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intervista a vecchio recuperante dell'Altopiano di Asiago
qualche domenica fa ho intervistato per il quindicinale Giornale Altopiano un vecchio recuperante,
Un personaggio, senza dubbio, tutti i fratelli recuperanti,
Volevo parlarglii perchè mi servivano info sul fratello "Nino", morto alcuni anni fa.
Non dico che Questo sia l'ultimo dei vecchi scavatori altopianesi,,,,ma poco ci manca
Buona Lettura
Il “Pupi” dal Sasso. Recuperante
Mario Rossi, a ottanta anni suonati è ancora un appassionato ricercatore di cimeli della Grande Guerra
Varcata la soglia dal basso stipite si entra nella casa di Mario Rossi, una dimora essenziale come altrettanto deve essere stata la sua vita. Cucina, soggiorno e sala da pranzo, tutto in cinque metri quadrati. È tutto in ordine, i secchi di rame ben lucidati appesi sopra al lavello in marmo rosso, la credenza con qualche documento infilato tra i vetri, un tavolo e quattro sedie. Appoggiato ad un angolo il metal detector modello “C-Scope A220XD”, è l’oggetto più moderno della stanza, probabilmente è l’unico oggetto moderno di tutta l’abitazione. Fuori “brischena”, di neve a terra ce né già una bel po’ e la stufa alimentata a faggio regala un caldo micidiale. È grande il desiderio di aprire la finestra per dare ossigeno all’ambiente, ma rimane tentazione. Il “Pupi”, così lo chiamano da queste parti, si accomoda sul divano a due posti, rassegnato attende le domande, scrutando leggermente disturbato l’ospite con la macchina fotografica che gli viola la proprietà.
Mario abita in via Chiesa, nella frazione Sasso di Asiago, classe 1931, gli ottanta anni son già alle spalle, ma ha gli occhietti vispi e furbi. Il suo fisico esile nasconde la forza di un boscaiolo che sa maneggiare la menara e guidare le stanghe giù per i “vaji”. La segnalazione di Guido Baù, tra i curatori del locale museo dedicato alla “Battaglia dei Tre Monti”, ci ha spinto a far visita a questo anziano recuperante di reperti bellici. La sua passione per i cimeli del primo conflitto mondiale è evidente, non passano inosservati sotto alla rimessa i cumuli di scheggiame arrugginito, bossoli di ottone sulle mensole e un bel crocifisso realizzato con pezzi di spolette e cartucce del fucile francese. Al muro stanno appesi due ritratti: il papà ancora giovani in divisa da alpino e la mamma. Sono incorniciati con quel che è più importante per un recuperante: le corone di forzamento in rame di shrapnel e granate. Tanti anni di ricerca con i fratelli “Nino, morto nel 1998, e con Gian Angelo, lo hanno spinto a scavare non solo sull’Altopiano, ma pure in Carnia, sulle trincee del Pal Piccolo e del Pal Grande. E ai giorni nostri ancora non si decide ad appendere radar e piccone al fatidico chiodo. Alla domanda su quanti quintali di ferro e piombo abbia spedito in pianura egli replica: “Eh, quanti no so. Mai contati, tanti di sicuro”. Nonostante di libri sul collezionismo ne abbia sfogliati pochi, sa ben distinguere un oggetto di valore dalla ferraglia, infatti molti pezzi pregiati, tolti al terreno a colpi di piccone dai Rossi, sono esposti nelle teche del locale museo, comprese numerose medaglie e distintivi reggimentali. Tra un ceppo e l’altro che alimenta la stufa, egli risveglia la memoria, ricordando di quando andava col padre a raccogliere legna nei boschi: “Più che a caricare rami sul carretto, noi boce puntavamo a cercare palline di shrapnel che affioravano ovunque lungo i sentieri dilavati dalle piogge. Poche manciate di piombo e bossoli di cartuccia ci garantivano qualche lira per comprare le caramelle nell’unico negozio d’alimentari del paese”. Più avanti con gli anni trovò lavoro nell’estrazione del marmo, qualche altro impiego stagionale col fratello “Nino”, e finalmente con la pensione arrivò la possibilità di dedicarsi allo scavo tra abeti e faggi.
“Pupi” è un po’ irritato da questo inverno, particolarmente nevoso, “Ma al tempo no se comanda – sentenzia – par quelo l’è sta da sposare”. Orgoglioso dei suoi ritrovamenti, esibisce un quadro su cui ha appuntato numerose medaglie, bottoni e fibbie. Si lamenta del fatto che qualcuno tempo fa si intrufolò in casa per rubargli alcuni cimeli, ragion per cui ora mette tutto sotto chiave quel che trova.
Mario l’evoluzione del cercametalli l’ha vissuta in prima persona, dai primi modelli usati dagli alleati, ai moderni metal detector. Dalla legnaia spuntano due tubi metallici, il classico disco tradisce la presenza degli “strumenti” del mestiere, dello stesso tipo di quelli usati nel film di Ermanno Olmi, “I Recuperanti”. Benché oggi non più funzionanti, nonché surclassati dai sofisticati Fisher e White’s, il “Pupi” li conserva come se dovesse riutilizzarli da un momento all’altro.
A primavera, in cuor suo, confida di tornare a cercare, magari non lontano dalla contrada, partendo a piedi da casa con zaino in spalla e il fedele piccone. Il radar è lì nell’angolo della cucina, aspetta solo di essere acceso.
by GDF
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Re: intervista a vecchio recuperante dell'Altopiano di Asiag
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altre foto
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Re: intervista a vecchio recuperante dell'Altopiano di Asiag
la finestra della casa
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se quella morsa potesse parlare
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Re: intervista a vecchio recuperante dell'Altopiano di Asiag
appoggiato sulla legna
una crestina per l'adrian
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Re: intervista a vecchio recuperante dell'Altopiano di Asiag
ultima foto: la scatola dei circuiti/batteria del vecchio radar americano
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Re: intervista a vecchio recuperante dell'Altopiano di Asiag
leggo solo ora....assolutamente fantastico! quante ore passerei in compagnia di mario, ascoltare, ascoltare, ascoltare....
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Re: intervista a vecchio recuperante dell'Altopiano di Asiag
Citazione:
Originariamente Scritto da gotica68
leggo solo ora....assolutamente fantastico! quante ore passerei in compagnia di mario, ascoltare, ascoltare, ascoltare....
a proposito di ascoltare...
ieri ero ad Asiago ad ascoltare Olmi,,,,abbiam parlato un po' del suo film sui recuperanti e sul vecchio "DU"
[attachment=0:1j026qh6]olmi3 men.jpg[/attachment:1j026qh6]
Re: intervista a vecchio recuperante dell'Altopiano di Asiag
Citazione:
Originariamente Scritto da GDF
Citazione:
Originariamente Scritto da gotica68
leggo solo ora....assolutamente fantastico! quante ore passerei in compagnia di mario, ascoltare, ascoltare, ascoltare....
a proposito di ascoltare...
ieri ero ad Asiago ad ascoltare Olmi,,,,abbiam parlato un po' del suo film sui recuperanti e sul vecchio "DU"
[attachment=0:1urg5ca5]olmi3 men.jpg[/attachment:1urg5ca5]
Sembri quasi serio in giacca [icon_246 [icon_246 [icon_246 [icon_246 [icon_246
Re: intervista a vecchio recuperante dell'Altopiano di Asiag
Bel topic! [151
Tutte le informazioni che giungono da queste persone sono tesori da preservare, per evitare che cadano nell'oblio svanendo nel nulla...
Re: intervista a vecchio recuperante dell'Altopiano di Asiag
Citazione:
Originariamente Scritto da jeijei
Citazione:
Originariamente Scritto da GDF
Citazione:
Originariamente Scritto da gotica68
leggo solo ora....assolutamente fantastico! quante ore passerei in compagnia di mario, ascoltare, ascoltare, ascoltare....
a proposito di ascoltare...
ieri ero ad Asiago ad ascoltare Olmi,,,,abbiam parlato un po' del suo film sui recuperanti e sul vecchio "DU"
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Sembri quasi serio in giacca [icon_246 [icon_246 [icon_246 [icon_246 [icon_246
poi in bosco mi trasformo,,,mi crescono i ciuffi di erba dappertutto.
e comincio a ululare