Ciao,
da qualche mese sto imparando a restaurare documenti, giornali e altro materiale cartaceo, tramite l'applicazione della carta giapponese.
Questo è l'ultimo mio restauro.
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Ciao,
da qualche mese sto imparando a restaurare documenti, giornali e altro materiale cartaceo, tramite l'applicazione della carta giapponese.
Questo è l'ultimo mio restauro.
E' un po' che vorrei saperne di più... ce n parli?
RR
Occorrente (€25.00):
- pinzette
- carta giapponese (spessore tipo carta velina)
- carta giapponese (spessore leggermente inferiore a quella del foglio da restaurare)
[ per misurare lo spessore della carta si puo' utilizzare un micrometro (€100 circa), ma consiglio di affidarsi al tatto]
- colla: Metylan (colla in polvere da preparare)
- carta da forno
- pennelli
- taglierino
1- rimuovere con le pinzette i residui di carta danneggiati dal documento da restaurare. Omettendo questo passaggio si rischia che la carta giapponese aderisca sulla carta danneggiata che potrebbe facilemente staccarsi dal resto del documento.
2- ricoprire il tavolo da lavoro concarta da forno. Questo accorgimento impedirà che il documento si incolli al tavolo.
3- Porre uno strato di carta giapponese di spessore "carta velina" e uno strato di spessore leggermente inferiore a quella del foglio da restaurare, rispettivamente sopra e sotto la lacuna da restaurare.
4- fare aderire con la colla i due strati di carta giapponese in corrispondenza della lacuna.
5- fare aderire ciascuno strato di carta giapponese (uno sulla parte superiore e l'altro su quella inferiore) a una piccola parte del documento in via di restauro.
6- mentre la colla è ancora umida scarnire l'eccedenza di carta giapponese da entrambi i lati.
7- lasciare asciugare la colla.
8- rifinire con un taglierino ulteriori eccedenze di carta giapponese.
9 - porre il documento sotto un peso per un giorno.
Spero di essere stato abbastanza chiaro nella spiegazione.
Grazie, direi molto chiaro.
RR
Bravo, bel lavoro! [151
E' un tipo di restauro che non pratico ma che mi ha sempre affascinato...
Direi che la parte più difficoltosa è la rifilatura delle eccedenze di carta giapponese. [15
Già che si parla di restauro cartaceo.
Io ho una cartina della grande guerra datata 1917 (secondo l' IGM, anche se pensano che sia antecedente, dato che loro non ne hanno una copia in archivio.)
Sulla cartina c’è scritto IV S.E. del F36 denominato Lastebasse.
"per trasporti speciali per uso di guerra"
Longitudine del meridiano di Roma (Monte Mario)
Posso usare lo stesso metodo di restauro?
o conviene proteggerla in altro modo?
Dall'immagine che vedo la carta non riporta lacune o evidenti strappi. I problemi sono le pieghe e alcuni piccoli strappi nei contorni.
Io inizierei a porre questa carta sotto un peso, per qualche giorno, per cercare di lisciarla un po' (le pieghe rimarranno ancora visibili ma saranno meno evidenti); successivamente interverrei sui piccoli strappi con la carta di riso.
Un restauro ben fatto dovrebbe essere sempre reversibile, ma purtroppo i materiali professionali sono difficili e costosi da reperire e applicando il restauro da me descritto si otterrà un ottimo risultato (la colla non lascia aloni, il materiale non si deteriora..) con l'unico inconveniente di non "poter tornare in dietro".
Prima di procedere con il restauro di "documenti storici" consiglio di far partica su fogli di carta, quotidiani ecc.
Fantastico! era un bel po' che volevo provarci...ma se usassi la colla da decoupage o del vinavil diluito? [264
Il vinavil lo sconsigliano tutti perché irrigidisce le fibre della carta e lascia aloni. La colla da decoupage può funzionare. Io ad esempio uso il Metylan, una colla metilcellulosa in polvere (da preparare con acqua) che costa 14 euro a confezione. Con una confezione puoi produrre fino a 8 litri di colla!!!!! Per produrne una quantità di circa un bicchiere ne basta un cucchiaino. La consistenza della colla miscelata con l'acqua deve essere simile a quella dello yogurt.Citazione:
Originariamente Scritto da H
Grazie mille! Cercherò di fare pratica!
Rofreit