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cervar
Da moltissimi anni mi occupo di Shoah ed ebraismo. Tengo incontri con le scuole della mia provincia e province vicine e con gli alunni della mia scuola chiaramente. Porto gli alunni ad Auschwitz ogni anno. Molti colleghi mi hanno chiesto di scrivere un "libro - guida" sull'argomento che tratti più o meno tutti i punti che riguardano la persecuzione ebraica durante la seconda guerra mondiale. All'interno di questo lavoro sto sviluppando il tema del collaborazionismo e da qui la mia richiesta. Ad oggi ho individuato solo questi nominativi: Raspadori Anselmo
Antonio Coradeschi
Pietro Koch
Armando Tela
Augusto Trinca Armati
Vito Videtta
Osvaldo Valenti
Ferida Luisa
Aurelio Gallo
Emilio Battisti
Aldo Morelli
Quindi hai bisogno dell'elenco dei condannati morte per collaborazionismo e crimini di guerra verso la popolazione di origine ebraica in Italia durante la guerra civile. Io penso che non esista una fonte da cui ricavare un elenco di questo tipo, l'unica soluzione è un lavoro di ricerca tramite archivi di stato partendo però da un evento noto.
Tommaso
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Originariamente Scritto da
Tommo_manaos
Quindi hai bisogno dell'elenco dei condannati morte per collaborazionismo e crimini di guerra verso la popolazione di origine ebraica in Italia durante la guerra civile. Io penso che non esista una fonte da cui ricavare un elenco di questo tipo, l'unica soluzione è un lavoro di ricerca tramite archivi di stato partendo però da un evento noto.
Tommaso
Se un condannato per aver torturato 100 persone per caso ne aveva torturato una di origine ebraica tu come la consideri?
E se una attrice, ad esempio Luisa Ferida, aveva partecipato a eventi pubblici in favore della repubblica in che categoria la metti?
E comunque sia Valenti che Ferida vennero fucilati per ordine di un rancoroso futuro presidente, quindi mi chiedo sino a che punto una ricerca di documenti di tribunale sia utile.
E poi se una sentenza veniva emessa dopo una fucilazione (non prima ... ) quanto era legale?
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Sicuramente il tuo punto di vista è corretto Kanister, infatti mi trovassi ad organizzare un lavoro come quello che si è prefissato cervar mi darei dei paletti e sceglierei solamente alcuni fatti da trattare. Verrà fuori un lavoro che fornisce solo un punto di vista quindi , mi permetto di dire , di parte ma è solamente con la lettura e lo studio di più fonti che uno acquisisce un punto di vista oggettivo degli eventi.
La decisione è tutta nelle mani di Cervar.
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Originariamente Scritto da
Tommo_manaos
Verrà fuori un lavoro che fornisce solo un punto di vista quindi , mi permetto di dire , di parte ma è solamente con la lettura e lo studio di più fonti che uno acquisisce un punto di vista oggettivo degli eventi.
Già, però se studi 500 casi su 50.000 il punto di vista è solo soggettivo e molto, molto, di parte. Studiando poi documenti artefatti ...
E in questi casi non vale la pena cercare di spiegarsi.