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Allegati: 33
Ciao a tutti e grazie a Stefano C.
Ottava parte delle fotografie dall’album del Vicebrigadiere Francesco Di Cicco, che servì quale comandante di squadra alla 2^ Compagnia, Battaglione Speciale “E” della Regia Guardia di Finanza.
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il Vicebrigadiere R.GdF Antonio Corrias davanti alla sua tenda nell'accampamento
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il Vicebrigadiere Francesco Di Cicco tiene in mano un camaleonte
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i bombardieri della Regia Aeronautica in volo sull'accampamento
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i cuochi Vigna, De Bortoli, Raugni, Cerutti e Fiorito, al centro in piedi il Vb. Di Cicco
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la cucina della 2. Compagnia
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i cuochi Raugni, De Bortoli e Cerutti
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i finanzieri Trofiantini e Miani
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maggio 1936, a Sciafat si mangiano frittelle, il Vicebrigadiere Francesco Di Cicco a sinistra
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la squadra comandata dal Vicebrigadiere Di Cicco si chiamava "Folgore", dal nome dato anche alla mitragliatrice in dotazione
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La pubblicazione prosegue.
Saluti, Giovanni
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Allegati: 48
Ciao a tutti.
Nona parte delle fotografie dall’album del Vicebrigadiere Francesco Di Cicco che servì, quale comandante di squadra, alla 2^ Compagnia, Battaglione Speciale “E” della Regia Guardia di Finanza nella seconda Guerra di Etiopia.
Come si vedrà, furono numerosi i colleghi ed i subordinati che offrirono una loro foto ricordo al Vb. Di Cicco.
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l'accampamento della Regia Guardia di Finanza sul Monte Sciafat, vicino a Macallè
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la foto del fratello del Vb. Di Cicco, probabilmente anche lui in Africa Orientale
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il Vicebrigadiere Francesco Di Cicco (privo di baffi e pizzo), alla fine della guerra ed in partenza per l'Italia, presso la Stazione Ferroviaria di Dire Daua
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gennaio 1936, una autocolonna di artiglieria pronta a muoversi
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aprile 1936, reticolati a Ienda Iesus, il Vicebrigadiere Di Cicco al centro della foto con baffi e pizzo
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una sentinella a Siganet. Sullo sfondo una lunga colonna di autocarri ed una tromba d'aria
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il Vicebrigadiere Di Cicco in piedi a destra con numerosi bambini etiopi
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la Guardia Fanelli Carmine lascia una foto ricordo al suo superiore il Vb. Di Cicco.
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bandiera italiana sul Forte Galliano a Macallè
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la Guardia Rino Pianesi ad Addis Abeba
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la Guardia Atzori Massimino a Dire Daua
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apparecchi italiani da ricognizione nel cielo di Amba Aradam
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anche il Vicebrigadiere Antonio Corrias lascia la sua foto con dedica al collega Di Cicco
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il Vicebrigadiere Di Carlo Nello
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la Guardia F. Abramo lascia la sua foito ricordo con dedica al Vbrig. Di Cicco
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il Vicebrigadiere Francesco Di Cicco, senza barba e pizzo, alla Stazione Ferroviaria di Addis Abeba, pronto per il rientro in Italia.
La pubblicazione prosegue.
Saluti, Giovanni
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Allegati: 40
Ciao a tutti.
Decima parte delle fotografie dall’album del Vicebrigadiere Francesco Di Cicco che servì, quale comandante di squadra, alla 2^ Compagnia, Battaglione Speciale “E” della Regia Guardia di Finanza nella seconda Guerra di Etiopia.
In questa parte dell’album il Vbrig. Di Cicco, tra l’altro, ci regala alcuni panorami delle zone etiopi ove egli combattè col suo Battaglione R.GdF. Dalle foto emergono con chiarezza le zone selvagge ed impervie ove i nostri soldati operarono, nonchè l’improba fatica dei militari e dei civili italiani per tracciarvi le indispensabili strade militari.
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Il cimitero militare italiano a Macallè, con i caduti della Battaglia dell'Endertà anche detta dell'Amba Aradam. Sullo sfondo il Forte Galliano
Endertà, regione e popolazione a lingua tigrina, dell’Etiopia (regione del Tigré); comprende un’elevata sezione dell’orlo orientale dell’altopiano con i bacini superiori dei torrenti Ghevà e Samrè. Durante le operazioni militari italiane per la conquista dell’Etiopia (1935-36) vi fu combattuta un’importante battaglia (10-19 febbraio 1936) conclusasi con la vittoria italiana (Battaglia dell’Endertà o dell’Amba Aradam).
Il cimitero militare italiano attualmente si trova a 3 chilometri da Macallè, capoluogo dello Stato Regionale del Tigrai e terza città del Paese per numero di abitanti, ed in località Enda Jesus, nei pressi dei ruderi del Forte Galliano. Accoglie i resti mortali di 451 militari italiani, di cui 104 noti e 347 sconosciuti, caduti durante il periodo dell’occupazione dell’Etiopia da parte dell’Italia fra il 1935 e il 1941. Le spoglie provengono, oltre che dai due cimiteri di guerra di Enda Jesus, anche da quelli di Maia Caià, Mai Makdem, Scelicot, Hauzien, Mai Ceu, Biet Mara e dalla zona dei combattimenti avvenuti sull’Amba Alagi nel 1941. La realizzazione del Cimitero di Enda Jesus, costruito sull’area di uno dei due cimiteri di guerra che erano stati allestiti nella zona durante la campagna italo-etiopica, ha comportato la completa dismissione delle altre aree cimiteriali prima citate.
Per chi vuole saperne di più sui cimiteri militari italiani in Etiopia, suggerisco il link: https://ambaddisabeba.esteri.it/amba...tiopia.pdf.pdf
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la Guardia Ultei Giuseppe lascia la sua foto ricordo, con dedica, al suo comandante di squadra il Vbrig. Francesco Di Cicco
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al centro, in piedi, il Vbrig. Di Cicco
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febbraio 1936, la salita per l'Amba Aradam
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in primo piano effetti dei bombardamenti aerei a Passo Dogheà, sullo sfondo l' Aeroporto Militare di Macallè vicino al boschetto
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ben visibile il tracciato dell'impervia strada militare con autocolonne in transito
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aprile 1936, vista di Macallè dall'altura del Forte Galliano
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aprile 1936, nuovamente il Cimitero di guerra di Macallè con sullo sfondo il Forte Galliano, dei due presenti a sinistra il Vicebrigadiere Francesco Di Cicco che visita la tomba della Guardia Vitali
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giugno 1936, panoramica della strada militare costruita negli strapiombi dei Monti di Alagi, presidiata dalle truppe italiane
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febbraio 1936, le forre dell'Amba Aradam, profonde gole a pareti verticali e avvicinate, tra le quali scorre un corso d'acqua.
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giugno 1936, i caratteristici monti dell' Amba Alagi con la panoramica della strada costruita dai soldati italiani
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marzo 1936, piste camionabili nel Tembien
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giugno 1936, la tortuosa e difficile camionabile tra i Monti di Alagi
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giugno 1936, panoramica dell' Amba Alagi
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aprile 1936, il tramonto da Passo Dogheà
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febbraio - marzo 1936, monti del Tembien che sembravano inespugnabili. Ricordi di un triste pellegrinaggio...
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gennaio 1936, difese e trinceramenti di quota 2.258
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giugno 1936, veduta parziale della catena montuosa di Alagi.
La pubblicazione prosegue.
Saluti, Giovanni
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Allegati: 60
Ciao a tutti.
Undicesima ed ultima parte delle fotografie dall’album del Vicebrigadiere Francesco Di Cicco che servì, quale comandante di squadra, alla 2^ Compagnia, Battaglione Speciale “E” della Regia Guardia di Finanza nella seconda Guerra di Etiopia 1935 – 1936.
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febbraio 1936, stanchi ed affaticati e la strada è ancora lunga per raggiungere l'obiettivo nelle alture del Tacazzè
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febbraio 1936, visione parziale delle pianure desertiche nel Tembien
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luglio 1936, periferia di Addis Abeba
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Dessiè giugno 1936, sembrano frutti, ma sono nidi di passeracei
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Macallè aprile 1936, Chiesa Copta, davanti all'edificio il Vicebrigadiere Francesco Di Cicco con un etiope
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magazzino di derrate alimentari
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Tembien febbraio 1936, sull'albero un posto di vedetta abissino
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gennaio 1936 villaggio abissino
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Macallè aprile 1936, il Forte Galliano ricostruito. La freccia indica il Vbrig. Di Cicco
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marzo 1936, ponti improvvisati costruiti dalle truppe italiane nella pianura di Mai Ciò
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foto ricordo del Vicebrigadiere Olmetti Giuseppe
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giugno 1936, pianura del Gherà
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oasi presso il campo di aviazione di Macallè
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piroscafo nel porto di Massaua
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fotografia con dedica offerta dalla Guardia Furru Francesco al suo comandante della squadra mitragliatrici Vicebrigadiere Francesco Di Cicco
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Tembien marzo 1936, Ascari eritrei con uomini della banda irregiolare di Ras Hailù
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Amba Aradam marzo 1936 (ritorno) tamburo da sella abissino
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La storica roccaforte naturale di Amba Aradam. Autocolonna italiana dopo la disfatta dopo la disfatta di Ras Mulughietà
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bande irregolari Galla di perlustrazione lungo le strade autocarrabili per proteggere il traffico delle truppe italiane
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Tembien marzo 1936, cavalleria indigena
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Dire Daua 16.08.1936, quartiere indigeno, il pozzo
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Amba Aradam febbraio 1936, carri armati italiani (Carro Veloce 33 - CV33) pronti per l'assalto.
Pubblicazione ultimata, album fotografico decisamente particolare, a mio parere.
Saluti, Giovanni
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molto interessante Grazie... ho visto che alcune foto sono state portate a sviluppare ( o ristampare..) a Cortina d'Ampezzo...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
leandro53
molto interessante Grazie... ho visto che alcune foto sono state portate a sviluppare ( o ristampare..) a Cortina d'Ampezzo...
Grazie a te. Ritengo che sottufficiale, al suo rientro in Italia nel settembre 1936, sviluppò i rullini e fece stampare le fotografie. Sul retro di esse risultano due località degli studi fotografici: Cortina d'Ampezzo (BL) e Predazzo (TN), probabilmente le sue nuove sedi di servizio.