Allegati: 4
Film: Il Colonnello Von Ryan
Titolo originale Von Ryan's Express
Paese di produzione USA, Italia
Anno 1965
Regia Mark Robson
Interpreti e personaggi:
Frank Sinatra: colonnello Joseph Ryan
Trevor Howard: maggiore Eric Fincham
Adolfo Celi: maggiore Battaglia
Raffaella Carrà: Gabriella
Sergio Fantoni: capitano Oriani
Brad Dexter: sergente Bostick
Vito Scotti: ferroviere italiano
Edward Mulhare: capitano Costanzo
Wolfgang Preiss: maggiore Von Klemment
Richard Bakalyan: caporal maggiore Giannini
James Brolin: soldato Ames
Joseph L. Ryan è un colonnello dell'aviazione statunitense il cui aereo è stato abbattuto nell'agosto 1943 durante una missione in volo sull'Italia; catturato dai soldati italiani, viene internato in un campo di concentramento nel sud Italia dove sono detenuti oltre 400 tra inglesi e americani. Il campo è in pessime condizioni, sia a causa dell'integerrimo e severo comandante , il maggiore Battaglia, sia per via dell'ostruzionismo del maggiore inglese internato Eric Fincham. A causa della sua presunta collaborazione con gli italiani del campo di prigionia, Ryan viene soprannominato dispregiativamente dagli altri prigionieri "Von" Ryan. Dopo l'armistizio dell'8 settembre finisce nelle mani dei nazisti che lo caricano su di un treno per deportarlo in Germania insieme agli altri prigionieri. Ryan, però, organizza un piano di fuga, sequestrando il treno, sopraffacendo la scorta e riuscendo a farlo deviare dal suo percorso originario.
Il capitano Costanzo, un cappellano alleato parlante tedesco, si traveste da maggiore tedesco e con falsi documenti fa credere che il treno trasporti opere d'arte dirette in Germania e destinate ad Hermann Goering; il treno riesce così a passare indenne un posto di controllo, nonostante i sospetti della Gestapo. Il comandante tedesco della scorta, prigioniero nel suo vagone, e la sua amante italiana Gabriella tentano la fuga durante una sosta ad uno scambio, ma vengono entrambi uccisi.
Durante un bombardamento alleato il treno viene colpito dalle fiamme sprigionatesi dall'incendio di cisterne di carburante. A quel punto, il macchinista italiano riferisce che esiste una linea in disuso che porta in Svizzera, deviando poco prima dell'ingresso nella stazione di Milano dove il treno è atteso dai tedeschi che nel frattempo, avvisati da un capostazione italiano, sono in caccia dei fuggitivi.
Un gruppo d'assalto si impadronisce di una stazione di commutazione del sistema di scambi, che reinvia il segnale alla centrale movimento di Milano, privando momentaneamente i tedeschi della posizione del treno; dopo una verifica però i tedeschi organizzano un treno carico di truppe e lo inviano all'inseguimento, ed inviano una sezione di aerei da caccia ad attaccare il treno prima che sconfini e questi riescono a danneggiare momentaneamente la linea ferroviaria. I fuggitivi tuttavia non si lasciano prendere dal panico ed iniziano a sostituire i binari danneggiati, togliendoli al tratto già superato costringendo il treno tedesco all'inseguimento a fermarsi. Durante il conflitto a fuoco tra i tedeschi ed i prigionieri, questi ultimi infliggono loro forti perdite e li rallentano, permettendo di completare le riparazioni e di ripartire, ma Ryan verrà ucciso mentre cerca di salire sul treno che si è rimesso in movimento.
Le scene iniziali dell'abbattimento dell'aereo sono state girate quasi tutte a Gaeta. La chiesa monumentale dietro la quale passa l'aereo in fiamme è il tempio neogotico di San Francesco.
Le scene ferroviarie sulla linea verso la Svizzera (impossibili nella realtà perché al passo Maloja non vi sono linee ferroviarie e la vicina Ferrovia retica è a scartamento ridotto) sono state girate sulla linea Belluno-Calalzo nel tratto fra Castellavazzo e Sottocastello-Tai, però nel senso della discesa, non della salita. La battaglia fra gli uomini di Ryan e i tedeschi si svolge nella e sopra la galleria "Cidolo" accanto al grande ponte sul torrente Boite. Questo locazione delle scene si nota nei ringraziamenti alla fine del film, rivolti alle Ferrovie dello Stato italiane, e può essere facilmente comprensibile a chi è pratico della linea. Però, incredibilmente, la scena finale si svolge sul famoso ponte della linea "El Chorro" in Spagna, amministrata dalla RENFE, le ferrovie spagnole.
Un film che spesso, per i luoghi comuni sugli italiani, fa sorridere e qualche volta infastidisce, tuttavia e' un buon film di movimento e di avventura, spesso inverosimile. Nelle sale parrocchiali, a suo tempo ha fatto faville.Allegato 170667Allegato 170668Allegato 170669
Re: Film: Il Colonnello Von Ryan
Nelle sale parrocchiali....fu proprio li che vidi per la prima volta questo film, eppoi "La battaglia dei giganti" e tanti altri film del genere.....
Un film visto adesso mostra tutti i suoi limiti, ma allora mi piacque parecchio, anche perchè avevo (..e ho ancora...) una passione sviscerata per le vecchie locomotive, passione che mi "attaccò" mio padre che fece il ferroviere per 35 anni.
Nel cast troviamo anche una giovane Raffaella Carrà, che andrà incontro ad una brutta e triste fine; si disse allora che sul set ebbe una love story con famoso e fascinoso Frank Sinatra.
...chissà se era vero.....
Piesse.....da piccolo, visto che mio padre conosceva un sacco di macchinisti, ebbi l'occasione di salire sulla locomotiva, dove erano il macchinista e il fuochista, e ancora ricordo quei momenti con tanta nostalgia.....
Re: Film: Il Colonnello Von Ryan
Mah, lo rivedo sempre con piacere...
Re: Film: Il Colonnello Von Ryan
uno dei miei preferiti.
Lacunoso ,convengo che gli italiani sono STRAsottovalutati...Eccezion fatta per l'ottimo Sergio Fantoni le locomotive sono d740 di poco posteriori al periodo.Ma stupende!Una Raffa nazionale agli esordi ,altro che ennesimo reality Voice of italy(puah!!!)
Stando a quanto appassionati di modellismo ferroviari mi hanno detto
Però è un filmone la fuga finale tiene col fiato sospeso,e non è per nulla scontato.