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Quante aquile !
Ciao a tutti, sono nuovo del forum e mi sto avvicinando all'argomento da poco e quindi premetto la mia profonda ignoranza sull'argomento. Per ora so solo distinguere un M35 da un 40 o un 42.Mi presento un attimo ;fin da ragazzino sono sempre stato attratto dal fascino delle cose vecchie e da quei ricordi lasciati dal fronte che circa 40 anni fa (io ne ho 44) erano ancora presenti, direi numerosi, nei granai, pollai, solai, dei paesini sull'appennino tosco/emiliano dove io ero solito passare le mie estati dai nonni. Basti dire che giocavamo a nascondino prendendo come riferimento la torretta di un panzer tedesco conficcata in un campo (ora non c'è piu' naturalmente). Se solo avessi saputo il valore economico/collezionistico che avrebbero acquisito con gli anni ne avrei fatto incetta, ma ahimè non l'ho fatto. Poi, collezionare elmetti, o comunque oggettistica militare allora era considerato anche un po' "stramba" come cosa, insomma,la guerra era finita da una ventina d'anni ed era un ricordo vivo e doloroso per molti, per cui se ti vedevano raccogliere elmetti non dico che venivi considerato un deficiente ma quasi.
Vabbè, tornando a noi, volevo partire buttando un sasso nello stagno.
Di primo acchito, da neofita, mi sono chiesto...ma possibile che tutti sti elmetti che girano le collezioni siano provvisti di aquile di tutti i tipi ? Possibile che dopo tutto questo tempo, le decals, che nella mia ignoranza dovrebbero essere le prime ad andarsene, siano ancora presenti e spesso in ottimo stato ?
Io da ragazzino di elmetti ne ho visti, VERAMENTE ORIGINALI, ma spesso le decals erano come sbiadite/svanite oppure rimaneva un traccia di uno scudo bianco etc.
Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione, a parte il discorso decals false o meno, proprio sul fatto che ci siano quasi sempre queste decals.
Grazie , Luca.
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Ciao Luca,
intanto benvenuto. Quanto alle decals sugli elmetti, bisogna considerare che, durante il periodo bellico, ne sono stati prodotti circa 25 milioni, quindi un gran numero e che la stragrande maggioranza avevano decals (solo da fine '43 venivano immessi elmi senza decals per esercito, luftwaffe e kriegsmarine, mentre SS e polizei continuavano a metterle). Quanto invece alle condizioni bisogna tenere conto qui del fatto che queste decals erano fatte di metallo molto molto resistente. Non è infrequente trovare elmetti arrugginiti con le decals ancora nitide. Avevano una lussuria di metallo quasi irriproducibile. Se poi però gli elmetti venivano lasciati per molto tempo dopo la guerra nei solai, granai o ancor peggio nelle cantine allora si che si deterioravano anch'esse inesorabilmente. Non parliamo poi se gli stessi venivano lasciati a terra. A questo vi è da aggiungere il fatto che l'elmetto molto usato in combattimento molto probabilmente non aveva quasi più la decals durante la guerra per l'usura. I più belli che girano nelle nostre collezioni e che sono quasi nuovi credo che il "campo" lo abbiano visto molto poco.
Quanto alle varie tipologie di decals, teniamo conto che queste informazioni sono però relativamente recenti e sono il frutto dello studio (direi scientifico) di alcuni collezionisti americani. Fino a qualche anno fa le decals erano per molti collezionisti tutte di uno stesso tipo e non ci accorgevamo delle differenze o almeno non le avevamo ancora "messe in ordine" anche perchè qui da noi la disponibilità* di molti e diversi pezzi è limitata. Di recente invece ci si è accorti che ad ogni produttore di elmetti (ce ne sono 5: ET, NS,EF, SE, Q), nella stragrande maggioranza dei casi, corrisponde una decal particolare, diversa per alcuni dettagli a cui se non ci si fa davvero caso possono sfuggire. Tieni conto poi che il computer e internet ha permesso inoltre di far si che queste informazioni circolassere a livello mondiale e diventassero di "patrimonio comune".
Scusa per la lunghezza ma ci sarebbero davvero tante altre cose di cui parlare ma credo che come inizio il tuo è un buono spunto
Andrea
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Grazie Andrea per la tua competente replica.
" A questo vi è da aggiungere il fatto che l'elmetto molto usato in combattimento molto probabilmente non aveva quasi più la decals durante la guerra per l'usura. I più belli che girano nelle nostre collezioni e che sono quasi nuovi credo che il "campo" lo abbiano visto molto poco."
In effetti questo chiarisce uno dei miei dubbi, come faceva un elmetto usato in combattimento a mantenere intatta la decal.
" Di recente invece ci si è accorti che ad ogni produttore di elmetti (ce ne sono 5: ET, NS,EF, SE, Q), nella stragrande maggioranza dei casi, corrisponde una decal particolare, diversa per alcuni dettagli a cui se non ci si fa davvero caso possono sfuggire "
Se non dico una castroneria il fatto che ogni produttore abbia una propria decal potrebbe servire a certificare l'autenticità* di un pezzo. Se sul guscio trovo la sigla EF dovrei trovare la decal corrispondente. E' cosi' ?
Luca
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In linea generale è proprio così. Diciamo che accostare un produttore ad una decal è un buon indicatore iniziale anche se dobbiamo ricordarci che ciò non sempre vale nell 100% dei casi e che comunque una verifica sulla decal è sempre necessaria. Ora anche i "falsari" hanno letto e conoscono bene queste teorie...ad ogni modo si è il primo passo necessario che deve precedere i successivi approfondimenti.
Andrea
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Ok,
se sono pedante ditemelo pure, purtroppo come neofita mi capiterà* di avviare topic su argomenti largamente discussi e approfonditi.
Ma vorrei partire con il piede giusto che secondo me è uno solo, l'autenticità* del pezzo.
"Ora anche i "falsari" hanno letto e conoscono bene queste teorie...ad ogni modo si è il primo passo necessario che deve precedere i successivi approfondimenti."
Andiamo bene...restando sulle aquile, quali sono le cose evidenti che si notano di un'aquila falsa ?
L'ultima volta che sono stato alla Mostra Alla Torre di San Lazzaro mi sono visto proporre un M42 con una bellissima patinata vernice granulosa feldgrau e un' aquila che sembrava veramente "vecchia" Kriegsmarine a 500 Euro trattabili!
Mi ha insospettito il prezzo, per quanto non ci capisca ancora nulla mi sembrava troppo basso.Al momento non avevo nessuna capacità* di valutarne o meno l'autenticità*.
Ci sono dei particolari che a occhio nudo permettono una corretta prima analisi ?
Luca
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Visto che stai iniziando adesso a collezionare, prima di buttarti nell'acquisto di elmetti, ti consiglierei di investire in conoscenza: aderire al forum è un ottimo metodo per arricchire le nostre conoscenze e, bolletta telefonica a parte, costa quasi niente ...
Se il tuo campo di interesse sono gli elmetti tedeschi, ti consiglio vivamente l'acquisto del libro di Ludwig Baer "History of the German steel helmet" ... è un po' costoso, ma a mio avviso è una spesa ben fatta e una delle opere fondamentali sull'argomento ... si può cominciare da lì.
Se non mastichi l'inglese (ma se l'argomento ti interessa vedrai che non ci metterai molto a superare questo dettaglio) esiste anche l'edizione originale tedesca.
La letteratura italiana latita da questo punto di vista ...
[ciao2]
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"Se il tuo campo di interesse sono gli elmetti tedeschi, ti consiglio vivamente l'acquisto del libro di Ludwig Baer "History of the German steel helmet" ... è un po' costoso, ma a mio avviso è una spesa ben fatta e una delle opere fondamentali sull'argomento ... si può cominciare da lì."
Grazie per la dritta,ho notato che spesso alle mostre si trovano libri sull'argomento magari ce l'hanno.
La mia scelta è caduta sull'elmetto tedesco perchè rispetto agli altri presenta un sacco di varianti che rendono piu' affascinante una collezione. Poi mi sembra sensato focalizzarsi su un argomento altrimenti si rischia di perdersi sul serio.
Anche da un punto di vista investitivo mi sembra quello con un ritorno economico maggiore e garantito.
Luca
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Concordo con quanto scritto da bydand. Oltre al Baer ti consiglierei l'ultimo libro del Kibler per la vastità* di foto e di accostamenti tra produttore e decal che fa. Qusto libro costa davvero poco (usd 27,50) ed è di notevolissimo supporto, presenta innumerovoli foto ravvicinate di decals e di altri particolari dell'elmetto (marchi di soggolo, interni, marchi dell'elmo). A mio parere questo libro è indispensabile. Allego foto copertina.
Andrea
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...1430_Libro.jpg
162,99*KB
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Grazie Andrea,
se è in inglese l'affronto, il tedesco proprio no.
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Grazie anche da parte mia ...
Nonostante non sia il mio settore di interesse, credo che questo farà* parte delle mie prossime letture [;)]