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Cavalieri dell'aria corazzati
Non è uno scherzo... anzi è una gran bella foto. Mi spiegate il senso queste armature "rinascimentali" (direi venete... addirittura) indossate da questo equipaggio di Farman?
Che sono antesignane delle corazzette antischegge dell'USAF nella 2gm, o cosa???
Re: Cavalieri dell'aria corazzati
io non lo sò ma non so se ridere o aver compassione di questi soldati ciao
Re: Cavalieri dell'aria corazzati
Caspita...!!!
Bella foto davvero, non ero assolutamente a conoscenza di tali equipaggimenti...
D'altronde è comprensibile, si era passati a nuovi tipi di combattimento fino a poco prima impensabili e nell'intento di adeguarsi in molti casi si faceva ricorso a soluzioni ormai anacronistiche salvo poi accorgersi alla prova dei fatti che erano perfettamente inutili...
Grazie comunque per aver postato la foto, se per caso ne hai reperite altre posta, posta...
Non si smette mai di apprendere qualcosa di nuovo...
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Re: Cavalieri dell'aria corazzati
Buongiorno a tutti, ringrazio per l'ospitalità essendo questo il mio primo intervento nel forum.
Bellissima la foto postata, che introduce un argomento interessante e relativamente poco conosciuto, ossia quello relativo alle corazzature individuali adottate dai nostri piloti durante la G.G..
L'equipaggio di questo Voisin, appartenente ad una Squadriglia verosimilmente da bombardamento ed osservazione, indossa protezioni al busto ed al capo chiaramente ispirate a quelle in adozione alle Compagnie della Morte (corazzature ed elmi Farina e similari). Questa pratica fu adottata per un breve periodo dopo la tragica impresa del bombardamento di Lubiana del 18 febbraio 1916 in cui trovarono la morte il comandante della 1^ Sq. Col. Barbieri ed il capitano Bailo, osservatore e pilota del Caproni Ca.3 matr. 478 "Aquila Romana" e che valse la MOVM motu proprio del Re al co-pilota Capitano Oreste Salomone che, ferito, riuscì a riportare alla base l'aeroplano con le salme dei compagni crivellati dai colpi degli Albatross austriaci, al ritorno dalla missione.
Ovviamente, come per le protezioni analoghe adottate dalle truppe di terra, furono presto accantonate, non essendo di alcuna utilità, ma anzi, come facilmente immaginabile, peggiorando le condizioni di sicurezza stessa degli aviatori in caso di atterraggio anche solo mediamente violento e , non da ultimo, essendo d'impaccio per la necessaria mobilità del personale in azione.
Molto più efficace fu l'adozione di una torretta a poppa del velivolo (sui Caproni), sulla quale trovava posto un ulteriore mitragliatrice con servente, che data l'ubicazione, poteva fare fuoco a 360°.
Impressionante lo sbalzo delle corazze della foto all'altezza del collo, evidentemente avente la funzione di proteggere il volto ed il capo dai proiettili provenienti dal basso (sharpnells o fucileria).
Dovendomi impratichire con le modalità d'immissione delle immagini, non sono in grado al momento di contribuire con quelle che ho nel mio archivio, che comunque, non sono inedite.
Mi permetto di suggerire, a chi non lo conoscesse e volesse approfondire, la lettura del magnifico volume "I Reparti dell'Aviazione Italiana" di Roberto Gentilli e Paolo Varriale edito dall'Uff. Storico dell'A.M.I.
Un cordiale saluto,
Max.
Re: Cavalieri dell'aria corazzati
E' un Farman o un Voisin? Tu icarus sei sicuro che sia un Voisin? Vedendo con più attenzione i timoni verticali direi che hai ragione...
Notate che il pilota a dx indossa scarpette civili che definirei da ballo?!
Stavo pensando che per tutto l'ottocento, in età romantica, c'era l'abitudine di abbellire dimore (di lusso) e castelli con finte armature copiate e ispirate a quelle antiche medievali e rinascimentali. Vi sarà capitato nelle aste di militaria di trovarne descritte come "storicismo" (vale a dire imitazione). Queste ditte produttrici di armature "da arredo" devono anche aver trovato nuovo impulso (ma per poco tempo) nella 1GM. Le armature della foto sembrano proprio veneziane del XV sec....
Re: Cavalieri dell'aria corazzati
Secondo me il pilota di destra calza degli scarponcini con parte superiore della tomaia in tela.
Re: Cavalieri dell'aria corazzati
Citazione:
Originariamente Scritto da adriano
Secondo me il pilota di destra calza degli scarponcini con parte superiore della tomaia in tela.
Potrebbe essere. Delle "armature" che potete dire?
Re: Cavalieri dell'aria corazzati
Buongiorno,
che il velivolo sia un Voisin è evidente sia dagli impennaggi, come giustamente notava Wexillifer, sia dal peculiare alloggiamento a V rovesciata dei radiatori, nonchè dalla struttura del carrello.
Premesso che gli Ufficiali provvedevano al loro guardaroba, e che quindi le calzature erano le più varie, pure restando nei canoni previsti dal regolamento, quelle indossate dall'aviatore (che pare avere al braccio il brevetto di 2° grado da Uff. pilota militare) assomigliano molto agli scarponcini in tela g.v. e cuoio c.d. "da riposo" che venivano sovente usati con la tenuta bigia mod. 12.
Ciò dovuto verosimilmente al fatto che questo tipo di calzature permettono una maggore mobilità dei piedi, indispensabile per il buon goveno del velivolo.
Quanto alle corazzature, penso che la mancanza di esperienze pregresse a fronte di un conflitto tanto moderno in termini di mezzi e di tecniche adottate, abbia sicuramente fatto sì che si cercasse ispirazione dal passato per tentare di trovare una soluzione ai pericoli a cui erano esposti i primi aviatori militari; non dimentichiamo che i primissimi apparecchi non avevano neppure una dotazione difensiva di bordo, e che i piloti e/o gli osservatori -dove c'erano- si portavano carabine o pistole in dotazione personale.
Un caro saluto,
Max.
Re: Cavalieri dell'aria corazzati
Soluzioni similari furono studiate anche oltreoceano dall'US Army. In quel caso, si ricorse all'aiuto dello staff del Metropolitan Museum of Arts, i cui membri realizzarono studi balistici e produssero corazze ispirate alle armature rinascimentali conservate al museo di New York. A loro si deve anche la serie degli elmetti sperimentali adottati in servizio o sperimentati dalll'US Army nelle ultime fasi di guerra in Europa.
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Re: Cavalieri dell'aria corazzati
Questa immagine ritrae il capitano Arduino Minellono, comandante (se ben ricordo) la 23^ Squadriglia che montava proprio i Voisin.
Protezione del collo a parte, l'elmo e la corazzetta che viene aiutato a vestire - e anche quella a terra che s'intavede a sx di chi guarda - sono del tutto simili a quelle in uso all'equipaggio della foto di apertura della discussione.
Ciò farebbe propendere più che ad acquisti privati per una fornitura ufficiale, verosimilmente a cura della Direzione Tecnica dell'Aeronautica Militare, ente dal quale dipendevano tutte le dotazioni, appunto, tecniche in uso ai nostri equipaggi ed ai velivoli.
Non è a mia conoscenza una fonte documentale tale da poter attribuire ad una circolare tali dotazioni che, come detto, furono comunque di limitata diffusione e ben presto accantonate.