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D day in tv
Ieri sera praticamente senza saperlo mi sono imbattuto in questo documentario speigato da Angela figlio sul D DAY ora per ora.
A mio modestissimo parere molto interessante per i commenti dei reduci delle varie parti e per le immagini dei luoghi da me già visitati ormai 11 anni fa.
Unico vistoso neo quando è stato detto che una batteria di cannoni navali da 152 tedeschi avrebbe sparato 45 colpi al minuto [137
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una batteria o un pezzo singolo ?
se ipotizziamo una batteria composta da sei pezzi , ci potrebbe stare un 45 colpi al minuto , con un rateo di 8 colpi al minuto a pezzo
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Anch'io ho seguito Ulisse ieri sera,bei filmati sulla normandia e come al solito il modus operandi del racconto de figliol prodigo di Angela e molto ben fatto,cioe' la regia del racconto associato alle immagini deve far si che uno spettatore si cali completamente nel racconto stesso e cosi' anche nei vari fatti o protagonisti della storia/e.......sembra un po' la storiella del pifferaio magico che riesce a incantare i serpenti.....concordo con sven riguardo i racconti dei reduci,tutti molto interessanti.....credo che un altro vistoso neo ci sia stato anche quando il nostro angelino ha raccontato l'episodio del mitragliere di mg42 che sparando 12mila proiettili con la sua mg abbia riversato sulla spiaggia qualcosa come 500kg di piombo....
Dunque vediamo un po' di capirci qualcosa....il peso di un proiettile da mg e' di circa 12grammi,cioe' significa che :
10 proiettili pesano 120g
100 proiettili pesano 1200g,cioe 1,2kg di piombo e cosi' via : 1000 proiettili pesano 12kg,con cio' 12mila proiettili pesano 144kg,siamo molto lontani dai 500kg raccontati da Alberto Angela....boh magari il nostro angelino non e' molto afferrato nella matematica piu' elementare,quella che ti insegnano alle elementari!!
Questa era la puntata sul D-Day mandate avanti il filmato a 01.22.35 e risentirete quello che ci ha raccontato il nostro angelino sui 500kg di piombo.
Video Rai.TV - Ulisse 2013-2014 - Ulisse: il piacere della scoperta D-Day: Lo sbarco ora per ora del 17/05/2014
La domanda che mi pongo e' molto semplice.....il nostro Angelino ci fa' o ci e'? cioe' e' stata una clamorosa svista o un po' la trasmissione,le trasmissioni sono tutte un po' fatte con una certa approssimazione? e diciamola pure con una certa ignoranza.
Ulisse il piacere della scoperta o Ulisse il piacere dell'ignoranza....?
Questo filmato sembrerebbe confermare una tesi di completa ignoranza e disinformazione,della serie basta raccontare qualsiasi ***** basta che lo si fa' bene che cosi' tutti ci credono....quello che importa e' solo lo share,gli ascolti.....piu' spettatori,piu' successo....piu' soldi!
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Signori, moderazione di toni e di linguaggio, Grazie !! [22050002
stecol
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tornando ai numeri , le batterie tedesche di quanti pezzi normalmente erano formate ?
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La composizione delle batterie costiere era soggetta a molte variabili come il calibro, la disposizione delle postazioni, l'importanza del sito da proteggere, il tipo di minaccia previsto e, non ultimo, la disponibilità dei pezzi che spesso e volentieri erano adattamenti di pezzi di recupero.
Ciao
Stefano
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La batteria di Longues Sur Mer era composta da 4 cannoni Skoda. Alla mattina del 6 giugno 1944 aprì il fuoco contro la flotta d'invasione alleata. Ovviamente gli alleati nn la presero molto bene, riversando sulla batteria un inferno di fuoco e mettendo fuori uso due dei 4 cannoni. Nel corso della giornata un cannone sarà rimesso in funzione e riaprirà il fuoco contro gli invasori. La batteria si arrenderà all'indomani, il 7 giugno, senza che i soldati tedeschi oppongano resistenza ..o quasi, probabilmente fiaccati dall'inferno di bombe che gli si riversò contro. Tra le fila degli artiglieri c'era anche diversi italiani.....
IL bunker che fungeva da direzione di tiro verrà usato per le riprese de "Il giorno più lungo" dove il sedicente Maggiore Pluskatt avvista la flotta d'invasione.
Heinrich Severloh il giorno del d-day sparerà circa 12.500 colpi di Mg e circa 400 colpi di Mauser 98k contro i bersagli isolati, dalla sua postazione all'interno del WN62, colpendo circa 1.000 soldati americani. Di questa cosa nn ne farà mai menzione con alcuno, sino a quando rilascierà un'intervista e sarà pubblicato un libro al riguardo. Dopo la pubblicazione sarà soprannominato "la belva (..o la bestia...) di Omaha" accrescendo il suo dispiacere per le tante morti provocate.
Naturalmente ho visto la puntata dedicata allo sbarco in Normandia, che riprendeva alcuni spezzoni andati in onda nel 2004. A me è piaciuta parecchio e qualche inesattezza nn intacca certo la bella trasmissione.
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Segnalo a riguardo questo interessante sito: Der Omaha Strand
è in tedesco, analizza un gran numero di wn sulle coste della normandia e parla anche dell'armamento dei difensori, era parecchio eterogeneo con un gran numero di pezzi di preda bellica.
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Alberto Angela ha una cultura ben superiore alla media, ma non può sapere tutto, si deve fidare degli esperti specifici, che spesso non sono all'altezza.
Quando anni fa è venuto in museo in Austria per fare un giorno intero di riprese (per quelle poche scene andate poi in onda in TV su Ulisse), come prima cosa si è fatto spiegare tutto il museo e gli oggetti principali, poi ha imbastito la sceneggiatura e anche durante le riprese chiedeva in continuazione delucidazioni e particolari.
Se chi lo aiuta è capace, il risultato è buono, se chi lo aiuta invece è un grullo...
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Kleiner pal si espresso in modo assolutamente condivisibile, e io aggiungo che dovremmo essere grati a chi s'impegna per fare della cultura in televisione e non solo nel nostro paese, che è assai povero di tali programmi ed iniziative a carattere nazionale, in televisione è praticamente l'unico programma di cultura, e lo guardo sempre con molta attenzione, c'è sempre da imparare qualcosa.
Ovviamente Alberto Angela non può sapere tutto, quindi deve essere supportato da dati tecnici ed informazioni forniti da terzi e su questo si basa il tutto, se i dati sono errati non è certo colpa sua.
Io lo ringrazio vivamente per l'immenso lavoro svolto, utile a far rivivere periodi storici importanti e a raccontarli con una semplicità non comune.
Grazie Alberto.
ChM