Questo che vi mostro è una raccolta di alcune opere, del Michele Sanmicheli, edita dal comando FTASE di Verona, in occasione del 33° di costituzione del Comando (1984).
La raccolta in copie numerate, comprende 37 fogli in cartoncino delle dimensioni cm.31 x 42, quindi le ho dovute scannerizzare e solo una piccola parte della raccolta.
Un breve cenno della sua biografia, celebre architetto militare e civile.
Nasce nel 1484 nel rione di S.Tommaso Cantuariense, è figlio di un famoso "maestro comacino, Giovanni, infatti la sua famiglia proviene da Porlezza sul lago di Como.
A 16 anni viene mandato a studiare architettura a Roma ed ha come maestri il Bramante, il Sansovino e il Peruzzi.
Si segnala subito per il versatile ingegno e la spiccata predisposizione architettonica, tanto che Papa Clemente VII, lo assume inviandolo ad Orvieto, dove lavora con Antonio da Sangallo quale capomastro nella fabbrica del Duomo gotico (1509).
Viene poi incaricato, di potenziare le rocche di Parma e Piacenza, ma dopo il "sacco di Roma" (1527), se ne torna a Verona.
La Repubblica Veneta lo assume come "ingegner militare par le opere de terraferma e de mar" e viene mandato ovunque necessiti la sua opera, in Italia e nel Levante e, malgrado le richieste di Francesco Sforza, del Re di Francia e persino dell`Imperatore Carlo V, per averlo al loro servizio, rimarrà* fedele alla "Dominante" sino alla morte.
Tralascio le sue splendide opere sia nell`architettura civile, sia in quella religiosa e nell`urbanistica.
Ma il campo in cui profonde tutta la sua acutissima intelligenza e grande esperienza, lo studio più attento, è senz`altro quello militare.
A verona inizia nel 1530, con la cinta bastionaria (destra Adige) sud-est arriva alla catena di S. Zeno (nord-ovest).
Sulla collina fortifica il Castello di S.Felice, costruisce varie opere logistiche, oltre ad una mirabile ed ingegnosa cisterna perfettamente impermeabile (1546).
Crea la fortezza di Legnago e lavora a quella di Peschiera.
Costruisce la fortezza di Orzinuovi e rafforza quella di Bergamo e Brescia.
Finita la guerra del Levante, potenzia le difese di Malamocco, inserendo all`entrata della laguna il massiccio forte di S.Andrea (1535-36), che con 40 cannoniere per pezzi di grosso calibro, quasi a pelo d`acqua, è un autentico capolavoro.
Passa in Dalmazia e, a Zara, poi è a Selenico, a Corfù, a Napoli di Romania, costruisce infine la fortezza di Candia.
Fedele ai canoni vitruviani, le sue opere sono sempre possenti, funzionali, eleganti.
Schivo com`è, non lascia nulla di scritto di se medesimo, lui che annovera fra i suoi estimatori, il Vasari, Leonardo, Michelangelo e Paolo Caliari detto il Veronese.
Capostipite di una delle scuole di fortificazione che sono stete il vanto d`Italia in quel secolo.
Carico di gloria e di onori, potrebbe vivere la sua vecchiaia serenamente, quando gli giunge notizia che l`amato nipote GianGirolamo è morto a Famagosta mentre dirigeva i lavori di quella fortezza.
Prostato dal dolore, si ammala e muore pochi mesi dopo (1559).
E` sepolto nella chiesa di S.Tommaso, nello stesso quartiere in cui era nato.
[attachment=11:3eqdvnad]1.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=10:3eqdvnad]11.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=9:3eqdvnad]zenone.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=8:3eqdvnad]zenone pianta.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=7:3eqdvnad]pn citta.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=6:3eqdvnad]pn campagna.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=5:3eqdvnad]pn pianta.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=4:3eqdvnad]castello venezia.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=3:3eqdvnad]lido venezia.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=2:3eqdvnad]orzinuovi.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=1:3eqdvnad]zara.jpg[/attachment:3eqdvnad]
[attachment=0:3eqdvnad]candia.jpg[/attachment:3eqdvnad]