbert Hrabie risultanti presso il libro Yugoslav State Security Service's (Uprava državne bezbednosti) Nemačka obaveštajna služba, pp. 515-516, traducendole dalla lingua serba all’inglese, ed io le riporto in Italiano con l’aiuto della traduzione automatica:
“”Il TK [Teilkommando] fu formato a Mostar nel maggio 1943. Consisteva in un comandante con grado di ufficiale e diversi sottufficiali, e svolgeva sia lavoro esecutivo che di intelligence. Il personale di supporto era composto da tedeschi etnici [Volksdeutsche], mentre parte delle guardie, autisti, ecc. furono reclutati nella stessa Mostar. Da maggio a novembre 1943, il capo del TK fu l'SS-Untersturmführer Herbert Hrabie, che per un po' diresse anche, oltre al TK Mostar, il TK Dubrovnik. Poiché Hrabie viaggiava spesso tra i due luoghi, a sostituirlo a Mostar c'era l'SS-Untersturmführer Ludwig Reiter. Nella primavera del 1944, il TK fu rilevato dall'SS-Untersturmführer Meier [controllo ortografico], che in precedenza era il capo della motorizzazione di EK [Einsatzkommando] 2. Fu ritirato nell'autunno dello stesso anno e dalle funzioni di il capo del TK fu rilevato dal sottufficiale delle SS Walter Doering [controlla l'ortografia], fino a quando l'SS-Untersturmführer Leopold Bader, ex vice capo dell'EK 5, fu trasferito da Spalato a Mostar. Quest'ultimo guidò TK Mostar fino alla ritirata, alla fine di ottobre 1944.
A causa del personale relativamente piccolo, TK Mostar non era diviso in uffici [Ämter]. I compiti venivano assegnati ai singoli membri, secondo le esigenze e le circostanze specifiche.
I compiti e la direzione dei lavori di TK Mostar erano identici a quelli svolti da altri rami della Sipo e SD nel territorio della Bosnia. Ha funzionato principalmente contro il NOP [Movimento di Liberazione del Popolo], nei confronti del quale si è formata la rete di agenti. Particolarmente attivo nella creazione della rete di intelligence è stato il membro di TK SS sottufficiale Willi Sawotny [controllare l'ortografia], che ha supervisionato la maggior parte degli agenti. Le relazioni presentate da TK Mostar non sono state molto apprezzate da EK 2 a causa della loro qualità piuttosto scarsa. Includevano dati sulle azioni del NOV [Esercito popolare di liberazione], varie demolizioni e sabotaggi e circostanze generali. Sono noti circa 30 membri della rete di agenti che il TK ha formato a Mostar e nei suoi dintorni vicini e lontani.
TK Dubrovnik è stata costituita dopo la capitolazione d'Italia, schierando un certo numero di membri di EK 2. Il Teilkommando è stato organizzato dal capo di TK Mostar, SS-Untersturmführer Herbert Hrabie. All'inizio del 1944, fu sostituito come capo del TK Dubrovnik dall'SS-Obersturmführer August Zollner, che guidò il TK fino alla ritirata da Dubrovnik, nel settembre 1944. Hrabie, fino alla nomina di Zollner, contemporaneamente guidò anche il TK Mostar, agendo per lui a Dubrovnik, mentre era a Mostar, era il sottufficiale delle SS Kynzel [controllare l'ortografia].
TK Dubrovnik aveva una vasta rete di intelligence, che, tuttavia, era ben nascosta, quindi si sa poco al riguardo. Il capo dell'EK 2, SS-Obersturmbannführer [Dr Anton] Fest, considerava il Dubrovnik TK tra i migliori in termini di lavoro di intelligence. […]””.
Altro documento di rilievo su Herbert Hrabie sono quattro pagine che provengono dalla IMT Nuremberg Archives - International Court of Justice, risalgono all’aprile 1946. Hrabie, sopravvissuto alla guerra e allora ristretto nel Campo di Detenzione nr.73 di Kornwestheim (Germania), sottoposto a procedimento penale, fornì alla Corte Penale Militare Internazionale di Norimberga i suoi dati anagrafici, di servizio e le sue risultanze difensive:
Allegato 294768
Allegato 294769
Allegato 294770
Allegato 294771
Riporto il documento nella traduzione in italiano:
“”Archivi IMT Norimberga - H-1421 - Corte di giustizia Internazionale
Questionario per i membri della Gestapo
A
Cognome: HRABIE
Nome: Herbert
Data di nascita: 8/2/1911
Luogo di nascita: Innsbruck
Professione: Kriminalkommissar
Professione del padre: impiegato delle Ferrovie Federali Austriache
La propria fedina penale: nessuna
Precedenti condanne dei genitori: nessuna
Residenti: Innsbruck, Schubertstrasse 7
Nazionalità: Austria
Indirizzo attuale: Internee Camp. 73 Konrwestheim Gef.Nr.1129-A-28a
religione: cattolica
B
1. Durata dell'appartenenza alla Gestapo o ad un organismo di polizia di sicurezza nelle aree occupate dalla Germania: ottobre-novembre 1942 fino alla fine della guerra
2. Elenco servizi con indicazione temporale di affiliazione:
Dal 15 marzo 1938 al 41 aprile Stapo Innsbruck
Dal 41 aprile al 42 febbraio Fuhrerschule della Sipo Berlin
Dal 42 febbraio al 43 aprile Einsatzgruppe D (Kuban-Prijet)
Dal 43 maggio al 44 gennaio Einsatzgruppe E (Croazia)
44 febbraio a fine guerra BdS Italia (Verona)
3. Grado più alto e ultimo posto: Kriminalkommissar, Aussenpostenfuhrer (capo avamposto) a Trento/Italia
4. Grande adesione (volontaria, comandata, ecc.): Volontaria alla Sipo attraverso la mediazione dell'ufficio di collocamento
5. Ha mai chiesto di essere trasferito dalla Gestapo ad altri corpi di polizia? Se si, per quale motivo?: no
6. Membro del partito dal: 1 maggio 1938
7. membro delle SS dal: 10 novembre 1938 Grado: Obersturmfuhrer
8. La tua appartenenza alle SS è dovuta al decreto di adeguamento?: sì
9. Eri attivo in una stazione di polizia politica prima dell'istituzione della Gestapo o della polizia politica di Lunder nel 1933? Se sì, ultima carica, posizione, grado e attività: no
Dichiaro sotto giuramento che le informazioni che ho fornito sopra sono vere e corrette e sono state fornite al meglio delle mie conoscenze e convinzioni.
Comprendo che questa dichiarazione giurata deve essere presentata al Tribunale militare internazionale.
Sono consapevole della punibilità di una dichiarazione giurata errata.
Kornwestheim, 13 aprile 1946
Firmato Herbert Hrabie Gef.Nr. 1129-A-28a
Inoltre, in luogo del giuramento, dichiaro quanto segue, citando la dichiarazione giurata sopra riportata:
(Manoscritto nel testo) Oltre al punto 2: Nella Einsatzgruppe D sono stato assegnato al Kommando Xa. Forza di Xa circa 80 - 100 uomini (tedeschi). Base circa 30 - 35% Stapo, 20% Kripo, 10% SD. Resto al comando delle Waffen SS e dell'amministrazione della Schutzenpolizei. Comandato (circa 10-15 uomini) non chiuso. Organizzativo: Stabskompanie RSHA
Aussenposten a Mostar-Ragusa (Jugoslavia): Forza 1/16, Stapo 6, Kripo 4, Waffen SS 3, interprete 4.
Aussenposten Trento: Forza 2/4, Stapo 2, Kripo 1, SD 1, amministrazione 1, interprete 1.
Firmato Herbert Hrabie 1129-A28
Allegato al questionario HRABIE Herbert
Con riferimento al questionario del 13 aprile 1946, fornisco le seguenti ulteriori informazioni:
A 1 b bb) Nel corso della ricostruzione dello Stapo nella neo affiliata Austria nel 1938, la manodopera mancante è stata integrata attraverso la mediazione degli uffici di collocamento, tenendo conto della rispettiva istruzione scolastica degli idonei al lavoro. A causa dell'alto livello di disoccupazione prevalente all'epoca, vi era una corrispondente scelta per l'assunzione. Nel corso della mediazione, le persone in questione sono state assicurate, cioè al momento del loro inserimento nello Stapo, che avrebbero potuto rinunciare nuovamente all'incarico dopo tre mesi se l'interessato non fosse stato d'accordo. Come so da Innsbruck, tuttavia, i licenziamenti sono stati approvati solo eccezionalmente in casi individuali. Ulteriori aggiunte al personale furono fatte da ufficiali in comando della precedente polizia austriaca, polizia criminale e gendarmeria.
Riguardo 4) Per la natura del mio lavoro presso la Gestapo di Innsbruck, durante tutto il mio periodo di servizio non sono stato informato, né tramite decreti, direttive né in altro modo, che i compiti e le attività della Gestapo fossero cambiati nel tempo in modo tale che dovessero essere considerati criminali.
Riguardo 5) Nel 1938/39 la Stapostelle Innsbruck era composta dai seguenti dipartimenti e uffici:
a. Reparto I (amministrazione e personale) a Innsbruck
b.Abt.II (affari interni) a Innsbruck
c.Abt.III (controspionaggio) a Innsbruck
Ci sono anche i seguenti commissariati di polizia di frontiera:
a.Brennero
b.Nauders
c. Bregenz (con vari posti al confine svizzero, il centro servizi di Innsbruck conta circa 50 uomini).
6) I maltrattamenti e le torture sono stati vietati dai decreti della RSHA, anche questi sono stati annunciati ai servizi di emergenza.
Per quanto riguarda 7) Non sono a conoscenza di tali formazioni speciali come espresse nell'atto d'accusa di Norimberga (i prigionieri di guerra che erano razzialmente e politicamente indesiderabili vengono giustiziati). Per quanto ne so, il compito della Gestapo era un insieme di gruppi in Oriente essenzialmente in esso; Antiagenti e antipartigiani e prevenzione del contraccolpo politico.
Sul generale 1) Non ho mai sentito nulla della partecipazione della Gestapo a un piano o cospirazione comune volti a commettere crimini contro la pace, contro il diritto di guerra e contro l'umanità.
2) Prima del mio arresto, non ero a conoscenza dell'entità dei reati denunciati nell'atto di accusa e dell'ampia area in cui si dice siano stati commessi.
3) Questi crimini, così come sono espressi nell'atto d'accusa di Norimberga, possono essere a mio avviso solo aggressioni da parte di individui, oppure dovevano essere formazioni speciali che non avevano certo nulla a che vedere con la Gestapo per quanto riguardava i loro compiti. In ogni caso, gli ordini pervenuti alla mia attenzione indicavano che le violazioni della legge marziale internazionale (trattamento dei prigionieri) all'interno della Gestapo erano severamente punite dalle SS e dai tribunali di polizia. La Gestapo non può essere ritenuta responsabile per i presunti accadimenti nei vari campi di concentramento, poiché ogni singolo funzionario non poteva in alcun modo esercitare alcuna influenza in merito all'amministrazione, alle cure, al cibo, ecc.
Durante la mia missione in Oriente mi sono reso conto, tra l'altro, che le associazioni cosacche in particolare, di propria iniziativa, cioè senza alcun ordine da parte di alcuna agenzia tedesca, sia essa la Wehrmacht, le Waffen-SS, la polizia, la Gestapo, ecc., aveva ricevuto ebrei e funzionari di partito del KP si erano fucilati.
Mi è noto anche quanto segue dal mio impegno in battaglie alla testa di ponte di Kuban: se gli ausiliari russi avevano l'ordine di portare prigionieri di guerra russi al punto di raccolta dietro il fronte o di trasportarli in Crimea, allora gli ausiliari russi hanno fatto questo: se non era presente la supervisione tedesca – Malati, piedi feriti, ecc. sparato contro gli ordini più espliciti delle autorità tedesche. Tali incidenti sono stati poi denunciati dalla popolazione delle SS, della Wehrmacht, della polizia, ecc. impegnato.
4) L'ufficio della Stapo di Innsbruck non fu in alcun modo coinvolto negli eventi del 9 novembre 1938. Il dipartimento è venuto a conoscenza dell'incidente solo dopo l'incidente, in particolare per il fatto che le denunce di feriti erano state presentate allo Stapo di Innsbruck per ulteriori azioni.
5) Mi è noto solo il campo di educazione-lavoro di Bolzano, poi divenuto campo di transito. Il trattamento e il cibo erano di gran lunga migliori di quelli che devo sopportare attualmente sul mio stesso corpo all'Internee Camp 73. I trasgressori dei contratti di lavoro sono stati inviati al campo di istruzione del lavoro per un massimo di 56 giorni, che avevano già più volte lasciato il posto di lavoro senza autorizzazione e di conseguenza erano già stati rimproverati. (ad es. multa, avviso, ecc.)
Kornwestheim, 13 aprile 1946
Herbert Hrabie firmato Gef.Nr.1129-A-28””
Naturalmente occorre considerare che si tratta di dichiarazioni difensive rese dalla parte Herbert Hrabie, sotto la sua responsabilità, all’organo della giurisdizione penale militare che lo accusava, così necessariamente limitate all’indispensabile e, forse, non completamente veritiere.
Sono in attesa di ulteriori documenti, a seguito dei quali integrerò il thread.
Saluti, Giovanni