Dopo il lungo sproloquio di introduzione fatto per gli elmetti Croati, facciamola più breve, con due elmetti avversari.
Una delle caratteristiche interessanti dal punto di vista collezionistico dei recenti conflitti balcanici, è l'estrema varietà* di materiali impiegati, surplus provenienti un po' da tutte le parti, materiale superato o modernissimo, varianti individuali che sfuggono a qualunque catalogazione...
Ecco quindi due OTAN francesi con le insegne delle Milizie Fatih, volontari musulmani non necessariamente di etnia bosniaca in quanto risultano presenti nello scenario anche volontari irakeni, iraniani, palestinesi, e altri; uno porta uno scudetto autoadesivo, l'altro è stato decorato a mano.
Il primo, con stemma autoadesivo e qualche scritta graffita.
Il nome sul soggolo (Mesko) fa pensare ad un miliziano di etnia bosniaca.
Notare il liner in plastica blu scura, che lo colloca come liner probabilmente ex Gendarmerie francese, mentre il guscio è verde e datato 1959.
Esternamente è stato applicato un camo probabilmente con le classiche bombolette spray da ferramenta.
Il secondo presenta anch'esso un mimestismo artigianale, le insegne sono realizzate probabilmente con pennarello di tipo indelebile.
Interessante la scritta graffita - Allah Ekber - che è la "traduzione" in lingua bosniaca del più classico Allah Akbar (Dio è grande) in idioma arabo.
Il guscio è datato 1954 e il liner è coerente, essendo appunto del primo tipo, in tela resinata simile a quelli degli elmetti bellici americani M1, elmetti peraltro ai quali notoriamente i Mod.51/53/56 OTAN si ispirano.
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