Golfo di La Spezia, corazzata Vittorio Veneto dopo il taglio dei cannoni da 381/50......
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Golfo di La Spezia, corazzata Vittorio Veneto dopo il taglio dei cannoni da 381/50......
in che anno siamo?
Non lo so di preciso, anno 1950??? Mi informo. Ciao
altre due immagini
Foto molto interessanti, mai viste.
Credo che l inattivazione delle corazzate venne imposta dall Unione Sovietica
Si, sono foto che fanno stringere il cuore....
Ho una coppia di snelli libretti editi nel 73 e dedicati alle navi italiane 2GM. In particolare questi due dedicati allle Corazzate classe Vittorio Veneto.
Alla fine c'è la storia del disarmo e dello smantellamento.
"Ad un certo punto, nel 1951, la Commissione Alleata d'Armistizio, pretese, per tagliar corto ad ogni esitazione e dietro insistenza dell'Unione Sovietica, che era più rigida nel richiedere l'applicazione delle norme del Trattato di pace, che fossero tagliate le volate dei cannoni.
Le navi rimasero così mutilate, ancora per molto tempo, rugginosi mostri ormai senza vita, finché, intorno agli anni '60, furono vendute ai demolitori."
"Corazzate classe Vittorio Veneto" Edizioni Bizzarri - Roma 1973
Questa nave fu demolita in Arsenale.
Qualche giorno fa assieme a Roberto De Bernardi abbiamo avuto il privilegio di poter visitare l'Archivio Fotografico dell'Arsenale di La Spezia......decine di migliaia di foto, lastre, microfilm...immagini meravigliose di tutto ciò che riguarda la nostra Marina e le nostre navi.
Io pur avendo una conoscenza sommaria delle navi sono rimasto sbalordito.
Speriamo che in un futuro prossimo lo rendano fruibile a tutti.
Me lo immagino il tuo sbalordimento! [1495
Quando ti trovi davanti ad una tale massa di informazioni ti prende qualcosa di simile alla "sindrome di Stendhal"... [15
Speriamo che almeno niente vada perso, forse in un futuro (speriamo non troppo lontano) qualche mecenate poirà portare alla luce queste testimonianze. [264
E questa...???
Il Prinz Eugen era un incrociatore pesante della Kriegsmarine tedesca, attivo durante la seconda guerra mondiale. L'unità viene considerata parte della classe Hipper, anche se alcuni storici la considerano, insieme alle gemelle Seydlitz e Lützow, come una classe a sé stante, o quantomeno come una sottoclasse della Hipper. Le differenze tra Prinz Eugen e Admiral Hipper sono comunque minime.
Il nome della nave veniva dal Principe Eugenio di Savoia, che aveva combattuto con l'Impero Austriaco contro i turchi e i francesi. Notare che, contemporaneamente, nella Regia Marina operava dedicata allo stesso personaggio, l'incrociatore leggero Eugenio di Savoia (classe Condottieri tipo classe Duca d'Aosta) e sempre dedicata allo stesso personaggio nel corso della Prima guerra mondiale nella Imperial-Regia Marina Austro-Ungarica aveva operato la nave da battaglia SMS Prinz Eugen.
Il capitano Rienicke (ultimo comandante tedesco del Prinz Eugen) alle ore 16.00 del 7 maggio 1945 ammainò la bandiera da guerra della Kriegsmarine ed attese l'arrivo degli alleati, i quali il 26 maggio 1945 trasferirono la nave a Wilhelmshaven. Il Prinz Eugen, la nave più grande della Kriegsmarine ancora in grado di tenere il mare, venne consegnato il 27 maggio ai britannici in conto riparazione dei danni di guerra. Giudicato inutile per i bisogni della Royal Navy, il Prinz Eugen venne ceduta agli Stati Uniti che il 13 dicembre alzarono la bandiera sulla nuova nave. Il 13 gennaio 1946 il Prinz Eugen lasciò la Germania per l'ultima volta, arrivando il 22 gennaio a Boston. Nel frattempo era stato deciso di impiegare la nave come bersaglio per prove nucleari (Operazione Crossroads), insieme a diverse altre navi, fra cui la giapponese Nagato. Fu quindi trasferita a Filadelfia per i necessari lavori di riadattamento. Al termine dei lavori, riclassificata IX 300 USS Prinz Eugen, lasciò Filadelfia il 3 maggio 1946 per l'Atollo di Bikini.
L'Operation Crossroads prevedeva tre test di ordigni nucleari, indicati come Able (esplosione in aria), Baker e Charlie (esplosioni sottomarine).
La prima prova (Able) ebbe luogo il 1º luglio 1946, il Prinz Eugen si trovava a 1200 iarde (1100 m) dal punto dell'esplosione, la bomba, della potenza di 20 kton (20.000 t di TNT) non provocò che danni minimi all'incrociatore (sembra che il danno più grave sia stato la totale asportazione della vernice di protezione sulla nave).
La seconda prova (Baker) ebbe luogo il 25 luglio, con il Prinz Eugen alla stessa distanza dal punto dell'esplosione. La potenza della bomba era uguale a quella di Able, ma l'esplosione subacquea ebbe effetti devastanti. La chiglia fu completamente deformata, rendendo la nave incapace di navigare, ma lo scafo rimase a galla. Visti i risultati della prova Baker, la prova Charlie fu cancellata.
Non rimase altro che trasferire il Prinz Eugen 160 miglia a sud, all'Atollo di Kwajalein, dove, lentamente, iniziò ad imbarcare acqua, ed infine affondò il 22 dicembre 1947. Il relitto del Prinz Eugen è ancora a Kwajalein, ma un'elica è stata recuperata e si trova al Memoriale della Marina a Laboe presso Kiel.[attachment=0:1mj0p0l8]prinzeugen_001.jpg[/attachment:1mj0p0l8]