Maggiore CC.RR. Rocco LAZAZZERA MOVM alla memoria
Maggiore CC.RR. Rocco LAZAZZERA - Medaglia d’Oro al V.M. alla memoria
Rocco LAZAZZERA nacque a Calatafimi (TP) il 1° aprile 1898. Studente di legge all’Università di Napoli, durante la grande guerra combattè, con il grado di sottotenente di fanteria, nei reparti d’assalto della 1 Armata, distinguendosi in numerosi fatti d’arme. Nel corso delle operazioni belliche ottenne una MAVM, una MBVM e 2 CGVM. Promosso tenente, fu congedato nel 1920 per entrare, con lo stesso grado, nell’Arma dei Carabinieri Reali. Prestò servizio presso le Legioni di Palermo, Trento e Roma e fece parte dei Reparti operanti in Tripolitania nel 1924. Nel 1933 venne promosso capitano e nel 1935 partì volontario per la campagna d’Etiopia, dove ancora una volta si distinse per ardimento ed alte doti militari, venendo decorato al V.M. con una Medaglia d’Argento per aver, il 2 marzo 1936, al comando di un nucleo di CC.RR. e di Zaptiè, espugnato una postazione avversaria su una sommità quasi a picco; una MBVM il 20 gennaio 1936 nel Tembien, in quanto, a capo di due sezioni CC.RR., riusciva a sventare un attacco addirittura allo stato Maggiore del Corpo d’Armata scortato; 2 CGVM per il periodo gennaio – maggio 1936 perché, addetto a colonna celere, con un nucleo di carabinieri svolse numerosi, intelligenti e redditizi servizi al comando che muoveva per occupare Gondar, assicurando i buoni rapporti con le popolazioni ed un ottimo afflusso informativo che garantì il successo dell’operazione.Rimpatriato nel 1937, dal luglio 1938 prese parte alla guerra di Spagna, ottenendo 3 MAVM, sempre per successi in combattimento da lui riportati in Tarragona, S. Celoni, Catalogna ed a Burguillos. Promosso maggiore per meriti di guerra nel giugno 1939, fece rientro in patria il 3 giugno 1940. Nel febbraio 1941 assunse il comando carabinieri dell’VIII Corpo d’Armata, operante sul fronte greco. Durante un aspro combattimento nella zona di Berat, il 14 aprile 1941, fu posto al comando di un battaglione d’assalto composto da uomini di armi e corpi diversi, per riuscire a sfondare una pericolosa base nemica. Durante la preparazione dell’assalto, però, fu colpito dal fuoco nemico, decedendo. Il suo eroismo di quel tragico giorno ed in tutta la campagna di Grecia è compendiato nella motivazione della MOVM che gli fu concessa alla memoria.“Combattente di tre guerre, più volte decorato al valore militar, destinato ad un comando di grande unità impegnata in aspra campagna, si prodigava diuturnamente nel servizio dell’Arma ed in altri di collegamento che volontariamente assumeva con le truppe, svolgendo opera preziosa di informazione, di incitamento e di fede. Trovatosi in prossimità di un battaglione che aveva perduto il suo comandante, ne assumeva spontaneamente il comando, e lo conduceva brillantemente all’attacco di un forte trinceramento, che raggiungeva per primo. Contrattaccato da forte preponderanti, era l’anima della fiera resistenza, e malgrado le forti perdite, manteneva il possesso della posizione. In previsione della fase controffensiva della campagna, chiedeva insistentemente ed otteneva di costituire e comandare un battaglione d’assalto, di cui, con opera vibrante di entusiasmo patriottico e di altissimo spirito militare, formava uno strumento saldissimo di sicura vittoria. Alla vigilia dell’azione, mentre a pochi passi dalle linee nemiche studiava il terreno d’attacco, colpito gravemente in più parti del corpo, cadeva da prode. Conscio della prossima fine, mentre si preoccupava di far riparare dal fuoco nemico la pattuglia che lo seguiva, suggellava con nobili ed elevate parole una fulgida esistenza tutta dedicata al dovere, all’onore militar, alla Patria”.Fronte greco, 5 febbraio – 14 aprile 1941 (il carabiniere)