Osservando il marchio nella foto, realizzato coniando un tondello di rame non si possono avere dubbi, l'arma in questione è uscita dalle officine di una delle più prestigiose fabbriche d'armi d'Italia!
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La volata mostra possenza e militaresca attitudine:
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Immagino che qualcuno dei più smaliziati stia iniziando a storcere il naso.... [icon_246
Ok, torno serio...
Ho aperto questo topic per mostrarvi una piccola "scoperta" che ho fatto tempo fà* nel risistemare l'angolo delle carabine ad aria compressa nell'armeria del Tiro a Segno.
Probabilmente l'avevo già* notata a suo tempo ma poi mi è passata di mente fino a quando non mi è ricapitata in mano.
Si tratta di una carabinetta cal. 4.5 fabbricata dalla Breda presumibilmente nel periodo a cavallo della IIWW e l'ho portata alla vostra attenzione per alcuni particolari che la rendono interessante.
Innanzitutto il fabbricante che a regola non si fermava alle sole mitragliatrici pesanti ma aveva una linea di produzione per cose "più modeste". Secondariamente per un fatto al quale non sono ormai più abituato da anni, la cura e la quantità* di lavoro occorsa per realizzare questo piccolo "giocattolo".
Di seguito inserirò le foto dell'arma smontata in ogni suo pezzo, per realizzare un'efficace manutenzione sono arrivato a smontare tutto lo smontabile. Ho asportato le tracce di ruggine (fortunatamente pochissime) e rimesso un funzione un oggetto che non sparava sicuramente da più di trenta anni!
Come già* avrete notato dal mirino i particolari che la compongono sono TUTTI ricavati DAL PIENO, non esiste traccia di lamierino metallico stampato o cesoiato. Per fare questo oltre ad un'impiego notevole di materiale grezzo occorrono macchinari ed utensili dedicati e diverse ore di lavoro, assorbite da una manodopera assegnata alle singole lavorazioni.
La Tacca di Mira:
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E' un piccolo castello montato a coda di rondine con una finestra verticale che permette lo scorrimento della foglia dell'alzo.
Questa presenta un intaglio a "T" nella base all'interno del quale si muove la vite con testa zigrinata per il sollevamento. Dentro il gambo della vite vi è la sede per una molla elicoidale di contrasto.
Il Blocco di Culatta:
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Le viti di fulcro sono tutte bloccate con una vitolina di sicurezza, ulteriore lavoro da aggiungere al resto!
Le iscrizioni sono in un "corsivo" molto delicato, ricordano la scrittura dei libri di testo per le elementari... di quando eravamo piccoli! [icon_246
Grilletto e Leva di Blocco della canna:
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[attachment=7:1kkg1ewb]Breda-7.jpg[/attachment:1kkg1ewb]
Qui si nota bene la robustezza dei pezzi, la faccia del grilletto è stata accuratamente lucidata mantre i fianchi sono finiti a tela fine e poi tutto brunito con un tono nero e tenace.
La leva di armamento del pistone, in questa fase l'arma era semplicemente smontata e lavata a petrolio. Ancora non avevo messo mano alla spazzolina di acciaio ed alla paglietta per asportare la ruggine ed i depositi negli angoli.
Come vedete anche questa è ricavata da un massello di acciaio!
Il pistone invece è un robusto tubo che ha subito un ogivatura nella parte posteriore per realizzare un colletto di guida in modo da assicurare centraggio e attriti ridotti:
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Vista d'insieme della meccanica disassemblata:
[attachment=5:1kkg1ewb]Breda-5.jpg[/attachment:1kkg1ewb]
La cassa:
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Ed ecco la Breda a lavoro finito!
[attachment=3:1kkg1ewb]Breda-10.jpg[/attachment:1kkg1ewb]
Nella volata ho inserito una pezzuola oliata come è mia abitudine per le armi che rimarranno ferme per lungo tempo.
Particolare della guardia del grilletto:
[attachment=2:1kkg1ewb]Breda-11.jpg[/attachment:1kkg1ewb]
Essendo lo scatto "diretto", senza leve intermedie, per poterlo rendere un po più digeribile hanno inserito una vite registrabile che puntando sul petto del grilletto ne diminuisce la corsa. Ho sostituito la molla originale con una recuperata dal carrello di una Beretta 76 (il ritorno percussore). Quella vecchia era stata sformata serrando la vite con un paio di pinze, in effetti questo è l'unico danno che ho rilevato in quanto usura e maneggio sono veramente minimi.
La guardia è realizzata con una barra a sezione ovale che è stata spianata nei punti di contatto con il legno!
A questo punto non restava che la prova "a fuoco"!
Prima però ho dovuto sostituire la guarnizione della canna, ormai compromessa dagli anni.
Questa era fatta con un anello in cuoio inserito in una gola circolare profonda cinque millimetri, per toglierla ho bestemmiato assai ma poi il problema era: con cosa la cambio? [137
Rovistando nel magazzino ricambi ho avuto la fortuna di scoprire che le guarnizioni di canna delle carabine Walther hanno i medesimi diametri, non mi restava che ridurre la profondità* della gola.
Ho adoperato del fili di stagno da saldatura di 2 mm di diametro tagliando due anelli ottenuti girandolo su una spina dopodiché li ho messi in sede e con un cacciaspine di 1.8 ho compattato lo stagno per ottenere un appoggio piano e della giusta profondità*.
Finita l'opera ho preso due bersagli da pistola ad aria ed i pallini da gara e mi sono recato nello stand a 10 metri.
Posizione seduta con la carabina appoggiata su un cuscino imbottito di gommaspugna.
Ho messo il pallino del mirino nel centro del bersaglio ed ho incrociato le dita, questi i primi colpi:
[attachment=1:1kkg1ewb]breda bers-1.jpg[/attachment:1kkg1ewb]
L'alzo era a zero ed i colpi sono inaspettatamente centrati sulla verticale! (a parte la prima strappata a sinistra) [142
Secondo bersaglio, 10 colpi:
[attachment=0:1kkg1ewb]breda bers-2.jpg[/attachment:1kkg1ewb]
Lo scatto è duro e secco, le vibrazioni relativamente poche, vista anche la "massa" dell'attrezzo.
Sorprendentemente la rosata è molto raccolta e posizionata esattamente sopra la punta del mirino che copriva il diametro del 9.
Al Cronoscopio le velocità* su 15 colpi sparati hanno sempre oscillato fra i 133.5 e i 134.5 m/sec. con una regolarità* da fare invidia ai moderni attrezzi da competizione.
Altra cosa curiosa, tornate a guardare la foto della volata, scoprirete che la canna ha le stesse 4 righe del '91!
Nelle armi "moderne" invece viene usata una "microrigatura" a 8 o più righe.
Spero di non avervi annoiato con la mia piccola scoperta, testimonianza di come una volta le cose, tutte, venivano fatte "come Dio comanda"...
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