slve a tutti,
ho appena letto il libro IL SERGENTE DELLA NEVE, in cui sembra che le bam italiane facciani schifo, se ne tiri 4 sei fortunato se ne esplode 1.
ma era vero?
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slve a tutti,
ho appena letto il libro IL SERGENTE DELLA NEVE, in cui sembra che le bam italiane facciani schifo, se ne tiri 4 sei fortunato se ne esplode 1.
ma era vero?
in parte sì, le nostre bombe a mano erano a mio avviso fin troppo sicure e spesso se non tirate piu' che bene o se atterravano in terreni molli (credo sopratutto la srcm) come potrebbero essere la neve o il fango non esplodevano perchè una delle sicure non si disinseriva se non atterrava con una discreta botta.
avevano intatti la classica linguetta da levare prima del lancio (dovrebbe chiamarsi sicura ordinaria),
la cuffia esterna di allumio o acciaio era invece la "sicura automatica" alla cuffia era collegato un traversino che si sfilava quando la cuffia per effetto dell'aria volava via liberando il meccanismo interno che funzionava se non ricordo male tramite 2 parti che si dovevano scontrare per permettere l'esplosione ma visto che non erano ancora abbastanza sicure questo meccanismo interno si svincolava solo con un urto abbastanza deciso (non ricordo come era chimata questa sicura).
capirai che nella concitazione della battaglia forse è già tanto se ti ricordi ti eliminare la prima linguetta, altro che ricordarsi di dare un buon angolo al lancio per far sì che la cuffia si sganci e che la bomba atterri con forza sufficiente a liberare l'ultima sicura
questo a grandi linee, altri piu' esperti correggeranno eventuali errori e integreranno le lacune
Il titolo esatto è: "Il sergente NELLA neve" e non della neve.
Ma è facile sbagliarsi...... [257
Probabilmente anche le temperature estreme con anche 40° sotto lo zero, facevano si che tutti i movimenti degli ordigni rimanessero bloccati.
La "terza sicura" mensionata sopra doveva in effetti scattare all'impatto col terreno ma solo nel caso di mancata esplosione per interporsi fra percussore e capsula! [264
Il colpo col terreno doveva in teoria fermare il corpo esterno in alluminio mentre la parte interna continuando per inerzia scivolava fra le esttremità coniche del contenitore che costringevano il nucleo telescopico dell'ordigno a richiudersi avvicinando percussore e capsula. Un impatto "soffice" non aveva forza sufficente ad azionare questo delicato sistema che oltretutto come ricordato da Peo era esposto alle infiltrazioni di umidità e condensa soffrendo così le basse temperature. La sicura automatica d'impatto purtroppo non era ispezionabile dall'esterno per cui da regolamento le BAM inesplose venivano fatte brillare evitando qualsiasi rimozione.
[00016009
grazie a tutti e scusa peo ho sbagliato [257
si può dire che le bam che avevamo nella ww1 fossero migliori? che ci sia stato una retrocessione? la differenza che so fra le 2 è che le 1e (ww1) erano da difesa le 2e (ww2) da offesa quindi dovevano fare meno schegge
Niente, era solo una piccola precisazione [264
Le BAM della Prima avevano anch'esse grossi problemi di accensione; parlando sempre di quelle italiane, le BPD (Bomprini_Parodi_Delfino) che era quella con maggior potenziale esplosivo, venne tolta dalla produzione già nel '15 perchè aveva grossi problemi di accensione e anche quando funzionava si divideva in due pezzi nella maggior parte dei casi. Venne distribuita alle truppe fino ad esaurimento delle scorte.
La classica S.I.P.E. (Società Italiana Prodotti Esplodenti) temeva tantissimo l'umidità nonostante in fabbrica venisse immersa in parfina liquida prima di confezionarla in casse da 50 pezzi.
Mettici poi le condizioni avverse delle trincee con freddo fango ed umidità.....
Però tra milioni di pezzi prodotti quelle che hanno funzionato e fatto danni ce ne sono state comunque.
Mi sembra sia giusta la tua precisazione sulle srcm;ricordo il passo di "il sergente nella neve"in cui si consiglia di prendere con se le granate OTO o le BREDA;"le srcm buttatele sotto la neve"!!Citazione:
Originariamente Scritto da lizen