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aiuto identificazione shako Austriaco
Non è il mio campo io colleziono materiale prima guerra ma il tarlo della militaria mi è entrato in corpo tanti anni fà e raccolgo tutto quello che trovo dalle monete Romane alla seconda guerra mondiale . Anni fà da un amico trovai questo Shako Austriaco che mi disse di aver trovato in una soffitta di Riva del' garda , qualcuno può aiutarmi a capire che mod è? le misure sono quelle del' mod 1850 ma manca la fibbia posteriore e lo scafo non entra così fortemente inclinato nella banda di cuoio alla base del' copricapo , per il resto non trovo altre differenze il fusto è in feltro abbastanza spesso , il soggolo è cucito hai lati dello scafo ,all' interno il marocchino è costituito da una striscia di cuoio o pelle (molto rinsecchita) alta 5 cm d'avanti e 7 sul retro la taschetta per la nappina è ricavata nel fusto cioè fra la parte interna e quella esterna quindi non presenta nessuna taschetta cucita al' esterno ,Mi hanno detto che potrebbe essere delle guardie confinarie ( e data la localittà del' ritrovamento potrebbe avere senso )ma chi mi ha detto questo mi ha anche spiegato che la differenza stà nel' aquila che nella fanteria ha il n° sotto (io sò che è l' artiglieria ad avere il n° nel corpo del' aquila . Quindi vi chiedo se è veramente un mod AU oppure una riproduzione fatta magari per qualche teatro ( anche se mi pare strano visto la cura con cui è eseguito e l' accuratezza dei particolari . Ringrazio fin d'ora chi potrà darmi qualche suggerimento ciaooo a tutti
Re: aiuto identificazione shako Austriaco
Tschako per fanteria, correttamente non porta numeri e, a occhio, non è una riproduzione.
Lo Tschako pur rimanendo invariato come modello di copricapo, diminuì progressivamente di altezza e spessore con passare degli anni, rimanendo regolamentare fino al 1918, anche se in tempo di guerra non veniva più distribuito.
http://www.heeresgeschichten.at/adjusti ... chako1.htm
Re: aiuto identificazione shako Austriaco
Un bel pezzo assolutamente originale, dalle immagini. Muffa, patina uniforme, cuoi... tutto dice bene.
Ruska Ruska
Re: aiuto identificazione shako Austriaco
Lo vedrei bene su una giacca bianca monopetto M.61 ( come quella che ho)...
Allegati: 3
Re: aiuto identificazione shako Austriaco
Ringrazio tutti per le belle notizie infatti mi hanno anche suggerito che potrebbe essere un mod 1860 metto ancora un paio di foto ( il tarlo della militaria mi ha quasi completamente bucherellato tasche comprese ma non mi dispiace tanto voi capite veroooooo) CIOOOOOOOOOO
Re: aiuto identificazione shako Austriaco
Ahi capito il tarlo.... certo che sulla "Virginia" di Kleiner Pal sarebbe proprio a casa... un vero ricongiungimento...
Rawa Ruska
Re: aiuto identificazione shako Austriaco
vanno benissimo i tre fratellini davanti .......... ma volete mettere la natura morta con morione nella vetrinetta dietro ........... accipicchia !!!!!!!!!!!!!!!
Re: aiuto identificazione shako Austriaco
Vero, vero, anch'io avevo sbirciato nella vetrinetta....
Re: aiuto identificazione shako Austriaco
Citazione:
Originariamente Scritto da Rawa Ruska
Ahi capito il tarlo.... certo che sulla "Virginia" di Kleiner Pal sarebbe proprio a casa... un vero ricongiungimento...
Rawa Ruska
Come mai Virginia?
Re: aiuto identificazione shako Austriaco
Nel 1879 l’esercito austro-ungarico smise l’uniforme il cui elemento più caratterizzante era la giubba bianca la così detta Virginia di cui Moriz Edler von Angeli così ne parlava nel suo Wien nach 1848 (Vienna dopo il 1848) pubblicato nel 1905 “tenevamo in gran conto la nostra uniforme bianca. L’amavamo e ne eravamo fieri, perché era notevole e veramente unico segno di distinzione che nel mondo intero apparteneva esclusivamente all’esercito austriaco. E non solo gli ufficiali, ma anche i soldati di ogni grado lo pensavano: essi indossavano con gioia i loro panni bianchi e si mescolavano ai civili che, nei loro abiti scuri, non concepivano come uno si potesse muovere tutto il giorno in una bianca uniforme senza sporcarla o almeno senza esserne impacciato. Certamente l’uniforme richiedeva una discreta attenzione nell’uso quotidiano, ma era una prudenza che si acquisiva in fretta e dava al soldato un’aria distinta e raffinata, poiché è innegabile che anche l’individuo più ordinario e trascurato si comporta in maniera completamente differente se veste panni eleganti e impegnativi anziché abiti per cui non vale la pena prestare attenzioni nell’uso.”
Rawa Ruska