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La sagra di Giarabub
"La sagra di Giarabub" è una canzone militare italiana.
Scritta nel 1941 da Alberto Simeoni e Ferrante Alvaro de Torres e musicata da Mario Ruccione, dopo la battaglia di Giarabub dove dal dicembre 1940 al marzo 1941, in un'oasi Libica al confine con l'Egitto, isolate truppe italiane resistettero agli inglesi, fino alla fine dei viveri e delle munizioni.
Ecco il link: La sagra di Giarabub - YouTube
Ecco il testo:
Inchiodata sul palmeto
veglia immobile la luna
a cavallo della duna
sta l'antico minareto
Squilli, macchine, bandiere,
scoppi, sangue! Dimmi tu,
che succede, cammelliere?
È la sagra di Giarabub!
Colonnello,non voglio il pane,
dammi il piombo del mio moschetto!
C'è la terra del mio sacchetto
che per oggi mi basterà.
Colonnello, non voglio l'acqua,
dammi il fuoco distruggitore!
Con il sangue di questo cuore
La mia sete si spegnerà.
Colonnello, non voglio il cambio,
qui nessuno ritorna indietro!
Non si cede neppure un metro,
se la morte non passerà.
Spunta già l'erba novella
dove il sangue scese a rivi.
Quei fantasmi, sentinella,
sono morti o sono vivi?
E chi parla a noi vicino?
Cammelliere, non sei tu!
In ginocchio, pellegrino,
son le voci di Giarabub!
Colonnello, non voglio il pane,
dammi il piombo del mio moschetto!
C'è la terra del mio sacchetto
che per oggi mi basterà.
Colonnello, non voglio l'acqua,
dammi il fuoco distruggitore
!Con il sangue di questo cuore
La mia sete si spegnerà.
Colonnello, non voglio il cambio,
qui nessuno ritorna indietro!
Non si cede neppure un metro,
se la morte non passerà.
Colonnello, non voglio encomi
sono morto per la mia terra
ma la fine dell'Inghilterra
Incomincia da Giarabub!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Hans 98
"La sagra di Giarabub" è una canzone militare italiana.
Scritta nel 1941 da Alberto Simeoni e Ferrante Alvaro de Torres e musicata da Mario Ruccione, dopo la battaglia di Giarabub dove dal dicembre 1940 al marzo 1941, in un'oasi Libica al confine con l'Egitto, isolate truppe italiane resistettero agli inglesi, fino alla fine dei viveri e delle munizioni.
Ecco il link:
La sagra di Giarabub - YouTube
Ecco il testo:
Inchiodata sul palmeto
veglia immobile la luna
a cavallo della duna
sta l'antico minareto
Squilli, macchine, bandiere,
scoppi, sangue! Dimmi tu,
che succede, cammelliere?
È la sagra di Giarabub!
Colonnello,non voglio il pane,
dammi il piombo del mio moschetto!
C'è la terra del mio sacchetto
che per oggi mi basterà.
Colonnello, non voglio l'acqua,
dammi il fuoco distruggitore!
Con il sangue di questo cuore
La mia sete si spegnerà.
Colonnello, non voglio il cambio,
qui nessuno ritorna indietro!
Non si cede neppure un metro,
se la morte non passerà.
Spunta già l'erba novella
dove il sangue scese a rivi.
Quei fantasmi, sentinella,
sono morti o sono vivi?
E chi parla a noi vicino?
Cammelliere, non sei tu!
In ginocchio, pellegrino,
son le voci di Giarabub!
Colonnello, non voglio il pane,
dammi il piombo del mio moschetto!
C'è la terra del mio sacchetto
che per oggi mi basterà.
Colonnello, non voglio l'acqua,
dammi il fuoco distruggitore
!Con il sangue di questo cuore
La mia sete si spegnerà.
Colonnello, non voglio il cambio,
qui nessuno ritorna indietro!
Non si cede neppure un metro,
se la morte non passerà.
Colonnello, non voglio encomi
sono morto per la mia terra
ma la fine dell'Inghilterra
Incomincia da Giarabub!
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Gli autori furono profetici: nonostante la sconfitta italiana il più grande impero coloniale del mondo, quello di S.M. Britannica, implose proprio per le istanze di libertà diffusesi tra le popolazioni coloniali durante la 2^ g.m.
"MA LA FINE DELL' INGHILTERRA INCOMINCIA DA GIARABUB..."
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Nel 1950 Salvatore Castagna, l' eroe di Giarabub era rientrato in servizio nell' E.I. assumendo il commando del Rgt. Ftr. Nembo in Alto Adige. In occasione di una cerimonia pubblica la folla chiese a gran voce che la banda militare presente eseguisse la canzone "La Sagra di Giarabub". Grande fu lo stupore quando si seppe che i giovani musicanti non la conoscevano. Era cominciato il lungo dopoguerra italiano e la rimozione di tutto quanto aveva a che fare con la "guerra non sentita" del 1940 -1943...