Un M33 da magazzino (?)

Ho comperato questo elmo M33 data la sua apparenza bellica visti i timbri sul liner e il cinghietto in cuoio grigio verde. Quando l'ho ricevuto, sono rimasto un po' perplesso per la tinta del guscio e per la presenza di scrostature dalle quali emerge il metallo vivo, senza ruggine o altri strati di vernice.
Certamente potrete aiutarmi ad interpretare meglio l'oggetto in questione e ad ricostruirne la possibile storia, dalle foto che allego. Grazie a tutti per la collaborazione.

ciao

http://www.milistory.net/Public/data...15810_FULL.jpg

http://www.milistory.net/Public/data...LL-SCRATCH.jpg

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http://www.milistory.net/Public/data...043_FIBBIA.jpg

http://www.milistory.net/Public/data...2515_liner.jpg

Io lo trovo davvero interessante.
Non faccio M33,ma da quel poco che ne so sembra proprio un canonico 33 bellico.
Sono proprio curioso di sapere il parere di chi ne sa molto più di me.

Interno bellico, guscio kaki anni '50 '60.

Grazie dei vostri pareri. Pensate che sia un liner bellico rimasto in magazzino e successivamente montato su un guscio post?

Questo è un classico e interessante esempio di guscio postbellico, anni 70 direi a giudicare dal colore, rimontato con intelaiatura interna grigio verde, cuffia e soggolo di tipo bellico e già* assemblati, rivetti anch'essi di tipo bellico ma vergini e riverniciati dello stesso colore del guscio (vedere anche la pennellata interna).

Elmetto molto bello a mio modo di vedere.

Grazie per l'incoraggiamento, a dire il vero io stavo cercando un elmetto integralmente d'epoca... ad ogni modo sono contento di sapere che l'interno e i rivetti lo sono.
Mi sembra strano che ancora negli anni 70 si riciclassero interni del periodo bellico montandoli su nuovi gusci, d'altra parte il mio liner e soggolo sembrano assolutamente intonsi (la pelle delle zone punzonate non ha ancora finito di staccarsi!!) dunque perche' avrebbero dovuto buttarli via?
Nell'osservare meglio il guscio, ho notato un numero di serie marchiato nella parte posteriore, che potrebbe contribuire a trovare una collocazione temporale all'elmetto.

http://www.milistory.net/Public/data...6_P1060254.jpg

Anche secondo me è un elmetto bellico, ma ricondizionato per il dopoguerra.

Comunque tornando al "metallo vivo" può certamente capitare di trovarne con zone in cui si vede il metallo vivo non ossidato.
Questo perchè l'elmo potrebbe essere stato "graffiato" ieri, ed il metallo non ha certo avuto il tempo di ossidarsi.

Il fatto è che questo guscio non appare, come in altri casi un "bellico rivernciato", anche perché in questo caso all'interno, almeno la cupola,sarebbe ancora colore originale o altrimenti sarebbe stato riverniciato tutto, armatura del liner compreso.
Inoltre dai graffi esterni emergerebbe almeno in qualche punto il sottostante grigio verde.

I marchi punzonati purtroppo servono a poco o nulla: come detto tante volte, non esiste praticamente nessuna documentazione a riguardo, non si sa con precisione cosa significano, e neppure a tutt'oggi dove e chi ha prodotto i nostri 33; sappiamo che i 33 sono stati costruiti dalle Smalterie di Bassano del Grappa, ditta che a suo tempo ha chiuso i battenti e oggi esiste di nuovo, ma fa parte di un gruppo mi sembra austriaco e produce elettrodomestici; si sa ancora che sono stati costruiti a Firenze, dalla Pignone, ma documentazione sostanzialmente non ce n'è, e praticamente basta.

Quoto Piesse ed altri...
Posto un paio di 33 uno di sopra all'altro che hanno le stesse identiche tue caratteristiche con riutilizzo del cerchione interno, marcato..Il primo è un regalo di un collega di mio padre. Sotto la vernice bianca c'è il kaki e nessuna presenza di grigioverde. Anche se entrambi hanno codici alfanumerici, riscontrati anche su elmetti del periodo bellico, sono da considerarsi a tutti gli effetti post.

http://img403.imageshack.us/img403/5...scn3150il2.jpg

Il tuo appare in buone condizioni. Nelle foto che ho a casa del periodo 1950-1960 sono praticamente tutti simili al tuo.

Saluti
Corrado

E non bisogna stupirsi che negli anni 70 potessero essere ancora riciclati interni di trent'anni prima.

Il marasma postbellico italiano fece sì che intere strutture rimanessero praticamente abbandonate per decine d'anni e chi ha avuto modo, come me, di fare il militare in quel periodo, senz'altro ricorda nelle caserme enormi magazzini semidimenticati pieni delle cose più strane e vecchie.

Anche oggi non è da esludere che esistano ancora luoghi che possono riservare sorprese, anzi forse ancora di più, visto che non essendoci più il servizio di leva, con le masse di gente a costo quasi irrisorio che alle volte non sapendo cosa fargli fare gli facevano risvoltolare uno di questi magazzini per recuperare il recuperabile (è successo anche a me, con molti altri, in un vecchio capannone enorme di rovistare tra montagne di vecchie divise per cercare cinturoni riciclabili).
Oggi, coi soldati di professione, ovviamente certe cose si fanno meno e queste strutture vengono dimenticate, magari fino a che vengono vendute a qualche gruppo immobiliare che le demolisce per costruire qualcosa d'altro.
In questi casi può anche capitare che salti fuori qualcosa, anche se l'interesse diffuso per ciò che è antico ovviamente ha spinto molti a rovistare un po' dappertutto.

Citazione:

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Originariamente Scritto da piesse

E non bisogna stupirsi che negli anni 70 potessero essere ancora riciclati interni di trent'anni prima.

Il marasma postbellico italiano fece sì che intere strutture rimanessero praticamente abbandonate per decine d'anni e chi ha avuto modo, come me, di fare il militare in quel periodo, senz'altro ricorda nelle caserme enormi magazzini semidimenticati pieni delle cose più strane e vecchie.

Anche oggi non è da esludere che esistano ancora luoghi che possono riservare sorprese, anzi forse ancora di più, visto che non essendoci più il servizio di leva, con le masse di gente a costo quasi irrisorio che alle volte non sapendo cosa fargli fare gli facevano risvoltolare uno di questi magazzini per recuperare il recuperabile (è successo anche a me, con molti altri, in un vecchio capannone enorme di rovistare tra montagne di vecchie divise per cercare cinturoni riciclabili).
Oggi, coi soldati di professione, ovviamente certe cose si fanno meno e queste strutture vengono dimenticate, magari fino a che vengono vendute a qualche gruppo immobiliare che le demolisce per costruire qualcosa d'altro.
In questi casi può anche capitare che salti fuori qualcosa, anche se l'interesse diffuso per ciò che è antico ovviamente ha spinto molti a rovistare un po' dappertutto.

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Ariquoto...

Ancora una volta, grazie a tutti per la partecipazione, e per la diagnosi finale: un elmo post fabbricato con pezzi di epoche diverse e probabilmente rimasto in magazzino dopo l'assemblaggio. Nonostante tutto, questo elmo comincia ad essermi simpatico.
Merito vostro.

ciao

Ti ripero, Rock, e non per incoraggiarti.
E' bel pezzo, un bel documento.
Ha il suo significato e interesse collezionistico.
Certo, se ci cerchi il valore venale, non è gran cosa.
Il valore lo fa la rarita, ma soprattutto il mercato e la richiesta, lo sappiamo, ma purtroppo mi sembra che si parli più spesso di valore monetario che di valore collezionistico.

Dal punto di vista collezionistico un Wz50 polacco vale quanto un M35 biscudo.
Se poi si vuol fare i commercianti, è un'altra cosa.

Grazie, piesse. Ammiro la tua saggezza.
un saluto.

Un elmetto molto bello Rockscientist!
A mio avviso non è da escludere la possibilità* che anche il guscio sia di produzione bellica, se erano disponibili imbottiture complete mai assemblate e rivetti vergini e intonsi, probabilmente esistevano anche gusci mai utilizzati o assemblati, e di conseguenza quindi mai verniciati.
Una cosa che mi incuriosisce molto è la vernice kaki sul cerchione, è caratteristica degli elmi bellici mai smontati e ricondizionati "a mano" nel dopoguerra con la nuova colorazione. Negli elmetti costruiti dal nuovo infatti questa "sovrapposizione" di colore non mi sembra di averla mai vista, perchè le parti arrivavano già* verniciate all'assemblaggio e in questi casi addirittura il colore kaki del cerchione è di differente tonalità* rispetto a quello del guscio, probabilmente dovuto al fatto che erano costruiti da produttori diversi.

Ma il colore del cerchione è grigioverde, non kaki...

La tinta kaki sul liner compare in effetti solo in corrispondenza dei rivetti degli aeratori. Vicevers non ci sono tracce di pennellate a cavallo tra il guscio e il cerchione in nessuna altra parte. Secondo me l'esterno del guscio e' stato verniciato, probabilmente una seconda volta, dopo aver montato il liner, e un po' di vernice e' filtrata all'interno dal foro degli aeratori.
La colatura e' stata infine tamponata con un colpo di pennello che ha sparso il colore nella zona attorno ai rivetti.

ciao

Allora forse è anche probabile che sia stata applicata per coprire il mentallo "vivo" dopo la rivettatura.
Grazie Rockscientist per l'informazione![;)]

ops..scusa! Pensavo di essere diventato daltonico..AUAUAUAAUUAAUAU
Si si..è vero, c'è la "spennelata" kaki, magari è come dice rocket. L'importante è che l'abbia pagato il giusto prezzo e la "disiamina" di Piesse è perfetta.

Notte
Corrado

Sì sono d'accordo, ma non è escluso che anche il guscio sia di produzione bellica.

Stavo rivedendo le foto, e mi sono accorto che sicuramente sotto c'è un'altra vernice, e lo puoi vedere bene sul rivetto(1) in cui si vedono due strati di vernice ed inoltre nelle altre due zone (2) in cui si vede il "gradino" formato dalla vernice.

Inoltre nelle zone (3) sembra che dove è venuta via la vernice ce ne sia altra di colore nero, è giusto oppure è il metallo vivo che è venuto scuro in foto?

Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...5_AERATORE.jpg
26,28*KB

Infatti Inno, è vero!
A me ha incuriosito molto la parte interna, dove la vernice sembra quasi più scora, oppure è solo un'effetto della foto....

aggiungo che la stampigliatura S xxx è presente anche su elmetti bellici quindi penso proprio che anche il guscio sia bellico.

Ho controllato, purtroppo con luce artificiale dato il perdurante maltempo di questi giorni....

Effettivamente devono esserci due mani di vernice perche punti di tipo (2) ce n'e' un buon numero. Nei punti (3) e' rimasto uno strato talmente sottile di vernice da intravedere il metallo, da cui l'effetto piu' scuro. Io non vedo tracce di vernici di colore diverso in alcun punto dell'elmetto. Inolrtre ci sono un sacco di abrasioni in cui affiora il metallo bello lucido.

Come fa notare Silent Brother, la vernice nella parte interna, in particolare all'interno del cerchione del liner, tende effettivamente al marrone tanto da sembrare di un colore diverso rispetto al resto dell'elmetto. Potrebbe essere sporco? Passando una spugnetta umida il colore non cambia. Ad ogni modo la differenza e' minima da chiedersi se non sia solo un effetto ottico. Eppure tutte le volte che lo guardo ho la stessa impressione di Silent Brother. Mah!

ciao

Se riesci, posta delle nuove foto più dettagliate e chiare, magari alla luce del sole, quando è possibile naturalmente....[;)]

Nel punto 1, si vede chiaramente che ci sono due strati di vernice di cui uno credo che sia il marrone che si vede anche all'interno, insomma dovrebbe essere il marrone che ha preceduto le colorazioni caki.

Tanto per cambiare vado OT, ma vi posto una foto di uno di "questi magazzini", un angolino in verità* e non vi dico neanche cosa c'era dentro, certo che la vostra immaginazione potrà* lavorare adeguatamente......
La foto è di un anno fa e, sì, c'era anche di che sbavare....che dite, lo compriamo?

Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...3333333333.jpg
129,08*KB

Non si capisce molto, ma sembra esserci un sacco di roba!

Allora, c'e' stato un piccolo squarcio di sole in queste settimane terribili dal punto di vista meteorologico (qui in piemonte almeno, avrete sicuramente sentito i telegiornali) e ho fatto altre foto, con luce naturale. Qualla che c'era, ovviamente.
ciao a tutti e ancora grazie per il vostro aiuto.


http://www.milistory.net/Public/data...helmet-web.jpg

http://www.milistory.net/Public/data...et--02-web.jpg

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http://www.milistory.net/Public/data...met-06-web.jpg

Un ottimo pezzo, Rocketscientist!
Pure il timbro di fabbrica ancora ben visibile sul soggolo.[;)]

Molto interessante... quoto inno [ciao2]

Dopo qualche anno, tornando ad esaminare lo stesso elmetto, ho scoperto un'altro marchio, questa volta sul cinghietto sinistro.
L'armatura del liner w' marcata AT, il cinghietto AS1936. Secondo voi e' originale?

ciao

Ciao, bello l'elmetto del genere che mi piace molto. E' un M33 con molta storia ale spalle. Sicuramente nato in periodo bellico nel colore nero fu successivamente sverniciato in caserma (tant'e' che sono rimasti lembi di vernice nera indice di un lavoro un po' approssimativo) e ricolorato nel cachi anni 50 sia esternamente che internamente (di questa vernice vi sono ancora tracce soprattutto all'interno, a meno che non si tratti di un effetto ottico). In occasione di questa coloritura l'elmo fu smontato e successivamente fu applicato l'interno bellico. Negli anni 60 senza togliere l'armatura interna fu sverniciato nella calotta e probabilmente all'interno lungo le sole falde per essere ripitturato nel verde di quegli anni sia all'esterno che all'interno lungo solo le falde sverniciate. All'interno, in sostanza, il verde anni 60 compare solo lungo le falde mentre il centro del coppo e' rimasto in vernice anni 50 (sempre che, ripeto, non si tratti di un effetto ottico). Traccia di questa vernice anni 50 e' presente anche sul cerchione. Presta comunque attenzione lungo tutto il bordo: qui in genere la vernice e' piu' ostica ad essere eliminata e protrebbero esserci ulteriori tracce delle vecchie livree. Parere che si basa sulle foto non avendo l'elmo tra le mani. Ciao e complimenti.